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Autore: lafatablu    27/08/2010    2 recensioni
Angel ha appena lasciato Sunnydale, trasferendosi a Los Angeles. Deve iniziare una nuova vita e sente, ora come non mai, il peso del suo passato. Buffy, anche lei sola, decide di passare l’estate a Sunnydale e non sa darsi pace per la partenza di Angel. Deve davvero rassegnarsi a tutta quella tristezza senza combattere? Decide che andrà a trovare suo padre a Los Angeles. Racconterò di loro. Pensieri ed Emozioni di Anime che si cercano.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Angel
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 09

 

Camminava speditamente. Era in ritardo. Non aveva pensato di trattenersi così a lungo da Giles, ma in poche ore era successo di tutto. Ripensava alle ultime parole dette a Xander. Lui non aveva sentito, preso come era dall’arrivo di Anya, ma a lei non era sfuggito il fastidioso brivido che aveva sentito nel pronunciarle. Già da un po’ di tempo si era accorta, di poter sentire eventi non ancora accaduti, come una sorta di déjà vu al contrario. Era successo più di una volta ormai e quindi non poteva più pensare che fossero solo legati al caso. Erano più che altro sensazioni, e duravano solo pochi attimi. Più che dei già visto erano come dei non ancora vissuto. In passato aveva già fatto dei sogni premonitori, ma non era mai successo da sveglia. La prima volta che aveva vissuto questa esperienza, al di fuori dal sonno, era stato su quella collina, la notte di Natale, con Angel. Allora aveva agito spinta dalla certezza, che Angel doveva assolutamente continuare a vivere, perché era scritto così. Lei aveva percepito chiaramente che a lui era stata data la possibilità di cambiare totalmente il corso della propria esistenza, ed era destinato a fare grandi cose. Gli Oracoli, in quel sogno, avevano detto delle cose che per lei erano ovvie già da tempo. Sapere che le PTB avevano dei progetti su Angel, per lei non era che un altra ulteriore conferma a ciò che aveva sempre saputo. Mesi dopo era accaduto di nuovo, e riguardava sempre il futuro di Angel. Fu quando decise che lei doveva curarlo con il suo sangue, perché lui doveva assolutamente vivere. Per questo motivo aveva trovato particolarmente penoso, dover spiegare a tutti gli altri, le motivazioni del suo gesto. Come si può descrivere ad altri, in modo razionale e comprensibile, quelle che invece erano solo delle vaghe sensazioni? Quello stesso giorno, era accaduto ancora. Era stato con Faith in ospedale, anche se allora pensava fosse una sorta di sogno, visto che entrambe erano in stato di incoscienza. Era stato subito dopo che Angel si era nutrito di lei. Che le cose fossero collegate? Notò che tutte queste esperienze premonitorie avevano in comune una cosa. Riguardavano lei e le persone che amava e tutte le volte si era trattato di momenti cruciali e legate alla morte o meglio alla rinascita. Un nuovo inizio. Le situazioni che percepiva, appartenevano a momenti che precedevano la morte, e sentiva che le persone coinvolte, erano come prigioniere in una dimensione di mezzo, dove lottavano per sopravvivere, come fossero sospese tra due mondi. Tra la vita e il sonno, tra la luce e il buio. Era così che si sentiva lei, ora

In ospedale parlò con i medici che la informarono sulle attuali condizioni di Faith. Furono molto vaghi e non escludevano che lei potesse anche risvegliarsi, ma oltre a questo non dissero molto altro. Lei invece aveva la certezza assoluta che Faith si sarebbe salvata, anche se non sapeva né quando né come. – Lei si salverà, e io con lei. Insieme – Rimase accanto a lei per delle ore, tenendole la mano. Ora parlando, ora ascoltando.

 

– lo capisco sai Faith? lo capisco perché si possa arrivare a perdersi quando non si ha nessuno su cui contare o quando non si ha più nulla che conti davvero. Lo sento sai? sento il buio e la solitudine che ci appartengono. A noi cacciatrici non è concesso di avere zavorre affettive. Noi dobbiamo vivere in solitudine e lo sapeva anche Kendra. Ma credi che sia giusto? Io dico che noi invece, faremo la differenza. Noi non resteremo sole. Te lo prometto, Faith. –

Noi non siamo sole B. Ricordi? un più alto potere ci guida

Sai, Angel è andato via, e ora non puoi lasciarmi anche tu. Devi svegliarti. Il sindaco, quel viscido serpentone, è morto e tu sei ancora qui e sei viva. Non voglio perdere anche te. Siamo un anomalia, lo sai? io e te non dovremmo coesistere, lo sai no?  tutta quella faccenda che per ogni generazione c’è una sola prescelta e bla bla bla. Ma io dico che in due siamo più forti.

In cinque siamo più forti, B. Abbiamo bisogno d’aiuto però, e in sette è più facile. Ma lo zoccolo duro siamo noi cinque. Anzi no scusa, per essere più precisi, voi tre. Si, il nucleo originario siete indubbiamente voi tre. Il fatto è, che tutte queste immagini, mi arrivano in differita. Ma ora ho visto chiaramente. Ogni cosa parte da voi tre. L’origine di tutto.

