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Autore: Antogeta    18/10/2005    0 recensioni
Un gruppo insolito, unito da gioie e dolori....e quel volto, che neanche la ridente Londra ha saputo far dimenticare...Storie e vicissitudini di una giovane trasformazione. E' ambientata dopo la fine di GT e ne prende in considerazione i teens, ovvero Trunk, Goten, Bra, Marron, Pan e Uub. Buona Lettura
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Marron, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 2: Un incontro dato dal fato

Chapter 2: Un incontro dato dal fato

 

 

Era rimasto chiuso in stanza per quasi 4 giorni e neanche le grida imbestialite di suo padre e i pianti disperati di sua madre l'avevano fatto uscire. Solo Bra poteva entrare ma giusto per portargli il poco mangiare che voleva. L'ultima volta che l'aveva visto era pallido come un cencio.

Urgeva fare qualcosa. Così prese il telefono in mano e, controllando che nessuno stesse spiando la chiamata, chiamò a raccolta il loro gruppo di amici per decidere sul da farsi. Il suo fighissimo fratello non poteva ridursi in quello stato per una ragazza che per giunta aveva osato lasciarlo! Lui che poteva averne a migliaia carino com'è! Ma non riusciva a credere alle sue stesse parole perché non poteva immaginare la sua vita senza il suo adorato Goten. Se mai l'avesse lasciata sarebbe sicuramente impazzita, ma non era proprio il momento di pensare a quelle cose, aveva prima un fratello da salvare.

Per primo arrivò Goten, fidanzato di Bra da più di un anno nonché migliore amico di Trunks da sempre. Poi arrivò Pan ed infine Uub.

Si sistemarono in salotto. Bulma era appena uscita con Chichi e Vegeta si stava allenando nella camera gravitazionale come sempre. Nessuno gli avrebbe disturbati. Per ora. " La situazione è questa" incominciò Bra

" Come ben sapete mio fratello da quando Cristine l' ha lasciato si sta praticamente lasciando morire. E noi dobbiamo salvarlo."

Cavoli se quella ragazza era diretta! Forse l' amava anche per questo, ma la situazione era così come l'aveva detta. Il suo migliore amico si stava facendo risucchiare in un vortice di dolore assurdo. Goten sapeva già dall'inizio che quella storia non sarebbe durata perché partita col piede sbagliato. Si piacevano reciprocamente ed era tutto lì finché non avevano imparato ad amarsi. Ma una persona la ami da subito non dopo un po'. E questo li aveva fatti lasciare. Anche se quella storia era durata tanto aveva avuto la stessa fine delle altre più corte. Trunks sembrava avere una specie di blocco dovuto a non si sa cosa. E anche se lui non lo sapeva era certo che neanche il suo amico se ne era reso conto. Magari amava una ragazza e non se n'era mai reso conto. Ma quella era fantascienza! Trunks aveva bisogno di distrarsi e divertirsi. Tutto qui.

"Organizziamo una serata in discoteca e portiamo Trunks. Lì si divertirà e ci sono un sacco di ragazze carine!" Tra il vociare che si era formato quella di Goten sembrava l'idea più azzeccata.

" Detto fatto! Ci incontriamo qui sabato alle 22.30. Non fateci aspettare perché credo che convincere Trunks sarà un'impresa più unica che rara!" Bra sembrava entusiasta, come gli altri del resto.

L'unica cosa che Trunks riuscì a pensare dall'alto della sua stanza da cui aveva sentito tutta la conversazione fu *Speriamo bene* . Poi si girò verso la finestra dando così le spalle alla porta e aspettò l'arrivo incombente di sua sorella.

 

Dopo l'arrivo e i pianti di felicità dei genitori, primi tra tutti suo padre, Marron e i ragazzi del lungo stage si erano già organizzati per uscire insieme varie volte. Per questo non era ancora riuscita a vedere i suoi amici. Non era neanche riuscita a contattare la sua migliore amica Bra e questo le dispiaceva molto. Ma non sarebbe mancata occasione di vederla, tanto ormai era lì a due passi dalla Capsule Corporation! Le mancavano i suoi amici. Le vennero in mente i loro volti allegri.

Pan… chissà se era diventata una ragazza ormai. E Uub era riuscito a dimenticare quella pazza della sua migliore amica ed ad accorgersi che Pan gli moriva dietro da un pezzo?!? Sorrise al ricordo di quando Pan si era confidata con lei per dirle che era segretamente innamorata di Uub. Le era sembrata improvvisamente cresciuta quella volta, chissà adesso che era un anno che non la vedeva! Aveva 15 anni quest'anno. Un'età giusta per innamorarsi, anche se un po' difficile. Soprattutto per quel vulcano in eruzione che era Pan!

Mirko la destò dai suoi pensieri. "Ti va bene se ti vengo a prendere alle dieci e venti a casa?"

Lo guardò con l'aria più stupita e stupida che avesse mai avuto e gli chiese spiegazioni. Non aveva seguito un'acca di quel discorso e ora si ritrovava ad andare in discoteca il prossimo sabato sera! Meno male che a lei piaceva ballare!

Si fece riaccompagnare a casa dal ragazzo e dopo un fuggevole bacio si fiondò a casa e subito nel letto. Era veramente stanca.

