Harry Potter e l’eletta della profezia
Capitolo 1- La spada
Harry si svegliò di soprassalto. Aveva fatto uno dei suoi soliti sogni, in cui Voldemort catturava i suoi migliori amici e li torturava. Oramai questi incubi erano molto frequenti per lui da quando pochi mesi prima il Signore Oscuro era risorto, ma Harry sapeva che nn si sarebbe mai abituato.
Si mise a sedere sul letto e guardò l’orologio, erano le 2:00 del mattino. Aveva 15 anni da due ore oramai, e presto sarebbero arrivati anche i regali dei sui amici. Non aspettò molto infatti, che alla sua finestra era arrivato il piccolo e pimpante Leo, con attaccato alla zampa un grosso e pesante pacco
_ Leo! Aspetta che ti apro…_
Il piccolo gufino entrò nella stanza ed esausto si lanciò sul letto di Harry e si addormentò
_ Sai, è la prima volta che ti vedo così stanco e silenzioso_ disse accennando ad un sorriso.
Il maghetto prese la lettera del pacco e l’aprì
Caro Harry,
come te la stai
passando? Spero solo che i Dursley non ti
stiano rompendo
come al solito. Adesso sei grande…hai
già 15 anni ( come
il sottoscritto)! Mamma ha chiesto al
professor Silente
se potevi venire qui da noi, ma lui ha
risposto che
saresti stato più al sicuro lì. Va be, alla
prossima, ci
rivediamo tra una settimana a Londra per gli
acquisti
scolastici, ci sarà anche Hermione! All’ interno
del mega-pacco ci
sono i regali che ti manda l’intera
famiglia. Tanti
auguri
Ron
Harry aprì immediatamente il pacco. Era la prima volta che riceveva dei regali dall’intera famiglia Weasley. Sul primo pacchettino che prese tra le mani c’era scritto a caratteri cubitali “Dai Gemelli”, e fu molto felice di vedere che si trattava delle loro ultime invenzioni in fatto di scherzi. Poi toccò al regalo della signora Weasley, che come al solito era una torta gigantesca. Nello scatolone c’erano ancora tre regali. Stava per aprirli quando dalla finestra entrò un enorme barbagianni, che portava con se una lunga scatola. L’uccello depositò dolcemente il pacco sul letto e volò nuovamente fuori della finestra.
_ Chissa di chi sarà_ e così dicendo Harry prese la lettere allegata e cominciò a leggerla
Caro Harry,
sono Sirius, auguri per i tuoi 15
anni…custodisci con cura
questo regalo e non mostrarlo mai a
nessuno,ne anche a Ron
ed Hermione; è una cosa molto rara e
importante se vuoi
sconfiggere Voldemort…ricordati era
appartenuta a tuo padre
A presto
Sirius
_ Sono proprio curioso di sapere di cosa si tratta_ disse stacciando letteralmente la carta che nascondeva il suo prezioso regalo.
Scoprì ben presto che si trattava di una spada… anzi a dire il vero la spada più bella che il ragazzo aveva mai visto. L’impugnatura era in oro, con smeraldi incastonati al suo interno. La lama era di una lucentezza unica ed al centro di essa scritto in un verde molto simile a quello dei suoi occhi, c’era una parola ripetuta più volte in antiche rune, lungo tutta la lunghezza della lama.
_ Wao_ fu l’unica cosa che riuscì a dire
Rimase alcuni minuti ad ammirare la lama della spada, finchè ad un certo punto non notò qualcosa dì strano…vide degli occhi. A primo impatto credette che fossero il riflesso dei suoi, ma poi si rese conto che il colore delle iridi era diverso…erano color nocciola. Man mano che approfondiva il suo esame, si rese conto che erano gli occhi di una donna. Il suo sguardo era molto triste, proprio come il suo. Ma poi ad un tratto quegli occhi sparirono ed Harry si ritrovò a guardare solo i suoi occhi
_ Mah, sarà stata solo un’illusione ottica…forse è il sonno_ e così dicendo prese a spacchettare i suoi regali, compresi quelli di Hermione ed Hagrid che erano appena arrivati.
Ben presto Harry scoprì che la piccola Ginny gli aveva regalato un libro sul Quiddich, Percy un ottimo quaderno degli appunti, di quando lui era ancora studente ad Hogwarts, con un bigliettino allegato in cui diceva che sarebbe stato sprecato nelle mani di Ron… ed infine il suo migliore amico gli aveva regalato un set completo di palle da Quiddich
_ Mitico Ron!!! Adesso si che ho il set completo_
Hermione invece gli aveva regalato un utilissimo libro sugli incantesimi di attacco e difesa, mentre il gigante Hagrid un piccolo pugnale incantato che agiva a mo di bacchetta. Ma il suo pensiero continuava a vagare su quella spada e soprattutto su quegli occhi che aveva visto , quegli occhi che lo avevano tanto affascinato.
