Salve a tutti! ^^
Eccomi tornata all’attacco con un nuovo capitolo, spero
che possa piacere ^^.
Questa storia mi sta risucchiando tutte le energie e più
ci avviciniamo al punto più è peggio, spero di uscirne viva alla fine XD
Ringrazio immensamente tutti quelli che hanno recensito
e ogni piccola visita, significa molto per me, grazie ^-^
Albicoccacida, a
parte che Rose gliel’ha in qualche modo “confessato”, a quanto pare Jay
comincia a sentire qualcosa che non riesce a spiegarsi, spero in questo capitolo
di essere riuscita a mettere in parole quello che in realtà gli passa per la
mente ^^, grazie per le recensioni, 1bacione.
Candidalametta,
innanzitutto grazie delle recensioni cara *-*, in secondo luogo sono contenta
di essere riuscita a trasmettere il malessere di Jared, quello che sto cercando
di fare è calarmi quanto più possibile dentro di lui, so che è un impresa
alquanto impossibile, ma credo che lui abbia una serie di tormenti dentro di sé,
che ne sia in qualche modo pieno e che
abbia dovuto imparare a conviverci, vorrei solo rendere quello che deve provare
ogni singolo giorno . (So che non ci riuscirò mai, ma
ci provo XD) Detto questo non posso fare altro che ringraziarti ancora =* e
spero che il capitolo ti piaccia ^^
Buona lettura a tutti.
Ho
rinunciato a tutto per lei.
L’ho fatto
perché sento che anche se avessi in mano il mondo significherebbe ben poco
senza di lei.
È
diventata una piccola parte indispensabile della mia vita, la sua sola presenza
mi aiuta a star bene, so che tutto questo è cominciato nel peggiore dei modi, so
di averla maltrattata, di averla fatta soffrire molto più di quanto credessi,
ma ora che ho capito di voler vivere il resto della mia vita con il suo profumo
ad invadermi la casa, e la sua presenza costante a darmi conforto, so che non
la lascerò più andare.
Lei è la
ragione della mia esistenza.
Non
chiedetemi come sia arrivato a tutto questo, sembra sia quasi una malattia, una
droga di cui non posso fare a meno, perché sono caduto nella mia stessa
trappola e non sopporterei di perderla, chiunque ci provi dovrà passare sul mio
cadavere.
Perché
lei è così grande da occupare e cibarsi dell’aria che mi circonda e io glielo
lascio fare, perché so che non potrei farne a meno.
Mi
annullo per lei, così come lei fa con me.
Non ho mai
creduto all’amore, ma, da quando l’ho conosciuta, questo si è fatto spazio nella
mia vita, prepotentemente, schiaffandomi in faccia la realtà.
L’amore
esiste ed è la forza più distruttrice che sia mai stata creata e nel contempo
l’energia che alimenta questa enorme macchina fatta di volti, cuori che battono
e strane fitte allo stomaco.
E io sono
fin troppo consapevole del mio cuore che batte mentre la guardo dormire al mio
fianco, ingoio a vuoto, dopo aver fatto l’amore con lei. Lei che mi da tanto e
che vuole così poco in cambio.
È così
incredibilmente bella. Porto una mano a sfiorarle una guancia per toglierle
quella ciocca ribelle di capelli dalla fronte…
“Auhauahauahauha!”
Rose scoppia a ridere e io alzo gli occhi al cielo.
È più o meno la quindicesima
volta che proviamo questa scena e ogni volta che le accarezzo il viso lei si
mette a ridere come una matta e ci mette circa mezz’ora per riprendersi. David
è esasperato, si passa una mano tra i
capelli e sono sicuro che non sa se fare una scenata isterica o rinunciare, il
suo umore non è per niente migliorato in questi giorni e continuo a domandarmi
il perché, è sempre stato una persona solare che difficilmente si lasciava
abbattere da qualcosa, eppure ora sembra non riuscire a riprendersi.
Sono, sinceramente un po’
preoccupato per lui, soprattutto quando lo scopro a lanciare occhiate apprensive verso Rose,
quando lei non lo guarda.
