Una ragazza. Capelli rossi lunghi fino alla vita, lentiggini sul viso, profondi occhi azzurri. Se tu avessi visto una ragazza così per strada, sarebbe potuta essere chiunque. Anche con i suoi vestiti chiaramente usati e comprati presumibilmente ad un mercatino.
Ma se tu l'avessi incontrata ad Hogwarts, sarebbe potuta essere solamente Ginny Weasley. Componente di una famiglia purosangue di maghi rinnegati. L’ultima di sette fratelli ed unica femmina fra loro. Con la grande sfortuna di essere ad Hogwarts contemporaneamente al fratello maggiore, Ron, che la trattava come se, invece di avere un anno meno di lui, fosse stata più piccola di lui di dieci anni. Almeno.

Ma lei, Ginny Weasley, non l’aveva mai considerato un problema serio. Un problema serio era quando, ad esempio, le si rompeva un unghia. Suo fratello era un problema troppo grande per essere definito serio.

No. Ginny Weasley non odiava Ron. Anzi, gli voleva molto bene e lo considerava molto importante. Questo però quando lui non le rompeva riguardo ai ragazzi con cui usciva. Quindi, per molto poco tempo.

Per il resto del tempo, il tempo in cui lei ascoltava i rimproveri del fratello senza battere ciglio, lui era una persona incredibilmente noiosa che aveva con lei due legami. Il primo, era suo fratello. Un legame trascurabile. Quello che li accomunava veramente, era il fatto che Ron fosse il ragazzo della sua migliore amica.

Con migliore amica, Ginny non intendeva Hermione Granger. Certo, Ginny voleva molto bene ad Hermione. Ma Hermione era sempre stata una specie di…esempio. Quasi una sorella acquisita. E non si è mai la migliore amica della propria sorella.
Ci si litiga, ci si vuole bene. Ma non si è mai davvero migliori amiche.
La migliore amica di Ginny Weasley, invece, era Luna Lovegood. Lei e Luna avevano legato particolarmente durante il quarto anno delle due, l’anno in cui era successo tutto il casino con Sirius Black.

Già, Sirius Black. Ginny non lo conosceva veramente a fondo. Aveva passato un’intera Estate con lui al Quartier Generale dell’Ordine, ma non avevano socializzato molto.
Ginny preferiva la compagnia di Tonks e di Hermione.

L’unica cosa che Ginny sapeva essere sicura su Sirius -anche perché con quella roba che lui non era l’assassino che si pensava non poteva essere molto sicura sul conto dell’uomo- era il fatto che lui fosse il padrino di Harry.

Lo stesso Harry che -Ginny era ormai sufficientemente matura per ammetterlo- era stato il suo grande amore per tre anni.
Ginny aveva abbandonato ogni suo sogno su di lui al terzo anno, quando Harry aveva partecipato al Torneo Tremaghi.

Non era stato un addio lacrimoso. Ginny Weasley non aveva spezzato nessuna fotografia bagnandola prima di lacrime, assolutamente no. E non aveva neanche ascoltato canzoni d’amore che finivano male fino a ritrovarsi con gli occhi gonfi di pianto.

Era semplicemente uscita con un ragazzo, e la cosa le era piaciuta.
Più di quanto le piacesse osservare Harry da lontano.

Chiariamoci, quel ragazzo era ormai storia passata. L’ira di Ron l’aveva travolto prima che le cose fra il tipo in questione e la sorella potessero diventare serie.

E adesso Ginny non aveva più una storia vera da tempo. Erano tutti spaventati da Ron. E, anche se cercava di nasconderlo, anche lei lo era un po’.
Era per questo che Ginny considerava Ron un problema più che serio.