 

 

I sabati sera ormai li detestava. Doveva prepararsi per andare in qualche posto figo dove bere, ballare e in teoria divertirsi. Peccato per quella voglia che gli usciva da tutte le parti! Come aveva fatto a lasciarsi convincere da quella serpe di sua sorella e del suo migliore amico non riusciva a crederci neanche lui. Però in fondo sapeva che, anche se non voleva ammetterlo, aveva bisogno di uscire e di ricominciare a vivere.

Quando Cristine l'aveva lasciato era stata una batosta per lui ma incredibilmente sapeva quasi per certo che sarebbe passata presto.

Ora però doveva prepararsi. Guardò lo specchio davanti a lui. Niente male, non c'è che dire. Jeans e maglietta attillati contornati da una camicia sottile nera sopra e un paio di occhiali strafighi. Sorrise al suo riflesso. Quando voleva si sapeva anche vestire bene. Poi notò nello specchio sua sorella, anche lei vestita a tiro. Vestito nero unito con l'attaccatura dietro senza spalline, tipo fascia. Due orecchini che notarli sarebbe stato davvero difficile e un cerchietto nero a legare i capelli. Le fischiò dietro. "Se papà ti vedesse non ti farebbe uscire per 2 anni!" Lei si girò e gli fece la linguaccia allo specchio. Però sua sorella era davvero carina quella sera.

Avrebbe steso il suo migliore amico! Già si immaginava la scena e la faccia di Goten. Con relativo schiaffo di Bra. Ma quello era normale. Si mise a riflettere sul loro rapporto. Era tanto che stavano insieme e persino suo padre aveva approvato. Era sicuro che quella ragazza l'avrebbe portato all'altare a quel dongiovanni di Goten! Aveva avuto proprio un bel culo a mettersi con lei e lui ne era felice. *Spero di trovare una ragazza così anch'io* pensò Trunks mentre si legava le scarpe. Intanto Bra gli stava agitando la mano davanti al viso per sapere se la stava vedendo o no. Probabilmente no. "Sveglia!!! Dobbiamo andare!" Senza fare una piega se lo tirò dietro con la mano e facendo segno agli altri sotto si catapultarono giù per le scale. Erano le 22.30 in punto.

 

 

Disperata con due vestiti in mano Marron stava girando per la stanza in cerca di sua madre. *Trovata!* Era in salotto che leggeva un libro con il ventilatore acceso che girava avanti e indietro. Era proprio calda e afosa quell'estate! La destò improvvisamente con la sua irruenza e parandolesi davanti le fece vedere i due abbinamenti che aveva in mano. "E' meglio blu o nero?Cosa mi sta meglio???" Si metteva i due abbinamenti freneticamente a ripetizione, troppo agitata e in RITARDO per decidere bene! Si era addormentata nel pomeriggio e adesso era in ritardo perché nessuno l'aveva svegliata in tempo!!!

C18 non sapeva che dire perché erano belli tutti e due ma optò per il blu che si abbinava più facilmente con gli occhi della figlia. Come un razzo Marron abbandonò il completo nero sul divano e corse a mettersi quello blu. Nel frattempo suonò il campanello. *Cavoli le dieci e venti in punto! Ma perché la gente non è mai un po' in ritardo???* si dannò per l'ennesima volta e poi urlò a sua madre di andare ad aprire. (N.d.A. a me questa scena si ripete spessissimo, a voi no?!) Come volevasi dimostrare era Mirko. In perfetto orario. Si legò la coda in fretta e furia e si mise il rossetto super brillante. Era stupenda. Aveva una minigonna nera con una cinturona di conchiglie alla vita, una fascia blu elettrico con la scollatura leggermente a V e due stivali alti. Il trucco era il solito, azzurro sugli occhi e brillante sulle labbra mentre i capelli erano legati a coda alta da un nastro azzurro che scendeva e che lasciava solo due ciuffetti a lato per contornare il viso. A Londra era riuscita a valorizzare se stessa e a piacersi un po' di più. Infatti da quando era tornata aveva accantonato tutti quei terribili completi albicocca e rosa da bambina scema e aveva incominciato a vestirsi da ventenne. Ora riconoscerla era veramente impossibile. Molto più carina di prima, sembrava un'altra persona. E lo era, dentro e fuori. Pensare che bastava qualche abito e un trucco in più!!!

Prese la giacca e la borsa e salutando il parentado uscì di casa. Alla porta c'era appoggiato Mirko con un postura involontariamente sexy. Così non si fece sentire e appena arrivata gli diede un pizzicotto sul sedere. Per la sorpresa Mirko si girò di scatto e rimase a bocca aperta, che però fu subito richiusa da un bacio appassionato della ragazza. La guardò estasiato. Quella bellissima ragazza era sua ora, ma sarebbe riuscito a reggere il confronto con il ragazzo che aveva amato per così tanto tempo e che in fondo abitava a pochi isolati da lì? Però mentre la osservava Marron gli aveva sfilato le chiavi della macchina dal taschino superiore della sua giacca praticamente sotto il suo naso e ridendo saltò in macchina. Lui le fu subito accanto e dopo una breve lotta recuperò le sue chiavi. Guardò l'orologio. Le undici meno un quarto. A quell'ora dovevano vedersi con gli altri davanti alla discoteca dall'altra parte della città! Vide Marron sorridere sotto i baffi. Lo sapeva benissimo che essere in ritardo gli dava enormemente fastidio così a volte lo faceva apposta ad arrivare in ritardo agli appuntamenti! Si mise a ridere anche lui. Niente gli avrebbe rovinato quella serata che si annunciava meravigliosa.

