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Autore: _Miss_    29/08/2010    4 recensioni
"L'amicizia può battere l'amore? E l'amore può battere l'amicizia? Tanti sono gli interrogativi che si formano nella testa di Hannah ripensando al suo passato. E poi quella telefonata. Il suo migliore amico. O chiamarlo l'unico amore della sua vita? Il passato, dopo quasi tre anni, torna a farle visita. Ed è un pò scomodo e un pò piacevole. Lui, Robert, è diventato un attore di grande successo. E lei, a fatica, è riuscita a superare gli anni addietro: vero e proprio inferno. E ora che si sono ritrovati.... cosa accadrà?" Questa è l'introduzione della mia prima fanfiction su Robert Pattinson. La vita di Hannah è molto difficile e lentamente s'intreccerà, di nuovo, nella vita di Robert completamente differente dalla sua. Quell'amore che Hannah prova sarà ricambiato? Leggere per sapere come si concluderà la storia tra i due!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao! Oggi sono tornata prima! Speriamo vi faccia piacere! Bene, vi lascio direttamente al capitolo!

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CAPITOLO 33

Domenica Tra Ricordi E Presente…

Arrivo a casa con il cuore straziato. Provo mille e più emozioni contrastanti. Dominano però la rabbia e l’irritazione.
Irritazione per essermi licenziata. Io non avrei dovuto aver paura di lui. Che provasse a rendermi la vita difficile, non credo avrebbe mai azzardato qualcosa oltre l’abbraccio e le solite stronzate. Voglio dire, ho lasciato Robert in America per il mio dannato lavoro. E non tornerò sicuramente da Jake. E per dire cosa poi? “Scusa, scherzavo!”.
E rabbia perché tutta la situazione è assurda. Sono delusa dal comportamento di Jake. E dal mio. E mi conviene calmarmi perché Robert sta aspettando una mia chiamata.
Sbatto la porta d’ingresso e immagino già le parole che mi dirà la vecchina qui accanto che esige silenzio nel condominio. In questo momento io vorrei soltanto urlare. Preferirei fare una corsa o magari una nuotata in mare, neanche in piscina. La piscina ha dei limiti e mi irriterei maggiormente.
Lancio la borsa sul divano e mi sfilo le scarpe strada facendo. Non è possibile tutto questo! Che idiota che sono! Però non posso prendermela con me! Diavolo ogni due per tre gli parlavo di quanto innamorata di Robert io fossi! Di falsa speranze non gliene ho mai dato! E cavolo!! Mi ha portata lui stesso all’aeroporto per Vancouver! È pazzesco tutto questo!
Ho perso il lavoro… non me ne rendo ancora pienamente conto ma calde lacrime mi bagnano il viso. Che brutta parte di me! Per il troppo nervoso piango e mi viene mal di stomaco…

