Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: sasyherm    28/08/2010    2 recensioni
Sequel di " La storia di una reietta:Tracey Davis".
La vita di Tracey, è apparentemente perfetta.
Ha un lavoro ben retribuito, un fidanzato che la adora, e degli amici fantastici.
Ha un unico problema:la gelosia, e quel fantasma della sua invisibilità, che non è ancora sparito del tutto.
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Serpeverde, Theodore Nott, Tracey Davis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



“ La storia di una popolare: Tracey Davis ”


First Act: Unwritten and undefined



- Tracey!!!!!Smettila di giocare con quel computer!-
Oh, no, non è possibile…ho quasi 2o anni e devo ancora avere una balia che mi bada.
Linette entra e con uno scatto mi chiude il portatile, a cui ho fatto abilitare la corrente.
- Devi prepararti per il Brunch a Casa Zabini. Te lo ricordi, vero?smettila di giocare, non hai più 10 anni.-
Neanche allora giocavo. Imparavo a creare pozioni.
Ero un piccolo prodigio, sapete?
- Io non giocavo-ribatto sbuffando-stavo lavorando.-
Paint, il programma su cui creo nuovi tatuaggi. Avete presente, vero?è la mia attività, e mi fa guadagnare un sacco di soldi al mese, rendendomi una delle ragazze più ricche del Mondo Magico.
Linette mette le mani sui fianchi.
- Il tuo ragazzo sarà qui tra poco. Fatti trovare pronta.-
Mi alzo con un gesto molto poco femminile, sbuffando come una locomotiva.
Pettino lievemente i capelli, mi infilo in un abito panna ricamato e corto con una cintura che richiama la bandiera francese.
In testa, lego i capelli con una foulard lungo con la stessa fantasia,che ricade sulla spalla.
 Mi trucco poco, un leggero lucidalabbra e infilo le ballerine blu con un piccolo tacchetto.
Borsa rossa Fendi e sono pronta.
Niente male, assolutamente niente male come risultato.
Vorrei vedere chi ci riesce, in dieci minuti, a fare questo…forse dovrei pensare a creare una casa di moda.
Ridacchio, il mio riccio, la mia idea passata, è ben nascosto sotto il vestito.

"
I am unwritten, can't read my mind, I'm undefined
I'm just beginning, the pen's in my hand, ending unplanned"


Tre anni. Tre anni sono passati.

Volati, potrei dire. E nella mia vita, tanti cicloni hanno fatto casino.
Forse, il primo casino l’ho creato proprio io.
Ma non rimpiango nulla.
Tracey Davis sa chi è, ora. Ha una vita e una famiglia che l’adora, degli amici fantastici( vagamente rompi, questo è vero) e il suo grande amore è palesemente innamoratissimo di lei.
Quelle arpie delle mie cugine, insieme alla strega di mia zia se ne sono andate.
In casa comando io, con la supervisione di Linette e di mio zio…tra cui credo ci sia qualcosa.
Sono abbastanza ricca, ma non me ne vanto.
Sono uguale a prima, il successo non mi ha dato alla testa. Faccio ancora molto volontariato insieme a Milly, ho creato un associazione di beneficenza tutta mia, e quando ho un po’ di tempo, allieto i miei amici con delle canzoni babbane.
Insomma, semplicemente e inequivocabilmente Tracey.

"
Staring at the blank page before you
Open up the dirty window
Let the sun illuminate the words that you could not find"

Theo si smaterializza in camera mia, come sempre.
Lo rimbrotto un po’.
- Hey, potevo non essere presentabile!-
Ghigna. È ancora molto carino, e il tempo lo ha cambiato.
È alto, molto alto. Capelli scompigliati alla cantante rock, e quegli occhi blu che ti incatenano l’anima.
Devo fare più attenzione alle ragazze che gli ronzano attorno.
- Come se non ti avessi vista mille volte…-mi fa, avvicinandosi pericolosamente a me, e abbracciandomi sui fianchi.
Faccio una lievissima resistenza, cerco di allontanarlo.
- Siamo in ritardo-sussurro,mentre fa passare la lingua sul mio collo-non è il momento…-
- Non dovevi vestirti di bianco, allora, lo sai che mi eccita…-
Il suo tono così lascivo e il suo profumo così virile e intenso…forse posso fare un po’ di ritardo , voi che ne dite?
Me lo trascino sul letto, ridacchiando maliziosa.

