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Autore: Angel_lily    31/08/2010    5 recensioni
Salve a tutti! Ecco il frutto di una mente malata che di notte scrive invece di dormire XD Siate clementi.Un jared leto (un po' troppo umano direi!XD) alle prese con un nuovo film. Perchè "la linea che divide la finzione dalla realtà è sottile, talmente sottile che a volte ti sembra di non vederla".
Ovviamente i Leto non mi appartengono e non li conosco nemmeno (purtroppo XD) e non scrivo a scopo di lucro. Buona lettura =)
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti! ^^

Eccomi tornata all’attacco con un nuovo capitolo, spero che possa piacere ^^.

Questa storia mi sta risucchiando tutte le energie e più ci avviciniamo al punto più è peggio, spero di uscirne viva alla fine XD

Ringrazio immensamente tutti quelli che hanno recensito e ogni piccola visita, significa molto per me, grazie  ^-^

Albicoccacida, a parte che Rose gliel’ha in qualche modo “confessato”, a quanto pare Jay comincia a sentire qualcosa che non riesce a spiegarsi, spero in questo capitolo di essere riuscita a mettere in parole quello che in realtà gli passa per la mente ^^, grazie per le recensioni, 1bacione.

Candidalametta, innanzitutto grazie delle recensioni cara *-*, in secondo luogo sono contenta di essere riuscita a trasmettere il malessere di Jared, quello che sto cercando di fare è calarmi quanto più possibile dentro di lui, so che è un impresa alquanto impossibile, ma credo che lui abbia una serie di tormenti dentro di sé, che ne sia in qualche modo  pieno e che abbia dovuto imparare a conviverci, vorrei solo rendere quello che deve provare ogni singolo giorno . (So che non ci riuscirò mai, ma ci provo XD) Detto questo non posso fare altro che ringraziarti ancora =* e spero che il capitolo ti piaccia ^^

 

Buona lettura a tutti.

 

 

 

Ho rinunciato a tutto per lei.

L’ho fatto perché sento che anche se avessi in mano il mondo significherebbe ben poco senza di lei.

È diventata una piccola parte indispensabile della mia vita, la sua sola presenza mi aiuta a star bene, so che tutto questo è cominciato nel peggiore dei modi, so di averla maltrattata, di averla fatta soffrire molto più di quanto credessi, ma ora che ho capito di voler vivere il resto della mia vita con il suo profumo ad invadermi la casa, e la sua presenza costante a darmi conforto, so che non la lascerò più andare.

Lei è la ragione della mia esistenza.

Non chiedetemi come sia arrivato a tutto questo, sembra sia quasi una malattia, una droga di cui non posso fare a meno, perché sono caduto nella mia stessa trappola e non sopporterei di perderla, chiunque ci provi dovrà passare sul mio cadavere.

Perché lei è così grande da occupare e cibarsi dell’aria che mi circonda e io glielo lascio fare, perché so che non potrei farne a meno.

Mi annullo per lei, così come lei fa con me.

Non ho mai creduto all’amore, ma, da quando l’ho conosciuta, questo si è fatto spazio nella mia vita, prepotentemente, schiaffandomi in faccia la realtà.

L’amore esiste ed è la forza più distruttrice che sia mai stata creata e nel contempo l’energia che alimenta questa enorme macchina fatta di volti, cuori che battono e strane fitte allo stomaco.

E io sono fin troppo consapevole del mio cuore che batte mentre la guardo dormire al mio fianco, ingoio a vuoto, dopo aver fatto l’amore con lei. Lei che mi da tanto e che vuole così poco in cambio.

È così incredibilmente bella. Porto una mano a sfiorarle una guancia per toglierle quella ciocca ribelle di capelli dalla fronte…

 

Auhauahauahauha!” Rose scoppia a ridere e io alzo gli occhi al cielo.

È più o meno la quindicesima volta che proviamo questa scena e ogni volta che le accarezzo il viso lei si mette a ridere come una matta e ci mette circa mezz’ora per riprendersi. David è esasperato, si  passa una mano tra i capelli e sono sicuro che non sa se fare una scenata isterica o rinunciare, il suo umore non è per niente migliorato in questi giorni e continuo a domandarmi il perché, è sempre stato una persona solare che difficilmente si lasciava abbattere da qualcosa, eppure ora sembra non riuscire a riprendersi.