Dopo essere andata in bagno a rinfrescarmi il viso mi rendo conto di aver ripreso il possesso delle mie facoltà mentali e di non avere più la voce roca per il pianto e il respiro accelerato per la rabbia, mi accoccolo sul divano e lentamente faccio partire la chiamata per Robert.
-Pronto?- risponde al primo squillo.
-Amore sono io…- trattengo il fiato per paura che si accorga che anche ora c’è qualcosa che non va. Del lavoro gli potrò parlare domani, con molta più calma.
-Ehi ti stavo aspettando! Io sto rientrando in hotel.-
-Io sono appena arrivata a casa invece.-
-Com’è andata la serata?- mi chiede amorevolmente com’è suo solito fare.
-Insomma. Te l’ho detto, ero, e sono, stanca. Quindi non mi sono divertita granché.-
-Anch’io sono stanchissimo. Non pensavo che avrei lavorato anche oggi. Questo regista non so… cosa crede? Che siamo delle macchine?- è incazzato sul serio. Mi fa male sentirlo così. Perché lo so bene quanto ama il suo lavoro però non può sopportare certi ritmi. Voglio dire, ha 24 anni. Ha affrontato un viaggio di 6 ore, dopo non aver dormito per niente durante la notte, ed è dovuto andare direttamente sul set per girare delle notturne.
-Dai che ora arrivi in Hotel e ti butti sotto le coperte. Ok?-
-Ok.-
-Mmh.. non sei convinto. Me lo prometti? Sai com’è, non vorrei che collassassi.-
-Prometto!- e m’immagino il suo sorriso. M’immagino la sua presenza qui, accanto a me sul divano. E m’immagino il suo braccio che mi stringe forte come soltanto lui sa fare.
-Con chi sei uscita?-
-Con Jake.- dico a mezza voce. Non mi ha mai fatto scenate di gelosia ma è probabile che inizi a farmele da ora.
-Soltanto?- credo che ora gli sia passato anche il sonno.
-Si.-
-Ed è successo qualcosa. Senti chica dimmi tutto.-
-Te ne parlo domani mattina, come avevo già in mente di fare. Non mi va di farti pensare anche a quest’altra cosa.-
-E secondo te io dormirei pensando a qualcosa che non ti ha fatto bene? Perché tu, diavolo, non stai affatto bene! C’è un oceano a dividerci ma ti conosco abbastanza bene. E anche prima era una scusa quella del taxi.-
-È vero. Scusa Robert. Io non volevo mentirti. Solo che…- inizio di nuovo a singhiozzare come una deficiente.
-Amore ti prego non farmi stare male… parlami… e soprattutto non piangere. Qualunque cosa sia la risolviamo insieme.-
-Jake… si tratta di lui… in pratica… ci ha provato con me. Molto di più rispetto ai suoi soliti modi.- attendo la sua risposta che non arriva e allora continua. -E vedi… tra una parola e l’altra io… ecco… io mi sono licenziata…- e dall’altro capo del telefono sento solo delle imprecazioni sommesse. A questo punto meglio che sia a New York e non qui, a Roma, dato che spesso ha fatto delle azzuffate, uscendone quasi sempre distrutto, solo per me. Quindi non oso immaginare cosa avrebbe potuto fare se fosse stato qui.
-Io… Dio Hannah e tu sei uscita dalla discoteca… poteva farti del male…-
-Ma è Jake!-
-Se ti sei licenziata ti avrà messo di fronte a qualche alternativa, o qualcosa del genere. Correggimi se sbaglio. Non te l’aspettavi. Evidentemente non è la persona che credevi…- le sue parole sono dette tra i denti, e molto velocemente. È arrabbiato.
-Sei arrabbiato con me?- gli chiedo sinceramente preoccupata. Non mi va di litigare con lui. Non voglio.
-No. Non sono arrabbiato con te. Ma con lui perché è uno stronzo. Quindi non dirmi neppure cos’è che ti ha detto. E sono arrabbiato con me perché io devo essere al tuo fianco, sempre!-
-Ti prego non prenderti colpe che non hai. Chiaro? Tu fai tutto per me già in questo modo.-
-Ma non basta!-
-Dio Robert! Sono io quella che ha sbagliato! Sono io che sono uscita con lui! Credo che l’influenza di Edward Cullen ti faccia un po’ troppo male!- cerco di sdrammatizzare. In fin dei conti è stato un bene che gliene abbia parlato. Avrei soltanto peggiorato la situazione se avessi aspettato fino a domani.
-Ok. Calmiamoci. Tu come stai?-
-Bene. Diciamo. Si, diciamo di si. Anche se sono ancora un po’ scettica perché non ho più un lavoro.-
-Quello è l’ultimo dei tuoi problemi.-
-È tutto un problema, Rob.-
-E come ti ho detto, li risolviamo assieme. Io credo di avere altri 9 giorni di riprese. Poi vengo a Roma. D’accordo?-
-D’accordissimo.- Sorrido per la sua premura. -Ora però vai a dormire. Lo faccio anch’io. Va bene?-
-Va benissimo. Buonanotte.-
-Ti amo.-
-Non sai quanto ti amo anch’io…-
-Sognami.-
-Lo faccio sempre. Tu sei già di tuo un sogno…- ridacchio.
-Ciao…- e chiudo il telefono rilasciando un sospiro che riecheggia nella stanza silenziosa.
Mi stendo sul divano e pensando all’assurdità della situazione, a Robert, alla mancanza di lui che sento, al suo ragione in modo strano, al lavoro perduto mi addormento.

