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Autore: EzraFitz    29/08/2010    4 recensioni
Aria Spencer Hastings era una ragazza dalle convinzioni forti. Era convinta che lo studio fosse una cosa importante, che uccidere poveri animali indifesi col solo scopo di mangiarli fosse un’atrocità e che non c’era nulla al mondo più bello del Quiddich. Ma tra tutte le sue ferme convinzioni, ce n’era una in particolare che brillava luminosa come una stella nel suo piccolo universo personale. Aria Spencer Hastings ODIAVA James Sirius Potter.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aria Spencer Hastings era una ragazza dalle convinzioni forti. Era convinta che lo studio fosse una cosa importante, che uccidere poveri animali indifesi col solo scopo di mangiarli fosse un’atrocità e che non c’era nulla al mondo più bello del Quiddich.

Per questo dedicava molto tempo allo studio, era fermamente vegetariana, ed era orgogliosa di far parte della squadra di Quiddich di Corvonero come Cercatore.

Ma tra tutte le sue ferme convinzioni, ce n’era una in particolare che brillava luminosa come una stella nel suo piccolo universo personale.

Aria Spencer Hastings ODIAVA James Sirius Potter.

Quest’antipatia, che col tempo si era trasformata in un odio puro e viscerale, era una faccenda spinosa che ormai durava da un bel po’ di tempo; dal loro terzo anno, per la precisione.

Ed il motivo principale non era che James Potter, agli occhi di Aria, fosse il ragazzo più egocentrico, arrogante, borioso, vanesio che lei avesse mai avuto la sfortuna di incontrare, oh no.

La faccenda da cui aveva avuto origine il tutto, faceva si che nel cervello di una persona orgogliosa come Aria, il solo fatto che il ragazzo ancora respirasse fosse un duro colpo per il suo ego.

Il problema era che James Potter l’aveva battuta a Quiddich. Più di una volta.

La prima durante la finale del terzo anno, e ovviamente molte altre volte negli anni successivi. Questo, sommato ad una serie di scherzi e battute di ogni genere, aveva fatto si che James Potter diventasse il nemico N.1 di Aria Hastings.

 

 

Alice Mary Paciock, studentessa Corvonero del settimo anno della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, vagava per i vagoni dell’Espresso di Hogwarts cercando la sua migliore amica. Ma nonostante avesse chiesto a chiunque e guardato ovunque, di lei non riusciva a trovare nessuna traccia.

Stava per darsi pervinta e raggiungere i suoi compagni di casa quando una soave imprecazione, seguita dalla frase  “Fuori dalle scatole, Potter!” le rivelò che la persona che tanto cercava era a meno di due scompartimenti di distanza.

“Hastings, ti rendi conto che questo è un suolo pubblico vero?”

‘Potter.. Dovevo immaginarlo.’ Pensò Alice, dirigendosi verso lo scompartimento in cui la sua migliore amica aveva ingaggiato una furiosa battaglia verbale con James Potter.

Si affacciò alla porta osservando la scena: Michael Lee Jordan e suo fratello gemello Frank erano comodamente stravaccati sui sedili ignorando completamente Aria Hastings e James Potter che discutevano animatamente.

“Ehi Ali!” la salutò Michael vedendola.

“Ciao Mike.” Rispose mentre entrava e si sedeva di fronte a loro, i lunghi capelli castani che le ricadevano sulle spalle. Incrociando il suo stesso sguardo negli occhi del fratello chiese: “Per che cosa stavolta?” con la testa accennò ai due ragazzi che nel frattempo non davano neanche segno di averla vista.

“Aria non vuole condividere lo scompartimento con James.”

“Ciao Aria, grazie per avermi fatto girare come un’idiota per tutto il treno cercandoti. No, non ti dovevi disturbare ad avvertirmi che eri qui, figurati.”

Finalmente Aria si accorse della sua presenza. “Ali, ti giuro che lo stavo per fare, avevo appena trovato uno scompartimento quando questa Testa di Troll qui presente ha fatto irruzione.” Guardò James con sguardo truce.

Lui, che aveva appena salutato Alice col suo miglior sorriso, sentendosi chiamare Testa di Troll, riportò la sua attenzione su Aria.