 

 

Anche gli altri si erano combinati bene, soprattutto lo stupì Pan. Anche se aveva solo 15 anni sembrava quasi una maggiorenne con tutto quel trucco che si era messa e l'abito un po' aderente che le aveva sicuramente prestato Bra. Pan non le comprava certe cose. "Che sexy stasera Pan!" Gli piaceva stuzzicarla. "Devi conquistare qualcuno?!?" Con aria sorniona guardò in direzione di Uub che, ignaro, parlava tranquillamente con Goten seduto nel posto davanti a lui, vicino a Trunks che guidava. Pan divenne bordeaux per la vergogna, lo sapevano tutti nel gruppo che le piaceva Uub, ovviamente tranne lui. Strinse i pugni e urlando "SCEMO!" gli tirò una borsellata in testa. Lui la vide imbronciata e con le braccia conserte dallo specchietto retrovisore. Poi guardandola dritta negli occhi disse:

"Guarda che se non ti comporti meglio non ti riaccompagno a casa in macchina!" Dio se gli piaceva farla andare sui nervi! Ma Pan, girando la testa verso Bra e col naso all'insù, rispose soltanto "Io non rispondo alle provocazioni solo perché sono una vera signora!" Ma lo disse in un modo così buffo che tutta la combriccola scoppiò a ridere. Compresa lei stessa. Solo Uub non capì bene cosa stava succedendo e nel chiedere spiegazioni Pan fu evasiva ma soprattutto non lasciò parlare nessuno. Così Uub pensò che la sua amica si stava comportando in modo strano da un po' di giorni, quella sera più che mai, conciata in quel modo così strano per lei. Preso com'era dalla splendida Bra non aveva ancora fatto caso a Pan. E si rese conto che con quel vestitino viola era proprio carina. Si meravigliò dei suoi stessi pensieri: Pan era la sua migliore amica, non poteva piacerle! Però ora che ci faceva caso c'erano state un sacco di allusioni verso lui e Pan da parte del gruppo e non solo quella sera. Pan era sempre stata una ragazzina per lui ma ora capiva che non era più così. Era una ragazza e forse per di più innamorata! E poi doveva dimenticare Bra che, in realtà era stata solo un sogno su cui fantasticare, niente di più.

Come se stesse seguendo il filo dei suoi pensieri Pan lo guardò negli occhi. Anche lui si era girato a guardarla. Lei distolse immediatamente lo sguardo anche se Uub ormai aveva capito che lo stava osservando. E che in fondo quella ragazza gli era sempre piaciuta un po', altrimenti perché ci teneva tanto a lei?!?

Cercò la sua mano e la strinse. Pan sussultò. Di certo non se l'aspettava. Lo guardò timidamente; sapeva che la stava scrutando da un po'. Lui le sorrise raggiante. Lei non capì subito ma gli sorrise lo stesso. Uub si girò per vedere fuori dal finestrino le luci delle auto che passavano, ma non le lasciò mai la mano finché non furono arrivati. Trunks che aveva visto tutta la scena guardò nello specchietto alla ricerca dello sguardo di Pan e quando lo trovò le fece l'occhiolino. Lei voleva fargli 'OK!' con la mano ma non potendo si limitò a sorridere. Decise che quella sera si sarebbe dichiarata e forse l'indomani avrebbe avuto un fidanzato da presentare. Era veramente felice.

 

 

In discoteca faceva un caldo infernale e Marron si tolse subito la camicetta di velo che aveva addosso giusto per figura ma che faceva veramente sudare. Non c'era nessuno che conosceva, oltre ai ragazzi dell'anno all'estero, e questo le dispiaceva molto. Quella era una discoteca molto frequentata dai suoi compagni di classe e amici ed era sicura che gli avrebbe visti. All'improvviso si ricordò. Con tutte quelle cose che aveva avuto da fare non era ancora riuscita ad avvisare Bra del suo ritorno!

Era quasi una settimana che era arrivata e non l'aveva ancora vista né sentita! Se l'avesse sentita sicuramente Bra l'avrebbe uccisa seduta stante anche se dopo averle fatto un mega lavata di capo! Già se la immaginava con le braccia sui fianchi e il piede che batteva forte sul pavimento, oltre ad un sorrisino beffardo sul volto. Rise ad alta voce apparentemente senza motivo, ma in realtà si stava ricordando tutte le volte che l'aveva fatta arrabbiare. Ma erano solo scemate. Erano troppo amiche per litigare sul serio e il loro gruppo era veramente unito. Si sentiva una grande idiota a non averli ancora avvisati, ma quello non era né il luogo né il momento adatto. Ci avrebbe pensato il giorno dopo, tanto ormai era in città, adesso aveva tutto il tempo per vederli!

