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Autore: Exentia_dream    30/08/2010    11 recensioni
Questa storia ha partecipato al contest "Family, my love..." di jadina94, classificandosi prima. Spero vi piaccia e, vi supplico, di lasciare anche una piccolissima recensione, per farmi sapere se vi è piaciuta o meno. Grazie ancora a jadina94.
"Emmett perché mi tratti così?"
"Io non ti tratto in nessun modo."
"E' questo il punto!"
"Cosa vuoi che faccia? Che mi prosti ai tuoi piedi perchè grazie a te sono un vampiro?"
"No, ma..."
"Sai una cosa, Rose? Avrei preferito morire divorato da quell'orso, piuttosto che..."
"Basta, ti prego. Non dire più niente."
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emmett Cullen, Rosalie Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Nickname: Exentia_dream
Titolo: Brillare al tramonto.
Coppia: Emmett Cullen, Rosalie Hale
Genere: Romantico, introspettivo
Rating: Giallo
Avvertimenti:
Trama: Emmett e Rosalie in luna di miele.
Note dell’autore: E' la prima volta che scrivo di Emmett/ Rosalie, perciò... chissà cosa ne esce. Ho immaginato un po' una delle tante lune di miele dei due e i pensieri di Emmett. Spero vi piaccia ^^ e che non abbia reso futile questa coppia.