“Stammi bene a sentire Hastings…”

Alice non prestò attenzione alla replica di James, distratta dalla differenza abissale di altezza che c’era tra i due ragazzi.

Aria doveva essere almeno quindici, se non venti centimetri più bassa di James; non a caso lui la chiamava spesso Nana.

Doveva indossare la divisa, portava infatti ancora gli abiti babbani con cui era arrivata alla stazione: un paio di jeans cortissimi e una semplice canottiera grigia. Ai piedi delle Superga bianche.

I capelli erano stati raccolti in un’alta coda di cavallo ed erano più biondi del solito, probabilmente schiariti dal mare, in netto contrasto con la sua abbronzatura scura. Gli occhi, di un particolare color  ambra, mandavano scintille. Sul suo viso nessuna traccia di trucco; Aria era il classico tipo di ragazza che anche struccata era bellissima.

Ed Alice era certa che James fosse del suo stesso parere.

Il suo sguardo si spostò prima su Frank, così uguale a lei, con i suoi brillanti occhi azzurri e i corti capelli castano scuro, la pelle chiara. Poi su Michael che sembrava un grosso pezzo di cioccolata fondente accanto a Frank, tanto era scura la sua pelle. Gli occhi neri erano sempre attenti, vispi ed un sorriso furbo scopriva i denti bianchissimi.

Con un moto di tristezza pensò che quello era l’ultimo viaggio che loro cinque stavano facendo verso Hogwarts.

 

 

 

Le urla che sentiva da quello scompartimento erano senza dubbio di Aria Hastings di Corvonero. Seguendole, Lilian Luna Potter, era certa che insieme a quella nana platinata avrebbe trovato suo fratello James, i gemelli Paciock e Michael Jordan. Seguita da suo fratello Albus Severus, si affacciò sulla soglia, confermando le sue ipotesi. Subito Albus entrò e si sedette vicino ad Alice, che nel frattempo era immersa in chissà quale fantasticheria.

“Ciao Alice.”

Lei fece un saltò sul sedile, mentre Frank e Michael sghignazzavano. “Al! Oh mio Dio, mi hai fatto prendere un colpo!” Lily non potè non notare che arrossì vistosamente.

“Scusa, non volevo spaventarti… Ehi, hai fatto qualcosa hai capelli? Sei più bella del solito..” Mike e Frank si rotolarono dalle risate. Trovavano Al estremamente ridicolo quando faceva dei complimenti ad Alice.

“No Al, sono sempre gli stessi.” Alice cercò di assumere un’espressione infastidita, ma Lily aveva l’occhio lungo e sapeva che ormai era da tempo che Alice Paciock aveva ceduto alle corte serrata di Albus, solo non capiva perché si ostinasse a non ammetterlo e a porre fine a quella fuga da suo fratello, che ormai durava da due anni.

“Dio Hastings! Non ci sono degli altri fottutissimi scompartimenti liberi e di certo noi da qui non ci spostiamo solo perché tu sei in menopausa precoce!”

James che stava pian piano perdendo del tutto la pazienza la riscosse dai suoi pensieri. Lo guardò e istintivamente un sorriso si fece largo sul suo volto.

Il suo fratellone era il suo idolo. Primo perché era bellissimo, con i suoi capelli castano chiaro sempre perfettamente in ordine (al contrario di Albus), il suo fisico asciutto e definito, tipico da Cercatore, il sorriso furbo che era la sua caratteristica principale. E poi gli occhi. Quegli occhi verde smeraldo che caratterizzavano tutti i piccoli di casa Potter.

Secondo, perché James o lo amavi o lo odiavi. E Lily amava suo fratello.

“Primo Potter, tu non sai neanche che vuol dire menopausa, quindi non usare parole che non conosci. Secondo, io non ho detto che anche loro dovevano andarsene” accennò con la testa a Mike e Frank “L’invito a toglierti dalle scatole era rivolto solo ed esclusivamente a te.” Gli disse con un ghigno sadico dipinto sul volto.

“Peccato James.” Disse Frank.

“Già, l’hai sentita. Quella è la porta.” Gli diede man forte Mike accennando con una mossa imperiosa della mano la porta.

Alice e Albus scoppiarono a ridere.

