Autrice: Predec2
Traduttrice: dany23
Beta per la
traduzione: LucyVanPelt
Beta per l’italiano: kyelenia
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo
Personaggio
Rating: NC-17
Capitolo: 14/19
Capitolo
14: Il corso dell’amore
Naturalmente, ora che
Justin era ansioso di sapere come sarebbe trascorso il resto
del pomeriggio, le successive tre ore si trascinarono a lungo mentre i clienti
del Diner diminuivano verso la metà del pomeriggio.
Alla fine, notò che l’orario era prossimo alle 5.
Non riuscì a trattenersi dal sorridere fra sé e sé non appena iniziò a
raccogliere le sue cose ‘da adulto’ (il suo orsacchiotto e il cioccolato) e
metterli dentro lo zaino.
“Hey, Sunshine!” Debbie attirò la sua attenzione prima
che lui uscisse dalla porta. “Mi spetto di sentire tutto sulla piccolatutta la
tua piccola avventura domani” lo avvisò. Sentendosi inspiegabilmente nervoso,
uscì dalla porta con un inizio di farfalle svolazzanti nel suo stomaco.
Gli venne in mente che non era neanche sicuro a
quale parco lo scrittore si stesse riferendo. Ma sperò che chiunque fosse, lo
conoscesse abbastanza bene da sapere del parco collocato a 5 minuti dal Diner.
Dopo il lavoro, spesso si divertiva a passeggiare lì per prendere ispirazione
dalle viste pittoresche che circondavano il lago. Gli piaceva particolarmente trascorrere
molti pomeriggi là disegnando le varie persone che passavano mentre lui sedeva
su una delle panchine del parco. Lo trovava terapeutico quando era triste o
preoccupato per qualcosa. Concentrarsi sulla sua arte aveva sempre avuto un
effetto rilassante su di lui, ed era sempre più efficace di quanto potesse
essere una qualunque medicina.
Era perso a tal punto nei suoi pensieri mentre si
avvinava al parco, che non notò il piccolo ammasso di energia che
inaspettatamente si catapultò verso di lui come un missile.
“Justin!” una voce familiare urlò in modo eccitato,
subito prima di correre a tutta velocità addosso al biondo e circondare con le
braccia le gambe di Justin in un forte abbraccio.
“Gus!”
Justin si illuminò alla vista e al contatto col ragazzo, che era l’immagine
sputata di suo padre. “Questa è una bellissima sorpresa! Come stai, amico?”
chiese mentre stringeva il ragazzo tra le braccia. Da quando lui e Brian si
erano separati, non riusciva a vedere Gus quanto prima e scoprì che gli mancava
vedere quel bambino brillante e vivace.
“Sto
bene! Sono così felice di vederti!” esclamò prima di avvolgere entrambe le
braccia attorno al collo di Justin e dargli un bacio umido sulla guancia. “Sei
venuto al parco a giocare con me? Voglio andare sull’altalena!” si dimenò un
po' prima che Justin rilasciasse la presa su di lui e lo facesse scendere a
terra.
“Sembra
divertente, amico. Sei venuto con le tue mamme? Dove sono?” appena cominciò a
guardarsi intorno per cercare Mel e Lindsay, Justin fu sorpreso di sentire
un’altra voce familiare “Non con le sue mamme, Sunshine. Solo il suo splendido
e modesto padre.”
“Papà!
Guarda chi c’è qui!” Gus corse verso suo padre e gli prese la mano “È Jus!”
Senza
staccare gli occhi da Justin, Brian sorrise e rispose al figlio “Lo vedo,
figliolo. Che coincidenza incontrarlo qui al parco” disse, lingua contro la guancia.
Neanche
Justin riuscì a distogliere lo sguardo da quegli occhi nocciola che conosceva
così bene. Non aveva visto né parlato con Brian dalla serata di beneficienza di
sabato, quando aveva lasciato Brian seduto al tavolo dopo aver discusso sul diritto
dell’artista di poter uscire a cena domenica con il suo misterioso benefattore.
Adesso
Brian si trovava nello stesso parco a cui Justin era stato detto di andare alle 5. Per
quanto fosse impossibile pensare che Brian avesse spedito il pacchetto prima,
non era in alcun modo possibile che fosse una coincidenza.
Proprio
in quel momento, comunque, i suoi pensieri furono interrotti da Gus che cercava
di spingere il padre verso l’area giochi vicina. “Dai, papa! Justin ed io
andiamo sulle altalene!”
Justin
non poté evitare di sorridere quando Brian roteò gli occhi. “Arriviamo tra qualche
minuto, figliolo. Perché non vai avanti e provi le altalene da solo prima?
Mostraci quanto in alto puoi andare, ok? Arriviamo subito. Ho bisogno di parlare
con Justin per un minuto.”
Brian
si chinò e diede a suo figlio un breve abbraccio prima che il bambino si
staccasse e corresse verso le altalene alcune metri più in là.
“Gus
ti ha sempre adorato” Brian disse dolcemente al suo ex amante.
Non è l’unico,
non poté evitare di pensare tra sé e sé.
Lo
sguardo intenso che Brian lanciò a Justin lo fece arrossire. Era sconvolgente
che dopo tutti quegli anni Brian potesse fargli ancora quell’effetto. Justin alla fine dovette abbassare lo sguardo mentre
cercava di controllare il suo cuore che all’improvviso aveva cominciato a
battere più velocemente.