Ho la stranissima impressione che
Dave si sia preso una cotta per lei, bè, insomma,
sembra così strano parlare di cotta alla nostra età, un “sano interessamento”
oserei dire, cosa alquanto difficile da credere perché mi ero fatto un’idea
completamente diversa di lui e in genere non sbaglio. Ma la cosa mi
insospettisce, soprattutto quando Rose sembra accorgersene e scambia con lui
silenziosi discorsi che so che non riuscirò mai ad intuire.
Non che tutto questo mi dia
fastidio, è solo che non mi piace essere all’oscuro di qualcosa!
Va bene, va bene lo ammetto, un
po’ sono geloso. La verità è che non mi sono mai sentito più vicino ad Alan come in questo momento.
Mi volto ad osservare Rose
accanto a me. Lo faccio da giorni, ormai.
La sua pelle, stranamente più
chiara del solito, imperlata da un piccolo strato di sudore. Lei incrocia il
mio sguardo e sorride, le faccio l’occhiolino.
Non voglio che nessuno la tocchi
o le faccia del male, per tutto l’oro del mondo, la sua presenza mi fa bene, e
sono sempre lì ad osservarla, diviso tra il bisogno imminente di sentirla mia e
questo strano senso di protezione. Non riesco ad evitare di essere in qualche
modo geloso per questo suo condividere qualcosa con Dave,
che non ha niente più di me, e non riesco a spiegarmi come lei lo ritenga degno
di tale opportunità.
Potrò anche essere il suo idolo,
ma resto nascosto nell’ombra qualche passo lontano da lei, diviso da un muro
invisibile dalle sue silenziose sensazioni. La sua mente è un pozzo che
nasconde dei segreti, ne sono fin troppo consapevole ogni volta che vedo riapparire
l’ombra di ciò che è stata i primi giorni in cui non riuscivo a capirla,
abilmente nascosta dietro sorrisi e ottimismo.
Mi domando troppo spesso se
riuscirò mai a capirci qualcosa, a volte mi sento così insignificante per lei,
quando, viceversa, lei ha saputo starmi vicino quando nemmeno io mi rendevo
conto di averne bisogno, avevo dimenticato da tempo la sensazione di leggerezza
data dalla certezza di avere qualcuno che ti aiuti a dividere il peso senza
fartelo nemmeno notare.
Mi sento un uomo diverso da
quando l’ho conosciuta e non so se tutto questo mi piaccia o meno.
Mi lascio cadere esausto sui
cuscini del letto di scena, Rose ha smesso di ridere certo, ma quella scena è
un indubbio fallimento, si sta scusando farfugliando qualcosa di incomprensibile,
o almeno io sono troppo stanco per concentrarmi sulle sue parole.
Da quando si è sciolta la
tensione che mi portavo dentro da qualche mese, sento di dover recuperare le
decine di notti insonni, ogni volta che la mia testa si appoggia su qualcosa di
comodo perdo i sensi in meno di un millisecondo, cosa che mi sta accadendo
anche ora a giudicare dall’allontanarsi del frastuono.
Poi tutto diventa buio…
“Jay, Jay, Jared” la voce è
sempre più vicina, apro gli occhi a fatica, trovandomi di fronte ad una faccia
che avevo appena lasciato indietro nei miei sogni “Rose” farfuglio sorridendo,
lei sorride a sua volta, e sono sicuro di stare ancora sognando quando qualcuno
alla mia destra mi molla un ceffone “ahia!” strillo mettendomi seduto sul
letto, chi diamine è stato? Dio, che dolore! Mi avrà lasciato come minimo il
segno! Che intenzioni aveva, rompermi la mascella per caso? Ma chi è questo
animale!?
“Ehi fratellino, che fai ti
addormenti?” parlando di animali.
“Shan” sibilo tra i denti mentre
mi guardo intorno cercando di risvegliarmi del tutto, Rose è a pochi centimetri
da me inginocchiata sul letto e ride di gusto parlando con mio fratello, in
piedi alla mia destra, la mano incriminata posata dolcemente sulla spalliera
del letto a due piazze disfatto, porta gli occhiali da sole come al solito,
deve essere appena arrivato, mi aveva accennato che sarebbe passato a trovarmi
in questa landa deserta in cui ci troviamo.