Quella piccola nana biondo platino. Ma come osava rivolgersi a Jamie, il suo Jamie, in quel modo. Lily davvero non capiva perché James passasse in un modo o nell’altro tanto tempo con quella cretina col cervello ossigenato; sembrava quasi che, in fondo, a James piacesse la sua compagnia.

Inviperita, mulinò i suoi lunghi capelli rossi all’indietro e si mise tra i due ignorando completamente Aria.

“Jamie, hai visto Scorpius in giro?”

 

 

‘Eccola, ci mancava solo lei per iniziare al meglio questa giornata!’ pensò Aria vedendo apparire la più piccola dei Potter.

Lunghi capelli rosso fiamma degni dei Weasley e grandi occhi verde smeraldo, segno distintivo di casa Potter. Lily era solo al quarto anno, ma poteva già compiuto numerosissime stragi di cuori a scuola, oltre al suo chiacchieratissimo fidanzamento col rampollo di casa Malfoy.

Attaccatissima a James, Aria aveva la netta impressione di non piacerle molto; e di certo la cosa era reciproca.

“Ehi, Lils! No, non l’ho visto per sua fortuna. Quel viscido di un Serpeverde..”

“Occhio alle parole, James” fece Albus, colto sul vivo. Era infatti il primo Serpeverde in famiglia, un colpo al cuore per suo zio Ron, che aveva preso malino la notizia, più di quanto avesse fatto suo padre Harry, che invece sembrava non gli importasse affatto di dove fosse capitato il figlio.

Una cosa che Aria proprio non riusciva a concepire era il motivo per il quale un ragazzo simpatico intelligente e bello oltre ogni dire come Scorpius Hyperion Malfoy, stesse con una smorfiosetta come Lily Potter.

…Anche se, un pochino la invidiava, doveva ammetterlo: sembrava che Scorpius fosse il grande amore che tutte le ragazze sognano. Oltre ad avere tutte le qualità sopra  elencate, ed essere decisamente ricco, si era fatto in quattro affinché le famiglie li accettassero; i Malfoy avevano sempre odiato i Potter ed i Weasley, e viceversa, ed il fatto che il loro unico figlio si era innamorato dell’unica ragazza che convogliava in sé proprio quelle due famiglie doveva essere stato un duro colpo per i coniugi Malfoy, in particolare per il padre di Scorpius.

“Stava con tua cugina nella carrozza dei Prefetti.” Disse a Lily che, girandosi quasi a rallentatore, le sibilò un grazie a malapena udibile.

Questo era uno di quei momenti in cui Aria si chiedeva chi tra Lily e Scorpius fosse la vera serpe.

Come chiamato da una forza divina, il biondissimo Scorpius Malfoy, fece il suo ingresso seguito da Rose Molly Weasley, la ‘Prefetta Perfetta’ come la chiamavano James e Michael.

Ignorando chiunque altro presente nello scompartimento, Scorpius si diresse verso Lily sorridendo dolcemente. Si chinò su di lei.

Era una scena maledettamente romantica, ma ovviamente James Potter doveva rovinare tutto.

“Non davanti a me, Malfoy.” Disse mettendo una mano sulla bocca di Lily prima che Scorpius riuscisse a baciarla.

“Per Merlino, quanto sei noioso. Lasciali perdere,no?” fece Aria, che difendeva sempre Scorpius a spada tratta da James.

“La mia eroina!” scherzò Scorpius. A differenza di Lily provava una certa simpatia per Aria.

“Quando vuoi, Scorp!” gli diede una sonora pacca sulla spalle sorridendo, ma poi venne bruscamente scansata da Lily, impaziente di tornare tra le braccia del fidanzato.

Livida di rabbia, Aria si rivolse a Rose “Poi un giorno mi spiegherai che cavolo hanno che non va i tuoi cugini.”

Rose rise, una risata leggera e quasi civettuola che le scosse il corpo esile di risolini; i ricci color fiamma che si sussultavano ad ogni risatina, gli occhi nocciola, identici a quelli di sua madre, le osservavano la scena divertiti.

Aria adorava Rose Weasley. Era una ragazza dolcissime e molto, molto intelligente, oltre che veramente carina.

Perfetta per Frank, che la guardava imbambolato come un babbeo. I due si piacevano da secoli ormai e finalmente avevano iniziato a frequentarsi durante l’estate.

