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Autore: Mary00    29/08/2010    1 recensioni
Ho conosciuto tre ragazzi al cinema. Tre ragazzi gay. Sono diventata loro amica. Avevano dei problemi a relazionarsi tra di loro. Li ho aiutati a risolverli. Questa è la trama. Buona lettura...
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Al cinema si possono fare degli incontri speciali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prologo - Meeting

 

 

 

 

 

 

Quello che sto per raccontarvi è una piccola storia, che io, Lola , ho vissuto in prima persona. Ho aiutato veramente dei ragazzi a stare insieme, ragazzi che sinceramente, conoscevo appena, ma che mi sono risultati simpaticissimi, bellissimi, fantasticissimi (?) e tanto altro. Adesso sono ancora amica loro, li sento spesso per telefono, perché ormai, essendo cresciuti, sono andati a vivere da un'altra parte, per conto loro. O almeno due di loro tre... L'altro, beh, non è nello stesso posto.

Ma perché non partiamo dall'inizio eh??

Mi ricorderò sempre il giorno in cui li ho incontrati, in quel piccolo cinema di periferia, dove adesso sorge l'ennesimo centro commerciale e non è più periferia ma quasi centro.

Flavio, Gianni e Alessio. Tre adolescenti come me, tre miei coetanei, sì. Ora voi starete pensando di chiudere questa finestra e andare a leggere qualcosa di più interessante, tanto questa sarà l'ennesima storia dove sorge un triangolo no? Beh, siete liberi di fare ciò che volete, ma intanto qui, non racconterò di me e due ragazzi ma di me e TRE ragazzi e voi starete dicendo "Eh, tanto peggio!" invece no!! È qui che vi beccate la sola! Hihihi scusatemi se non lo pensavate... Ma comunque vi sbagliate perché tutti e tre questi ragazzi sono gay!! Il che vuol dire che nessuno dei tre è stato mai interessato a me.

Ora il 70% delle ragazze starà cominciando a sbrigarsi per leggere di pezzi più hot fra due di quei tre ragazzi, ma mi spiace comunicarvi che, non ce ne sarà nessuno. Perché veramente, io non sono stata partecipe di nient'altro che baci tra ragazzi e basta, quindi non voglio inventarmi cose non successe. 

Ma adesso passiamo all'incontro che mi ha cambiato i giorni, dai.

Ero uscita perché per la... Milionesima? No di più, volta i miei genitori si erano messi a discutere, ed essendo così presi dalla loro discussione, sicuramente non si saranno nemmeno accorti della mia uscita, ed ecco perché misi la vibrazione al telefono, così avrei potuto tenerlo acceso durante il film, ed ecco perché scelsi un posto in ultima fila, a parte perché era l'unico rimasto, ma poi perché se uno dei miei mi avesse telefonato gli avrei potuto rispondere tranquillamente, per il semplice motivo che nessun essere umano intelligente si piazzerebbe in ultima fila per vedere un film in 3-D. Insomma, dopo questo discorso pieno di motivazione valide (ovviamente) passiamo al momento cruciale. 

Mi ero appena seduta, davanti a me molto fortunatamente c'erano tre posti liberi, quindi tirai un sospiro di sollievo, e mi misi gli occhiali 3-D. Neanche un minuto dopo arrivarono facendo un gran fracasso tre miei coetanei, che dopo un tour della sala si sedettero proprio nei tre posti liberi davanti a me (certo sennò che gusto c'era scusate?). Tentai di seguire i loro discorsi visto che non era cominciata nemmeno la pubblicità:

<< Stupido! Ti avevo detto fila diciassette, non fila VENTISETTE!! >> Sbraitò quello a sinistra contro quello a destra.

<< Scusami! Ti avevo detto di comprarti un cordless nuovo, ma tu, demente, ovviamente non l'hai fatto! Quindi non dare sempre la colpa a me e provvedi a comprarne uno nuovo invece di quel catorcio che ti ostini a tenere in casa solo perché è stato il cordless tramite cui tu e Giulia vi siete messi insieme due anni fa! Ed era vecchio già allora! Cavolo sei proprio un barbone. >> 

<< Cotonati quella fognaccia che hai sotto il naso, e comunque non ci eravamo messi insieme brutto cretino, e poi come lo sai? Ma possibile che non ti fai mai gli affaracci tuoi?? >>

<< Ehi basta! Per favore ragazzi calmatevi, non ce la faccio a mettermi gli occhiali 3-D se continuate a spintonarmi come se fossi un cuscino da boxe! >> 

<< E allora cedimi il posto!! >> Dissero all'unisono i due ragazzi ai lati.