Sono, sinceramente un po’ preoccupato per lui, soprattutto quando lo scopro a  lanciare occhiate apprensive verso Rose, quando lei non lo guarda.

Ho la stranissima impressione che Dave si sia preso una cotta per lei, bè, insomma, sembra così strano parlare di cotta alla nostra età, un “sano interessamento” oserei dire, cosa alquanto difficile da credere perché mi ero fatto un’idea completamente diversa di lui e in genere non sbaglio. Ma la cosa mi insospettisce, soprattutto quando Rose sembra accorgersene e scambia con lui silenziosi discorsi che so che non riuscirò mai ad intuire.

Non che tutto questo mi dia fastidio, è solo che non mi piace essere all’oscuro di qualcosa!

Va bene, va bene lo ammetto, un po’ sono geloso. La verità è che non mi sono mai sentito più vicino ad Alan come in questo momento.

Mi volto ad osservare Rose accanto a me. Lo faccio da giorni, ormai.

La sua pelle, stranamente più chiara del solito, imperlata da un piccolo strato di sudore. Lei incrocia il mio sguardo e sorride, le faccio l’occhiolino.

Non voglio che nessuno la tocchi o le faccia del male, per tutto l’oro del mondo, la sua presenza mi fa bene, e sono sempre lì ad osservarla, diviso tra il bisogno imminente di sentirla mia e questo strano senso di protezione. Non riesco ad evitare di essere in qualche modo geloso per questo suo condividere qualcosa con Dave, che non ha niente più di me, e non riesco a spiegarmi come lei lo ritenga degno di tale opportunità.

Potrò anche essere il suo idolo, ma resto nascosto nell’ombra qualche passo lontano da lei, diviso da un muro invisibile dalle sue silenziose sensazioni. La sua mente è un pozzo che nasconde dei segreti, ne sono fin troppo consapevole ogni volta che vedo riapparire l’ombra di ciò che è stata i primi giorni in cui non riuscivo a capirla, abilmente nascosta dietro sorrisi e ottimismo.

Mi domando troppo spesso se riuscirò mai a capirci qualcosa, a volte mi sento così insignificante per lei, quando, viceversa, lei ha saputo starmi vicino quando nemmeno io mi rendevo conto di averne bisogno, avevo dimenticato da tempo la sensazione di leggerezza data dalla certezza di avere qualcuno che ti aiuti a dividere il peso senza fartelo nemmeno notare.

Mi sento un uomo diverso da quando l’ho conosciuta e non so se tutto questo mi piaccia o meno.

Mi lascio cadere esausto sui cuscini del letto di scena, Rose ha smesso di ridere certo, ma quella scena è un indubbio fallimento, si sta scusando farfugliando qualcosa di incomprensibile, o almeno io sono troppo stanco per concentrarmi sulle sue parole.

Da quando si è sciolta la tensione che mi portavo dentro da qualche mese, sento di dover recuperare le decine di notti insonni, ogni volta che la mia testa si appoggia su qualcosa di comodo perdo i sensi in meno di un millisecondo, cosa che mi sta accadendo anche ora a giudicare dall’allontanarsi del frastuono.

Poi tutto diventa buio…

“Jay, Jay, Jared” la voce è sempre più vicina, apro gli occhi a fatica, trovandomi di fronte ad una faccia che avevo appena lasciato indietro nei miei sogni “Rose” farfuglio sorridendo, lei sorride a sua volta, e sono sicuro di stare ancora sognando quando qualcuno alla mia destra mi molla un ceffone “ahia!” strillo mettendomi seduto sul letto, chi diamine è stato? Dio, che dolore! Mi avrà lasciato come minimo il segno! Che intenzioni aveva, rompermi la mascella per caso? Ma chi è questo animale!?

“Ehi fratellino, che fai ti addormenti?” parlando di animali.