David più in là urla qualcosa ad
una decina di ragazzi che lo ascoltano preoccupati e sull’attenti, il frastuono
è talmente tanto che riesco a cogliere solo poche parole “la mia protagonista
ride della mia scena, il mio protagonista si addormenta come un sasso durante
una mia scena, il tecnico del suono…” smetto di
concentrarmi per capire cosa sta dicendo, intorno a noi è tutto un vociferare,
siamo decisamente in troppi su questo
set.
Giriamo le scene al chiuso ormai,
dato che fuori si è trasformato nel polo nord, siamo a Novembre inoltrato e il
gelo comincia a farsi sentire qui in Scozia.
Amo il freddo in ogni caso, è
sicuramente il mio elemento.
“No ma dai! E quindi lo faceva
anche quando era piccolo?” sento Rose ridere di gusto e ritorno a concentrarmi
sulla mia collega e il mio caro, adorabile, nonché delicatissimo fratello
maggiore.
“Oh sì te lo assicuro, si
addormentava anche sul pavimento di casa affianco al cane!” conferma lui
facendole l’occhiolino, che razza di idiota deficiente.
“Grazie Shan, ora potresti
evitare di raccontare i dettagli scandalosi e intimi della mia infanzia a Rose?”
sibilo di cattivo umore.
“Oh avanti JJ stavamo solo
scherzando!” esclama lui dandomi una pacca sulla spalla, rischiando di
frantumarmela.
“Ma porc…delicatezza
no eh??” urlo massaggiandomi il punto dolorante.
“Oh scusa fratellino, sai Rose
lui è abbastanza delicatuccio” lei continua a ridere e lui ci trova gusto a
prendermi in giro quando sa che mi da fastidio.
Mi alzo dal letto e mi avvio
verso la roulotte sistemata poco lontano, Shan e Rose mi seguono a ruota come
due ombre. Alzo gli occhi al cielo, sarà dura da sopportare.
Entriamo al calduccio, la mia
giovane collega si sistema a gambe incrociate sulle lenzuola immacolate del mio
letto appena rifatto e mio fratello si accomoda su una sedia allungando le
gambe sul tavolo, lancio un’occhiata truce a entrambi, la faccia da ebeti col
quale ricambiano è quasi da schiaffi, come osano sporcare con le loro sudice
scarpe la mia roba?
“Giù quei piedi Rose, vale anche
per te Shan!”
“Oh avanti Jared sei un nonno!”
esclama Shannon senza obbedire.
“Detto da te è un complimento
mister “quasi quarantenne”” mi avvicino
alla mia scorta di bevande per prendermi qualcosa da bere, pesco un succo e ne
offro anche agli altri due.
“Io sono giovane dentro e fuori
per tua informazione” ribatte lui afferrando il succo. Lo lancio anche a Rose
ma come al solito lei non riesce a prenderlo al volo, e le finisce diritto diritto in testa.
“Ahi, Jared! Mi si formerà un
bernoccolo ora lo so” commenta imbronciata massaggiandosi la testa e
recuperando il succo.
Sorrido divertito, è così buffa a
volte, e un’occhiata di mio fratello mi
fa intendere che lui sta cominciando a capire qualcosa, non c’è verso di tenere
nascosto qualcosa a Shannon, non ci sono mai riuscito, da quando mangiavo le
caramelle di nascosto alla mamma quando avevo appena 6 anni, lui ne era sempre
a conoscenza. Sembra quasi capace di leggermi dentro.
Distolgo lo sguardo incapace di
guardarlo ancora negli occhi, cosa che non farà altro che confermare i suoi
sospetti, ne sono consapevole.
“Allora ragazzi, cosa fate in
genere in questi casi? Quando l’amico lì fuori comincia a sclerare
come una femminuccia intendo” domanda Shan, si comporta come se il nostro
silenzioso scambio di sguardi non sia mai avvenuto, ma so che l’argomento verrà
fuori appena saremo soli.
Mi porto il succo alla bocca per
avere una scusa per non rispondere.
