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Autore: Mary_Whitlock    31/08/2010    7 recensioni
DALLA STORIA:-Mi fido ciecamente di te Jasper.-Disse Edward ponendomi la bambina direttamente tra le braccia.Sentii la sua pelle toccare la mia,le mie bracci stringersi avidi in torno alla creatura.Non perché la vedessi come mio pasto ma perché non avevo nessuna intenzione di lasciarla,non più ora che era nelle mie braccia.Rosalie aveva ragione era la sensazione più bella che si potesse provare nella vita e io non l’avevo mai capito fino ad allora. La prima volta che Jasper prende in braccio Renesmee vista da me)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Jasper Hale, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
- Questa storia fa parte della serie 'perchè ci sono anche io'
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Scusate ma mi sono davvero tanta affezionata al personaggio di Renesmee che non potevo che scrivere una nuova storia.
Spero con tutto il cuore che vi piaccia.
Prima di incominciare vorrei ringraziere:- Rebecca Lupin- maleka- ludox-   hermana
perchè mi seguono in ogni pazzia che scrivo....grazie.

 

 

 

(POV JASPER)

 

Ero lì appoggiato a una parete e la fissavo.

Dolce con quei suoi capelli rossi che pian pianino avevano incominciato a cerscere.

Dolce con quelle sue emozioni vere.Emzioni limpide e non mascherate da preoccupazioni e ansie.Emozioni da bambina.

Mentre Rosalie seduta sul divano la cullava le sue guance diventarono tutto ad un tratto rosse.

Mi ritrassi subito in cucina evitando di guardare.

Con Bella non facevo tutte quelle storie, anzi per dirla tutta avevo sempre cercato di imparare a convivere con questo mio problema ma con lei tutto era diverso.

Lei era troppo debole, troppo piccola, troppo bella per essere rovinata.

Avevo una sensazione strana ogni volta che incontravo il suo sguardo.

Non che fosse amore .O meglio lo era,ma non lo stesso amore che provo per Alice.Era un’ amore diverso,un'amore più semplice,un' amore fraterno.Come se non fosse in primo luogo la figlia di mio fratello, ma mia nipote.Quando pensavo a lei non pensavo a Edward ma pensavo a me.Era la cosa che dopo tanti anni mi faceva sentire finalmente parte della famiglia.

 

- Zio Jasper non può avvicinarsi Nessi –sentii dire Rosalie dall’altra stanza e mi affrettai a raggiungere nuovamente la mia postazione appoggiato al muro.

- Iarsper!-continuava lei agitando le braccia verso di me.- zia Solali volio zio Iasper!-

- no non puoi!-

 

Sentii la sua rabbia invadermi.La rabbia di non poter fare per una volta quello che voleva.

 

- Secondo me invece può –mi girai.Mio fratello Edward scendeva piano le scale guardando prima me e poi la sua piccola creatura.

-Sei diventato scemo tutto ad un tratto?- chiese Rosalie cercando di placare Renny che ormai si agitava tra le sua braccia in maniera confusa e violenta.

- No,sono sicuro di quello che dico –

 

“Edward no!”lo implorai nella mente,lei era troppo importante e rischiare solo anche per 0.05% che morisse era assolutamente una pazzia.

 

- Jasper so che ce la puoi fare.- si avvicinò alla bionda e prese la bambina tra le braccia che subito gli avvicinò la mano al collo per fargli vedere ciò che voleva.

 

Mi avvicinai lentamente,più lento di un passo umano,più lento di qualsiasi altra volta io mi fossi mosso sia nella mia vita che nella mia non-vita.

Raggiunsi il divano e mi ci lasciai scivolare sopra.Sentii il morbido cuscino prendere lentamente la forma del mio corpo.Sembrava quasi che stesse andando a rallenty,tutto sembrava più lento del dovuto in quel momento tanto atteso ma anche temuto.Erano passati 3 mesi dalla nascita di Renesmee,di mia nipote e io non l’avevo mai toccata,sfiorata,guardata da vicino.

Vidi Edward avvicinarsi con in mano l’unica cosa che mi spaventava da quando ero un vampiro.Trattenni il respiro.

Lui si sedette accanto a me con la bambina e per me fu un sogno che diventava realtà.

Sentivo il suo profumo,vedevo la sua pallida pelle,mi incantavo nei suoi occhi marrani.