“Shan” sibilo tra i denti mentre mi guardo intorno cercando di risvegliarmi del tutto, Rose è a pochi centimetri da me inginocchiata sul letto e ride di gusto parlando con mio fratello, in piedi alla mia destra, la mano incriminata posata dolcemente sulla spalliera del letto a due piazze disfatto, porta gli occhiali da sole come al solito, deve essere appena arrivato, mi aveva accennato che sarebbe passato a trovarmi in questa landa deserta in cui ci troviamo.  David  più in là urla qualcosa ad una decina di ragazzi che lo ascoltano preoccupati e sull’attenti, il frastuono è talmente tanto che riesco a cogliere solo poche parole “la mia protagonista ride della mia scena, il mio protagonista si addormenta come un sasso durante una mia scena, il tecnico del suono…” smetto di concentrarmi per capire cosa sta dicendo, intorno a noi è tutto un vociferare, siamo decisamente in troppi su questo  set.

Giriamo le scene al chiuso ormai, dato che fuori si è trasformato nel polo nord, siamo a Novembre inoltrato e il gelo comincia a farsi sentire qui in Scozia.  

Amo il freddo in ogni caso, è sicuramente il mio elemento.

“No ma dai! E quindi lo faceva anche quando era piccolo?” sento Rose ridere di gusto e ritorno a concentrarmi sulla mia collega e il mio caro, adorabile, nonché delicatissimo fratello maggiore.

“Oh sì te lo assicuro, si addormentava anche sul pavimento di casa affianco al cane!” conferma lui facendole l’occhiolino, che razza di idiota deficiente.

“Grazie Shan, ora potresti evitare di raccontare i dettagli scandalosi e intimi della mia infanzia a Rose?” sibilo di cattivo umore.

“Oh avanti JJ stavamo solo scherzando!” esclama lui dandomi una pacca sulla spalla, rischiando di frantumarmela.

“Ma porc…delicatezza no eh??” urlo massaggiandomi il punto dolorante.

“Oh scusa fratellino, sai Rose lui è abbastanza delicatuccio” lei continua a ridere e lui ci trova gusto a prendermi in giro quando sa che mi da fastidio.

Mi alzo dal letto e mi avvio verso la roulotte sistemata poco lontano, Shan e Rose mi seguono a ruota come due ombre. Alzo gli occhi al cielo, sarà dura da sopportare.

Entriamo al calduccio, la mia giovane collega si sistema a gambe incrociate sulle lenzuola immacolate del mio letto appena rifatto e mio fratello si accomoda su una sedia allungando le gambe sul tavolo, lancio un’occhiata truce a entrambi, la faccia da ebeti col quale ricambiano è quasi da schiaffi, come osano sporcare con le loro sudice scarpe la mia roba?

“Giù quei piedi Rose, vale anche per te Shan!”

“Oh avanti Jared sei un nonno!” esclama Shannon senza obbedire.

“Detto da te è un complimento mister “quasi quarantenne””  mi avvicino alla mia scorta di bevande per prendermi qualcosa da bere, pesco un succo e ne offro anche agli altri due.

“Io sono giovane dentro e fuori per tua informazione” ribatte lui afferrando il succo. Lo lancio anche a Rose ma come al solito lei non riesce a prenderlo al volo, e le finisce diritto diritto in testa.

“Ahi, Jared! Mi si formerà un bernoccolo ora lo so” commenta imbronciata massaggiandosi la testa e recuperando il succo.

Sorrido divertito, è così buffa a volte,  e un’occhiata di mio fratello mi fa intendere che lui sta cominciando a capire qualcosa, non c’è verso di tenere nascosto qualcosa a Shannon, non ci sono mai riuscito, da quando mangiavo le caramelle di nascosto alla mamma quando avevo appena 6 anni, lui ne era sempre a conoscenza. Sembra quasi capace di leggermi dentro.

Distolgo lo sguardo incapace di guardarlo ancora negli occhi, cosa che non farà altro che confermare i suoi sospetti, ne sono consapevole.