Si concentrò sul suo bicchiere di Bacardi Breezer 'lime' e ne svuotò il contenuto tutto d'un fiato. Poi raggiunse la pista dove l'aspettavano gli altri e salì sul cubo insieme a Marta e Rosalie. Dall'alto sorrise al suo ragazzo che si vergognava a morte di salire là sopra e per nessun motivo ci sarebbe mai salito, nonostante le sue suppliche. 

 

 

Il tavolo che avevano riservato era proprio in un bel posto, rialzato rispetto alla pista, un po' riservato rispetto agli altri ma da cui potevi vedere più o meno mezza discoteca. Erano tutti svaccati sui divanetti e Trunks si guardava intorno. Bra e Goten era dall'inizio della serata che amoreggiavano e quindi parlare per quanto possibile tra quella musica infernale era ancora più impossibile. Pan invece aveva invitato Uub a ballare e si riconoscevano nella pista: gli unici due che al posto di scatenarsi ballavano il ballo del mattone. *questa sera ci scappa qualcosa, me lo sento!* e sorrise al pensiero della piccola Pan che rossa come un peperone cercava si dichiararsi a Uub mangiandosi le parole. Quindi in teoria non era seduto da solo in quel divanetto, ma in pratica era solo come un cane e si stava dando leggermente all'alcool. Meno male che lo reggeva bene, essendo anche un mezzo saiyan! Continuava a guardare la pista annoiato mentre le ragazze intorno facevano a turno per passargli davanti, quando una ragazza gli saltò all'occhio: una biondina con una minigonna vertiginosa che si stava scatenando sul cubo. "Sì, molto carina" Goten era apparso improvvisamente dietro la sua spalla e non si sa come aveva seguito la direzione del suo sguardo fino alla biondina con la coda. "Perché non la conosci?" *Che domanda idiota!* pensò d'istinto Trunks. *Figurati se vado lì per conoscerla! E poi cosa le dico? 'Ciao sono Trunks sei molto carina ti va di metterti con me?!'* Con una mano cercò di scacciare irrealmente i pensieri dalla testa e guardò verso Goten. "Ma sei scemo?!" fu l'unica cosa che riuscì a dire perché poi fu distratto dalla figura della ragazza sul cubo che guardava nella loro direzione come se stesse cercando qualcuno. Tutti si girarono a vedere. E lei, come un marinaio che avvista terra dopo mesi di navigazione nel mare più assoluto, agita una mano verso di loro e scende dal cubo. Poi dice qualcosa all'orecchio di un ragazzo lì a fianco e si avvicina proprio nella loro direzione. "Cavoli hai fatto colpo senza neanche conoscerla!" La battuta di Goten fu guardata in malo modo da tutti e così lui si azzittì di colpo. Non era abituato a esser visto in cagnesco dal suo gruppo.

"Ma qualcuno la conosce?" Anche se la domanda di Trunks era più sensata fu accolta da un mutismo troppo acceso. In effetti non la riconosceva nessuno. 

 

 

Stava ballando tranquillamente sul cubo quando si accorse di essere osservata. Sembrerà strano, ma quando qualcuno la stava osservando Marron lo sentiva sempre. Come quella volta. Si girò in direzione di un tavolo riservato sul fondo e si accorse di due ragazzi che la stavano

fissando. *I soliti scemi* pensò, ma poi notò un ragazza con in capelli lunghi blu vicino ad uno dei due. *Blu? Vuoi vedere che…* Sì era proprio Bra! Le venne un tuffo al cuore. Se lei era Bra i due ragazzi non potevano che essere Goten e……Trunks. Guardò meglio, poteva essersi sbagliata. E nel suo cuore lo sperava. Invece no, erano proprio loro. Visto che la stavano ancora guardando era ovvio che l'avessero riconosciuta così li salutò con la mano, in modo da fargli capire che anche lei li aveva visti.

Scese dal cubo e cercò di dire qualcosa a Mirko ma senza successo. Così gli indicò dove stava andando ma Mirko comprese che c'era Trunks laggiù. Era troppo felice e con gli occhi che le brillavano per esserci solo qualche amica. E per questo sentì una fitta nello stomaco. Era il momento, avrebbe saputo reggere il confronto con quel ragazzo che Marron tanto amava? Inutile disperarsi per adesso. Ora era solo lei che doveva scegliere.

Non capendo bene perché Mirko la guardasse così sconsolato, si diresse verso quel fatidico tavolo. E anche non volendo aveva il cuore in gola.

 

 

La ragazza si avvicinò sempre più e più si avvicinava più era carina. Aveva due splendidi occhi azzurri con un taglio un po' orientale e un visino molto fine. La prima a riconoscerla fu Bra. "Marron! Non ci posso credere!!!" Detto questo le corse incontro e l'abbracciò con più forza che poté!