Mi sveglio più tranquilla. È Domenica. E questo basta a farmi stare piuttosto bene. Porto con me ricordi fanciulleschi. Ricordo che alla Domenica io, Robert e Tom pranzavamo assieme. Una volta a casa mia, una volta da Tom e l’altra da Rob. E poi soprattutto d’inverno passavamo i pomeriggi a fare giochi di società e a bere cioccolata calda. Ma a casa da Tom era il massimo. Ci stendevamo sul parquet del salotto vicino al camino e giocavamo anche alla play. Oppure cantavamo e suonavamo tutti assieme. Suonare… credo che dovrei riprendere la mia chitarra e riprendere a suonare. Robert ne sarebbe felicissimo.

Mi faccio una doccia e poi scendo giù in garage dove mi aspetta bella come non mai la mia auto. L’Aston Martin fa bella mostra di se al centro del garage. Accarezzo dolcemente la vernice nera e lucida prima di aprirla e di accomodarmi al posto di guida. L’odore di pelle fresca è ancora forte e noto che nel cassettino sotto la radio ci sono delle sigarette. Elisa non fuma. Io poco e niente e di sicuro non avrei lasciato un pacchetto in macchina. Afferro il pacchetto e riconosco che sono di Robert e mi ricordo anche di quel giorno che ha voluto guidare per forza nonostante non sapesse quale fosse la strada per il canile.
Devo anche andare a recuperare Miss. Elisa per telefono mi aveva detto che l’aveva lasciata nello studio di un suo amico veterinario e mi ha detto che lei e i cuccioli stavano benissimo. Non vedo l’ora di riportarla a casa.
Metto in moto l’auto che fa le fusa. Mi è mancata anche lei in queste tre settimane. Ma è sicuramente meglio Robert! Gli ho mandato un messaggio con scritto “Chiamami quando ti svegli. Oggi verranno a pranzo Elisa e Lucas. Mi manchi tanto. E dobbiamo riparlare di quello che ti ho detto stanotte. Ti amo, chica.” Ora aspetto solo la sua chiamata ma mi rendo conto che ora starà dormendo.

Torno a casa piena di buste della spesa. Non l’ho fatta solo per il pranzo. Dovevo rifornire frigorifero e dispensa. Metto a cuocere il ragù e intanto mi sistemo tutti i cibi.
Quando ho finito mi marino la carne, dato che farò un barbecue, e dopo aver messo il ragù a fuoco lento salgo su in soffitta.