“In genere le riprese non
riprendono fin quando Dave non si calma, è molto
suscettibile da qualche settimana” risponde Rose massaggiandosi ancora la
testa.
“Oh bene, che ne dite di uscire?”
“Uscire? Intendi uscire, uscire?”
esclama lei eccitatissima, è la prima volta che la vedo così.
“Bè sì mia giovane amica, conosci
il concetto no? Si prende un taxi e ci si va a fare un giretto per il
paesaggio” commenta Shan distrattamente.
Rose guarda me, so che sarebbe
felicissima di uscire da quelle soffocanti quattro mura che ci hanno costruito
intorno, ma il tempo non è dei migliori e inoltre siamo, e scusate se mi
ripeto, in una landa desolata sospesa nel
nulla “Rose non c’è niente da vedere qui”
“Oh ti prego Jared! Guarderemo il
paesaggio e poi un po’ di aria mi farà bene, cioè ci farà bene” la sua espressione è talmente rapita che non posso
fare a meno di annuire, senza opporre nemmeno un po’ di resistenza, sto
perdendo colpi, in ogni caso potrei anche lasciare che vada da sola con Shan! I
miei occhi passano in rassegna mio fratello che si rigira la bottiglia tra le
mani, no, andrò anche io ovviamente.
“Molto bene, è deciso allora! Si
esce tra un’ora bambolina, incappucciati che fa freddo” decreta Shan.
“Agli ordini capitano!” scatta
all’attenti Rose e questa volta anche mio fratello ride divertito mentre lei
scappa via nella sua roulotte.
“Che tipetto, non la ricordavo
così, è un continuo pozzo di sorprese
non ti pare JJ?” mi domanda, so benissimo dove vuole arrivare e non ho voglia
di parlarne ora.
“Sì lo è” dico solo, emblematico
“vado a farmi una doccia” aggiungo poi chiudendomi nel minibagno a mia
disposizione, non uscirò per circa un’ora.
***
Rose è tutta eccitata e contenta,
abbiamo scoperto che non c’erano taxi a disposizione e sfortunatamente, sotto
insistenza di due occhioni scuri e luccicanti, ci siamo lasciati convincere ad
uscire a piedi con questo gelo.
Normalmente Shannon si sarebbe
infastidito e non poco, ma oggi sembra essere particolarmente di buon umore
considerando che se la spassa camminando al nostro fianco, facendo foto a
destra e a manca, beccandomi nelle pose più strane mentre Rose cerca di
saltarmi in groppa e fa smorfie di ogni tipo.
Ora sono entrambi qualche passo
avanti a me e cantano qualche nostra canzone, urlando come matti, Shannon
stonato come al solito, molto peggio di una campana, Rose con la sua voce bella
quanto inadatta a quel genere, ha assunto un colorito roseo da quando siamo
usciti e le dona parecchio.
Si divertono molto a quanto pare,
io non sono per niente in vena di
mettermi a fare l’idiota con loro, non so il perché, forse sono
consapevole che prima o poi dovrò mettere a nudo la mia anima di fronte a mio
fratello e mi spaventa.
Per la prima volta in vita mia
non voglio che Shan sappia, non voglio che capisca quanto stia diventando
importante per me quella ragazzina, quanto mi capisca, quanto riesca a farmi
stare bene con un semplice sorriso e poche parole, come se fosse bastato sempre
così poco ad aiutarmi, come se improvvisamente avessi dimenticato quanto sia
stato difficile per me in tutti questi anni tenere a bada le emozioni
distruttrici.
“Ehi Jared! Se canti con noi
senti meno freddo!” urla Rose ridendo.
“Oh io non ci canto con quel coso
stonato!” ribatto facendole l’occhiolino. Lei scoppia a ridere ancora più forte
rivolta a Shan, che la guarda con occhi minacciosi “Oh no, no Shan, io fossi in
te non me lo terrei senza vendicarmi!” ma tu guarda che piccola traditrice!
“Non lo farò Rosie”
commenta mio fratello prima di buttarmisi addosso e
riempirmi di schiaffi e pugni, state ancora a chiedervi perché la chiamino Shanimal??