"Ehi ehi calma piccola non mi uccidere! Guarda che sei mezza saiyan non

dimenticarlo!" Ma ricambiò l'abbraccio. Era veramente contenta di rivederla. Intanto al tavolo Trunks non ci poteva credere. Quella…era la sua migliore amica? Ma dov'erano finiti gli abiti rosa e arancione che si metteva sempre con quel suo buffo cappello? Le venne in mente una sua immagine prima di partire. Marron sembrava sempre un confetto e più piccola della sua età. Anche se era la sua migliore amica non ci aveva mai fatto caso al fatto che era più grande di sua sorella e non della stessa età. E adesso, al confronto, Marron sembrava effettivamente più grande di Bra, una ventenne. Era cambiata tantissimo in quell'anno trascorso ed era molto più carina. Sorrise. *Buon per lei, così forse avrà la possibilità di conquistare un ragazzo finalmente!* Di fatto da quando l'aveva conosciuta, ovvero da sempre, non aveva mai avuto un ragazzo.

E quando lui glielo chiedeva, lei era sempre evasiva o gli diceva scherzando "Ho già te, perché ne devo cercare un altro?" Non l'aveva mai presa sul serio, erano tanto amici e quindi quel tipo di discussioni finivano sempre a cuscinate in faccia. Ma ora che la vedeva così 'cresciuta' pensò che in fondo tra loro non c'erano che 7 anni di differenza ma Marron era pur sempre la sua migliore amica. La vide avvicinarsi. Aveva già salutato Goten e Uub e preso un po' in giro Pan per come era vestita. Proprio come lui poco prima. Si capivano sempre al volo loro due.

Era nella penombra ma Marron riconosceva bene quella figura familiare. Si avvicinò un po' di più al tavolo. Aveva salutato tutti e senza farlo apposta aveva lasciato lui per ultimo. Si sedette accanto a lui. Sorrise al pensiero che non era cambiato per niente. Era rimasto il suo Trunks. Sorridendogli lo salutò. "Ciao Trunks è un po' che non ci vediamo…" Nonostante quello che provava, con lui era sempre stata un libro aperto e si comportava con naturalezza e spontaneità. Per questo non si vergognava a parlargli ed era tuttora la sua migliore amica. Inaspettatamente lui l'attirò a sé e l'abbracciò forte. Gli era mancata da morire, malgrado quanto era cambiata era pur sempre lei, la sua amica Marron che intanto pregò Kami affinché Trunks non si accorgesse del suo battito cardiaco super accelerato. A questo tipo di saluto non si era preparata.

Lui le sussurrò all'orecchio in modo che sentisse in tutto quel casino "Mi sei mancata tanto". Allora lei ricambiò l'abbraccio e stettero così per 5 lunghissimi minuti. Alla fine Marron gli schioccò un bel bacio sulla guancia e incominciò a raccontargli di quello che aveva fatto. Trunks però non ci capiva un bel niente in mezzo a quel chiasso infernale che è normalmente una discoteca, così la portò nel giardinetto fuori dove c'era un po' più di quiete. Si sedettero sui gradini che portavano fuori e con un bicchiere di vodka in mano ricominciarono a parlare. Così Marron gli raccontò delle sue 3 compagne di stanza e del suo fidanzato Mirko. "Complimenti! Finalmente ti sei decisa a metterti con qualcuno!" In realtà Trunks non era poi così felice, si sentiva come tradito, ma quella sensazione non poteva che essere una sciocchezza, in fondo era normale visto che l'unico ragazzo della sua vita era sempre stato lui e al massimo Goten.

"Ma non mi abbandonare adesso che c'è lui capito???" E le diede un buffetto sulla guancia. Lei rise a quella domanda insolita. Non era ancora sicura di averlo dimenticato del tutto e adesso lui involontariamente le chiedeva di non farlo! Che strano il destino a volte! Poi le sorse una domanda : dov'era Cristine? Non è che avesse una voglia matta di vederla però non l'aveva scorta per tutta la sera. Era successo qualcosa? Ma prima che lei gli chiedesse spiegazioni le parlò lui stesso della situazione con la sua ex-ragazza. Aveva una voglia matta di confidarsi finalmente con lei.

Era visibilmente emozionato, aveva aspettato tanto il suo ritorno proprio per parlarle e adesso che poteva farlo non ci riusciva.

Lo vide piangere anche se lui cercava di nasconderlo. Lo abbracciò forte però non aveva idea di come consolarlo. La ferita era profonda ed ancora aperta e ogni parola che avesse detto le pareva inutile. Le sembrava di consolare un bambino piccolo ed indifeso, ma ci era abituata. Trunks quando aveva qualche problema la chiamava sempre e lei era sempre lì pronta ad aiutarlo. " Dai, basta un po' di tempo e poi passa tutto. Troverai un'altra ragazza, tanto non è difficile per uno come te, e dimenticherai subito quella cattivaccia di Cristine!" quasi scoppiò a ridere. Si immaginava di parlare ad un Trunks di 5 anni per come gli aveva parlato!

"Va bene mamma!" rispose ridendo il ragazzo. Gli piaceva parlare con Marron anche per questo, che faceva sempre finire anche le cose più tristi con una risata. "Ma smettila!" E gli diede un pugnetto in faccia. Poi incominciarono a picchiarsi sul serio quando ad un certo punto ruzzolarono tutti e due sull'erba del giardino. Lei aveva sbattuto la testa su qualcosa di duro e se la massaggiò un po' mentre Trunks era praticamente sdraiato su di lei. Appena Marron si rese conto della situazione incominciò a batterle forte il cuore. Battito che accelerò in maniera vertiginosa quando Trunks alzò la testa per vederla. Aveva il suo viso a meno di 10 cm e non riusciva a staccare gli occhi dai suoi. Rimasero così senza dire niente per degli interminabili secondi. Poi Marron si sentì lo stomaco in gola per quanto era schiacciata e faceva un po' fatica a respirare, così decise che era meglio dire a Trunks di alzarsi IMMEDIATAMENTE dal suo corpo.

