Erano ore che correva. Sentiva il dolore alle zampe aumentare ad ogni passo, eppure continuava a sfrecciare tra gli alberi senza una meta precisa. 
Doveva continuare, se si fosse fermato il suo cuore sarebbe andato in pezzi, ne era convinto. Doveva correre per cercare disperatamente di non pensare a Bella, perché anche solo ricordare il suo nome lo frantumava dentro. Era impossibile! Impossibile che lui le avesse dedicato la sua esistenza per mesi ! Impossibile che le avesse donato tutto l'amore che era ingrado di dare, impossibile che, come se nulla fosse, lei lo avesse dimenticato nel giro di un minuto, andando fino in Italia a salvare l'unica persona che evidentemente aveva sempre desiderato. Inutile dire quanto si sentisse preso in giro. 
E lui che l'aveva pregata di non partire! Avrebbe fatto qualsiasi cosa, ma a lei sembrava importare solo di quel abominevole succhiasangue. Non gli era nemmeno passata per la testa l'idea che lui, Jacob, stava soffrendo come un cane.
Qualcosa interruppe il suo sfogo: "Avanti Jake, per quanto ancora dobbiamo sorbirci le tue lagnosità? Così, per sapere se devo restare umano per tutto il prossimo mese!"
Un'altra voce nella sua testa, Embry: "Sei davvero bravo con le parole Paul! Senti Jake, io non voglio ferirti ma..se lei è partita forse non.. gli interessavi.".
Jacob ruggì paurosamente; voleva essere lasciato in pace, era così difficile capirlo?
Intervenne Jared: "Dai ragazzi, Sam ha detto di lasciarlo stare. Un'ultima cosa però, perché non ci provi con qualcun'altro?" ridacchiò, "Magari Leah che è più depressa di te?" 
Il grande lupo rosso si fermò e ululò di rabbia e dolore, e nella sua testa esplosè un messaggio per i suoi compagni: "Volete sapere perché?! Perché sono innamorato di Bella maledizione!" 
Poi tutto ci fu di nuovo il silenzio e i lupi tornarono umani, provando a rendere quell'agonia interiore meno penosa.