Abbandonando a malincuore la sua crociata contro Potter, si sedette accanto ad Alice, che aveva assunto un particolare color porpora mentre parlava con Albus, l’unico dei tre fratelli con cui Aria aveva un rapporto normale.

In quel momento Luke Khan, Tassorosso, entrò nello scompartimento ed il cuore di Aria iniziò a batterle nel petto ad una velocità impressionante: aveva per Luke una cotta bestiale.

“Aria, finalmente ti ho trovato” fece lui. “Ciao ragazzi. Oh, Paciock, meno male che ci sei anche tu.” Disse a Frank.

“Mi cercavi?” chiese lei balzando in piedi, ignorando il fatto che non cercasse solo lei e parlando con una vocetta che proprio non le apparteneva.

“Si, ho saputo che sei diventata Caposcuola”

Aria annuì con il capo.

“Grande anch’io! Ti cercavo apposta per questo.. dobbiamo vederci tra dieci minuti nel primo vagone.. ti aspetto la.. Ovviamente vale anche per te, Paciock. Ciao ragazzi!” fece Luke uscendo.

Aria iniziò a trafficare con la valigia a mano che si era portata nel treno.

“Respira, Ar, sei bordeaux!” le bisbigliò Alice, in modo che gli altri non potessero sentire.

“Bene, chi non ha intenzione di cambiarsi adesso esca, a quanto pare sono in ritardo.”disse Aria in tono spiccio.

“Ehi Ari, anche io sono Caposcuola, ti va se ci cambiamo insieme?” la prese in giro Frank.

“Certo, come no. Fuori.”

 “Ok,ok.. ” Michael fu il primo ad alzarsi. “Bè ragazzi, io vado a vedere se Hanna Montgomery ha voglia di fare.. emh.. una bella chiacchierata.. ci vediamo dopo! ”

“Aspettami Mike!” gli disse James uscendo di corsa, seguito da Frank che, rassegnato, aveva optato per cambiarsi in bagno.

“E adesso chi diavolo è Hanna Montgomery?” chiese Rose uscendo.

“Rosie, non dirmi che provi a seguire un filo logico le vicende sessuali di Michael.” Le disse Lily.

“Lily!” le fece Rose, che al contrario della cugina era molto riservata e poco disinibita, nonostante avesse due anni in più di lei.

“Che c’è, che ho detto!” 

Scorpius scoppiò a ridere e la abbracciò uscendo.

Nello scompartimento rimasero solo Aria e Alice, che aveva colto l’occasione per sostituire subito la sua t-shirt azzurra e i jeans che portava con la divisa nero-blu della sua casa.

“Credi che a Potter stia antipatico Khan?” le chiese Ali.

“Non lo so, perché?”

“Mi è parso stranamente silenzioso, quando è entrato Khan…”

“Tutto il contrario di Albus, eh?” Aria le fece gomitino mente si sfilava i pantaloncini, ignorando beatamente il messaggio che Alice le aveva dato tra le righe.

“Sta’ zitta! Pensa a Luke piuttosto!” le disse Alice rossa come un peperone.

“Ok, ok, non ti scaldare..” le disse sghignazzando. “E comunque io a Luke ci penso fin troppo.”  Bisbigliò, più a se stessa che all’amica.

Si tolse la canottiera e iniziò ad infilarsi le parigine blu, in tinta con il completo intimo che indossava.

Aveva deciso che quest’anno sarebbe stato diverso. Quest’anno avrebbe confessato a Luke Khan i suoi sentimenti; non prima di averlo cotto a puntino, ovviamente. Per questo aveva apportato alcuni cambiamenti alla divisa, sostituendo il mantello con un cardigan nero e le calze scure e i mocassini con le parigine e delle ballerine.

‘Da urlo’ aveva pensato provando l’abbinamento a casa.

Stava per infilarsi la camicia, quando notò poggiato sul sedile un fodero per occhiali. Richiamò l’attenzione di Alice, ma la ragazza notò l’abbigliamento di Aria in completino e parigine, invece che l’oggetto.

“Oh, ma vuoi farlo svenire allora Luke” le disse, la camicia sbottonata sul davanti, così come la gonna ancora da abbottonare.