 – In sette, in cinque, in tre? sono numeri magici, vero? –

Sono numeri primi, B.

– Stai diventando più criptica di Angel adesso. Però pensaci un po’ su, Faith. Su quel fatto dell’anomalia. Immagini cosa succederebbe, se potessero attivarsi tutte le potenziali contemporaneamente? Lo so, lo so è una pazzia, ma pensaci, non sarebbe tutto molto più semplice? …e ti immagini le facce di quelli del Consiglio? –

A quelli del Consiglio li fregheremo per benino, gliela metteremo in culo. Puoi giurarci.

– Devi per forza essere volgare? comunque il Consiglio ci ha mollato entrambe, Faith. Forse però siamo noi che abbiamo mollato loro, e ora pure tu non hai un osservatore. Oltre a Giles, pure Wesley è stato licenziato. Sai  che Angel è andato via? l’avevo già detto lo so, ma non ti ho ancora detto che si è salvato. Stai tranquilla, non è morto. Alla fine l’ho salvato. –

Alla fine mi hai salvato. Salvando lui, salvi anche me …e io salverò te e lui. Insomma è tutta una cosa basata sul salvarsi a vicenda. Non voglio diventare sentimentale ora.

– Se non ti fossi lanciata da quella finestra, ho paura che saresti morta il giorno dei diplomi. Invece sei qui, e questo vorrà pur dire qualcosa no? Angel potrebbe aiutarti ancora, e tu non puoi mollare tutto così proprio adesso. –

Certo che no, B. Io tornerò, non subito, ma tornerò. Angel mi aiuterà, mi riporterà da te.

– Ok, ok appena so dov’è però. Perché al momento non so neppure dove sia Angel, e mi sento così persa, Faith. – Tenendo la mano di Faith stretta alla sua, ora piangeva disperatamente e non le importava degli sguardi furtivi dell’ infermiera, che ogni tanto sbirciava dalla vetrata.

Adesso smettila di piangere. Sarò io a trovare lui e noi tre ci batteremo ancora. Non durerà molto però e nessuno si farà male davvero. Siamo connessi B. siamo tutti connessi. Noi cinque insieme, siamo forti. Uniti dalla stessa linea di sangue. Insieme formeremo una nuova generazione di campioni. Nascerà una nuova razza di guerrieri e il terzo ne sarà il capostipite. Dovrò prima fermarlo però  “e il mignolino che è il più piccino lo mandarono in cantina a uccidere il pane e il vino”. La ricordi questa filastrocca, B? Posso dirti ancora una cosa, non dimenticare che ci unirà lo stesso sangue, la nostra unicità e l’essere stati toccati dalle tenebre. Quando ci rincontreremo, saremo stati tutti morti una volta o due. Tutti sfuggiti all’inferno. Siamo simili ed è questo che ci unirà. La sua missione, sarà la nostra missione. Dovrà salvarli tutti, per salvare se stesso ...e tutti siamo stati salvati da lui. Lo già detto prima no? È tutta una cosa basata su chi salva chi. Grazie a noi nascerà una nuova razza. New Generation, B. largo ai giovani ...dovresti vedere le facce di quelli del Consiglio, quando ci vedranno arrivare tutti insieme. Noi cinque più quei due. Troppo forte. Davvero perverso

– Bene, ancora messaggi criptici ...e perché siamo sedute in quel divano adesso? È casa tua? –

E’ casa nostra, ma non per molto. Vedi le valige? Stiamo per partire. Torniamo in America, B. …e il pacco? Ti ha fatto il pacco un'altra volta, eh B.? dai, scherzo adesso. Non dimenticare il pacco, è prezioso. Contiene i ricordi di un intera vita. Sono stati liberati dalla loro prigione. Devi restituirli al legittimo proprietario, raccontandoglieli ...e solo tu puoi farlo, è giusto così.

– Capisco! No, non lo dimenticherò. Adesso devo andare, Faith.  Starò via per un po’. Willow si prenderà cura di te, in mia assenza. – Accarezzò la sua guancia e ne osservò ancora un attimo il volto. Era sereno e rilassato …e sorrideva. Prima di andar via, posò un leggero bacio sulla sua fronte – Insieme siamo più forti, Faith. –