"I break tradition, sometimes my tries, are outside the lines
We've been conditioned to not make mistakes, but I can't live that way"

- Tracey, muoviti!-
Ecco, lui mi trattiene, e ora pretende che faccio la maratona.
Siamo in ritardo, è vero, ma nessuno se ne è accorto, almeno credo.
Sarò in ordine , o sembro una che si è appena rotolata nelle lenzuola con il suo ragazzo??
Bhe, i nostri amici sono lì, e come sempre ci aspettano.
- Scusate il ritardo…-faccio io con il fiatone.
Theo non dice una parola , si limita a ridacchiare mentre da una pacca a Blaise e Draco.
- Avevamo da fare…-
- Immagino cosa…-fa malizioso Blaise, facendomi l’occhiolino, mentre Daphne cerca di aggiustarmi un po’ i capelli.
- Il solito porco, Zabini.-rispondo.
Sempre così tra me e Blaise. Lui è il malizioso di sempre, e io l’acida scontrosa.
Non fa altro che ripetere che sono una brava ragazza solo di facciata e una gattina vogliosa quando sono sola con Theo…
Forse non ha tutti i torti.
- Allora, io ho fame.-dice Pansy, dopo avermi baciata dolcemente una guancia.
Draco le prende una mano, accarezzandola.
Eccoli qui, i piccioncini di Serpeverde. La coppia che non scoppia, e va d’amore e d’accordo…più o meno.
Sono sposati, ma sono sempre i ragazzini di sempre.
E ogni tanto, quando vedo Draco guardare con tenerezza e passione Pansy, mi viene voglia di un bel matrimonio…
No, non sono sentimentale, e lo tengo per me.
Eppure…ho preso io il suo bouquet. Theo non ha detto nulla, si è limitato a guardarmi con il suo sguardo pieno di promesse.
E io mi fido di lui…ma sono ancora giovane. Non c’è fretta. Tutto sommato stiamo insieme da soli 4 anni.
Ci sono tante cose, che ancora voglio fare con lui, e il matrimonio può attendere.
Ci sediamo ai tavoli, e vedo Blaise baciare la mano di Daphne.
Ghigno apertamente e lo sfotto
- Bhe Zabini…in realtà sei un sentimentalone.-gli faccio, indicando la sua mano intrecciata a quella affusolata di Daphne.
Tutti ridono, e Draco continua
- Infatti, Bla. Dai, perché non dici a tutti le tue profferte d’amore al sottoscritto durante il quinto anno?-
Ridiamo apertamente e Blaise lo fulmina.
- Ero ubriaco…-
- In vino veritas, Bla…devo preoccuparmi?-chiede dolcemente Pansy, appoggiando la testa sulla spalla di Draco, che la stringe.
- Si eri veramente un tenerone…-gli fa il coro Theo.
Blaise sbuffa e toglie di mezzo la discussione, anche se non lascia la mano di Daphne, che gli sorride, bella come non mai.
Non è mai stata più bella, la fotomodella più pagata nel mondo magico…
La sua bellezza appariscente e sfolgorante si è addolcita in un armonia veramente meravigliosa, ultimamente.
Io e Pansy ci guardiamo, e la guardiamo fissare Blaise con adorazione.
Ah, l’amour l’amour…cosa ci ha fatto, a noi, Serpi.
La tenerezza dei nostri sguardi, lievi carezze che sfuggono agli sguardi superficiali, ma ad un occhio più attento appaiono veramente intensi.
Arriva la carne. Bene. Sto morendo di fame, e non me ne frega un bel nulla del galateo.
Io, quando sto a tavola, non mi contengo.
Posso fare concorrenza a Tiger e Goyle, come mi fa notare Draco.
Infatti infilo la forchetta nella carne con vigore, cominciando a tagliarla con energia, per poi addentarla.
- Eccola, è arrivata il maschiaccio…da quanto non  mangi?-
- Due ore-faccio io, la bocca piena di cibo.
Blaise storce il naso e Daphne mi rimprovera.
- Non sei una selvaggia, ti ricordo!Mangia da persona civile…-
Sbuffo. Comunque la metti, continuano a trattarmi come se non fossi mai omologata a loro.
Ma non fa nulla. Anche perché so, che in realtà, adorano la mia diversità.
Improvvisamente, vedo una bionda da paura, sorridere al mio ragazzo.
Impugno il coltello con più energia di prima, e ammazzo letteralmente la carne.
Quella *** si avvicina a lui, con passo da pantera.
Indossa un vestitino grigio che arriva poco sotto il sedere e non copre le gambe chilometriche.
Ha dei tacchi altissimi e il viso pesantemente truccato.
- Theo ciaaaao!-
La fulmino con lo sguardo, e mi guarda truce.
Theo, gentilmente si alza, e lei gli urla
- Ti ricordi di me?ero a Hogwarts anche io, sono Keesha…-
Pansy mi trattiene sulla sedia, anche perché ho ancora il coltello in mano, e intendo anche usarlo.
Theo alza le mani, e in tono sincero dice
- Ehm…sinceramente no, non mi ricordo…-
Sorrido tra me e me. Certo che non si ricorda di quell’oca.
La ragazza insiste
- Eppure, abbiamo passato molto tempo insieme…soprattutto di notte.-
Ecco, ora esagera, questa. Come si permette?
Mi alzo e Pansy non mi ferma. Sento gli sguardi degli altri preoccupati, sulla mia figura.
- Ciao, piacere, sono Tracey, la ragazza di Theo…-
La ragazza mi guarda truce , ma è abbastanza sveglia da capire che non è aria. Infatti fa un passo indietro
- Bhe, allora ci vediamo in giro, Theo…-
Ecco, se ne è andata.
 “ Ma anche no” penso io.
Ci risiediamo, e Theo mi guarda preoccupato
- Trac…-
- La conosci quella?Bhe che domanda idiota, devi aver passato con lei molte notti, e anche soddisfacenti, forse…-dico io, non alzando gli occhi dal piatto.
Attorno a me, è il silenzio.
Non è la prima volta che succede.
Devo lottare con le unghie e con i denti, perché Theo non mi venga strappato da ragazze molto più affascinanti di me.
Non resisto, e le forchette raggiungono il piatto, mentre, con nervosismo mi alzo di scatto, ed esco dalla sala.

