Spazio autrice.
Salve genteee!! Eccomi di nuovo con il decimo capitoloo (WOOW XDXD)Bene questo è più che altro un capitolo di transizione, ma non per questo meno importante!^^ Spero vi piaccia.
Ho un annuncio importante da fare... Se ho fatto bene i conti, la fic si concluderà intorno al 17/18 capitolo ^^(Ancora altri 8 chappy di questa tortura ndvoi XDXD)
Devo ringraziare tutti i lettori: ogni giorno aumentano le visite!! *-* Me feliceeee
E poi ci sono dei ringraziamenti speciali a
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VI ADOROOOOOOOO :):) GRAZIE MILLE! ** Spero di non deludervi!

Di Nuovo Gli Ostacoli

-Allora?!-
-Allora cosa?!-
-State insieme SI o NO?!- mi chiese Kagome con impazienza. Sango gustava la scenetta divertita, mangiando patatine fritte.
Avvampai di colpo. Mi vergognavo tremendamente. Sesshomaru mi faceva proprio uno strano effetto, anzi, più che strano era “un brutto effetto”. Ero completamente andata, fusa, rimbambita.
-Riin!! Sto aspettando- sorrise ancora.
-Beh, diciamo che… insomma più o meno… SI!- affermai alla fine.
-EVVIVAAA!!-
-Bene, sei ufficialmente entrata in famiglia Tashio mia cara!- disse Sango sorridente.
-Adesso come minimo, dovremmo brindare!- Kagome era la solita.
-Brindare per cosa?!-
Una voce maschile si intrufolò nel discorso. Era Miroku seguito da Inuyasha.
-Oh beh…Rin e Sesshommmm-
Tappai la bocca a Kagome e cominciai a ridere come un’ebete.
-Ehehehe! Nientenienteniente- dissi nervosa. Sango rise e prese la parola.
-STANNO INSIEME!- gridò lei, tanto che tutti i ragazzi del chiosco si rigirarono. Ero diventata viola e avrei voluto sotterrarmi.
Miroku e Inuyasha mi osservavano quasi intimoriti.
-Tu. E. Mio. Fratello. Sta-Sta-state. Insieme?!?- Inuyasha era sbigottito. Io più di lui.
-Sì-
Ci fu un attimo di silenzio, durante il quale tutti e cinque ci fissammo increduli.
-MA E’ MERAVIGLIOSOOOOOOO!!!!!- gridò Miroku saltandomi letteralmente addosso. Sentii gli altri ridere, compreso Inuyasha, mentre rischiavo una crisi respiratoria.
Alla fine Miroku mi lasciò andare e rise insieme agli altri. Anch’io mi lasciai andare e partecipai al loro scherzo.
-Bene, dopo aver tormentato la piccola Rin, che ne pensate di andarci a prendere un bel gelato?- sentenziò Sango
-Certo amore!- esclamò Miroku, guardandola sornione. Inuyasha, invece, osservò Kagome con timidezza.
-Ti va il gelato?- le chiese lui, gentilmente.
-Sì, moltissimo- rispose lei con enfasi. Si sorrisero e prendendosi per mano, si avviarono al bar del chiosco. Io spalancai la bocca, meravigliata.
-EHIEHIEHIEHI! FERMI VOI DUE!- gridai a Inuyasha e Kagome. Loro si voltarono insieme sorridendo imbarazzati.
-Mi sono persa qualcosa?!- chiesi ridacchiando.
-Ooh beh, Rin tesoro, volevo dirtelo, se non fossero arrivati mentre ci raccontavi di Sesshomaru- disse lei, rossa in volto.
-E tu che hai da dire a tua discolpa?- domandai minacciosa a Inuyasha.
-Eheheheeh! Io… Io..-
-Lascia stare, comunque era quasi ora!! Mi avevate stufato entrambi!- dissi incrociando le braccia al petto.
Loro risero in coro.
-Eravamo decisamente ridicoli- affermò Kagome ridendo.
-Eravate?!- domandai con ironia
-Che vorresti dire?! Eh?!- Inuyasha fece finta di arrabbiarsi.
Ci guardammo per un attimo per poi scoppiare a ridere tutti e tre insieme.
-Andiamo dai! Sango e Miroku ci stanno aspettando!- esclamai.
Arrivammo al bar e li trovammo seduti ad un tavolino. Ci fecero cenno di raggiungerli.
-Allora chi si offre di andare ad ordinare?!- chiese Kagome
Io mi sentivo un po’ a disagio in mezzo a tutte quelle coppiette così decisi di offrirmi volontaria.