" Ehm Trunks…"si fermò un attimo per continuare con un tono più ironico

"non è che potresti gentilmente alzarti dal mio corpo, che mi stai LEGGERMENTE schiacciando?!?" quest'ultima parte quasi gliela urlò nell'orecchio. Lui rise e per niente imbarazzato si alzò immediatamente da lei. In seguito l'aiutò ad alzarsi da terra e ridendo ritornarono dentro dagli altri. Trunks mentre Marron entrava in discoteca si soffermò un attimo a guardarla. Gli era veramente mancata quella ragazza, come nessun altro…

Poi entrò anche lui e ritornò al tavolo.

 

 

Adesso che non c'erano né Trunks né Goten con Bra era il momento migliore. Si vergognava già da morire a dichiararsi a Uub, figuriamoci se c'erano anche gli altri che la guardavano di sottecchi per vedere come se la cavava! Ormai conosceva troppo bene i suoi amici per rischiare!

Così appena vide il tavolo vuoto Pan urlò a Uub se gli andava di fermarsi un attimo a bere qualcosa. Uub non capì bene il motivo di quella scelta dato che era appena iniziata la musica migliore, ma decise di seguire Pan lo stesso. Anche perché ballare da solo era una schifezza totale.

La seguì in mezzo a quel puttanaio di gente facendosi largo a spintoni e calci negli stinchi. *Sarà pure una festa organizzata ma c'é troppa gente!*

Pensò esasperato Uub che non ce la faceva più a stare in quella rissa. In quel momento pensò di aver fatto bene ad accettare la proposta di Pan, un posto tranquillo era proprio quello che ci voleva. Pan bevve un sorso dal secchiello davanti a lei ed aspettò. Non aveva la minima idea di come incominciare. E ogni volta che ci pensava malediceva se stessa prima di tutti e poi subito dopo, se non a volte prima, Bra. Ma perché aveva seguito il consiglio di quella pazza della sua amica?! Per lei era tutto facile, era bellissima e quindi le sarebbe andata sempre bene. Al contrario lei si sentiva piccola e non sufficientemente carina. Come rimpiangeva la mancanza di Marron in quell'occasione! La sua moderata amica sicuramente le avrebbe detto di aspettare, analizzare la situazione e poi colpire! Esattamente come suo nonno quando combattevano insieme. Invece lei aveva seguito sempre il suo istinto, come ora. Però forse era meglio così: se avesse aspettato ancora sicuramente non gliel'avrebbe mai detto. Cosi incominciò il discorso, anche se preso MOLTO alla larga. Fin troppo.

" Ti piace la roba nel secchiello? A me non piace granché bere alcolici, solo in occasioni speciali come questa"

Uub stava guardando attentamente la ragazza vicino a lui. Non si era mai atteggiata da figa, ma quella sera pareva vantarsene ai quattro venti. Erano amici da un sacco e mai come in quel momento Pan gli sembrava Bra. Non le aveva mai paragonate prima perché troppo diverse. Pan era una sottospecie di maschiaccio mentre Bra non faceva che pensare ai vestiti e allo shopping con le amiche. Non diceva che Bra era stupida, semplicemente aveva la mentalità di una ragazza adolescente. E questo di lei gli piaceva molto. Però aveva sempre ammirato Pan per la sua maturità nonostante i suoi sbalzi d'umore improvvisi. Soprattutto quando le parlava di Bra. Adesso invece l'amica con cui si confidava era diversa. Un misto tra la Pan che conosceva e Bra. E solo ora si rendeva conto che era il misto che aveva sempre voluto. La guardò intensamente, non capendo un accidente della domanda che gli aveva fatto. Stupida, ma pur sempre una domanda. Perciò Uub la guardò come per dire 'che hai detto?' che però Pan mal comprese come un 'che stai cercando di dirmi?'. Era così agitata che qualsiasi espressione del ragazzo la faceva star male. Ed era così sicura di un rifiuto che stava decisamente pensando di rinunciare. Ma la spinta arrivò proprio da lui. "Pan è da tanto che ci conosciamo e siamo amici da molto tempo, ma ti assicuro che non ti ho mai visto così…così…" non sapeva bene neanche lui cosa dire o spiegare come si sentiva, ma gli occhi speranzosi di Pan lo indugiarono a proseguire. "Grande." Ci fu un attimo di silenzio in cui le speranze di Pan stavano pericolosamente vacillando. Ma lui continuò.

