Sai qual è
la cosa peggiore della famiglia? Non importa quanto tu li voglia odiare, quanto
voglia scappare da loro, quanto voglia anche disprezzarli, per te saranno
sempre speciali.
Sirius
odiava suo padre. Era uno schifoso, perfido Purosangue che venerava Voldemort
come un Dio, e odiava i Nati Babbani. E se non fosse stato illegale, suo padre
sarebbe stato una delle prime persone a diventare un Mangiamorte.
Sua madre,
era semplicemente... beh. In realtà non c’era niente che Sirius potesse dire su
sua madre. La detestava appassionatamente, si vergognava a chiamarla madre, e
anche parecchi anni dopo la sua morte fremeva al pensiero dei pochi momenti
passati con lei. Era un’orribile vecchia donna, per dire il minimo. Ma Sirius
lo sapeva, per quanto volesse negarlo, in qualche luogo in fondo al suo cuore,
sentiva ancora un briciolo di affetto per quel vecchio pipistrello. Una madre è
una madre, non importa quanto sia terribile la sua personalità.
E l’unica
persona rimasta era quella che maggiormente faceva soffrire il cuore di Sirius:
Regulus. Mentre poteva detestare i suoi genitori, Sirius non avrebbe mai
concesso a se stesso di odiare Regulus. Non importava quanto fosse terribile,
era pur sempre il suo fratellino. Le loro mentalità erano mondi separati, ma
loro avevano ancora qualcosa in comune; i loro antenati, i loro parenti.
Puoi dire
quanto siano differenti due fratelli solo sbirciando dentro le loro stanze.
Quella di Regulus era coperta da drappeggi argento e verde, mentre quella di
Sirius era decorata con rosso e oro, i colori di Grifondoro. Regulus era
d’accordo con gli ideali dei suoi genitori, mentre Sirius la pensava fermamente
altrimenti. Ma nonostante tutto, c’era qualcosa fra i due fratelli che non
poteva essere cancellato.
Quando era a
scuola, i suoi compagni Grinfondoro si prendevano gioco di Sirius. “Il tuo
fratellino è un Serpeverde” e simili. Non aveva mai avuto cuore di dire che
tutta la sua famiglia era stata a Serpeverde. Lo avrebbe solo fatto sembrare
strano, diverso, un estraneo nella loro casa. Quello che era. Aveva sempre
provato a dire a se stesso che lui apparteneva lì, che il Cappello Parlante
l’aveva smistato lì per una buona ragione. Era coraggioso, nobile, ogni qualità
che possedevano i Grifondoro. Ma il suo sangue diceva altro. Non poteva
dimenticare la sua razza, sebbene la disprezzasse.
I suoi
genitori amavano Regulus. Quando era un bambino, normalmente veniva colto dai
dubbi “Sono il fratello maggiore, sono il figlio più grande” diceva a se
stesso, “Perché mai Regulus è trattato come un re?”
Ma presto
imparò a ignorarlo. I suoi genitori degli irritabili vecchi folli, beati nella
loro ignoranza e stupidità, e lui non avrebbe dovuto regalare loro nemmeno un pensiero.
Ma restava il fatto che era un estraneo. In casa sua, a Hogwarts. Ovunque.
Quando
Sirius aveva scoperto che Regulus alla fine si era unito a Voldemort, non
sapeva bene come si sentiva. Sapeva da parecchio tempo che sarebbe successo, ma
quando finalmente accadde, si sentì sopraffatto da questa realtà. Suo fratello
era un Mangiamorte. Mentre lui lavorava incessantemente con l’Ordine della
Fenice tentando di sconfiggere il temuto Signore Oscuro, il suo fratellino
aveva unito le forze alle sue. Che fortuna.
Parecchie
persone erano orgogliose della propria famiglia. Sirius invece se ne
vergognava.
________________________________________________________________________________
Harry era
cresciuto. Era più alto ora, quasi quanto Sirius. I suoi capelli erano più
lunghi, e più disordinati del solito, come se non avesse potuto entrare in un
bagno da parecchio tempo. Era, inspiegabilmente, più magro di prima. Sirius
poteva immaginare a fatica quali avversità avesse dovuto affrontare il suo
figlioccio.
E per che
cosa? Sarebbe comunque morto presto.
Sirius fu
sopraffatto dal desiderio di stringere Harry, abbracciarlo e dirgli che tutto
sarebbe andato bene, anche se sarebbe stata una promessa vuota. Ma non poteva.
Non era vivo. Non era un fantasma. Era fermo in un limbo, finché Harry non
fosse morto, e poi entrambi sarebbero tornati nei reame del nulla insieme.
Come lui,
Harry, James, Lily e Lunastorta camminavano attraverso la foresta, Harry
camminava furtivamente verso di lui, con occhi determinati.
“Sirius” disse
a voce bassa, in modo tale che solo lui potesse sentirlo. “Ti devo dire una
cosa”.
“Continua”
replicò Sirius. Era impressionato da quanto Harry sembrasse calmo, normale,
anche se stava per affrontare il suo imminente decesso.
“Regulus”
cominciò Harry, e Sirius ebbe un piccolo sobbalzo nel sentire dopo tutto quel
tempo il nome del fratello morto, “Non era un Mangiamorte. Beh, lo era, ma...
quello che sto tentando di dire è che non era un cattivo ragazzo. Certo, si era
unito a Voldemort, ma non è rimasto a lungo al suo servizio. Stava provando a
fermare Voldemort, esattamente come te. Infatti, se avesse avuto la possibilità
di concludere il suo piano, avrebbe portato Voldemort assai vicino alla
sconfitta. Regulus, è morto provando a sconfiggere Voldemort. Era un eroe.”
“Come lo
sai?” replicò con voce roca Sirius. “Come sai tutto questo?”
Harry
sorrise, un sorriso rassegnato e amaro. “Sono venuto a conoscenza di parecchie
cose che non avrei mai immaginato, lo scorso anno. E... e io non voglio che
tu... te ne vada, senza sapere la verità. Senza sapere che non sei l’unico sano
di mente nella tua famiglia. Regulus non era tuo nemico. Ricordatelo.”
“Perché mi
stai dicendo questo?”
“Perché sì.
Ho scoperto quanto sia importante la famiglia, e che non si dovrebbe mai
rinunciare ad essa. Regulus non saprà mai che tu sei a conoscenza della sua
innocenza, ma anche solo il fatto che tu sappia
può essere sufficiente.”
E in quel
momento Sirius sentì un’ondata di rimorso abbattersi su di lui. Il suo nobile
figlioccio stava per morire, solo pochi minuti dopo aver risposto all’ultima
domanda di Sirius. Prima della sua stessa morte, aveva assicurato che il suo
padrino avrebbe, come avevano detto, riposato in pace.
Innanzitutto, ci tengo a ringraziare AliH per aver sottoposto questa storia alla mia attenzione. A parte mio (e beh... anche suo suppongo xD) ne valeva davvero la pena.
E credo che m'impegnerò nella traduzione di altre storie della stessa autrice.
Grazie anticipatamente a chiunque leggerà/recensirà la storia^^