<< No, no e NO!! Altrimenti incomincia l'ennesima rissa. Insomma, ma volete stare calmi?! Siamo venuti qui per vedere un film e dovrebbe essere il film lo spettacolo per la gente, non voi due! >> I ragazzi ai lati si azzittirono.

<< Vado a comprare i pop-corn. >> Disse quello a sinistra alzandosi.

<< Eh no. Ci vado io. >> Disse quello a destra alzandosi anche lui.

<< Uffa!! Ci vado io và! >> Si alzò anche quello al centro e poggiò uno zaino sul suo posto, che intendeva dire "Non sedetevi qui."

<< Prendi anche due lattine!! >> Strillò quello a sinistra mentre il ragazzo stava per uscire dalla sala.

<< Perché due se siamo in tre? >> Chiese quello a destra.

<< Perché se la vuoi anche tu te la vai a prendere. >> 

<< Oh e che cavolo!! Sei proprio una palla! >> Quello a destra si azzittì, offeso.

<< Ha parlato il cactus. >> Si azzittì anche quello a sinistra. 

Incominciò la pubblicità e il ragazzo del posto al centro rientrò con un enorme pacco di pop-corn e tre lattine di Coca-Cola. 

<< Perché ne hai prese tre?! >> Sbraitò quello a sinistra.

<< Perché SIAMO in tre e adesso zitto. >>

Mezz'ora dopo ci fu l'intervallo, la pubblicità non era durata molto. Cominciarono a fare commenti sul film.

<< Sì vabbé tu non hai proprio capito la trama! >> Disse il ragazzo a destra.

<< Perché tu l'hai capita, invece? >> Rispose quello a sinistra.

<< Certo! >> 

<< E basta! Dove la butto la lattina? Il secchio non c'è... >> Chiese quello al centro.

<< Ma buttala dietro, tanto non c'è nessuno di sicuro! >> Detto questo, il ragazzo a sinistra prese la lattina dalle mani del ragazzo e la lanciò dietro, prendendomi in testa.

<< Ahia!! >> Sbraitai io.

<< Ecco, visto che c'era qualcuno?! >> Sbottò quello al centro alzandosi e venendo dietro, vicino a me.

<< Scusalo, è molto nervoso oggi. Ti sei sporcata? >> Mi chiese gentile.

<< No, per fortuna no, grazie. >>

<< Mi chiamo Gianni, e loro due sono Flavio e Alessio. >> Mi porse la mano.

<< Io sono Lola. >> Gli strinsi la mano e sorrisi. 

<< Bel film non credi anche tu? >> Mi chiese voltandosi verso lo schermo.

Lo osservai meglio:

Era abbastanza mingherlino, dei capelli lisci e color nocciola, molto spettinati, gli ricadevano sul collo, i suoi occhi nella penombra del cinema mi parvero verdi scuro. Indossava una camicia bianca a righe celesti e dei jeans stretti.

<< Sì, ma non è esattamente il mio genere... >> Gli risposi abbassando lo sguardo.

<< Non ti piacciono i film in 3-D? >> Mi chiese voltandosi per guardarmi.

<< Sì, sì, mi piacciono. Ma forse è il film che... Bho. >> Mi scappò una risatina. 

<< Stai socializzando Giannino?? >> Chiese dalla fila davanti a noi il ragazzo a sinistra.

<< Vaffanculo Flavio. >> Gli rispose Gianni con tono arrabbiato. Flavio rimase in silenzio.

<< Se vuoi puoi venire a sederti vicino a noi, c'è un posto libero. >> Disse voltandosi il ragazzo della fila davanti, a destra.

<< Okay, grazie. >> Risposi cordiale. E poi i miei mi avevano già chiamata a metà del primo tempo, quindi potevo anche spegnere il cellulare.

Mi fecero sedere in mezzo a Flavio e Gianni. Per tutto il film nessuno di noi aprì bocca, solo qualche risata verso la fine scappò a tutti e tre. 