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Brillare al tramonto

"Emmett!"sbuffò e si appoggiò sul letto senza un briciolo di delicatezza.
Io, ovviamente, fingevo di dormire. E in casi come questi, quando vedevo Rose spazientirsi mi chiedevo "Ma non sa che noi vampiri non dormiamo?" No, probabilmente no.
"Rose... dai, ancora cinque minuti."
"Oh... ti prego."
"Ma c'è il sole."
"E allora? Siamo sull'isola di Esme, siamo S.O.L.I."
Era vero. Avevo davvero sbagliato a far scegliere a lei la destinazione della nostra luna di miele.
Il telefono di Rosalie squillava ininterrottamente da due giorni. "Rose rispondi."
"Sì." si avvicinò al tavolo dove aveva appoggiato quel maledetto aggeggio. Ma quanto era bella? "Pronto?"
"Rooose." eh già, le urla di Alice giunsero fino ai miei timpani. E nin perché io, da buon vampiro, avessi i sensi più acuti rispetto ad un umano qualsiasi. No. Era la voce del folletto ad essere troppo... squillante. Persino un sordo l'avrebbe sentita.
"Alice! Quando sono in luna di miele non devi disturbarmi. MAI." Rose era così... era impulsiva e abbastanza irascibile. Con me, invece, era dolce. Solo con me. "Appunto, proprio per questo." sorrise nervosa. "Vedremo, Alice. Vedremo."
Mi raggiunse con aria di sfida. La guardai, come se non avessi visto niente di più bello al mondo. Anzi, in effetti era proprio così: in tutta la mia vita da umano e per quella piccola parte d'esistenza eterna che avevo vissuto fino a quel momento, nemmeno le sette meraviglie erano minimamente paragonabili a Rosalie.
Rosalie Hale. La mia sposa. La mia salvezza.
"Allora?" chiesi, inarcando un sopracciglio.
"Beh, Alice dice che oggi non usciremo da questa stanza. Ha torto, vero?" Adoravo il suo tono minaccioso: era divertente. Infatti risi.
E, come al solito, ogni volta che la prendevo in giro, lei si posizionava a cavalcioni su di me e mostrava i denti.
Era stupenda anche così. "Mi stai sfidando, Rose?"
"Emmett. Ti ditruggo se oggi non usciamo di qui."
"Ah-Ah"
"Ti ho dato io la vita... posso anche togliertela. Ricordalo."
"In realtà, Carlisle mi ha reso quello che sono."
Ci pensò un po' sù. "Sì, ma io ti ho portato da lui. E quindi, ho il diritto di ucciderti."
"Se volessi farlo, basterebbe che andassi via. O che non mi guardassi più."
"Oh, Emmett..." mi abbracciò forte. Ed era quello che desideravo in quel momento: sentirla su di me. Sentire il suo respiro sul collo, il suo profumo e il suo corpo tanto vicino da far venire i brividi.
No, non volevo fare l'amore. Volevo solo stringerla... e ricordare. "Rose?"
"Mh?"
"Ti amo."
"Sì, ma così non vale."
"Così come?"
"In questo modo, vinci sempre tu. Ed io perdo."
"Sì, hai ragione."
"Davvero? Quindi, usi le belle parole solo per vincere?"
"Sì." Rose mise il broncio ed io adoravo l'aria da bambina che si disegnava sul suo viso da donna. Sorrisi. "Per vincere il tuo abbraccio."
"... stai continuando a vincere."
"Ah sì?" chiesi malizioso.
"Sì. Ma stavolta il premio è un po' più importante."
"Sarebbe?"
"Vuoi saperlo?"
"Sì."
"Chiudi gli occhi."
Prese a baciarmi lentamente le labbra, succhiandole e mordendole. Ne disegnava il contorno con la lingua e poi si lasciava andare a quei baci che tanto amavo.
Rose poteva sembrare spavalda, ma non lo era. Quello che la rendeva così... nervosa era la sua insicurezza. La Rose dura e menefreghista non esisteva: era solo una maschera.
Il bacio durò non so quanto. Forse ore... noi vampiri non avevamo bisogno di respirare. "Wow." dissi, non appena allontanò le sue labbra dalle mie.
"Già. WOW!" sorrise, alzando gli occhi al cielo.
Se solo tutti avessero potuto conoscere Rose per ciò che era realmente, non starebbero continuamente a chiedersi perchè io l'amassi tanto.
Ma infondo, forse, era meglio così. La paura che Rose potesse andare via da me era sempre stata troppo forte.
"Abbracciami ancora." le chiesi. Avevo bisogno di lei più di quanto avessi mai avuto bisogno dell'aria nella mia vita umana.
"Emmett."
"Dimmi amore."
"Grazie."
"Oh Rose, sono io che devo ringraziare te. Tu mi hai salvato, non mi hai lasciato morire in quel bosco."
"Sì, beh, è vero. Ma tu hai fatto molto di più."
"Oh no, non credo."
"Sì, invece. Ascoltami: la vita di un... umano prima o poi finisce. In un modo o nell'altro. Quella dei vampiri è una vita eterna e questo, spesso, porta alla pazzia, alla disperazione. Emmett, grazie al tuo amore mi hai salvata da tutto questo."
"Rose, mi hai amato prima tu. Io ti odiavo."
"Touchè." disse divertita e un pò malinconica, forse. "Ma adesso mi ami, vero?"
"Sì. Oltre ogni cosa."
E, in realtà, le avevo detto una bugia: ogni cosa ha un limite. Il mio amore per lei non ne aveva.
"Perché mi odiavi?"
"Non so." il mio odio per lei era un riflesso incondizionato della mia paura di amarla e di essere poi dipendente da lei, come da una droga. Ma Rose per me è stata tutt'altro che una droga: lei non mi ha condotto in un baratro senza uscita, non mi ha mai regalato la morte in cambio di un po' di piacere, no. Rose ha fatto l'esatto opposto: mi ha fatto rinascere. "Non era nemmeno odio, sai? Era un sentimento strano."
"Sono stati i miei comportamenti?"
"All'inizio sì. Eri insopportabile, davvero." le dissi sorridendo. Sapevo che i ricordi di quell'epoca le facevano male, ma sapevo che meritava una spiegazione di come i miei sentimenti verso di lei fossero cambiati. E glielo avrei spiegato ogni volta che lo avrebbe chiesto.
"Mi dispiace."
"Nah. Però, sai... ho capito di amarti poco dopo quel litigio."
"Quale? Ce ne sono stati tanti." si divertì a pensare su quante cose inutili avevamo litigato. Il discorso che stavamo per affrontare era un tasto dolente per me e lo sarebbe stato per tutta la mia esistenza.
Mi persi nei ricordi.

"Emmett perché mi tratti così?"
"Io non ti tratto in nessun modo."
"E' questo il punto!"
"Cosa vuoi che faccia? Che mi prosti ai tuoi piedi perchè grazie a te sono un vampiro?"
"No, ma..."
"Sai una cosa, Rose? Avrei preferito morire divorato da quell'orso, piuttosto che..."
"Basta, ti prego. Non dire più niente."