Harry ebbe l’impulso di controllare nuovamente la lama, ma non vide nulla oltre se stesso
_ Non è possibile che io mi sia sbagliato, gli occhi che ho visto erano troppo diversi dai miei_
Aspettò un po’ e li rivide
_ Adesso sono sicuro che non si era trattato di un’illusione ottica_
Quegli occhi adesso guardavano Harry stupiti. Era come se anche lei potesse vederlo, ma purtroppo durò poco, perché gli occhi sparirono nuovamente
_ Ne ero sicuro, domani farò un esame più approfondito…adesso avrei proprio bisogno di Hermione, ma Sirius ha detto che neanche loro devono saperlo…domani ripenserò su_
Ripose la spada nella fodera di cuoio, che ne copriva anche l’impugnatura e la ripose in fondo al suo baule.
_ Sono già le 5 del mattino, forse sarebbe meglio che togliessi di mezzo tutto, prima che gli zii e si sveglino e soprattutto che nasconda la torta prima che Duddley la mangi_
Poche ore dopo Harry era in cucina con l’intera famiglia Dursley. Dopo un anno Duddley fortunatamente non era ingrassato ulteriormente, ma il suo carattere in compenso era peggiorato.
_ Allora Harry, hai avuto qualche regalino quest’anno? Io non vedo nessun pacco _ disse un compiaciuto Duddley
_ Se ne ho ricevuti, non verrò certo a dirlo a te_
_ Papà!!! Harry ha di nuovo ricevuto posta con gli uccelli_
_ Sono Gufi!_
_ Harry!!!_ tuonò zio Vernon
_ Che ho fatto?_
_ Non devi nominare quegli animalacci in casa mia_
_ Ok, ok_
_ Ma mamma!_
_ Che c’è tesorino mio?_
_ Chissa Harry che stranezze a ricevuto e voi siete li impassibili_
_ È vero caro_
_ Harry, dimmi cosa ti hanno regalato, subito!_
_ Solo libri ed altre cianfrusaglie che non mi sognerei nemmeno di usare in questa casa_
_ Va bene_
_ Ma papà, gliela fai cavare così?_
_ Non posso fare altro_
Zio Vernon aveva paura che il padrino di Harry, il ricercato Sirius Back,, o il signor Weasley con i suoi figli, gli piombassero in casa e lo punissero per non aver trattato bene Harry…quindi cercava di moderarsi…da un po’ infatti stava pensando che ben presto Harry avrebbe finito la scuola, e che anche lui avrebbe potuto usare liberamente i suoi poteri.
_ Senti Harry, oggi io, zia Petunia e Duddley, abbiamo un affare importante e quindi saremo tutto la giornata fuori… e visto che sei grande abbastanza…_
_ Mi lascerete solo in casa?_
_ Neanche morta!_ esclamò zia Petunia
_ E allora? Mica devo venire con voi?_
_ Mai_ ribadì la zia
_ Resterai a girovagare fuori casa fino a tardi, mi raccomando…girovaga molto lontano da qui, capito!_
_ Capito_
Era il suo primo giorno di libertà dai Dursley dopo 15 anni. Ad Harry sembrava di sognare, indossò i panni “migliori” che aveva, cercò di addomesticare la sua folta capigliatura, ma senza risultati, mise il libro che gli aveva regalato Ginny in una borsa ed uscì di casa. Aveva intenzione di passare l’intera giornata sulla riva del fiume e godersi l’aria aperta.
I suoi zii erano andati a trovare la famiglia della fidanzata di Duddley. Ebbene si anche Duddley era riuscito a trovare una ragazza. Quando Harry la vide per la prima volta, ebbe quasi un colpo. Era la fotocopia in miniatura di zia Petunia. Come si può immaginare, le due andarono ben presto d’amore e d’accordo e anche lei come il resto della famiglia cominciò a guardare Harry dall’alto in basso.
_ Meno male che non mi hanno costretto ad andare con loro, non avrei resistito ad incontrare ancora una volta Lilipeth_ disse con aria disgustata mentre si dirigeva al fiume
Fine primo capitolo
A questo capitolo sono correlate anche alcune immagini che
troverete non appena Erika le metterà on-line nella sezione fan art…commentate
pleaseeeeeeeee