Lasciò di corsa la stanza di Faith, felice di essere fuori all’aria aperta. Lei odiava gli ospedali, specie dopo quello che era capitato a Los Angeles l’estate scorsa, proprio nel periodo in cui era scappata da Sunnydale. Nessuno sapeva dell’accaduto, anche perché, in realtà, nessuno aveva chiesto come fosse stata a Los Angeles. Solo Angel sapeva. Loro, si erano raccontati tutto l’inferno che avevano vissuto, nei tre mesi che erano stati lontani. Nel suo personale inferno, Buffy aveva dovuto sopportare anche un ricovero d’urgenza in ospedale, per una improvvisa emorragia. I medici non seppero dare alcuna spiegazione plausibile, o meglio l’unica cosa che dissero, era talmente assurda che lei la scartò subito. Lei ricordava solo un dolore lancinante al ventre e tutto quel sangue, che non capiva da dove venisse fuori. Era corsa in ospedale, da sola, in quella notte di fine Agosto. Fu dimessa la mattina dopo, dietro le sue insistenze. Lei si sentiva bene fisicamente, ma ora sentiva di essere più sola di prima e sperimentò una forte sensazione di perdita e di vuoto. Fu soprattutto di questo che parlò con Angel. Lui non aveva detto niente, ma era evidente che il suo racconto l’aveva molto turbato. L’aveva visto tremare e poi l’aveva stretta così forte a sé, abbracciandola, che per un attimo quasi non respirò. Non parlarono più dell’accaduto, ma lei non avrebbe mai scordato, l’abbraccio disperato di Angel.

Comunque adesso era stremata. Il lungo tour cerebrale con Faith l’aveva come svuotata. Se ora, avesse dovuto raccontare ad altri, quello che si erano dette, non sarebbe riuscita a mettere su un discorso razionale e comprensibile, ma al momento, a lei tutto sembrava chiaro. Le sfuggivano i particolari, ma aveva ben chiaro il senso generale delle parole di Faith. In futuro sarebbero state ancora unite, a combattere insieme la battaglia più difficile di tutta la loro esistenza, e non sarebbero state sole. Non sapeva chi altri sarebbe stato con loro due, ma non era importante. Aveva visto chiaramente se stessa in quella casa, pronta a partire verso un nuovo inizio, una nuova vita …e quello scatolone sul tavolo, sembrava avvolto da una luce particolare. Faith aveva detto che era prezioso …e Buffy concordava.

 

Avviandosi verso l’uscita, decise che avrebbe fatto una passeggiata per cimiteri. Giusto un breve giro di perlustrazione, l’ultima ronda prima della partenza. A Sunnydale era di nuovo calato il sole e sicuramente anche quella notte, qualche non morto sarebbe risorto dalla tomba, e lei lo avrebbe liberato dalla dannazione eterna, polverizzandolo.

 

Sei a caccia, dico bene?

L’intenzione era quella, ma questo pigrone non ne vuole proprio sapere

La prima volta che ti svegli nella bara sei un po’ disorientato, io lo so

È dura pensare che sei stato là dentro

È dura essere là dentro

 

Angel, sempre Angel nei suoi pensieri.

 

*** *** ***

Cordelia uscì da casa sua, pronta a raggiungere gli amici al Bronze. Si sentiva una persona nuova, piena di energie e decisa più che mai, a chiudere per sempre con il suo passato. La notte scorsa aveva fatto un sogno bellissimo, e fu come una specie di folgorazione. Adesso sapeva cosa avrebbe fatto della sua vita. Non sarebbe andata al college, lei sarebbe diventata una stella di prima grandezza. Al mattino, quando aprì gli occhi, seppe che in lei, vi era il fuoco sacro della recitazione. Sarebbe diventata un attrice …e quando Cordelia decideva una cosa, nulla e nessuno avrebbe potuto fermarla. Lei riusciva sempre ad ottenere ciò che desiderava. Chiudendo la porta alle sue spalle, si avviò verso il Bronze. – Stasera farò faville. –

 

*** *** ***

Sunnydale sembrava essere avvolta in una innaturale normalità. 

 

– Neanche un vampiro. Tutti al mare pure loro? qui è tutto tranquillo, troppo tranquillo …e il tizio alle mie spalle non si arrende ancora, mi sta seguendo da ieri. Accidenti a lui, non riesco a vederlo. Sarà mica invisibile, come la povera Marcie Ross? – Si avviò verso l’uscita, lì non c’era alcun vampiro da salvare. L’unico vampiro che adesso avrebbe voluto salvare, non era lì. Mentre si dirigeva verso la magione, sollevò gli occhi al cielo, come fosse in attesa di una qualche risposta divina. La sua attenzione fu catturata da un improvviso bagliore, che però scomparve subito – Questo è il periodo delle stelle cadenti – pensò. Ci fu un altro bagliore e subito dopo udì un tonfo sordo e fortissimo …e accidenti, più che una stella, quella era…

– CORDELIA? –

Corse verso di lei, e l’aiuto a rialzarsi. Possibile che l’avesse davvero vista cadere dall’alto? D’accordo, erano a Sunnydale e lì capitavano cose bizzarre, ma Cordelia che cadeva dal cielo era davvero troppo. Non sapeva se ridere o preoccuparsi. Vedendo la faccia contrariata di lei, decise che la seconda opzione era più adatta alla circostanza …e i suoi occhi, perché erano cosi strani? facevano quasi paura. Occhi bianco latte e totalmente privi di iridi e pupille. Freddi.