L’odore della polvere a primo impatto mi fa tossire. E pensare che da bambina l’amavo! Amavo disegnare e scrivere sopra le superfici impolverate. Era anche un bel modo per pulire!
Inizio a muovermi tra i mille scatoloni che portano con loro altrettanti ricordi fino a quando scorgo il profilo della mia chitarra. O meglio, della sua custodia consunta e piena di polvere. L’afferro e mi siedo vicino alla piccolissima finestra da quale filtra un piccolo raggio di luce. Me la sistemo meglio sulle gambe e inizio a pulire con la mano la superficie in pelle e cuoio, proprio dove so che troverò una frase incisa. E infatti è lì, sotto diversi strati di polvere, ma è lì. Riesco a sentire sotto i polpastrelli l’intaglio.chiSoffio un po’ proprio su quel punto per fare prima e inizio a leggere con il cuore colmo di vecchie emozioni e vecchi ricordi.
“Alla mia bambina che bambina più non è. Hannah troverai il tuo posto nel mondo. Sei destinata a spiccare ragazza mia. E riderai. E piangerai. E questa chitarra ti accompagnerà sempre, anche quando io non potrò esserci. Ti voglio bene, il tuo papà.”
Inizio a piangere senza sosta. Avevo 17 anni e volevo disperatamente una chitarra e papà me l’ha regalata dopo aver vinto il concorso canoro a scuola. Ricordo ancora la felicità di quel giorno. Ricordo gli occhi di mio padre quando l’ho stretto tra le mie braccia per ringraziarlo. E sorrido un po’. Quella felicità che conservavo mi riempie il cuore, me lo scalda. E mi sento talmente bene adesso nonostante stia piangendo. Nonostante sia da sola in casa seduta per terra e circondata da troppi acari di polvere. Credo che quando si è tristi bisogna tornare sempre a rovistare tra i propri ricordi. Non si può essere felici solo in quell’istante. Ho la convinzione che quella felicità provata può aiutarti anche oggi, nel presente. Ed è quello che mi sta accadendo.
Stringo i pugni sopra la superficie dura e penso che a quest’oggetto sono legate troppe cose. Mi ricorda mio padre e quanto sono stata felice. Mi ricorda anche che mio padre purtroppo non c’è più. Ma mi ha voluto bene. E sono certa che da lassù mi veglierà sempre. Mi ricorda la prima volta che ho suonato una canzone tutta intera. Mi ricorda anche quando ho cantato per la prima volta suonando con Robert. Mi ricorda le nostre voci. Mi ricorda quanto mi ha fatto male il distacco. Mi ricorda che sono stata egoista a relegarla qui in soffitta. Me l’ha regalata mio padre, non meritava questo insano comportamento da parte mia. So che lui non avrebbe voluto. So che ho sbagliato perché molte volte la musica aiuta. Avrei potuto creare delle melodie a tutte quelle parole che scrivevo di notte sul mio letto. Ho sbagliato. Ma voglio rimediare.
A tutto c’è un rimedio. Lo sto provando sulla mia pelle.
Robert con me ha sbagliato ma si è fatto perdonare.
Io ho sbagliato con Tom ma finalmente abbiamo riallacciato i rapporti.
Tutti quanti durante il proprio passato hanno sbagliato e se la voglia c’è, se la volontà c’è si può sempre rimediare. Ne sono convinta!
Apro la custodia. La mia chitarra classica, semplice e non costosa fa bella mostra di se. Non c’è molta polvere. Passo un dito sulle corde che emettono un suono strano. La tiro fuori e la volto. Dietro, sul lato destro c’era scritta una frase a pennarello. Chissà se c’è ancora. La cerco e un po’ sbiadita, ma c’è.
“Robert e Hannah fantastici cantanti!” l’avevo scritta io.
“La chica e il boy fantastici chitarristi!” l’aveva scritta Rob.
Vedo a terra un foglietto che apro immediatamente. Deve essere caduto come ho girato la chitarra “Ti voglio bene, Han. Non dimenticarlo mai nonostante tutto quello che ci sta succedendo.” L’avrà scritta quella fatidica notte.
Ora che mi chiama devo dirglielo. Voglio riprendere a suonare ma non ora. Voglio aspettare lui! Deposito la chitarra sul pavimento e rovisto sul fondo della custodia. Ci sono tantissimi spartiti. Ne prendo uno a caso, ‘Riders on the storm’ dei The Doors. Scorro le pagine come a ricordami tutta la melodia nella mia mente e all’ultima pagina c’è un appunto di Robert. Leggo. “Viene meglio quando la suoniamo insieme e io la canto! :P” Sempre il solito!
Poso la chitarra al suo posto e la chiudo. Mi sollevo pulendomi un po’ le mani sul pantalone e scendo in cucina. C’è un pranzo da preparare e anche una valigia da disfare. Ieri sono tornata, poi sono uscita. Ho dormito sul divano e al mio risveglio mi sono preparata soltanto per andare a fare la spesa ed ora eccomi qui con mille cose da fare.

Vestita e profumata! Forse vestita un po’ così ma tanto stiamo a casa e con i miei cugini, potrei stare anche in pigiama! Il ragù è pronto e ho cambiato idea. La carne la cucino al forno. Ho sistemato già il tavolo dove pranzeremo. Ho pulito un po’ almeno il salotto e poi ho finito di disfare la mia valigia e ho fatto il bucato. Ora devo soltanto stirare!