Quando uscimmo fuori, io fui stordita dalla luce e non solo io, anche Gianni, che forse era meno resistente di me, e quindi cadde quasi per terra, se non fosse stato per i riflessi di Flavio, che lo prese tra le sue braccia pochi centimetri prima che toccasse terra. Gianni strizzò gli occhi tre o quattro volte e poi li aprì fissando in volto Flavio che aveva un'espressione mista tra l'ansioso e il preoccupato.

<< S-stai bene Gianni? >> Chiese Flavio, la voce scossa da tremiti.

<< Sì... Solo che c'è troppo sole... >> Rispose Gianni tentando d'alzarsi. Intanto una piccola folla si era radunata intorno a noi.

<< Ehi, non sta avendo un malore, curiosoni, non chiamiamo nemmeno il 118 quindi via, sciò. Tutti a casa che fa buio!! >> Urlai io contro la folla allontanandoli e spintonandoli un po'. In pochi minuti non c'era più nessuno.

<< Grazie Lola... >> Sussurrò Gianni ancora tra le braccia di Flavio. Alessio intanto si stava guardando intorno, forse alla ricerca di una strada poco affollata e abbastanza ombreggiata su cui passare inosservati, magari con Gianni trasportato di peso. Ma non ce ne fu bisogno, Gianni si alzò sorreggendosi a Flavio e poi ci sorrise rassicurante. 

<< Ora mi sono abituato alla luce, grazie ragazzi, grazie Lola. >> Poi c'incamminammo così, a buffo, per un po', in totale silenzio.

<< Ehm, ma tu dove abiti Lola? >> Mi chiese Alessio. 

<< Io abito vicino al supermercato all'angolo. >> Gli risposi.

<< Davvero? Anche io abito lì! >> Mi disse Gianni.

<< Ah wow! Allora possiamo diventare amici. >> Gli risposi sorridendo.

<< Certo, volentieri. >> Disse Gianni. 

<< Io invece abito qui. >> Disse Alessio fermandosi vicino ad un portone con dei citofoni.

Osservai meglio anche Alessio:

Capelli biondi molto chiari, occhi neri e profondi, una camicia verde pistacchio e dei pantaloni beije. 

<< A domani Flavio. Ci sentiamo stasera Gianni. Ciao Lola è stato bello conoscerti. >> Mi regalò un sorriso, che ricambiai. 

<< Ciao Alessio. >> Gli risposero all'unisono Flavio e Gianni.

Continuammo a camminare, diretti verso il supermercato. Flavio però si fermò dopo un po', davanti ad un incrocio vicino al supermercato.

<< Io abito in questa via, non accompagnatemi, non c'è bisogno. Ti chiamo stasera Gianni, riguardati mi raccomando. Ciao Lola, spero di rivederti. >> Mi fece un mezzo sorriso e con un cenno della mano salutò Gianni, che ricambiò sorridendogli. 

Lo osservai:

Capelli neri, occhi neri, una t-shirt celeste e dei jeans blu scuro.

Io e Gianni proseguimmo fino all'appartamento.

<< A che piano stai? >> Mi chiese Gianni mentre salivamo le scale.

<< Terzo, tu? >> Gli risposi.

<< Quarto. Eh eh! Quando vuoi passa a trovarmi, la porta è l'ultima a sinistra. Ah aspetta, scambiamoci i numeri. Domani vogliamo andare a vedere un horror, ti va di venire? >> Mi chiese sincero.

<< Sì volentieri! Allora, il mio numero è questo. >> Gli porsi il mio cellulare, dove come sfondo c'era il mio numero, visto che me lo scordavo sempre. Lo segnò in memoria sul suo e poi mi ridiede il cellulare.

<< Alle 21:00 allo stesso cinema di oggi. Per qualunque dubbio chiamami, anche a casa se vuoi, basta che mi mandi un messaggio dove mi chiedi di dirtelo e io te ne invio un altro con il numero scritto. A domani. Ciao! >> Continuò a salire le scale per il quarto piano ed io sorrisi involontariamente. Entrata in casa trovai mia madre addormentata sul tavolo e mio padre nel suo studio al computer. Visto che erano solo le 19:00 mi chiusi in camera ed inviai a Gianni un messaggio, scrivendogli che volevo il suo numero di casa, avevo il dubbio che non stesse cercando di rimorchiarmi, ma semplicemente di farsi un'amica e così glielo inviai. Nemmeno dieci minuti dopo mi arrivò la risposta e sotto c'era scritto di chiamarlo subito. Controllai che la linea fosse libera e composi il numero. Mi rispose Gianni.