Andò via di casa e proprio mentre mi voltava le spalle, io capii che l'amavo. E, se avessi potuto, avrei pianto per quanto ero stato stupido.
Tutt'ora, quando ci penso, mi chiedo come abbia fatto a dirle quelle cattiverie. Come abbia fatto ad essere così insensibile.
"Quando sei andata via..." ammisi, alla fine.
"Oh... Emmett era solo rabbia."
"Sono stato uno stupido." Tremavo, ma non avevo freddo.
"Shh, Emmett. Non devi pensarci più. E' tutto finito: ora siamo insieme, in luna di miele."
"Io ci avrei scommesso." dissi, con un sorriso sornione.
"Oh, non credo proprio." Rose rideva. Ed io adoravo il suo sorriso.
Avrei patito le pene dell'inferno solo per vederla sorridere. "Sai? Anche essere vampiro ha i suoi lati positivi."
"Sarebbero?"
"Se fossi stato umano, a quest'ora avrei lo stomaco spiaccicato."
"Emmett, perdonami. Avevo dimenticato..."
Le strinsi i polsi: non volevo che si allontanasse da me. "No. Non andare, Rose. Questo è il tuo posto."
"Il mio posto è ovunque ci sei tu."
Volevo vederla sorridere ancora. "Il tuo posto è accanto a me, su di me, sotto di me."
"Sei un pervertito, Emmett." si finse offesa, ma stava ridendo.
"Passeggiamo un pò."
La presi per mano e la portai fuori dalla stanza. Avrei potuto correre, ma volevo camminare. Lentamente.
Il mare era limpido e pulito. Odorava, ma il profumo di Rose era tutt'altra cosa.
Lì, c'era davvero da giocarsi l'anima.
"A che pensi?" mi chiese, notando l'insistenza dei miei occhi su di lei.
"A quanto sei speciale."
"Beh, sono un vampiro... mica posso essere normale?"
"No, non intendevo solo per la nostra natura... ma per la persona che sei."
Si fermò all'istante, negli occhi la tenerezza di chi sente ancora il battito del proprio cuore.
Posò una mano sul mio petto, proprio lì, dove molto tempo fa, qualcosa avrebbe fatto sentire la sua presenza con un battito. Mi guardò e sorrise. "Ti amo Emmett."
Sapevo che mi amava: mi aveva sposato non so quante volte! Ma sentire quelle parole pronunciate dalla sua voce dolce e armoniosa mi fece commuovere. "Vieni qui." la baciai.
"Ti sposerei altre mille volte, Emmett Cullen."
"Oh, stanne certa che lo farai."
Avevamo un'eternità da vivere. Tempo che nessuno più avrebbe potuto rubarci, ma questo non toglieva valore agli istanti che passavo con lei, anzi... ne amplificava l'importanza.
Il sole cominciava a salutare la terra e lentamente si tuffava nel mare.
Noi eravamo lì: stesi sulla sabbia, a guardarci e sorridere.
Avremmo potuto fare tante altre cose, ma in quel momento stavamo bene così: mentre il mondo viveva, il tempo passava e noi brillavamo al tramonto.

***

Angolo autrice: questa storia ha partecipando al contest "Family, my love..." indetto da jadina94, classificandosi prima. Ringrazio ancora jadina94 per avermi dato la possibilità di cimentarmi in qualcosa di nuovo per me e per aver apprezzato a tal punto la mia storia.
Questo è stato il mio primo contest in assoluto.
Ho deciso di partecipare per sfizio e, mentre scrivevo ero sicura di non arrivare a tanto.
Insomma, arrivare al prima al primo contest, con un punteggio pieno poi... è una gran bella soddisfazione.
E' stato davvero difficile convincermi di questa storia, soprattutto dopo che ho saputo che Emmett e Rosalie erano i personaggi preferiti della GIUDICIA: avevo "paura" che non le piacessero abbastanza, che la storia potesse sembrare stupida, letta e riletta... invece, a quanto pare, non è stato così.
La prova più difficile adesso è sapere se piace a voi che leggete xD, perciò vi prego di lasciare un commentino, anche piccolo piccolo.*me si prosta in ginocchi, con le mani congiunte davanti al viso come se di fronte ci fosse il papa*.
Ringrazio comunque anche coloro che leggeranno soltanto e chi inserirà questa shot da qualche parte. Grazie ancora a jadina per la pazienza che ha avuto e per la velocità e la precisione con cui ha rispettato i termini di scadenza del contest. Spesso i risultati tardano ad arrivare, lei invece, su questo punto in particolare, è stata davvero fantastica.

Qui c'è il giudizio completo.

Prima classificata:
Exentia_dream
Brillare al tramonto

Grammatica: 10/10
Solo un errore di battitura che, essendo tutto il resto perfetto, non ho avuto cuore di contare per abbassare il punteggio.
Bravissima ^^

Forma: 10/10
Per-fet-ta. Direi che non ho altro da dire. Complimenti ^^

IC: 10/10
Sono loro. Senza alcun dubbio sono i miei amatissimi Rose ed Emmett.

Gradimento personale: 10/10
Sono Rosalie ed Emmett e li amo. Il tuo modo di scrivere non ha una sola pecca, e perciò… punteggio pieno xD

Totale: 40/40

   
 
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