“Allora ragazzi, cosa fate in genere in questi casi? Quando l’amico lì fuori comincia a sclerare come una femminuccia intendo” domanda Shan, si comporta come se il nostro silenzioso scambio di sguardi non sia mai avvenuto, ma so che l’argomento verrà fuori appena saremo soli.

Mi porto il succo alla bocca per avere una scusa per non rispondere.

“In genere le riprese non riprendono fin quando Dave non si calma, è molto suscettibile da qualche settimana” risponde Rose massaggiandosi ancora la testa.

“Oh bene, che ne dite di uscire?”

“Uscire? Intendi uscire, uscire?” esclama lei eccitatissima, è la prima volta che la vedo così.

“Bè sì mia giovane amica, conosci il concetto no? Si prende un taxi e ci si va a fare un giretto per il paesaggio” commenta Shan distrattamente.

Rose guarda me, so che sarebbe felicissima di uscire da quelle soffocanti quattro mura che ci hanno costruito intorno, ma il tempo non è dei migliori e inoltre siamo, e scusate se mi ripeto, in una landa desolata sospesa nel  nulla “Rose non c’è niente da vedere qui”

“Oh ti prego Jared! Guarderemo il paesaggio e poi un po’ di aria mi farà bene, cioè ci farà bene” la sua espressione è talmente rapita che non posso fare a meno di annuire, senza opporre nemmeno un po’ di resistenza, sto perdendo colpi, in ogni caso potrei anche lasciare che vada da sola con Shan! I miei occhi passano in rassegna mio fratello che si rigira la bottiglia tra le mani, no, andrò anche io ovviamente.

“Molto bene, è deciso allora! Si esce tra un’ora bambolina, incappucciati che fa freddo” decreta Shan.

“Agli ordini capitano!” scatta all’attenti Rose e questa volta anche mio fratello ride divertito mentre lei scappa via nella sua roulotte.

“Che tipetto, non la ricordavo così,  è un continuo pozzo di sorprese non ti pare JJ?” mi domanda, so benissimo dove vuole arrivare e non ho voglia di parlarne ora.

“Sì lo è” dico solo, emblematico “vado a farmi una doccia” aggiungo poi chiudendomi nel minibagno a mia disposizione, non uscirò per circa un’ora.

***

Rose è tutta eccitata e contenta, abbiamo scoperto che non c’erano taxi a disposizione e sfortunatamente, sotto insistenza di due occhioni scuri e luccicanti, ci siamo lasciati convincere ad uscire a piedi con questo gelo.

Normalmente Shannon si sarebbe infastidito e non poco, ma oggi sembra essere particolarmente di buon umore considerando che se la spassa camminando al nostro fianco, facendo foto a destra e a manca, beccandomi nelle pose più strane mentre Rose cerca di saltarmi in groppa e fa smorfie di ogni tipo.

Ora sono entrambi qualche passo avanti a me e cantano qualche nostra canzone, urlando come matti, Shannon stonato come al solito, molto peggio di una campana, Rose con la sua voce bella quanto inadatta a quel genere, ha assunto un colorito roseo da quando siamo usciti e le dona parecchio.

Si divertono molto a quanto pare, io non sono per niente in vena di  mettermi a fare l’idiota con loro, non so il perché, forse sono consapevole che prima o poi dovrò mettere a nudo la mia anima di fronte a mio fratello e mi spaventa.

Per la prima volta in vita mia non voglio che Shan sappia, non voglio che capisca quanto stia diventando importante per me quella ragazzina, quanto mi capisca, quanto riesca a farmi stare bene con un semplice sorriso e poche parole, come se fosse bastato sempre così poco ad aiutarmi, come se improvvisamente avessi dimenticato quanto sia stato difficile per me in tutti questi anni tenere a bada le emozioni distruttrici.

“Ehi Jared! Se canti con noi senti meno freddo!” urla Rose ridendo.

“Oh io non ci canto con quel coso stonato!” ribatto facendole l’occhiolino. Lei scoppia a ridere ancora più forte rivolta a Shan, che la guarda con occhi minacciosi “Oh no, no Shan, io fossi in te non me lo terrei senza vendicarmi!” ma tu guarda che piccola traditrice!