– Cordelia stai bene? cosa è successo? sei ferita? –

– Ma che accidenti di domande fai? ti pare che sto bene? e guarda come è ridotto il mio vestito, ci vorrà una vita per smacchiarlo …e non lo so cosa è successo. Stavo raggiungendo gli altri al Bronze, quando tutto intorno a me si è fermato. Non so come spiegarlo, tutto si è come bloccato, capisci? tutto e tutti, come se fossero congelati, come se il tempo si fosse fermato – Buffy annuì, la voglia di ridere era scomparsa. Era accaduto qualcosa e sicuramente era di natura demoniaca – Eh si, sembrava proprio che il mondo si fosse fermato, per aspettare me. SOLO ME. Beh questo ha senso, non trovi? – squittì Cordelia e Buffy si chiese se sarebbe mai arrivato il momento, in cui Cordelia riuscisse a formulare anche un solo pensiero, in cui lei non vedesse se stessa al centro del mondo intero. – Ha senso? Cordelia, sei caduta dall’alto con un tonfo terribile e dici che questo ha senso? – Cordelia le lanciò uno sguardo furente.

– Non intendevo questo, io parlavo del fatto che tutto si è fermano per ME, ma a te proprio non va giù questo vero? Tu pensi solo a te stessa, come sempre – Buffy dovette fare ricorso a tutto l’autocontrollo possibile, per non mandarla al diavolo e pazientemente le chiese, – Ok Cordy, ti ricordi cosa è successo? anche tu eri bloccata? oltre ad osservare, potevi anche muoverti o che so …parlare o altro? hai visto dove eri? – Cordelia sembrava non ascoltarla, ma era evidente che stesse tentando di ricordare altri particolari. – Non ero a Sunnydale. Era una strada molto trafficata, ma non qui a Sunnydale …e ecco ora ricordo, io guidavo e dovevo fare una cosa che credevo importante ed ero in ritardo, ma poi tutto si è fermato. Ecco perché… adesso ricordo bene. Tutto si è fermato perché qualcuno voleva che io riflettessi, e che capissi che ciò che pensavo importante, in realtà non lo era affatto, non per me almeno, perché il mio destino non era lì. Ho potuto scegliere fra due possibili futuri …e io ho scelto. – Buffy sentì una sorta di inquietante familiarità. Le parole che Cordelia aveva usato, purtroppo le erano ben note. Destino. Scelta. Possibilità. Futuro. – Ho parlato con qualcuno, e poi ho sentito che mi muovevo verso l’alto – continuò Cordelia. – Verso l’alto? verso l’alto dove? questo avrebbe anche senso, perché in effetti sei proprio caduta dal cielo – Buffy era ormai certissima che si trattasse di qualcosa di demoniaco, ma non disse nulla. Non voleva spaventare Cordelia.

– Oh Buffy, molto in alto. Non è buffo? potevo anche volare, come se fossi una specie di dea – o come Mary Poppins, pensò Buffy, ma decise che era meglio non dirlo a Cordelia.

– E questo spiegherebbe anche il tonfo terribile. Più in alto si sale, più si fa rumore quando... –

– Cosa vuoi dire, Buffy? –

– Mi riferisco al rumore che ho sentito prima di vedere te lì per terra. E’ stato molto forte, impossibile non notarlo. Poco prima, c’era uno strano ed innaturale silenzio qua intorno –

– Già! io però non ricordo di essere caduta …e comunque è strano, non ho nulla di rotto –

– Vero! ho notato anche questo infatti. Hai detto di essere salita molto in alto, e sappiamo che più è alto il punto da cui si cade e più ci si fa male quando si scende, invece tu stai bene per fortuna. Comunque lasciamo perdere questo adesso, concentriamoci su quello che ricordi. Hai detto di aver visto e di aver parlato con qualcuno prima di… –

– Ascendere? –

– Prima di salire, volevo dire salire. Ricordi chi fosse la persona con cui hai parlato? –

– Assolutamente no. Oltre a ciò che ho già detto, non ricordo molto altro –

– Hai parlato di scelte e tu hai scelto di fare una cosa diversa, rispetto ai tuoi progetti iniziali, giusto? non ricordi altro? ricordi perché hai scelto in modo diverso? – Voleva capire cosa fosse realmente accaduto – Beh, diciamo che mi hanno fatto un offerta che non potevo rifiutare – Cordelia sembrava raggiante per quella scelta, e decise che per ora, non avrebbe insistito con altre domande, ma i sensi da cacciatrice le urlavano pericolo lontano un miglio e lei non poteva ignorarli. A Cordelia era successo qualcosa di sopranaturale, e anche se al momento non sapeva che cosa fosse, non poteva essere nulla di buono. Fortunatamente i suoi occhi erano di nuovo normali e sembrava non avere nulla di così grave, da aver bisogno di urgenti cure mediche. – Ok, adesso stai tranquilla. Sembra tutto a posto, visto che non c’è nulla di rotto – Le sorrise, Cordelia sembrava comunque un po’ spaesata. – A parte il vestito, vuoi dire? Oh, non è mio, io non ricordo di averlo comprato, però è carino, vero? Sembra una specie di abito da cerimonia …e se, se stavo andando ad un matrimonio? magari il mio. Potrebbe essere, non trovi? magari era proprio quella la scelta da fare. Amore o Fama? – Risero per la battuta

– Oh si, il mondo si ferma per impedirti di sposare il principe oscuro e tu scegli la notorietà –

Si guardarono per un istante, improvvisamente serissime e turbate. Nei profondi meandri delle loro menti, sapevano che quelle parole erano vere. Cordelia fu la prima a rompere il silenzio, quella situazione la metteva a disagio e non voleva che Buffy capisse. Nel personale decalogo cordeliesco, quella era la sua prima  regola d’oro.  mai mostrare il lato debole al nemico.“

 

– Ci sarà torbida passione nel mio futuro e indicibile ricchezza. Anche se propenderei per invidiabile fama. – eh si, riecco la solita vecchia Cordelia …e anche Buffy si rilassò un pochino. Cercò di scherzare per minimizzare l’accaduto, ma decisa a volerne sapere di più.