"
Staring at the blank page before you
Open up the dirty window
Let the sun illuminate the words that you could not find"


Sono sotto un albero del Parco enorme, e rifletto.
Accarezzo il riccio, ma non basta a calmarmi.
Reclino la testa sul tronco, allungando le gambe.
In realtà, mi rendo conto, io non sono ancora così diversa dall’invisibile Tracey.
Sono ancora insicura, e penso ancora che tutto sommato, non sono diversa dalle altre, per Theo.
Non bastano vestiti firmati e un certo successo per farmi perdere questa insicurezza e inadeguatezza.
A volte, quando vedo altre ragazze, più belle di me, che ci provano con lui, mi ricordo di quando lo beccai con Cho , e mi confidai con Milly.
Una parte di me , è ancora quella ragazzina invisibile, non abbastanza carina né particolarmente interessante.
La sua segretaria tuttofare.

- Sapevo che ti avrei trovata qui. Theo ti cerca ovunque.-
Eccola qui.
Quando ho bisogno di lei, lei c’è sempre.
Milly si siede accanto a me, appoggiandosi al tronco.
È cambiata anche lei , si è allungata, ed è dimagrita. È diventata molto carina.
Ma tutto sommato, è sempre la stessa ingorda di prima, la mia Milly, la mia collaboratrice fidata.
- Non ho voglia di vederlo.-rispondo, e una folata di vento mi scompiglia i capelli.
- Dovresti. Non ha colpe lui se è pieno di ragazze che lo desiderano.-
- Infatti non ce l’ho con lui. È che…-
Mi interrompe. Lo fa sempre quando ha qualcosa da dirmi.
- Quattro anni fa, ti ho spinta a continuare, dicendo che ti stavi sbagliando, che Theo non era stato con tua cugina. Ora, devo fare lo stesso.-
Prese un sospiro e io mi rilassai. Lei mi avrebbe detto la verità.
- Trac, per quanto ancora intendi non fidarti del vostro amore e di te stessa?-
La domanda rimase lì, sospesa tra le fronde, come un palloncino imbrigliato.
- Theo ti ama. Vuole solo te. Vede solo te. Non te ne accorgi solo tu…non bastano un paio di gambe lunghe e un viso truccato, per farlo smettere. Lo sai meglio di me, lo conosci da quando avevate 11 anni.-
- Potrebbe avere tante ragazze, Mill. E nessuno mi assicura che sia così per sempre.-ribatto io.
Milly tace. Si guarda le scarpe, e decide di mollare la presa.
- Bhe, ti lascio sola. Se sei convinta, ti lascio con i tuoi pensieri.-
Se ne va, e non la guardo allontanarsi.

