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Autore: Shee    17/10/2005    2 recensioni
"Vorrei ancora urlare, urlare talmente piano che, ne sono certa, sentiresti."
Ispirata dalla poesia di Pablo Neruda "Abbiamo perso ancora questo crepuscolo"
Genere: Romantico, Triste, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Abbiamo perso ancora questo crepuscolo.
Non dimenticavamo mai di ammirare il tramonto, non evitavamo mai di girare per le strade mano nella mano. Ogni sera, ogni sera eravamo qui fuori a guardarlo di nascosto. Lo preferivamo alla luce del giorno, in un certo senso.
Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.

Stasera, tu non sei con me. Sono nel nostro soggiorno, nella casa che avevamo affittato per avere un po’ di tranquillità, in quella casa che avevamo preso per stare soli noi due, per amarci silenziosamente, in questa sperduta cittadina dove nessuno sapeva che fossimo, a parte Silente. Dovevamo nasconderci.
Ho visto dalla mia finestra la festa del tramonto sui monti lontani.
Per la prima volta da quando sono qui 'dalla finestra'. Era più lontano.
Come quello di qualche giorno fa, forse il sole sperava
nel nostro sguardo innamorato. Lo abbiamo deluso. Questa sera non guarderemo il tramonto insieme. Non lo guarderemo mai più.

Quando mi guardavi, a volte, come un moneta mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani, quando me le prendevi tra le tue e mi sussurravi il tuo amore, e mi raccontavi la favola di noi, e mi descrivevi come leggenda la nostra storia e il nostro infinito amore. Quasi non fosse così reale da avercelo sempre sulle dita. Così grande. Infinito, forse troppo. Perché a distanza di due giorni ancora il mio cuore chiede di te, incapace di capire che non ci sei, che non tornerai.
Sei sempre sulle mie dita, come se ti stessi ancora toccando.

Io ti ricordavo con l’anima oppressa da quella tristezza che tu conosci, e la conosco anche io. Non l'ho mai compresa bene come ora, Amore. Tesoro. Harry.
Una tristezza che ha il tuo nome, che ti ho sempre visto dentro quando a tutti gli altri sorridevi. La tristezza che ora tutti mi vedono addosso. La stessa che ho dentro. Neanche loro si dimenticano di te. Io mai.

Quando mi guardavi senza vedermi, quando pensavi a come saremo finiti. Cos'è cambiato? Harry, perché?
Quando ti chiamavo, e tu invece di correre verso di me come facevi ogni volta, stavi steso senza muoverti, sulla strada, tra centinaia di altri corpi. Mi guardavi, ma non mi vedevi.
Cos'è cambiato?

Dove eri allora?

Tra quali genti?

Dicendo quali parole?

Senza parlarmi, senza consolarmi, lasciandomi sola. Sarò sembrata pazza, e lo ero davvero. Mi sono slanciata nella tua direzione inciampando vicino a te, che mi guardavi, come fossi stata ancora la cosa più importante della vita - che non avevi più. E non mi aiutavi.
Urlai, urlai
con tutta me stessa il tuo nome. E tu non mi hai mai risposto.
Non udii mai più la tua voce, che ironica mi ricordava di fare attenzione.
Mentre io vorrei ancora urlare. Chiederti aiuto, perchè così non ce la faccio. Dammi una mano.
Non rispondesti alla mia voce, alla mia chiamata. Richiesta di aiuto, disperata. La mia vita ne dipendeva, ma tu non hai potuto rispondere, hai continuato a fissarmi senza muoverti. Hai guardato Remus e Ron portarmi via di forza, mentre lottavo per avvicinarmi a te, mentre urlavo allo stremo delle forze il tuo nome. Ti avrei risvegliato, lo avrei fatto, se avessi avuta la possibilità; tu non saresti rimasto indifferente, non mi avresti lasciata sola, lo so.
Vorrei ancora urlare, urlare talmente piano che, ne sono certa, sentiresti. E ancora più forte.
Non ne avevo mai avuto bisogno.

Perché mi investirà tutto l’amore di colpo quando mi sento triste e lontana? La voce non mi esce più dalla gola. Soffocata, se tu non ci sei. Ho noi addosso, tutto di noi.
Vago per ogni stanza, rimettendo in ordine quello che avevo infranto quella sera, rimettendo in ordine ciò che rimane di noi, di me. Senza poter evitare di vedere in tutto te.

È caduto il libro che sempre si prende il crepuscolo e come cane ferito il mantello mi si è accucciato ai piedi.
Avevo sperato che leggere mi avrebbe distratta, ma è stato inutile. Mi venivi in mente tu, che mi togli il libro dalle mani e mi baci, ridendo. Poco importava che stessi leggendo un trattato sull'aritmanzia o un giallo babbano.

"Non scappare nelle tue favole Hermione, il tuo principe è qui". E mi baci.
Baciavi.

Ho lanciato per la prima volta nella vita un libro lontano da me, disgustata, e ho colpito l’attaccapanni. Sempre stata fortunata io.
E' caduto qualcosa e mi avvicino, tentennante. E' il tuo mantello leggero. Quel giorno -pomeriggio- avevi freddo, e avevi preso l'altro.
Vorrei avere quello tra le mani, perchè tremo. Perchè ho freddo.
Lo stringo come se tu lo stessi indossando. Come se fosse te. Il tuo profumo, che ora regna nella casa.
Non l'avevo mai sentito così forte.
Vorrei che non te ne andassi stasera, vorrei che questa sera tu restassi qui con me come hai sempre fatto.
Cos'è cambiato?
Sempre, sempre ti allontani la sera e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.

Non è rimasto niente di noi. Non lo vorresti. Non lo voglio.
E' così. Tu non ci sei più, e di me è rimasto davvero troppo poco.
Un ricordo. Una macchia scura, quelle che ti rimangono negli occhi dopo che ha guardato il sole.

Non mi manchi tu soltanto. Mi manca tutto, è un buco nero. E' il crepuscolo che si avvicina e io sono sola ad accogliere il buio. Sul ciglio del crepuscolo che mi sta per inghiottire, e non ci sei tu che mi sorridi e mi dici "Dai, torniamo a casa, fa freddo".
Il sole va giù e non posso farci proprio niente. Domani, domani tornerà. Lo so. E' solo una notte, come ne ho viste a migliaia. Passerà.
Arriverà un altro giorno, domani.
E poi arriverà un altro tramonto. E poi il buio.

 -

 

Okay, i tempi verbali fanno un po’ pietà ma ora spiego perché. Questa francamente non mi piace ed è probabile che io un giorno la sostituisca con un’altra più assestata. Ma per ora significa molto per me e non vorrei cambiarla, per questo stupido motivo. Almeno finché non riuscirò ad esprimere chiaramente ciò che voglio dire. Spero comunque che qualcuno colga quello che volevo trasmettere.

30 Novembre 2008 - Occhei, l'ho un po' risistemata XD Ogni tanto se ripasso per queste storie mi sento così idiota che vorrei solo cancellarle tutte <<'
Beh, comunque, le ho dato una sistemata cercando di non stravolgere troppo. Diamine, la poesia è bellissima <3 *vedi sotto* 

Dalla poesia “Abbiamo perso ancora questo crepuscolo” di Pablo Neruda

 

  
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