" E carina." Panico. L'aveva detto. Aveva detto alla sua migliore amica che gli piaceva. E, come ben sapeva, non solo fisicamente. E questo lo preoccupava ancora di più. Non poteva essersi innamorato di Pan senza mai rendersene conto. Tuttavia la voglia matta che aveva di baciarla lo tradivano. Pan invece era scioccata. Non ci credeva e non ci stava credendo. Era il suo momento, non ne avrebbe sicuramente trovato un altro uguale neanche tra 100 anni. Così si decise a parlare anche se lo sguardo di Uub fisso su di lei la terrorizzava non poco. "Uub…" Rossa come un pomodoro non si azzardò mai a ricambiare lo sguardo. "Anche se siamo amici da tanto tempo e sicuramente tu mi consideri una bambina piccola e capricciosa, come gli altri del resto, io mi devo togliere questo peso. E anche se tu mi dirai di no, io volevo dirti che…" Ma inaspettatamente una mano le prese il mento e le fece girare il volto. Non fece in tempo a vederlo che Uub la baciò con passione. E guardandola negli occhi le sussurrò dolcemente "Ti amo sciocchina" e lei finalmente ricambiando il suo sguardo gli rispose "Lo so" e restituì il bacio con tutto l'amore che poteva.

 

 

Era da 5 minuti che la sua ragazza non lo stava degnando di uno sguardo per guardare qualcosa al di là di lui che Goten però non poteva vedere essendoci proprio lei di mezzo. Alla fine scocciato di aspettare spostò Bra di fianco e si decise a guardare quella cosa così interessante che aveva distratto la ragazza dai capelli blu.  

" Ehhhhhhhhhhhh??? Co-co-cosa stanno facendo?!?" Aveva la lingua sprofondata verso il basso e uno sguardo furioso e allo stesso tempo incredulo sul volto. Finalmente la compagna si era voltata a guardarlo.

" Dai " rise per fargli un dispetto "Non sono carini insieme? Io li trovo adorabili…" Lui non era proprio, come dire, d'accordo.

" Bra, quella è mia nipote! E' piccola, non può fare certe cose!!!" Era fin troppo scandalizzato. Ma una Bra seducente si sedette nuovamente su di lui e bloccandogli la visuale lo guardò con due occhi di fuoco. "Ma Goten, oltre al fatto che Pan ha 15 anni e quindi non è più una bambina, tu non sei affatto il tipo adatto per fare certe prediche dopo l'esempio che gli hai, anzi, abbiamo dato, non credi?" E lo baciò suadente. Goten cercò di protestare ma alla fine si lasciò sedurre da quell'angelo blu che aveva davanti.

 

 

Marron era tornata dal suo gruppo di amici e per primo cercò Mirko con lo sguardo. Era stata un sacco a chiacchierare con Trunks e si era completamente dimenticata di lui e degli altri. Ora doveva rimediare.

Mirko era appoggiato ad una colonna e fumava di gelosia. Però non doveva farlo vedere, in fondo Marron non aveva fatto altro che parlare con il suo migliore amico che non vedeva da un anno. Tuttavia il suo sguardo mentre lo guardava faceva trapelare i suoi sentimenti e lui se n'era accorto. Perciò non si era avvicinato subito a lei, aveva bisogno di riflettere.

Ma lei lo trovò prima e con un gesto della mano si fece riconoscere. Mirko non poté far altro che sorriderle, era davvero genuina come ragazza.

Lei gli si avvicinò sorridente e lo baciò sulle labbra. Poi si accoccolò nelle sue braccia. Mirko contento di quel gesto le accarezzò i capelli e la invitò a sedersi. "Allora, com'è andata?" il tono di Mirko era volutamente sarcastico ma a lei questo non andava, così rispose a tono.

"Bene, come vuoi che sia andata?" E lo guardò dritto negli occhi. Sapeva che stava rodendo di gelosia e questo la faceva divertire tantissimo. Ma senza darlo a vedere continuò sulla stessa linea. "Era da tanto che non lo sentivo, era naturale che ci raccontassimo un po' di quello che avevamo fatto in questi mesi." Si soffermò un attimo, poi, come se niente fosse, disse " Ah lo sai che la ragazza lo ha lasciato? Ha sofferto molto per ciò ma adesso è libero." E  guardò il ragazzo maliziosa.

"Oh, bè, mi spiace per lui." Fu l'unica risposta del ragazzo. Anche lui sapeva benissimo che lo stava stuzzicando, quella vipera bionda. Così lei si girò verso di lui e avvicinò la sua bocca alla sua ma senza toccarla. " Lo so benissimo che la cosa non ti è indifferente signorino, non fare il finto tonto." E lo baciò lievemente sulle labbra. Lui ridendo l'abbracciò forte e l'attirò verso di sé con passione.

 

 

Trunks non sapeva proprio che fare adesso che Marron se n'era andata visto che Pan si stava tranquillamente baciando con Uub e Goten con Bra. Cercò l'amica con lo sguardo ma non la vide da nessuna parte, così si sedette al bar e conversando a volte con la barista che se lo stava praticamente mangiando con gli occhi, incominciò a bere come una spugna.

