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Autore: dany23    29/08/2010    2 recensioni
Justin e i suoi lavori richiamano l’attenzione. Chi non ne sarà contento? Brian e Justin si sono lasciati, ambientata dopo la 5.07.
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio, Brian Kinney, Justin Taylor
Note: Traduzione, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autrice: Predec2

Traduttrice: dany23
Beta per la traduzione: LucyVanPelt

Beta per l’italiano: kyelenia
Pairing: Brian/Justin – Justin/Nuovo Personaggio
Rating: NC-17 
Capitolo: 14/19

 

Capitolo 14: Il corso dell’amore

Naturalmente, ora che Justin era ansioso di sapere come sarebbe trascorso il resto del pomeriggio, le successive tre ore si trascinarono a lungo mentre i clienti del Diner diminuivano verso la metà del pomeriggio.

Alla fine, notò che l’orario era prossimo alle 5. Non riuscì a trattenersi dal sorridere fra sé e sé non appena iniziò a raccogliere le sue cose ‘da adulto’ (il suo orsacchiotto e il cioccolato) e metterli dentro lo zaino.

“Hey, Sunshine!” Debbie attirò la sua attenzione prima che lui uscisse dalla porta. “Mi spetto di sentire tutto sulla piccolatutta la tua piccola avventura domani” lo avvisò. Sentendosi inspiegabilmente nervoso, uscì dalla porta con un inizio di farfalle svolazzanti nel suo stomaco.

Gli venne in mente che non era neanche sicuro a quale parco lo scrittore si stesse riferendo. Ma sperò che chiunque fosse, lo conoscesse abbastanza bene da sapere del parco collocato a 5 minuti dal Diner. Dopo il lavoro, spesso si divertiva a passeggiare lì per prendere ispirazione dalle viste pittoresche che circondavano il lago. Gli piaceva particolarmente trascorrere molti pomeriggi là disegnando le varie persone che passavano mentre lui sedeva su una delle panchine del parco. Lo trovava terapeutico quando era triste o preoccupato per qualcosa. Concentrarsi sulla sua arte aveva sempre avuto un effetto rilassante su di lui, ed era sempre più efficace di quanto potesse essere una qualunque medicina.

Era perso a tal punto nei suoi pensieri mentre si avvinava al parco, che non notò il piccolo ammasso di energia che inaspettatamente si catapultò verso di lui come un missile.

“Justin!” una voce familiare urlò in modo eccitato, subito prima di correre a tutta velocità addosso al biondo e circondare con le braccia le gambe di Justin in un forte abbraccio.

“Gus!” Justin si illuminò alla vista e al contatto col ragazzo, che era l’immagine sputata di suo padre. “Questa è una bellissima sorpresa! Come stai, amico?” chiese mentre stringeva il ragazzo tra le braccia. Da quando lui e Brian si erano separati, non riusciva a vedere Gus quanto prima e scoprì che gli mancava vedere quel bambino brillante e vivace.

“Sto bene! Sono così felice di vederti!” esclamò prima di avvolgere entrambe le braccia attorno al collo di Justin e dargli un bacio umido sulla guancia. “Sei venuto al parco a giocare con me? Voglio andare sull’altalena!” si dimenò un po' prima che Justin rilasciasse la presa su di lui e lo facesse scendere a terra.

“Sembra divertente, amico. Sei venuto con le tue mamme? Dove sono?” appena cominciò a guardarsi intorno per cercare Mel e Lindsay, Justin fu sorpreso di sentire un’altra voce familiare “Non con le sue mamme, Sunshine. Solo il suo splendido e modesto padre.”

“Papà! Guarda chi c’è qui!” Gus corse verso suo padre e gli prese la mano “È Jus!”

Senza staccare gli occhi da Justin, Brian sorrise e rispose al figlio “Lo vedo, figliolo. Che coincidenza incontrarlo qui al parco” disse, lingua contro la  guancia.

Neanche Justin riuscì a distogliere lo sguardo da quegli occhi nocciola che conosceva così bene. Non aveva visto né parlato con Brian dalla serata di beneficienza di sabato, quando aveva lasciato Brian seduto al tavolo dopo aver discusso sul diritto dell’artista di poter uscire a cena domenica con il suo misterioso benefattore.

Adesso Brian si trovava nello stesso parco a cui  Justin era stato detto di andare alle 5. Per quanto fosse impossibile pensare che Brian avesse spedito il pacchetto prima, non era in alcun modo possibile che fosse una coincidenza.

Proprio in quel momento, comunque, i suoi pensieri furono interrotti da Gus che cercava di spingere il padre verso l’area giochi vicina. “Dai, papa! Justin ed io andiamo sulle altalene!”

Justin non poté evitare di sorridere quando Brian roteò gli occhi. “Arriviamo tra qualche minuto, figliolo. Perché non vai avanti e provi le altalene da solo prima? Mostraci quanto in alto puoi andare, ok? Arriviamo subito. Ho bisogno di parlare con Justin per un minuto.”

Brian si chinò e diede a suo figlio un breve abbraccio prima che il bambino si staccasse e corresse verso le altalene alcune metri più in là.

“Gus ti ha sempre adorato” Brian disse dolcemente al suo ex amante.

Non è l’unico, non poté evitare di pensare tra sé e sé.