<< Pronto? >> 

<< Ciao Gianni! >>

<< Oh Lola! Da quanto tempo, eh eh eh! >>

<< Eh sì. Senti scusami se sono un po' invasiva, ma posso venire a parlare con te a casa tua? Sai qui da me ci sono i miei che... >>

<< Capito, capito. Vieni pure, i miei non sono ancora tornati dal lavoro. >>

<< Okay arrivo, a tra poco. >>

<< Yes. >>

Riattaccai ed uscii di casa senza dire una parola ai miei. Salii in fretta le scale e mi diressi verso l'ultima porta a sinistra, suonai il campanello e Gianni mi venne ad aprire.

<< Lola. Accomodati. >> Mi fece cenno d'entrare ed io timidamente attraversai la soglia. La casa era modesta, ma molto carina. 

<< Vieni, andiamo nella mia camera. >> La camera di Gianni non era appariscente per nulla e non c'erano poster o gadget in ogni angolo come nella mia. Solo molti libri, d'ogni genere, dimensione e contenuto. 

<< Allora, dimmi tutto. >> Gli dissi io sedendomi sul letto, lui si avvicinò a me e dopo un sospiro cominciò a parlare. 

<< Dunque Lola. So che noi ci conosciamo poco e niente, ma ti vorrei chiedere un piccolo favore, anzi, beh, non è tanto piccolo... Dipende dai punti di vista. >> Mi sembrò che fosse arrossito. 

<< Se è qualcosa che posso fare, ti aiuterò volentieri, mi sei molto simpatico, Gianni. >> Lui alzò lo sguardo sorpreso e sorrise solare. 

<< Beh Lola... Devi sapere che io sono... Ehm, uff... >> Si passò una mano tra i capelli spettinati, spettinandoli di più. 

<< Omosessuale? >> Gli chiesi io adottando il tono più naturale possibile.

<< Sì. >> Mi rispose abbassando lo sguardo. << E devi sapere che io sono... Innamorato di F- >> Si bloccò e strinse gli occhi mordendosi un labbro. 

<< Flavio? >> Chiesi io sempre con lo stesso tono naturale. 

<< Mmmh. Sei molto... Perspicace, Lola. >> Sorrise timidamente. << E visto che ho notato che tu, come dire, ci sai fare con i ragazzi, vorrei che mi aiutassi a... Conquistare Flavio. Ora, lo so che ci siamo conosciuti nemmeno due ore fa, lo so che ti sembrerò completamente pazzo, lo so che sono un cretino a chiedertelo, ma se potrai, mi aiuterai? >> Mi fissò negli occhi, le guance arrossate. 

<< Certo. >> Sorrisi sincera. Sul volto di Gianni si dipinse un'espressione di pura sorpresa che venne poi sostituita da un sorriso e da un abbraccio. 

<< Grazie Lola... >>

Il mio cellulare vibrò, eppure mi sembrava d'averlo spento... 

<< Pronto? >> Risposi staccandomi piano da Gianni e facendogli cenno d'aspettare. 

<< Lola, dove sei? >> Era la voce di mio padre. 

<< Sto sotto casa, adesso arrivo. A fra poco. >> Riattaccai e sospirai, fissando Gianni.

<< Devo tornare a casa. Ma ci vediamo domani! Okay? >>

<< Va bene... Grazie Lola. >> Mi disse sorridendo e alzandosi per accompagnarmi all'ingresso ed aprirmi la porta.

<< A domani allora. >> Lo salutai io scendendo le scale. 

<< Yes! >> Lo sentii dire da sopra le scale. 

Entrata in casa incominciò l'interrogatorio dei miei genitori, ovviamente non gli raccontai nulla dei tre ragazzi, ma solo del cinema e del film. 

Ero soddisfatta e felice, il giorno dopo sarebbero cominciati i tentativi di conquista! 

 

 

***

 

 

Ciao a tutti! So bene cosa state pensando, "Hai vissuto davvero questa situazione??" No, no. Fatti e persone di questa storia sono puramente inventati ed ogni riferimento a cose o persone realmente esistenti è puramente casuale. Ho scritto questa storia perché ieri sono andata al cinema a vedere un fil in 3-D e davanti a me c'erano proprio tre ragazzi, non erano come li ho descritti xD ma ho avuto l'ispirazione e ho scritto 'sta storia. 

Spero v'incuriosisca, se volete lasciate un commento ;)

Mary00

  
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