– Torbida passione? torbida quanto? – chiese ridacchiando

– Torbidissima – anche Cordy rise.

– Chi sarà il fortunato? il principe oscuro magari –

– Volevi dire lo sfortunato? chi sarà lo sfortunato? Oh si, mucho oscuro, magari Will Smith –

– Will Smith? – ormai erano lanciatissime e ridevano di gusto alle loro stesse battute.

– Si, Will, il principe di Bel-Air. Beverly Hills, Sunset Boulevard, un marito ricco. Il mio sogno 

– Cordelia, scherzi? È davvero questo il tuo sogno? Sposare uno ricco? – ora Buffy era seria

– Beh, non sarebbe poi così male, ma io direi di iniziare con il superdivismo internazionale –

– Ohhh, una star che brilla nel firmamento hollywoodiano. Stella fra le stelle, ti ci vedo sai? 

– Lo so è buffo, ma pensaci. Ricca e popolare lo sono sempre stata, ma adesso voglio di più –

– Cordy, nella vita c’è anche altro, ci hai mai pensato? È giusto che tu voglia di più. L’amore per esempio. Non sarebbe un sogno, se anzi che uno ricco, cercassi invece uno che ti ama? –

– Scherzi vero?, per poi ridurmi come te? No grazie. Dopo Xander Harris, ho giurato a me stessa, che avrei chiuso per sempre con gli sfigati …e credo di meritare di più. Tu sei costretta a vivere qui per combattere demoni, forse per tutta la vita. IO no, IO posso scegliere –

– Credo che tu stia facendo un po’ di confusione. Xander non centra nulla, come non centra nulla tutta sta cosa degli sfigati. Io parlavo di te Cordy …e dell’amore. Non escluderlo dalla tua vita, nessuno può vivere senza. Certo che meriti di più. Meriti di incontrare uno che ti ama –

– Si, e che sia anche un giovane rampollo, figlio unico di un ricchissimo industriale e che ti ama così tanto da sommergerti ogni giorno di costosissime scatoline blu e ti veneri come una dea –

 

Buffy si diede della stupida. Non era possibile parlare con Cordelia senza scontrarsi con il suo gigantesco ego. Lei era davvero convinta di essere superiore a tutto e a tutti e cercare di farle vedere altro, era un impresa titanica. Buffy poteva anche capire certi suoi atteggiamenti. Anche lei in passato, non era stata poi così diversa da Cordelia. Superficiale ed egocentrica. Ma all’epoca aveva quindici anni ed era ancora una ragazza spensierata. Poi il destino decise per lei. Divenne la cacciatrice e suo malgrado, fu costretta a modificare radicalmente la sua vita. Cordelia invece, poteva ancora crogiolarsi nella beata convinzione di essere l’unica al mondo che meritasse tutte le attenzioni possibili e non riusciva a vedere altro che se stessa, come fosse sorda …e cieca – Oddio, gli occhi di prima. Proprio come quelli di un cieco – pensò Buffy.

Doveva saperne di più su questa storia, ma non voleva che Cordy si sentisse sotto pressione.

 

– Stai un po’ meglio adesso? Possiamo andare da qualche parte a prendere qualcosa di caldo –

– E dove? Non  posso presentarmi al Bronze in queste condizioni –

– Giusto, ci sarebbe Willy la spia. E’ un demon-bar, ma non ci disturberanno. Ti andrebbe? –

– Se non ci sono demoni di mezzo, tu non sei contenta vero? Io odio tutto questo –

– Ascolta Cordelia, è tardi. Sono stanca e ora vorrei essere a casa mia a fare quello che mi pare. Invece devo stare ancora qui, perché a quanto pare devo risolvere anche questa cosa.

Quindi puoi smetterla di lamentarti per ogni sciocchezza? ...e sembra che non sono l’unica qui ad attirare i demoni. Sei vagamente consapevole di quello che ti è successo? Sei caduta dall’alto come una pera cotta, brillando come un albero di Natale, con indosso un vestito che non riconosci come tuo …e secondo te, qui non c’è di mezzo qualche schifoso demone? Ora, vuoi che ti aiuti o no? Non possiamo mica stare qui tutta la notte – eh si, Buffy non era famosa per la pazienza. Non voleva spaventare Cordelia, ma accidenti, lei non l’aiutava di certo.

