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Autore: Jules_Black    02/09/2010    5 recensioni
Amori impossibili. Amori che non possono esistere per mille, svariate, ragioni. Amori che vivono latenti tra le pagine di un libro. Amori immaginari. Amori dolorosi, laceranti. Amori...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                                 A te, che hai sempre amato tutti, incondizionatamente.

                                                              A te, che hai sempre avuto la forza di reagire,

                                                                           ma che questa volta non ce l’hai fatta.

 

 

Luna e Neville

La guarda andare via, scomparire dietro la porta della Stanza delle Necessità. Se n’è andata, anche questa volta. Rimette la bacchetta nella tasca posteriore, saluta Harry, Hermione e Ron e si avvia in silenzio lungo il corridoio del settimo piano. Anche durante questa lezione dell’ES non è riuscito a parlare. Lei fa sempre coppia con Ginny, mentre lui, lui non viene mai scelto da nessuno. Devi accontentarsi di Harry. Dal’altra parte lui è Neville. Un imbranato di prima categoria dallo stupendo pollice verde. Questa sera non ha voglia di tornare nel suo dormitorio. Non ha voglia di perdersi nuovamente in quei libri che parlano di piante dai poteri miracolosi. Vorrebbe solo lei. Parlarle, perdersi nei suo occhi azzurri. Ancora non ha ben capito come abbia fatto ad innamorarsene. Dal’altra parte lei è Luna “Lunatica” Lovegood. Va girando con orecchini strani, Spettrocoli, collana di tappi di Burrobirra e parla di Nargilli. Eppure lui se n’è innamorato. Stringe i pugni con forza. Possibile che sia destinato a non avere una ragazza? Possibile che l’unica che sia gentile con lui sia Hermione Granger, ma solo per pura e semplicissima pietà? Involontariamente è finito di fronte alla porta d’ingresso della Sala Comune di Corvonero. Già, lui è troppo stupido per rispondere alle domande del battente a forma di corvo. Tutto il corridoio è addobbato con il vischio. Stupida pianta! Si appoggia al muro, osservando la porta. Magari prima o poi uscirà lei. Dieci minuti dopo però, capisce che le sue speranze sono vane. Lei sarà già a letto o starà leggendo ancora Il Cavillo. Sconsolato, si avvia verso la Sala Comune di Grifondoro. Sarà una lunga notte.

Neville si ritrova praticamente seduto per terra. Troppo immerso nei suoi pensieri, non ha badato a chi gli stava venendo incontro. Anche lei è caduta a terra. Il Cavillo giace abbandonato qualche centimetro più in là.

- Luna! Scusa, non volevo!- urla Neville alla ragazza che ancora è seduta per terra.

- Oh, Neville! Colpa mia… Stavo leggendo e non ti ho visto arrivare!

Neville si alza e le tende una mano. Questa è la sua grande occasione.

- Ehm, Luna… Cosa ci fai tu qui?- le chiede, nel tentativo di fare conversazione.

- Facevo un giretto. Il castello di notte ha il suo fascino- dice sicura lei, come se girovagare per Hogwarts alle undici leggendo Il Cavillo sia la cosa più naturale del mondo.

- Già… Tivuolfaregroconmi?

- Cosa?- chiede, educatamente perplessa, lei.

- S-se… Vu-o-o-i fa-re u-un giret-ret-to con m-me- balbetta Neville. Ma cosa gli è saltato in mente?

- Oh, certo. Anche se l’ora è un po’ insolita- risponde entusiasta lei. Poi si infila gli Spettrocoli. Neville la guarda, con un misto di curiosità e di ammirazione.

- Sai, per vedere se in giro ci sono dei Nargilli! Con tutto questo vischio…

A quella parola lo sguardo di Neville scatta al soffitto. Proprio sopra di loro, inerme, pende un rametto esile ed alquanto bruttino rametto di vischio.

- Sai cosa si dice del vischio?- le chiede Neville, lo sguardo ancora fisso su quella pianticella così brutta eppure così vitale.

- Sono tutte stupidaggini! E poi tu sei l’esperto di Erbologia, dovresti saperlo meglio di me!- esclama Luna, che ancora indossa i suoi Spettrocoli.

- So-li-t-ta-men-men-te il vis-vischio… C-Cioè… S-sot-to il vis-vischio…- la voce di Neville trema dall’imbarazzo e dall’insicurezza. Sta accadendo davvero? Lui è davvero sotto il vischio con Luna?

- Sotto il vischio, ci si bacia- conclude serenamente lei. Non sembra assolutamente in imbarazzo. Sembra quasi interessata a quel rametto di vischio. Neville non riesce a spiccicare parola. Deve fare qualcosa. Impone ai suoi piedi di fare due passi avanti, ma non riesce a fare altro che rimanere inchiodato sul posto. Si sente il viso in fiamme. Vorrebbe avvicinarsi, ma non ce la fa.

- Neville, è davvero tardi adesso- sospira Luna. Quelle parole riportano il ragazzo sulla terra. Ha perso la sua grande occasione.

- Allora ciao- dice triste, improvvisamente molto più interessato ai suoi piedi piuttosto che alla pianticella appesa sulle loro teste.

- Ciao- risponde Luna. Poi, come se quella fosse la cosa più naturale del mondo, si avvicina e lo bacia, sfiorandolo appena, sulle labbra. Poi se ne va. Neville rimane lì, una mano stupidamente posata sulla bocca, che sembra andare a fuoco. E’ successo davvero. Guarda nuovamente il rametto di vischio: all’improvviso non gli sembra più poi così bruttino.

 

   
 
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