Sto al gioco finché posso, poi
alzo le mani e mi arrendo tra le risate
di Rose e l’urlo di vittoria di Shan, mi lascio prendere dall’ilarità
buttandomi a terra, il cielo è pericolosamente grigio, ma riesce comunque a
trasmettermi l’infinito.
Lo facevo spesso quando ero
bambino, sdraiarmi a terra e perdermi nell’immensità della volta celeste, mi
faceva stranamente sentire meglio, sminuiva in qualche modo tutti i dolori e gli affanni, sembravano così
piccoli ed insignificanti a confronto. A distanza di anni la sensazione è
sempre la stessa.
“Bello il cielo, eh?” mi domanda
Rose, e mi accorgo che si è appena sdraiata alla mia destra, alla mia sinistra
c’è Shan, non parla, sono sicuro che è preso da emozioni tutte sue, per quanto
riesca a capirmi senza che io emetta parola, lui per me rimane incomprensibile
come il colore dei suoi occhi, un profondo pozzo di segreti, se non fosse
disposto ad aprirmi sempre il suo cuore senza troppi problemi, probabilmente mi
sentirei inutile anche per lui, che per me significa tanto.
“E’ un qualcosa di
indescrivibile, ti rendi conto di cosa siamo?”
“Siamo una meraviglia sospesa nel
nulla” sussurra lei, accoccolandosi affianco
a me e appoggiando la testa sulla mia spalla.
“Già, una meraviglia” le faccio
eco poggiando il mio capo sul suo, è un calore al quale il mio corpo ha
sviluppato una sorta di dipendenza, il contatto non brucia più come una volta.
Allungo una mano a giocare,
distratto, con una sua ciocca di capelli, mi accorgo della presenza di Shan
solo quando lui si alza scrollandosi un po’ di terra dai jeans scuri, gli occhi
fissi su di me.
“E’ meglio tornare ragazzi, sento
che tra un po’ scoppierà un bel temporale, meglio non rischiare una febbre di
questi tempi” dice solo, aiutando Rose ad alzarsi.
Io mi metto in piedi
immediatamente sfuggendo al suo sguardo quasi come avessi fatto qualcosa di
sbagliato e di imperdonabile.
Il ritorno non è chiassoso o
festoso, Rose si sente stanca, l’ho appena sentita confessare a Shan di aver
bisogno di riposare, effettivamente è ritornata pallida come prima della
scampagnata, non posso fare a meno di osservarla con attenzione appena so che
mio fratello guarda altrove, sono preoccupato.
In realtà non posso fare a meno
di esserlo, non mi chiedo nemmeno il perché, lo attribuisco al fatto che
preoccuparmi per lei mi sembra l’unico modo per ripagarla di tutto quello che
fa per me.
Le previsioni di Shan si
dimostrano vere, facciamo appena in tempo a tornare al chiuso che fuori si
scatena l’inferno, Rose ci saluta appena, alzando la mano, e scappa via nella
sua roulotte, io resto solo con mio fratello e decido di portarlo in giro per
il set.
“Questa, in teoria, dovrebbe
essere la camera da letto dell’appartamento di Alan, abbiamo girato anche la
prima scena in questo letto, questo perché David ha intenzione di non far vedere il luogo in cui vive Helen, la
storia sembra quasi essere filtrata attraverso gli occhi del protagonista, è
per questo che lei è una presenza fantasma, come una sorta di ricordo, capisci?”
Shan annuisce appena “Alan non fa altro che riviverla. La verità è che lui ha
sofferto tanto per accettare di essersene innamorato e poi l’ha persa nel più
banale dei modi, un incidente stradale,
la storia non fa altro che raccontare il percorso che lo aiuterà a
cambiare completamente, attraverso l’ombra di una storia e di una persona che
hanno lasciato un’impronta indelebile nella sua vita, è una sorta di attimo in
cui si passa in rassegna la propria vita per cercare di ricavarne qualcosa di
buono, per trasformare il dolore in qualcosa di accettabile, anche se realtà il dolore sta trasformando
lui” sorrido “Sai Shan? Sono particolarmente affezionato ad Alan, lui vive ogni
emozione in modo così profondo. Quando sul set divento lui, mi accorgo di
riuscire a capirlo, come se tutto ciò che prova facesse un po’ parte di me. Da
quando faccio questo lavoro ho capito che la linea che divide la finzione dalla
realtà è sottile, talmente sottile che a volte ti sembra di non vederla” mi
volto a guardarlo, lui osserva tutto in silenzio, passa in rassegna con lo
sguardo ogni piccolo dettaglio prima di voltarsi verso di me.