“Non lo farò Rosie” commenta mio fratello prima di buttarmisi addosso e riempirmi di schiaffi e pugni, state ancora a chiedervi perché la chiamino Shanimal??

Sto al gioco finché posso, poi alzo le mani e mi arrendo  tra le risate di Rose e l’urlo di vittoria di Shan, mi lascio prendere dall’ilarità buttandomi a terra, il cielo è pericolosamente grigio, ma riesce comunque a trasmettermi l’infinito.

Lo facevo spesso quando ero bambino, sdraiarmi a terra e perdermi nell’immensità della volta celeste, mi faceva stranamente sentire meglio, sminuiva in qualche modo tutti  i dolori e gli affanni, sembravano così piccoli ed insignificanti a confronto. A distanza di anni la sensazione è sempre la stessa.

“Bello il cielo, eh?” mi domanda Rose, e mi accorgo che si è appena sdraiata alla mia destra, alla mia sinistra c’è Shan, non parla, sono sicuro che è preso da emozioni tutte sue, per quanto riesca a capirmi senza che io emetta parola, lui per me rimane incomprensibile come il colore dei suoi occhi, un profondo pozzo di segreti, se non fosse disposto ad aprirmi sempre il suo cuore senza troppi problemi, probabilmente mi sentirei inutile anche per lui, che per me significa tanto.

“E’ un qualcosa di indescrivibile, ti rendi conto di cosa siamo?”

“Siamo una meraviglia sospesa nel nulla” sussurra lei, accoccolandosi  affianco a me e appoggiando la testa sulla mia spalla.

“Già, una meraviglia” le faccio eco poggiando il mio capo sul suo, è un calore al quale il mio corpo ha sviluppato una sorta di dipendenza, il contatto non brucia più come una volta.

Allungo una mano a giocare, distratto, con una sua ciocca di capelli, mi accorgo della presenza di Shan solo quando lui si alza scrollandosi un po’ di terra dai jeans scuri, gli occhi fissi su di me.

“E’ meglio tornare ragazzi, sento che tra un po’ scoppierà un bel temporale, meglio non rischiare una febbre di questi tempi” dice solo, aiutando Rose ad alzarsi.

Io mi metto in piedi immediatamente sfuggendo al suo sguardo quasi come avessi fatto qualcosa di sbagliato e di imperdonabile.

Il ritorno non è chiassoso o festoso, Rose si sente stanca, l’ho appena sentita confessare a Shan di aver bisogno di riposare, effettivamente è ritornata pallida come prima della scampagnata, non posso fare a meno di osservarla con attenzione appena so che mio fratello guarda altrove, sono preoccupato.

In realtà non posso fare a meno di esserlo, non mi chiedo nemmeno il perché, lo attribuisco al fatto che preoccuparmi per lei mi sembra l’unico modo per ripagarla di tutto quello che fa per me.

Le previsioni di Shan si dimostrano vere, facciamo appena in tempo a tornare al chiuso che fuori si scatena l’inferno, Rose ci saluta appena, alzando la mano, e scappa via nella sua roulotte, io resto solo con mio fratello e decido di portarlo in giro per il set.

“Questa, in teoria, dovrebbe essere la camera da letto dell’appartamento di Alan, abbiamo girato anche la prima scena in questo letto, questo perché David ha intenzione di non  far vedere il luogo in cui vive Helen, la storia sembra quasi essere filtrata attraverso gli occhi del protagonista, è per questo che lei è una presenza fantasma, come una sorta di ricordo, capisci?” Shan annuisce appena “Alan non fa altro che riviverla. La verità è che lui ha sofferto tanto per accettare di essersene innamorato e poi l’ha persa nel più banale dei modi, un incidente stradale,  la storia non fa altro che raccontare il percorso che lo aiuterà a cambiare completamente, attraverso l’ombra di una storia e di una persona che hanno lasciato un’impronta indelebile nella sua vita, è una sorta di attimo in cui si passa in rassegna la propria vita per cercare di ricavarne qualcosa di buono, per trasformare il dolore in qualcosa di accettabile,  anche se realtà il dolore sta trasformando lui” sorrido “Sai Shan? Sono particolarmente affezionato ad Alan, lui vive ogni emozione in modo così profondo. Quando sul set divento lui, mi accorgo di riuscire a capirlo, come se tutto ciò che prova facesse un po’ parte di me. Da quando faccio questo lavoro ho capito che la linea che divide la finzione dalla realtà è sottile, talmente sottile che a volte ti sembra di non vederla” mi volto a guardarlo, lui osserva tutto in silenzio, passa in rassegna con lo sguardo ogni piccolo dettaglio prima di voltarsi verso di me.