Lo sguardo intenso che Brian lanciò a Justin lo fece arrossire. Era sconvolgente che dopo tutti quegli anni Brian potesse fargli ancora quell’effetto. Justin  alla fine dovette abbassare lo sguardo mentre cercava di controllare il suo cuore che all’improvviso aveva cominciato a battere più velocemente.

Dopo essersi concesso qualche momento per ricomporsi, Justin tornò a guardare l’uomo che riusciva ancora a togliergli il respiro. “Brian? Sei stato tu a mandarmi i cioccolatini e, posso a malapena dirlo, l’ORSACCHIOTTO prima?”

Prima che lui voltasse la testa, Justin notò chiaramente che Brian sembrava davvero imbarazzato. Era uno sguardo che non riusciva a ricordare di aver mai visto prima (nei suoi occhi). Naturalmente, non riusciva neanche a ricordare che Brian avesse mai FATTO qualcosa di quel genere prima  d’allora. Una cosa era dargli qualcosa di utile come un computer o qualcosa di totalmente prevedibile come un gigolò per il suo compleanno, ma cioccolato e animali di pezza????

“Brian?” lo incitò lievemente quando non ottenne una risposta immediata.

Brian era completamente a disagio per quella conversazione. Aveva trovato abbastanza difficile confidarsi con Jennifer l’altro giorno quando le aveva chiesto aiuto. Non capiva l’"amore" o il "romanticismo" come aveva spiegato spesso a Justin, Michael, Debbie e chiunque altro fosse capitato di chiederglielo. Credo nelle scopate, aveva detto a Justin dopo il loro primo incontro. Era vero. Prima che arrivasse LUI. Piccolo idiota.

Brian alla fine incontrò lo sguardo indagatore del suo ex. “Bene, Sunshine, ho pensato che era il momento che il MIO Gus incontrasse il TUO Gus” spiegò. Naturalmente, la spiegazione era una cazzata, ed era sicuro che Justin lo sapesse già.

“Uh, huh. È così? Beh, questo non spiega il cioccolato Mr. Kinney. Ed il biglietto allegato. ‘Sunshine on my shoulders makes me happy? Ain’t no sunshine when you’re gone?’(*)” (Justin lo aveva scoperto lungo la strada per il parco quando aveva preso un altro cioccolatino da mangiare).

Brian rabbrividì. Sapeva già mentre pagava un extra per i bigliettini che era una cosa totalmente fuori dal suo personaggio. Cosa stavo pensando? SO cosa stavo pensando – stavo pensando che amo quest’uomo e che sarebbe uscito dalla mia vita con quello stronzo di Prescott se non avessi fatto qualcosa.

Schiarendosi la gola, riportò l’attenzione su Justin. Come spiegarglielo senza sembrare un idiota follemente innamorato? Non sapeva cosa lo avesse portato a dire quelle parole che uscirono fuori dalla sua boccapoco dopo. “Allora come è andato il tuo appuntamento con il tuo fan domenica sera? Ha ottenuto quello per cui ha pagato?” disse sarcasticamente.

Era come se una luce si fosse spenta sul viso di Justin, quando all’improvviso sembrò che qualcuno lo avesse colpito. “Che cosa hai detto?”

“Ho detto, il grande San Patrono delle Arti è stato ricompensato del valore dei suoi soldi, Sunshine?”

“Non ci posso credere, Brian!” rispose Justin con rabbia “pensavo stessimo parlando di NOI qui, non di chi ha cenato con me domenica. Sai perché ho dovuto farlo. Che cosa ha a che fare con quello che ti ho chiesto? Rispondi alla mia domanda!” insistette.

“Rispondi prima alla MIA domanda, Sunshine” continuò Brian “gli hai fatto una standing ovation?” Sfortunatamente per Brian, il mostro verde venne fuori proprio nel momento sbagliato.

Justin esplose “Fanculo Brian! Cosa faccio e con chi esco NON sono più affari tuoi! Non sei il mio custode. Hai mostrato chiaramente che non volevi impegnarti! E se voglio andare con qualcun altro, lo farò!” Girando i tacchi, Justin si gettò lo zaino sulle spalle mentre correva verso il marciapiede e la fermata dell’autobus nelle vicinanze.

Ben fatto, Kinney. Hai gestito le cose davvero bene. Scrollando le spalle, guardò demoralizzato Justin che saliva i gradini dell’autobus.

 

 

(*) Si tratta sempre della stessa canzone presente nello scorso capitolo.

 

 

Risposta alle recensioni:

love mojito: ecco il nuovo capitolo, comunque per essere chiari, la FF non è mia ma di una FanWriters americana, io la sto solo traducendo :D

Lory88: Lory benvenuta! Beh lo vedrai se è davero Brian o qualcun altro…

Jaspe: Justin a volte non ci arriva perché crede sia una cosa impossibile, non da Brian. Ecco qui l’incontro, non è proprio andato come si sperava vero?

Kylenia: Ste cosa ti posso dire se non grazie per aver controllato la FF? Grazie <3 spero continuerai a commentare nonostante tu abbia il ruolo di beta XD

 

 

PS: purtroppo io ho da studiare, preparare la tesi e lavorare, quindi il tempo sarà poco, comunque cercherò di fare il possibile per finirla in breve tempo. Ormai mancano 5 capitoli, quindi magari mi prendo un giorno per tradurre tutto in una volta sola. Grazie per le recensioni e anche un grazie a chi continua a leggere

Dany

  
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