"
Reaching for something in the distance
So close you can almost taste it
Release your inhibitions
Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins"

Mi sono smaterializzata a casa. Non ho salutato nessuno, ma so che sarò perdonata.
Mi getto sul letto, e tiro le cortine.
Devo pensare.

In tre giorni, Theo mi ha tempestato di telefonate, come tutti gli altri.
Mi sono protetta dal mondo , nascosta dalle mie cortine, gli occhi socchiusi e tante lacrime.
Buio, buio da tre giorni, e niente cibo.
Mi sembra di essere una reietta, ora come ora.


E infine, qualcuno viene a tirarmi fuori dal mio letargo.
Tira con gesto secco le cortine, e apre le finestre.
Non apro gli occhi, la luce mi abbaglia e mi copro con la mano.
È Linette.
- Ora basta con il letargo. C’è gente per te, e devi mangiare qualcosa.-dice, in tono imperioso.
Faccio un gesto scocciato con la mano e lei tira via le lenzuola.
- Alzati, Tracey. Non puoi evitarli ancora a lungo.-
Ecco, in questi momenti odio aver creato un tatuaggio magico.
Sarei stata lasciata in pace, con la mia inadeguatezza.
Pansy e Daphne entrano e si chiudono la porta alle spalle.
Devo sembrare orribile.
- Potresti anche dirci di accomodarci.-dice Pansy , occupando una poltrona.
Daphne si siede ai piedi del letto, e sincera mi fa notare la mia bruttezza.
- Sei orribile. Quelle occhiaie e quel pallore non ti fanno bene, Trac.-
Mi alzo di malavoglia. Se le ascolto se ne vanno prima.
- Su, dite quello che dovete.-
- Non ce ne andremo finchè non ci dici cosa ti prende. Ci stava venendo un colpo a tutti quanti, non rispondi al telefono, la tua civetta manda indietro le lettere…Theo stava morendo.-
- Sto bene, ora ve ne andate?-dico, acidamente.
Sospirano.
- A volte ci chiediamo quale sia il tuo problema…di sicuro è nel cervello-dice Daphne.
- Sei ricca, hai un fidanzato meraviglioso che ti ama, degli amici che ti vogliono bene…sei una combattente nata, non molli mai , sei scontrosa, ironica e saccente, ogni tanto. Ma basta che arriva una *** e tu subito getti la spugna , rintanandoti nel tuo guscio, e allontanando tutti. A noi va anche bene, capiamo che hai dei problemi…-
- Ma per favore, Theo ci soffre. Si colpevolizza solo, pensa che sia colpa sua, che ti fa sentire poco amata…-dice Daphne in tono drammatico e pietoso.
- Dovresti parlargli, e spiegargli che non è colpa sua, se tu sei una stupida insicura che non capisce le fortune che ha.-
Almeno, sono sincere. Me le dicono in faccia le cose.
Questo lo hanno preso da me.
Sospiro.
- Ragazze…a volte penso sia stato tutto un enorme errore. Theo merita di meglio di me…-
- Non c’è nulla di meglio di te, per me.-
Il mio fidanzato entra e Pansy e Daphne, con un sospiro escono, non prima di avermi gettato un occhiataccia del tipo “ non fare la solita acida insicura”.
Adesso siamo io e lui.

"
Feel the rain on your skin
No one else can feel it for you
Only you can let it in
No one else, no one else
Can speak the words on your lips
Drench yourself in words unspoken
Live your life with arms wide open
Today is where your book begins
The rest is still unwritten"



Spazio autrice:
Ritrovandomi a rileggere la storia di Tracey, mi sono soffermata sulla mia promessa di non abbandonarla.
E infatti eccola, la mia cara ribelle insicura.
Vi è mancata?
Lasciatele tante recensioni, che le fanno piacere, e magari acquista un po’ di fiducia in se stessa.
Solo un altro capitolo, e più breve. Magari domani, o massimo lunedì.
Arrivederci, e recensite numerosi!XOXO










  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: sasyherm