“Cosa significa per te Rose?”
aspettavo questa domanda.
“Non quanto Helen significa per
Alan”
“Non sto parlando di Alan, sto
parlando di Jared”
“E’ difficile Shan” sospiro
sconfitto, mio fratello è sempre stato una persona diretta, senza peli sulla
lingua, ma non sono pronto, e non credo lo sarò mai ad affrontare questo
argomento.
“Sai bene che non ti ho mai
chiesto niente, ho sempre aspettato che fossi tu a parlarmi”
“Allora non farlo adesso!”
“Ho visto come la guardi Jared,
ho visto che sei particolarmente allerta quando qualcuno la nomina o quando c’è
lei nei dintorni, credevo fosse solo una cosa da poco, una piccola
insignificante ossessione delle tue, ma a quante pare ho motivo di credere che
non lo è. Questo perché, Jar?”
Non riesco a rispondergli, forse
perché non riesco a trovare un risposta, ma la risposta è lì, sospesa a pochi
passi da me, ma non riesco ad afferrarla o forse non voglio.
“Lei ti fa stare bene, molto più
di quanto ricordassi di essere mai stato, ti aiuta, a dispetto di tutto quello
che ti porti dentro da una vita, lei scivola facilmente tra i tuoi tormenti” mette lì, e ancora una
volta mi ha letto dentro senza che aprissi bocca.
Mi limito ad annuire, non mi è
mai stato facile parlare di me, nonostante io lo faccia in ogni singolo testo
che scrivo.
“Jared, se ti fa stare bene,
smettila di chiederti il perché, anche se so che potrebbe risultati difficile “
si limita a dire, senza guardarmi negli occhi.
Non so in quanti si siano fatti l’idea
che Shannon sia una persona superficiale, la verità è che è più facile
controllare le emozioni nascondedosi dietro delle maschere, ed è quello che lui
fa da una vita a questa parte, da quando
si è reso conto che il modo migliore per sopravvivere, per lui, è evitare di
viverle così intensamente.
Noi abbiamo sofferto esattamente
allo stesso modo, ma abbiamo scelto di ricordarlo in modo diverso.
Mi volto a guardarlo e non
rispondo.
È sempre così tra noi, un silenzioso
scambio di tutto ciò che ci portiamo dentro.
Chiunque ci sia lassù a vegliare
su di noi, se davvero c’è, lo ringrazio tutti gli attimi della mia vita per
avermi fatto dono di Shannon.
Eccoci qui, fine capitolo che spero vi sia piaciuto.
Volevo dare un po’ più di spazio al rapporto con
Shannon, trovo che a dispetto di tutto sia una persona molto profonda. Avrà un
ruolo importante più avanti, e volevo che foste informati sul delinearsi di un
genuino rapporto tra lui e Rose, a quanto pare lei gli piace ^^.
Anche se sono convinta che non avete ancora capito molto
di Rose, la cosa è voluta^^. La storia è filtrata attraverso Jared questo la
rende una sorta di “giallo”, ne verrete
a capo tranquilli! Anche perché un solo capitolo sarà sotto il punto di
vista di Rose =D
Vi anticipo che nel prossimo capitolo assisteremo alla
nascita di un sentimento tra i protagonisti, un qualcosa che si avvicina all’amore^^
Detto questo, piccolo spoiler:
“Appoggio il capo sul suo, “grazie per tutto quello che
fai” sussurro, sono più sorpreso di lei, non so perché l’ho detto. Lei fa per
parlare, ma la zittisco, non voglio che rovini l’essenzialità di questo
momento, non ho bisogno di altro che del suo respiro”