 

-       Nessi lui è Jasper, Jasper lei è Renesmee –

 

Edward sorrideva come non l’avevo mai visto sorridere prima, i suoi occhi luccicavano e il suo corpo sembrava quasi brillare dalla felicità.

Era il suo tesoro,il dono più grande che potevano fargli.

Avevo sempre saputo l’amore che Edward provava per i figli.Non che fosse difficile da notare con me e Emmett accanto che il fatto di diventare padri era forse l’ultimo dei nostri pensieri.Ma per lui era quasi un sogno.Un sogno che non ammetteva neanche a se stesso, ma al contrario dello scimmione e di me Edward aveva sempre voluto cose diverse dalla vita.

Emmett viveva la vita minuto dopo minuto senza pensare al domani, io…insomma sapevo che potevo morire perché mai avrei voluto mettere su famiglia? cosa me ne poteva interessare se poi come mio padre ci sarei stato al massimo 3 giorni a settimana?non sono il genere di uomo che abbandona la famiglia dopo averla creata.Edward invece voleva diventare un militare non perché lo desiderasse ma più che altro per diciamo vantarsi,far felice i suoi e contemporaneamente distaccarsi un po’ dal mondo di ricchi che lo circondava.Penso che in realtà non volesse altro che una vita normale.Se ora mi fermo a pensare Edward a 40 anni me lo vedo con una donna splendida seduto davanti al camino che fuma una pipa guardando i figli giocare in cortile innevato.Non me lo immagino un guerriero.Edward che uccide??è quasi ironico.Quando non voleva la bambina non era per lei ma per Bella.Aveva aspettato quella ragazza per 100 anni e ora che finalmente l'aveva davanti la stava perdendo.Era come se vedesse Nessi non come sua figlia ma come sua nemica.Pensava che alla fine non ci avrebbe ricavato niente.Dio quanto si sbagliava.

Edward tese le braccia con la bambina verso di me.

 

-Su, prendila in braccio cosa aspetti ?- mi chiese fissandomi.

-Non credi di esagerare Edward?-chiese Rosalie con voce preoccupata.

-Tu mi stavi per uccidere la moglie durante il parto non dovrei essere preoccupato ogni volta che tu prendi in braccio Nessi?e invece no perché mi fido di voi.Ma soprattutto so per certo che Jasper non gli farà mai e poi mai del male-

 

Lo fissai.Cosa sarebbe successo se l’avessi uccisa?se non fossi riuscito a resistere?cosa sarebbe successo se avessi rovinato la cosa più bella che Edward avesse mai avuto tradendo contemporaneamente la sua fiducia?Non potevo.Non potevo assolutamente correre qeusto rischio.

 

-Mi fido ciecamente di te Jasper.-Disse Edward ponendomi la bambina direttamente tra le braccia.

 

Sentii la sua pelle toccare la mia,le mie bracci stringersi avidi in torno alla creatura.Non perché la vedessi come mio pasto ma perché non avevo nessuna intenzione di lasciarla,non più ora che era nelle mie braccia.Rosalie aveva ragione era la sensazione più bella che si potesse provare nella vita e io non l’avevo mai capito fino ad allora.

Vidi i suoi occhi riempirsi di una gioia che non avevo mai visto prima,una gioia diversa da qualunque altra.

Una gioia che mischiata alla mia mi permise di respirare.

Gli occhi incominciarono ad appannarsi e un grosso sorriso comparve sul mio volto.

L’odore entrò nelle mie narici ma non mi fece cambiare,non mi fece cambiare parere su di lei.

Non la fece diventare la preda,la lasciò Renny.

Mi voltai verso Edward che mi sorrise trasmettendomi anche la sua felicità.

Lo vidi alzarsi e andare in cucina portandosi dietro una Rosalie urlante.Ma lei sue urla non le sentivo.Io avevo lei,io avevo lei e basta.Non mi importava cosa stesse accadendo intorno.Non mi importava nemmeno di Alice che si era fermata a fissarmi sul ciglio della porta.Non mi interessava di nulla, solo di lei.La fissavo mentre incominciava a giocherellare con i miei capelli.La fissavo mentre mi trasmetteva il suo amore,la sua fiducia.

-Ti prometto che non permetterò che ti accada mai niente di male,Renny -

   
 
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