Alle 13:30 suonano alla porta e tutta sorridente vado ad aprire. Trovo i visi un po’ assonnati ma tranquilli di Lucas ed Elisa.
-Buongiorno ragazzi!- e mi faccio da parte per farli passare.
-Buongiorno!- mi dice Elisa sbadigliando.
-Hai fatto baldoria?-
-Magari! Ho parlato con mio fratello!- e con un dito lo indica. –Poverino, con il fuso non riusciva a dormire e ha stressato me!- dice sarcastica.
-E ora ho sonno anch’io…- parla finalmente anche lui. –Ma tu hai dormito?- mi chiede guardandomi tutta pimpante.
-Benissimo! E stamattina ho fatto mille cose!-
-Buon per te! Tieni!- ed Elisa mi passa una scatola. Presumo siano dolci o simili.
-E questo lo beviamo, che dici?- e Lucas mi porge una bottiglia di vino rosso.
-Perfetto! Grazie. Ma lo sapevate che non ci voleva nulla. Anche se ad essere onesti al dolce non avevo pensato!- dico con un sorriso mentre metto i dolci in frigo.

Dopo qualche ora io ed Elisa siamo sdraiate sul divano e Lucas sulla poltrona di fronte. Abbiamo mangiato tutto e abbiamo riso. Ci siamo raccontati pezzi di vita che non abbiamo avuto occasione di vivere assieme. Io pensavo di averne fatte di tutti i colori con Robert e Tom ma Elisa e Lucas ci hanno battuti forte!
Abbiamo riso per tutto il pomeriggio fino alle sette di sera quando mi ha chiamato Robert.
-Pronto?- ho risposto immediatamente.
-Amore!-
-Buongiorno!-
-Buonasera a te!- e ridiamo assieme.
-Ora ti sei svegliato?- gli chiedo.
-Si. Tu che fai?-
-Mah sto chiacchierando con Elisa e Lucas! Sono venuti a pranzo qui, oggi.-
-Bene! Mi fa piacere! Salutameli!-
-Certo! Ehm… comunque ho pensato ad una cosa, il lavoro davvero non è importante. Solo che non so più come pagare la macchina.-
-Allora vuol dire che te la regalo io!- dice seriamente.
-Ma non dire cazzate!-
-Ehi! Poi mi servono le informazioni giuste e non discuteremo di questo, ok?-
-Ne riparleremo, ok?- sbuffa e ride.
-Sei incorreggibile.- e posso sentire quasi il suo sorrisetto aprirsi sul viso.
-Anche tu!-
-Mai quanto te!-
-Si, va bene, come vuoi tu! Ti voglio dare una bella notizia comunque!-
-Fortuna che è bella!-
-Scemo! Comunque oggi ho ripreso la mia vecchia chitarra, sai quella che mi ha regalato papà? Con la sua frase incisa sulla custodia.-
-Si, me la ricordo. Come non potrei?-
-Già. Non sai cosa ho ritrovato. Tutti i nostri spartiti. E anche un foglio. Tuo.-
-Ah. Oh. Si. Pensavo l’avessi visto tempo fa.-
-E invece no.-
-Andrebbe modificato allora.-
-Te lo ricordi?- chiedo incredula.
-Si. “Ti voglio bene, Han. Non dimenticarlo mai nonostante tutto quello che ci sta succedendo.”- non dico nulla. Sto semplicemente ad ascoltarlo. Ogni parola detta da lui resterà per sempre impressa nella mia mente. E nel mio cuore. –Però andrebbe modificato. “Ti amo, amore mio.” Dovrebbe essere questa l’introduzione.-
-Eri un po’ sciocco allora.- dico anche se le sue parole mi fanno troppo piacere.
-Già. Non avevo scavato a fondo nel mio cuore.-
-Ti amo anch’io Rob.- vedo i miei cugini guardarmi quasi schifata per tutte queste carinerie dolcissime che ci stiamo dicendo. E allora scoppio a ridere.
-Perché ridi?-
-Perché dovresti vedere gli sguardi di Lucas ed Elisa.-
-Dì a Luke che ci penso io a lui. Non deve prenderti in giro!- rido ancora.
-Ok. Va bene! Dai vai a fare colazione. Ci vediamo dopo su Skype?-
-Si, si. Devi uscire per caso?-
-No. Chiama quando vuoi! Ti amo.-
-Ti amo anch’io!- e metto giù.