“Si è un po’ il mio intento i effetti..” disse sorridendo. “Piuttosto, questo..” lo aprì e gli occhiali all’interno del fodero sembrarono tremendamente quelli da lettura di James Potter. Alzando lo sguardo notò una figura che si avvicinava alla porta scorrevole dello scompartimento.

Con una nota di terrore nella voce fece giusto in tempo a chiedere “Ali, hai chiuso la porta a chiave vero?”

Ma la risposta arrivò quando la testa di James Potter fece capolino dalla porta scorrevole “Ehi stanno qui i miei… Oh mio Dio!”

E le trovò così, Alice un po’ più vestita dell’amica, che urlava a James di uscire, a differenza di Aria, che invece se ne stava ferma immobile, impietrita in biancheria intima, parigine e fodero in mano.

“Cavolo, sei uno schianto, Hastings!” disse James, incapace di trattenersi.

Come risvegliata dal suo stato di trance, Aria urlò “Potter! Fuori di quiiiiii!!!!” per poi lanciargli il fodero, che lui prese al volo.

Sghignazzando chiuse la porta dietro di sé, lasciandola fumante di rabbia, sorda ad Alice che le diceva di calmarsi, mentre imprecava maledicendolo, dimostrando una conoscenza di tale linguaggio da fare quasi invidia a James stesso.

 

 

 

Allontanandosi James Potter non poteva non ripensare alla scena che aveva appena visto. Aria Hastings in biancheria intima era da mozzare il fiato. Aveva le gambe lunghe per la sua statura e un seno niente male, che James non aveva mai notato. Anche se la cosa più comica ed eccitante allo stesso tempo era l’espressione del suo viso: gli occhi ambra erano sgranati per la sorpresa e le labbra erano leggermente socchiuse. Le guance avevano cambiato colore più volte nell’arco di pochi secondi, da rosee erano diventate ceree quando lui aveva aperto la porta, per poi diventare rosse di rabbia e di imbarazzo; così rosse da fare quasi invidia ai capelli di Lily.

Rise tra sé. Quest’anno sarebbe stato di certo interessante.

Ma quella leggera vena di euforia scomparve quando, dopo aver incrociato per il corridoio Luke Khan, lo seguì con lo sguardo per accorgersi che il ragazzo aveva aspettato Aria fuori dallo scompartimento per qualche secondo prima che lei uscisse. E la aveva osservata anche con parecchio interesse, dal momento che con la divisa portata in quel modo, con la camicia bianca fuori dalla gonna, il cravattino allentato in modo da lasciare qualche bottone slacciato, la gonna più corta del normale e quelle parigine dannatamente sexy, Aria Hastings era una bomba.

“Che gambe, porca miseria!” Michael Lee Jordan aveva appena manifestato la sua presenza.

“E non l’hai vista in biancheria intima…” disse James con l’espressione di chi la sapeva lunga.

Mike lo guardò scettico. “Perché tu si invece?”

“Meno di due minuti fa. Per sbaglio ho aperto lo scompartimento dove si stavano cambiando e.. Bam.”

"Bam nel senso che ti ha lanciato qualcosa?"

"Anche. Ma ormai i miei occhietti innocenti avevano già visto tutto.."

“Cosa? Raccontami tutto, vecchio mio, vieni qui..” fece Mike, mettendogli un braccio intorno alle spalle e iniziando a chiedergli i dettagli.

“E Hanna Montgomery?”

“Oh, può aspettare qualche secondo” rispose Mike con noncuranza.

Allontanandosi per il corridoio, James si voltò un’ultima volta indietro per accorgersi che Aria era già scomparsa lungo il vagone con Luke Khan.

Con un sorrisetto ripensò ad Aria mezza nuda. Eh, si quell’ultimo anno sarebbe stato davvero da ricordare.

 

 

 

 Note dell'autrice: Essendo una totale andicappata, non riesco a capire se l'immagine ad inizio pagina si veda.. Spero vivamente di si, anche perchè ho passato più di due ora cercare foto di attori, modelli e simili che somigliassero ai protagonisti della mia storiella, sfiorando un esaurimento nervoso.. Spero vi sia piaciuta, siate clementi, è la prima volta che pubblico qualcosa..:)

A presto:D

  
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