– Come un albero di Natale? dici davvero? e con un abito bianco, eh si, è davvero strano –

– Già! tutta bianca e sbrilluccicante. Praticamente un albero di Natale, ma con la neve –

– Un albero di Natale eh? oppure un Essere  Superiore – ironizzò Cordelia

– Oppure una santa di radiosa purezza. Si, santa Cordy da Sunnydale – rincarò Buffy

 

Avevano ripreso a ridere insieme, per alleggerire il momento, ma entrambe percepivano tutta la gravità della situazione e mentre si avviavano verso l’uscita, continuarono a scherzare e a ridere come se… quasi come se fossero delle vecchie amiche.

 

– Ho un idea migliore. Possiamo andare a casa mia, sono sola e lì non ci disturberà nessuno –

– Va bene, Cordy. Possiamo anche ordinare una pizza, se vuoi. –

 

*** *** ***

Intanto altrove, qualcuno osservava tutta la scena ed era piuttosto contrariato. Rivolgendosi all’altro presente nella stanza, con tono autoritario si lamentava per la sua inettitudine.

– Non doveva ricordare e invece quella stupida oca, proprio ora, sta spiattellando tutto alla cacciatrice. Questo non doveva succedere, non c’era bisogno di mostrare così tanti particolari. Deve sapere solo quanto basta, per convincerla a collaborare con noi. Capisci che questo può compromettere tutto? Deve pensare di aver fatto solo uno strano sogno. Devi lasciare in lei solo una vaga sensazione di direzione. Tutto quello che inserirai nella sua mente, manipolandola, dovrà agire in futuro, come una sorta di pilota automatico. Lei deve credere di agire, perché spinta da proprie motivazioni. Non deve sospettare che invece, qualcun altro muove i fili della sua vita. Avevo detto di far leva sulle sue debolezze, non era poi una cosa così difficile. Quella stupida umana non brilla certo per virtù. Dovrò fare un lavoro immane per modificarne la struttura originaria e questo richiederà tempo. Dovrò infondere in lei tutta la dolcezza possibile, e non sarà certo facile. Perché tutti possano fidarsi di lei, dovrò manipolare pesantemente la sua personalità, lasciando intatto il nucleo originario. Sarà proprio su quello che dovrai far leva alla fine. Quello sarà il nostro capolavoro. L’atto finale. –

– Non sono stato io a far trapelare più del dovuto. È successo qualcosa di imprevisto. Sono stato interrotto da qualcuno e la cheerleader è sparita davanti ai mie occhi, proprio mentre sfumava il sogno, e qualcuno ha fatto in modo di farla riapparire nel suo presente, proprio nella città della cacciatrice, o meglio, davanti agli occhi della cacciatrice. –

– Qualcuno? e chi può aver fatto questo, se non le PTB? Stanno proteggendo il loro campione. Avevo previsto questo, ma non pensavo che intervenissero così presto. Non mentire, so che hai lavorato anche per loro, stai forse facendo il doppio gioco con me? –

– Io lavoro per chi mi paga. Le vostre beghe non m’interessano. Lavoro per chi paga di più –

– Bene, ora porta a termine il tuo lavoro. Deve dimenticare tutto. Ricorderà solo ciò che serve. È importante agire con prudenza, un passo alla volta. La prima decisiva mossa ha avuto pieno successo. Dovevi convincerla a trasferirsi a Los Angeles in cerca di fama, e ci sei riuscito. La mattina dopo, quando si è svegliata, “ha avuto la folgorante idea” che lei è destinata a diventare una grande attrice. Presto lascerà Sunnydale e questo metterà in moto tutti gli eventi necessari per la mia rinascita. Non appena arrivata a Los Angeles, dovrà semplicemente accettare un invito per un lussuoso party hollywoodiano –

– Quindi la sua carriera di attrice decollerà veramente? Conoscerà la fama? – Una terrificante e agghiacciante risata, risuonò per tutta la sala.

– Conoscerà la fame, vorrai dire ...per questo parteciperà al party, per non morire di fame. –

– Perché non agisci direttamente sul vampiro? non sarebbe più semplice? –

– E’ ciò che farò infatti, Cordelia è solo uno strumento che mi permetterà di arrivare a lui. Dovrò usare anche altre risorse. Come ben sai, ho già avuto dalla cacciatrice, proprio ciò di cui avevo maggiormente bisogno, non potevo sperare di meglio. Un dono davvero prezioso. Un anima unica. Un miracolo …e me lo ha servito su un piatto d’argento. Agire direttamente sul vampiro non è cosa saggia. Lui è troppo forte, difficile da manipolare. Cordelia è perfetta. – Un'altra risata riecheggiò sinistramente fra le pareti dell’ampio salone.