-Io l’accompagno, se dovesse succederle qualcosa durante il tragitto Sesshomaru mi ucciderebbe!- disse Inuyasha ridacchiando insieme agli altri. Io lo spintonai, per poi sorridere.
Arrivammo al bancone, stuzzicandoci un po’.
-Quattro coni e una granita- dissi sorridente
-Ehi Koga! Hai sentito la novità?!-
La voce di Ginta, che era poco distante da me, mi arrivò all’orecchio senza volerlo.
-Cosa?-
Mi sentivo i loro sguardi addosso, ma decisi di non muovermi e di far finta di niente.
-Rin e Sesshomaru- sussurrò lui.
Con la coda dell’occhio, lo vidi fare dei gesti ammiccanti al demone-lupo, per fargli capire la questione.
Koga sghignazzò di gusto.
-Ah sì?! Non mi stupisco…- rispose serio.
-Che ne pensi?- chiese Ginta
-Non sono preoccupato-
-Perché?-
Il cuore mi era arrivato in gola e sudavo a freddo. Avrei voluto girarmi e prenderlo a schiaffi, ma non riuscivo a muovere un muscolo.
-Perché non durerà molto… Sesshomaru non è il tipo da storie serie e se lo fa, è perché ha un secondo scopo, come con quella stupida di Kagura- disse ridacchiando
Ginta sogghignò insieme a lui.
Tremavo. Come poteva dire certe cose?!
-Che problemi hai?!- Inuyasha si avvicinò pericolosamente a Koga. Aveva sentito tutto anche lui.
-Che cavolo vuoi?-
-Ti consiglio vivamente di chiudere quella fogna. Mio fratello non scherza… e nemmeno io- disse serio.
Sgranai gli occhi vedendo quella scena. Perché?! Perché doveva ancora tormentarmi quello stupido?! Non gli era bastata una lezione?!
I loro visi erano vicini, anzi vicinissimi. Koga lo guardò e poi con un ghigno si allontanò.
-Non ho tempo da perdere con te Inuyasha, perciò se vuoi scusarmi-
Lui fece per andarsene, dando una botta alla spalle di Inuyasha, seguito a ruota da Ginta.
-Idiota- sussurrò Inuyasha. Poi si voltò verso di me, che lo guardavo intimorita.
-Rin, non ascoltarlo-
La gola mi si era completamente seccata. E se ciò che diceva Koga era vero? Se Sesshomaru fosse davvero così opportunista e materialista?!
-Inuyasha… portami a casa- dissi con lo sguardo basso. Lui annuì. Tornammo dagli altri e li salutai. Inuyasha lanciò uno sguardo eloquente, loro d’altra parte capirono e non fecero domande. Gli avrebbe spiegato dopo. Durante il tragitto in macchina non fiatai.
-Rin, ti prego dì qualcosa-
Io fissavo avanti a me. Inuyasha sbuffò.
-Non puoi farti condizionare dalle parole di un viscido come Koga. E’ innamorato di te, di certo non potrebbe esultare sapendo che tu non contraccambi i suoi sentimenti-
-Non è questo il punto- sussurrai.
-E’ mio fratello e so come si comporta, fidati di lui, non ascoltare gli altri- affermò Inuyasha.
Eravamo arrivati a casa mia. Io gli sorrisi e lo abbracciai.
-Grazie-
-Rin, per tuo rispetto e per salvaguardare la vita di Koga, non dirò nulla a Sesshomaru. Non oso immaginare cosa potrebbe combinargli se sapesse quello che è successo-
-Hai ragione-
-Allora…ci vediamo domani-
-Sì e grazie ancora-
-Stai su, mi raccomando- disse lui con premura. Io gli sorrisi e chiusi lo sportello.
Entrai in casa e corsi subito in camera, per poi fiondarmi sul letto.
Le parole di Koga mi avevano colpito.
Se fosse vero quello che diceva? In fondo con Kagura era stato così e poi con quel caratteraccio che si ritrovava non era poi così incredibile. Se davvero fossi solo un passatempo?! Se voleva davvero usarmi solo per secondi fini?!
Le tempie mi pulsavano e i battiti cardiaci erano aumentati di colpo. Avevo paura. Mi stavo solo illudendo?! Premetti il cuscino sul viso come a nascondermi. Non volevo crederci. Non potevo crederci.
Cominciai a piangere a dirotto. Possibile che stare con Sesshomaru significava soffrire così tanto?
Dovevo parlargli. Dovevo capire cos’ero per lui.
E con quei tristi pensieri in testa, mi addormentai profondamente.