“Cosa significa per te Rose?” aspettavo questa domanda.

“Non quanto Helen significa per Alan”

“Non sto parlando di Alan, sto parlando di Jared”

“E’ difficile Shan” sospiro sconfitto, mio fratello è sempre stato una persona diretta, senza peli sulla lingua, ma non sono pronto, e non credo lo sarò mai ad affrontare questo argomento.

“Sai bene che non ti ho mai chiesto niente, ho sempre aspettato che fossi tu a parlarmi”

“Allora non farlo adesso!”

“Ho visto come la guardi Jared, ho visto che sei particolarmente allerta quando qualcuno la nomina o quando c’è lei nei dintorni, credevo fosse solo una cosa da poco, una piccola insignificante ossessione delle tue, ma a quante pare ho motivo di credere che non lo è. Questo perché, Jar?”

Non riesco a rispondergli, forse perché non riesco a trovare un risposta, ma la risposta è lì, sospesa a pochi passi da me, ma non riesco ad afferrarla o forse non voglio.

“Lei ti fa stare bene, molto più di quanto ricordassi di essere mai stato, ti aiuta, a dispetto di tutto quello che ti porti dentro da una vita, lei scivola facilmente  tra i tuoi tormenti” mette lì, e ancora una volta mi ha letto dentro senza che aprissi bocca.

Mi limito ad annuire, non mi è mai stato facile parlare di me, nonostante io lo faccia in ogni singolo testo che scrivo.

“Jared, se ti fa stare bene, smettila di chiederti il perché, anche se so che potrebbe risultati difficile “ si limita a dire, senza guardarmi negli occhi.

Non so in quanti si siano fatti l’idea che Shannon sia una persona superficiale, la verità è che è più facile controllare le emozioni nascondedosi dietro delle maschere, ed è quello che lui fa da una vita  a questa parte, da quando si è reso conto che il modo migliore per sopravvivere, per lui, è evitare di viverle così intensamente.

Noi abbiamo sofferto esattamente allo stesso modo, ma abbiamo scelto di ricordarlo in modo diverso.

Mi volto a guardarlo e non rispondo.

È sempre così tra noi, un silenzioso scambio di tutto ciò che ci portiamo dentro.

Chiunque ci sia lassù a vegliare su di noi, se davvero c’è, lo ringrazio tutti gli attimi della mia vita per avermi fatto dono di Shannon.

 

Eccoci qui, fine capitolo che spero vi sia piaciuto.

Volevo dare un po’ più di spazio al rapporto con Shannon, trovo che a dispetto di tutto sia una persona molto profonda. Avrà un ruolo importante più avanti, e volevo che foste informati sul delinearsi di un genuino rapporto tra lui e Rose, a quanto pare lei gli piace ^^.

Anche se sono convinta che non avete ancora capito molto di Rose, la cosa è voluta^^. La storia è filtrata attraverso Jared questo la rende una sorta di “giallo”, ne verrete  a capo tranquilli! Anche perché un solo capitolo sarà sotto il punto di vista di Rose =D

Vi anticipo che nel prossimo capitolo assisteremo alla nascita di un sentimento tra i protagonisti, un qualcosa che si avvicina all’amore^^

Detto questo, piccolo spoiler:

“Appoggio il capo sul suo, “grazie per tutto quello che fai” sussurro, sono più sorpreso di lei, non so perché l’ho detto. Lei fa per parlare, ma la zittisco, non voglio che rovini l’essenzialità di questo momento, non ho bisogno di altro che del suo respiro”

 

   
 
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