– Per quanto riguarda la cacciatrice? –

– Lei non sarà un problema, presto sarà fuori dai giochi. Almeno su una cosa concordo con le PTB. Lei e Angel devono stare lontani. Lui deve dimenticarla e farò in modo che accada presto. La cacciatrice non riuscirà a rovinare i mie piani. Sarà meglio per lei, se resterà fuori da tutto questo, non è lei che voglio. Con lei ho già finito da tempo. Ho già preso tutto ciò che poteva darmi. Non immaginavo di poter avere tanto, è stato un dono inaspettato, ma molto gradito. –

 

*** *** ***

Buffy non poté non notare le valigie in camera di Cordelia. Anche lei partiva? Non che le interessasse veramente saperlo, e Cordy non si confidava certo con lei. Loro non erano mai state grandi amiche, però riconosceva che aveva delle qualità che neppure la stessa Cordelia sapeva di possedere. Era tosta e determinata e Buffy apprezzava la sua forza d’animo. La sua più grande qualità era la sincerità, Cordelia diceva sempre quello che pensava, anche se spesso finiva per ferire gli altri. Già! la sua più grande qualità era anche il suo peggior difetto …e gli altri, Cordelia non riusciva proprio a vederli. Cordy usci dal bagno con indosso il pigiama. La serata era finita così, ormai non aveva più voglia di andare al Bronze. Si sedette sul letto accanto a Buffy, tenendo in mano il vestito che indossava quando Buffy l’aveva vista al cimitero, e tentava di smacchiarlo con un panno umido, strofinando con forza. – Finirai con il rovinarlo ancora di più, ormai è bello che andato, peccato però, è un bel vestito, anche se non era tuo – Cordelia la guardò un po’ seccata. Piegò il vestito e lo ripose dentro una valigia. – Lo so che non è mio, ma lo porterò comunque con me. Mi ricorderà anche di questa serata, un po’ insolita. Dovevo essere al Bronze a divertirmi e invece sono qui a parlare con te. Come è che sei venuta a trovarmi? Non eri mai stata a casa mia, prima di stasera. Sei ancora un po’ giù per Angel, vero? Ok Buffy, ti ho ascoltata e ora  ho anche qualche buon consiglio da darti. Ohhh non è stato molto carino ad andarsene via così, senza nemmeno salutare. Un bel maleducato. Voglio dire, prima ti prosciuga quasi del tutto, diventando tutto grrrrr, e poi arrivederci e grazie? Eh no bello, non si fa così. Vuoi un consiglio da amica? da vera amica? dimenticalo Buffy, prima lo farai e meglio sarà …per tutti –

– Cordelia? che co… cosa stai dicendo? Io NON sono venuta a trovare proprio nessuno –

– Ah no? e allora perché sei qui? Voglio ricordarti, che IO, per stasera avevo altri programmi, a cui ho dovuto rinunciare, per colpa tua. Mi facevi così pena prima, con quella tua aria da disperata, potresti almeno ringraziarmi?. Credi davvero, che a me importi di te e delle tue pene d’amore per quel tuo bel vampiro? Io stavo andando al Bronze, come ti ho già detto. Ma tu hai insistito così tanto. Insomma, sei arrivata qui tutta piangente, dicendo che avevi bisogno di parlare con me, e io ti ho ascoltato con pazienza, con molta pazienza, Buffy. Adesso vuoi star zitta solo per un momento e lasciar parlare anche me? – Buffy non riusciva a credere a quello che sentiva. Cosa stava succedendo? Cordelia sembrava non ricordare nulla di quanto accaduto poc’anzi. Cercò di coordinare le idee, ripercorrendo mentalmente tutti gli eventi. Decise di assecondarla, fingendo di accettare la versione cordeliesca dei fatti, così come lei gli aveva esposti. – Ok Cordy, io sono venuta da te per fare due chiacchiere …e poi sei andata in bagno a cambiarti, perché il vestito che indossavi era sporco. Non capisco allora perché dici che non è il tuo – Cercava di far leva sui particolari, per scoprire cosa ricordasse ancora Cordelia. – Ma sei matta? ti pare che io possa uscire con un vestito del genere? certo che non è mio. La mia immagine riflessa allo specchio, là in bagno, con indosso quel vestito… oh mio dio era così ridicola. E’ di mia madre, Buffy, come ti ho già detto prima. – Buffy non poté fare a meno di pensare che tutta la situazione, avesse un non so che di raccapricciante – Va bene Cordy …e come hai fatto a macchiarlo? –

– Ahhh che bella faccia tosta. Se tu non fossi stata così maldestra, venendomi a dosso con quella accidenti di pizza… comunque ora è tardi, Buffy. Possiamo chiuderla qui?, che ne dici? –

In effetti Buffy era molto stanca, e al momento non è che potesse fare molto lì. Cordelia, a parte la strana e improvvisa amnesia, sembrava stare bene e oltre a starle vicina, non sapeva cos’altro fare per aiutarla – Come vuoi, voglio solo essere sicura che stai bene. Perché non chiami Willow? sarebbe meglio non stare sola stanotte …e magari –

– Ma certo, psicologia inversa. Buffy, sei tu quella che sta male, non IO. Ti pare che io abbia bisogno di Willow o di chiunque altro? ma per favore. Io so cavarmela benissimo da sola –

– Va bene, allora io andrei, sono molto stanca, oggi è stata una giornata davvero molto pesante …e un ultima cosa ancora. Cosa dicevi a proposito della tua immagine riflessa? –

