Un altro incubo, l’ennesimo,
ma questa volta non urlai, mi svegliai prima. Ormai mi ero abituata e riuscivo
a controllarmi. Capivo quando stava per arrivare il momento del terrore e
riuscivo ad aprire gli occhi.
Mi sedetti sul bordo del
letto e guardai fuori dalla finestra. La luna era solo una nebbia di luce,
coperta da scure nuvole nere che piangevano come me. Girai lo sguardo, verso lo
specchio vicino al mio letto. Quel poco chiarore riusciva ad evidenziare il
colore della mia pelle, chiara, quasi come la sua. Quasi…
Uscii dalla mia stanza e
piano scesi le scale. Charlie era allerta e piombava in camera ad ogni minimo
rumore, pronto ad ogni mia possibile reazione isterica che mi coglieva alla
sprovvista ogni notte da qualche mese. Feci attenzione a non far scricchiolare
la porta d’ingresso, scalza, attraversai il porticato, presi la sedia di vimini
che lo decorava e la portai al centro del vialetto di casa_non con pochi
problemi, scivolai su una pozzanghera infatti sperando di non aver fatto molto
rumore_, a pochi centimetri di distanza dal mio pick-up rosso e dalla macchina
di polizia di Charlie.
Mi sedetti e alzai lo
sguardo verso il cielo in modo tale che il mio viso si bagnasse per bene e si
ripulisse dallo sporco, in modo tale che si schiarisse. Alzai le gambe e strinsi
con le braccia le ginocchia vicino al petto. La pioggia a piano a piano
inzuppava anche la mia canotta e i miei pantaloncini.
Era Dicembre, c’era anche
un vento gelido che mi abbracciava e mi faceva tremare…e mi piaceva.
Era come se fosse Lui ad
abbracciarmi.
Era come se Lui…fosse
tornato.
Era come se fosse lì.
Era come…ma non era
realtà.
La pioggia mi toccava, ma
appena arrivava scivolava via dal mio corpo, come Lui, che mi aveva toccata,
amata, ma subito dopo, abbandonata.
In sottofondo sentivo
Charlie gridare il mio nome, ma non mi voltai. Guardavo avanti a me, c’era Lui
che m’implorava di rientrare in casa. Per caso non voleva che io stessi lì
fuori con Lui? Mi ero ridotta così male che non voleva vedermi….dopo che aveva
giurato di amarmi anche quando sarei diventata talmente vecchia da assomigliare
a mia nonna? Quindi era un bugiardo….
Charlie mi prese per le
spalle nello stesso momento in cui mi uscì un grido di rabbia verso Lui.