Dopo
essersi concesso qualche momento per ricomporsi, Justin tornò a guardare l’uomo
che riusciva ancora a togliergli il respiro. “Brian? Sei stato tu a mandarmi i
cioccolatini e, posso a malapena dirlo, l’ORSACCHIOTTO prima?”
Prima
che lui voltasse la testa, Justin notò chiaramente che Brian sembrava davvero
imbarazzato. Era uno sguardo che non riusciva a ricordare di aver mai visto
prima (nei suoi occhi). Naturalmente, non riusciva neanche a ricordare che
Brian avesse mai FATTO qualcosa di quel genere prima d’allora. Una cosa era dargli qualcosa di
utile come un computer o qualcosa di totalmente prevedibile come un gigolò per
il suo compleanno, ma cioccolato e animali di pezza????
“Brian?”
lo incitò lievemente quando non ottenne una risposta immediata.
Brian
era completamente a disagio per quella conversazione. Aveva trovato abbastanza
difficile confidarsi con Jennifer l’altro giorno quando le aveva chiesto aiuto.
Non capiva l’"amore" o il "romanticismo" come aveva
spiegato spesso a Justin, Michael, Debbie e chiunque altro fosse capitato di
chiederglielo. Credo nelle scopate,
aveva detto a Justin dopo il loro primo incontro. Era vero. Prima che
arrivasse LUI. Piccolo idiota.
Brian
alla fine incontrò lo sguardo indagatore del suo ex. “Bene, Sunshine, ho
pensato che era il momento che il MIO Gus incontrasse il TUO Gus” spiegò. Naturalmente,
la spiegazione era una cazzata, ed era sicuro che Justin lo sapesse già.
“Uh, huh. È così? Beh, questo non
spiega il cioccolato Mr. Kinney. Ed il biglietto allegato. ‘Sunshine
on my shoulders makes me happy? Ain’t
no sunshine when you’re gone?’(*)” (Justin lo aveva scoperto lungo la strada per il parco quando
aveva preso un altro cioccolatino da mangiare).
Brian rabbrividì. Sapeva già mentre pagava un extra
per i bigliettini che era una cosa totalmente fuori dal suo personaggio. Cosa
stavo pensando? SO cosa stavo pensando – stavo pensando che amo quest’uomo e
che sarebbe uscito dalla mia vita con quello stronzo di Prescott se non avessi
fatto qualcosa.
Schiarendosi la gola, riportò l’attenzione su
Justin. Come spiegarglielo senza sembrare un idiota follemente innamorato? Non
sapeva cosa lo avesse portato a dire quelle parole che uscirono fuori dalla sua
boccapoco dopo. “Allora come è andato il tuo appuntamento con il tuo fan
domenica sera? Ha ottenuto quello per cui ha pagato?” disse sarcasticamente.
Era come se una luce si fosse spenta sul viso di
Justin, quando all’improvviso sembrò che qualcuno lo avesse colpito. “Che cosa
hai detto?”
“Ho detto, il grande San Patrono delle Arti è stato
ricompensato del valore dei suoi soldi, Sunshine?”
“Non ci posso credere, Brian!” rispose Justin con
rabbia “pensavo stessimo parlando di NOI qui, non di chi ha cenato con me
domenica. Sai perché ho dovuto farlo. Che cosa ha a che fare con quello che ti
ho chiesto? Rispondi alla mia domanda!” insistette.
“Rispondi prima alla MIA domanda, Sunshine” continuò
Brian “gli hai fatto una standing ovation?” Sfortunatamente per
Brian, il mostro verde venne fuori proprio nel momento sbagliato.
Justin
esplose “Fanculo Brian! Cosa faccio e con chi esco NON sono più affari tuoi!
Non sei il mio custode. Hai mostrato chiaramente che non volevi impegnarti! E
se voglio andare con qualcun altro, lo farò!” Girando i tacchi, Justin si gettò
lo zaino sulle spalle mentre correva verso il marciapiede e la fermata dell’autobus
nelle vicinanze.
Ben
fatto, Kinney. Hai gestito le cose davvero bene. Scrollando le spalle, guardò
demoralizzato Justin che saliva i gradini dell’autobus.
(*) Si tratta sempre della stessa
canzone presente nello scorso capitolo.
Risposta
alle recensioni:
love mojito: ecco il nuovo capitolo, comunque per essere chiari,
la FF non è mia ma di una FanWriters americana, io la sto solo traducendo :D
Lory88: Lory benvenuta! Beh lo vedrai se è davero Brian o
qualcun altro…
Jaspe: Justin a volte non ci arriva perché crede sia una
cosa impossibile, non da Brian. Ecco qui l’incontro, non è proprio andato come
si sperava vero?
Kylenia: Ste cosa ti posso dire se non grazie per aver
controllato la FF? Grazie <3 spero continuerai a commentare nonostante tu
abbia il ruolo di beta XD
PS: purtroppo io ho da studiare,
preparare la tesi e lavorare, quindi il tempo sarà poco, comunque cercherò di
fare il possibile per finirla in breve tempo. Ormai mancano 5 capitoli, quindi
magari mi prendo un giorno per tradurre tutto in una volta sola. Grazie per le
recensioni e anche un grazie a chi continua a leggere
Dany