 

 

Marron alzando un attimo lo sguardo si rese conto solo ora degli sviluppi di Pan con Uub. Era molto contenta che i suoi due amici si fossero messi insieme esattamente come Bra e Goten. Attirando l'attenzione del ragazzo indicò la scena davanti a lei. Mirko capì che era molto contenta di quell'evoluzione. Ma freddo come il ghiaccio le disse "Allora adesso nel gruppo mancate solo tu e Trunks, giusto? Poi fate la banda al completo." Marron pensando che stesse scherzando gli risposte con un "Ma smettila" e ridendo lo ributtò sul divanetto. Però era rimasta turbata dall' affermazione di Mirko. In effetti solo ora pensava a quel punto di vista perché il ragazzo aveva detto il vero. Il loro gruppo era formato da 3 ragazze e 3 ragazzi e 4 di loro stavano già insieme. A rigor di logica era giusto, mancavano solo loro due per fare il gruppo al completo. E questo la preoccupava un po'. Gli altri avrebbero potuto fare le stesse deduzioni e quindi sfrecciatine e battute sui due ragazzi restanti, mandandola letteralmente nel pallone. Comunque lei non poteva farci niente quindi sperò soltanto che agli altri non sarebbe mai passato per la testa.

Mentre pensava con lo sguardo perso nel vuoto una scena le colse l'attenzione: Trunks stava solo al bancone del bar bevendo alcolici su alcolici. Anche lontano un miglio si vedeva che era ubriaco fradicio.

"Oh Kami!" Non aveva mai visto il suo amico in quello stato, lui era praticamente astemio, seppur un saiyan non avrebbe retto tutto quell'alcool! Così si precipitò ad aiutarlo.

" Ma che diavolo…!" Mirko era stato sbattuto in un angolo del divano da una furia che prima era la sua ragazza mentre si precipitava dall'altra parte della pista. Il ragazzo non ci aveva capito niente e adesso cercava di seguirla con lo sguardo per afferrare qualcosa di più ma presto la perse tra la folla.

*Ma che diavolo vuole fare quel ragazzo? Se continua così vomiterà 'sto mondo e quell'altro!!!* Marron non aveva alcuna intenzione di farlo bere un goccio di più. Già così sarebbe stato male per settimane se avesse continuato non si sarebbe più ripreso! Riuscì a fatica ad avvicinarsi al bar pieno di gente com'era, ma a forza di pugni e spintonate raggiunse il ragazzo. "Trunks, Trunks! Ma che cazzo stai facendo, si può sapere??? Vuoi ucciderti per caso??? Affogare nell'alcool non ti servirà a niente!" Era davvero furiosa, anzi incazzata nera. Lo guardava quasi con disprezzo mentre Trunks diceva cose senza senso con un sorrisone stampato in faccia. Marron cercò di farlo alzare dalla sedia ma le crollò praticamente addosso. "Accidenti Trunks pesi un quintale, non riesco mica ad alzarti da sola!" Così lo riposò sulla sedia ed andò da Goten a chiedere aiuto. Tutti e due lo presero a forza e lo trascinarono fuori fino alla macchina.

"Grazie mille Goten, non so cosa avrei fatto senza di te!" E si asciugò una goccia di sudore dalla fronte. "Figurati, grazie a te che ti sei accorta di quello che stava combinando 'sto demente! Certo che basta qualche bicchiere d'alcool e già gli dà alla testa!" sorrise al pensiero della faccia di Trunks ubriaco. "Guarda, non criticarlo tanto che neppure tu non sei troppo a posto! Cerca si darci un taglio anche tu, d'accordo?" E gli fece l'occhiolino. Goten rise di gusto. In effetti si sentiva un po' più allegro del solito. " Comunque io lo riaccompagno a casa con la sua macchina che però poi lascerò lì visto che Bra non può ancora guidare. Voi potete tornare tranquillamente in volo." Detto questo salì in macchina e salutò Goten dal finestrino. Guardò il passeggero vicino a lei: stava quasi dormendo. *Meglio, così non sentirà niente*

Arrivati alla Capsule Corporation si parcheggiò sotto la stanza del ragazzo. "Avanti Trunks ancora un piccolo sforzo e sei a casa!" In realtà le sembrava di parlare ad un morto ma stranamente Trunks riuscì ad alzarsi da solo, almeno fino a scendere dalla macchina. Poi se lo mise sulle spalle e si alzò in volo fino alla finestra della stanza per fortuna sempre aperta. Lo coricò sul letto e anche se titubante lo baciò sulla fronte. Ma mentre si alzava sentì Trunks pronunciare il suo nome. Marron sorrise. Trunks non aveva fatto altro che dire cose scoordinate per tutto il tragitto mettendoci a volte il nome di Cristine in mezzo, mentre adesso l'aveva riconosciuta. Gli disse buonanotte e volò fuori dalla stanza.

Mentre tornava indietro volando le squillò il telefonino. Ma chi accidenti poteva essere a quell'ora di notte??? Guardò il nome sullo schermo : Mirko. Cavoli! Se l'era completamente dimenticato! Si affrettò a rispondere. La voce dall'altra parte non era delle migliori. "Sì scusami tanto Mirko ma ho avuto un problema che non ti posso spiegare con questo chiasso infernale! Ti spiegherò dopo. Per adesso aspettami all'entrata che sto tornando indietro!" Detto questo lo salutò e spense il telefono. Non aveva voglia di sentire nessun altro. E in realtà non aveva neanche voglia di dare spiegazioni al suo ragazzo perciò si preparò all'idea. Senza accorgersene era arrivata nei pressi della discoteca. Si dispose a scendere e si avviò all'entrata.  

 

 

 

Continua …

  
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