– Ah quella! Si, mentre mi struccavo, per un attimo mi sono vista allo specchio con indosso quel vestito ...e non mi piaceva affatto. Mi stava malissimo a dosso, ed ero così ridicola –

– Strano non trovi? Perché avresti dovuto vederti vestita così? – Buffy, indagava ancora

– No, in realtà non è strano. Credo che fosse un ricordo. In effetti, una volta provai quel vestito. Mia madre lo aveva appena acquistato ed ero curiosa di vedere come stesse a dosso a me. Uno schifo. – Buffy annui, e dopo averla salutata si incamminò verso la magione. Nel tragitto si fermò ad un telefono pubblico e chiamò suo padre, avvertendolo che in mattinata sarebbe arrivata a Los Angeles. Poi chiamò Willow, dicendole che era preoccupata per Cordelia, ma non disse nulla dell’accaduto. – No Willow, credo che stia bene, ma mi è sembrato che fosse un po’ triste, tutto qui. Per il resto era la solita dolce Cordelia, ma forse è meglio se non la lasciate tanto sola questi giorni. Ehi? mettila così ok?, un giorno ti ringrazierà, quando sarà diventata ricca e famosa – La risata cristallina di Willow riuscì a strapparle un sorriso.

– Uh… ohhh, l’ha detto pure a te eh? Si pare che da oggi, abbia deciso di diventare una stella –

 

Mentre si avviava verso la magione, ripensava alle ultime parole di Willow – Una stella cadente però, una meteora che si spegne non appena precipita. Spero, che nella sua rovinosa caduta non trascini giù anche altri però. Ha visto se stessa allo specchio, e ciò che ha visto non le è piaciuto …e non credo che fosse un ricordo del passato. Dal suo racconto, lì al cimitero, credo piuttosto, che si trattasse di qualcosa che riguardava il futuro …e non solo il suo. Non solo. –

 

Arrivando finalmente alla magione, sfilò lo zaino dalle spalle e si sedette di fronte al caminetto spento. Perché sentiva freddo adesso? …e la vista perché era sfocata, come se fosse immersa nella nebbia? Si sdraiò sul divano, rannicchiandosi in posizione fetale …e lo zaino come cuscino.

 

era seduto per terra sui cuscini, la schiena appoggiata alla parete del camino acceso …e lei sdraiata accanto a lui, la testa che poggiava sulle sue gambe. Con un braccio le cingeva la vita per tenerla più vicina, accarezzandole dolcemente il ventre e nell’altra mano teneva un libro.

 

È molto bello questo racconto, sembra una fiaba per piccini, è così dolce

Lo è infatti. Una fiaba moderna. Usa un linguaggio semplice, per dire delle semplici verità

– “Nessun luogo è lontano” mi piace il titolo. Chi l’ha scritto, un filosofo? …e ora perché ridi?

Un filosofo? Forse. L’autore è un pilota acrobatico dell’Air force, in qualche modo è anche un po’ filosofo …e rido perché mi stupisce che tu non sappia chi è. Questa è sub cultura del ventesimo secolo, pensavo lo conoscessi, per ciò l’ho comprato. Non è proprio il mio genere preferito questo …ma sa raccontare con semplicità delle cose molto interessanti e non manca certo di poesia …e credo che ami molto la libertà, in ogni sua forma

Richard Bach, si mi pare di averlo visto in biblioteca. Se è sub cultura, come dici tu, il signor Giles deve aver faticato non poco a doverlo inserire fra i “suoi” libri – Risero all’idea che Giles, fosse costretto, suo malgrado, ad assecondare i gusti letterari, così poco britannici, dei giovani studenti americani. – Mi rileggi quella parte dove dice che non puoi separarti… – Angel la baciò

…da coloro che ami?

Si quella! – Buffy si strinse ancora più forte al braccio di lui

“Può forse una distanza materiale separarci davvero dagli amici?

Se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse già?”

Angel, è bellissimoe quello che dice è così vero, ma tu non vai via, vero? – La baciò ancora

Finiamo di leggere, senti cosa dice alla fine. “…così pure questo anello. Vola libera e felice, al di là dei compleanni, in un tempo senza fine, nel persempre. Di tanto in tanto noi c'incontreremo, quando ci piacerà, nel bel mezzo dell'unica festa che non può mai finire.

 

Buffy si addormentò lì sul divano, cullata dalla sua voce …e con gli occhi pieni di lacrime.

 

 

*** *** ***

Note: Mi rendo conto, che questo capitolo sembra un po’ demenziale, come il dialogo con Faith prima e con Cordelia poi, ma questi non sono altro che degli stralci di eventi che si verificheranno nel futuro. Alcuni sono riconoscibili, perché li abbiamo visti nelle due serie. Io mi sono semplicemente limitata, a dare la mia personale interpretazione degli eventi. Altri invece sono di mia invenzione ed entrambi costituiranno la trama base del continuo di questa storia.

 

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Se volete leggere "Nessun luogo è lontano" di Richard Bach, potete cliccare qui (è una brevissima fiaba)

   
 
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