Faccio un resoconto di tutta la telefonata a Elisa e suo fratello e gli parlo anche della chitarra e anche loro due m’incoraggiano a riprendere a suonare ma ribadisco che voglio suonare con Robert.
Che bella Domenica. Ora mi aspetta solo vedere Rob su Skype e la concludiamo a meraviglia!

Vestiti Pranzo Un pò bizzarro questo set. La foto centrale sarebbe per 'mostrarvi' gli abiti di Lucas!
Una mia pazzia! Ci tengo che voi la guardiate! :)

 

RISPOSTE ALLE RECENSIONI

stellinaxx Eh, già proprio un grande stronzo! Questo capitolo ti è piaciuto??

Tetide Beh hai ragione.. con tutta la crisi che c'è lei si licenzia! :P Ahahah! Tanto ha il fidanzato super pagato che le vuole anche regalare l'auto! Magari mi capitasse a me.. SUBITO! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto lo stesso perchè ho qualche dubbio però di meglio non sono riuscita  a fare.

BabyVery Concordo. Ci voleva la parola perché lo è stato per davvero! Sulla reazione di Robert che mi dici? E' su questo che sono un pò dubbiosa e ho dato il meglio di me però non so.. spero che vada bene!

 

Ora vi dico i punti ? che non sono sicura di aver sviluppato bene.

La chiamata tra Robert e Hannah. Allora, lei aveva intenzione di parlargliene il giorno seguente però ne sarebbe scaturito sicuramente un litigio per non essere stata sincera con lui e ho fatto in modo che glielo dicesse la sera stessa e.. ecco la parte critica. La reazione di Robert com'è secondo voi??

Poi per quanto riguarda la storia della chitarra sinceramente non so neppure come mi è venuta. Ma ho visto la foto dell'attrice e mi sono detta 'devo fare qualcosa di nuovo' ed ecco la novità: Hannah suonava e cantava (nda. l'attrice è davvero una cantante di successo oltre che l'attrice di OneTreeHill). E cosa ne dite in proposito? La parte che più mi è piaciuto scrivere è quella legata ai ricordi. Diciamo che la storia (vedi titolo) è legata al passato. Io spero che tutte la cavolate che ho scritte si siano capite sennò ditemi tutto perché mi sono lasciata andare abbastanza.

E.... un ragazzo che ti vuole regalare l'auto che costa più di una Ferrari? Wow... un sogno!

E ora la pianto. Fatemi sapere! :)

Ah! Voglio pubblicizzare un pò di ff che mi piacciono!

°°IAN&NINA°° (Ian Somerhalder e Nina Dobrev)
__My Life__ (originale)
Like a Fairy tale.. (Robert Pattinson e Nuovo Personaggio)
and I'll be remembering you (Robert Pattinson e Nuovo Personaggio)

Ve ne consiglierò altre capitolo dopo capitolo!

Un bacio.


fine cap


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Fan Fiction su Twilight

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Bella si innamora di un Edward particolare e questo accade nell'organizzare il matrimonio di sua sorella Rosalie insieme alla cognata di questa, Alice. Si innamora dell'uomo che da sempre ha sognato di avere al suo fianco ma deve far fronte al passato e alla vita pericolosa che lui conduce. Ma cosa succederà nel momento in cui lui si innamorerà di lei? Cosa succederà se la loro storia avrà mille ostacoli, tra cui il fratello di Bella. Cosa faranno i due giovani? Lasceranno perdere la loro storia o si metteranno contro il mondo? Bella è disposta a farlo sin da subito. Edward non tanto e la colpa è soltanto della sua irruenza e della sua fretta nel prendere le decisioni. Ma il loro amore farà sorvolare gli sbagli di entrambi? Il loro amore, come dice ogni cosa, supererà tutto?

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