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Autore: Kalencair    02/09/2010    2 recensioni
"Un dannato rumore di pioggia perforava i miei pensieri, costringendomi ad aprire gli occhi. La realtà. Totalmente alla pari di un incubo. Non fu solo il rumore di pioggia a svegliarmi, ma anche la tremenda sensazione che qualcosa di brutto sarebbe successo presto. Molto presto. (...) Mi alzai lentamente senza svegliare la mezzosangue e Weasley femmina, per uscire da questa fottutissima tenda da campeggio. Si, stava piovendo, scrosciando. Mi lasciai inzuppare fino all'osso dall'acqua fredda di questo posto sperduto. E fu in questo preciso istante che li vedi. Sette figure incappucciate comparvero al limitare della radura, provenienti dalla foresta. Erano venuti per noi. Per Lui." La battaglia tra bene e male è conclusa e Voldemort è morto. Gli studenti si trovano a dover riaffrontare il settimo anno; ma allora perchè i mangiamorte sono misteriosamente ricomparsi? Perchè non si fermano? Qual'è il loro obiettivo? Chi ne è a capo?
[Avvertimento in più: Bad language]
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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ff3 cap4 definiszione grandezza scrittura

Non ho bisogno di aprire gli occhi, sono già sveglia, quando il sole mi si conficca nelle pupille.
Come se mi ci avessero cacciassero due dita.
Non ho dormito.
Beh, non è poi una novità.
Mi capita piuttosto spesso ultimamente.
Ma la cosa più interessante è che non me ne fotte niente. Dormire? Tempo perso.
Ho qualche difficoltà a respirare,  come se mi sentissi soffocare da tutto quello che mi circonda.
E cos'è quest'altra sensazione? Ah, ecco.
Durante la notte mi sono tolta le coperte di dosso e ho la fronte imperlata di sudore.
Il contatto col letto mi da fastidio, sento i vestiti leggermente bagnati, anche loro di sudore.
C'è caldo, troppo.
Mi alzo con il busto, sentendo un giramento di testa; esattamente come ieri sera prima di lasciare la stanza delle necessità.
Cerco di vedere se nella stanza ci sono Pansy o Daphne, ma non è così. Come immaginavo, del resto.
A differenza di me se la saranno spassata.. beh meglio per loro.
Nonostante la vista annebbiata mi alzo, barcollando. Mah, sarà solo un po' di spossamento dovuto al post-festa. Capita quasi sempre, ma stavolta è strano: ho preso solo una burrobirra, nient'altro.
Per qualche secondo perdo il senso dell'orientamento. Sia spaziale che temporale.
Che giorno è oggi?
Ah si, domenica, bene. Almeno potrò riprendermi, sono uno straccio.
Magari questa spossatezza è un brutto scherzo dovuto allo stress.. Sicuramente ieri non è stata una giornata che si può dire tranquilla. Anzi, completamente incasinata per quanto riguarda il finale.
Quell'occhiataccia di Blaise.. mi ha visto con Draco in pista? O era semplicemente uno sguardo di disprezzo nei miei confronti?
A volte credo che se mi odiasse andrebbe meglio. Sicuramente meglio.
E sarebbe stato meglio pure che non mi avesse incontrata, che quel giorno non mi avesse chiamato a sedermi di fianco a lui, dopo lo smistamento.
Quel "bamboccio totalmente insopportabile e sicuro di sè". Così lo avevo targato quando sono entrata nel suo stesso scompartimento in treno e mi ha rivolto la parola, il primo giorno di scuola; e così è come sarebbe dovuto rimanere.
Ma no, si sa che niente è razionale nella vita. O per lo meno le cose più importanti non lo sono praticamente mai.
Mi vesto con dei jeans short chiari, con la fine a risvolto e una maglia nera con sulla pancia un teschio bianco sfumato di verde; se ci fosse anche un serpente nel teschio assomiglierebbe al marchio nero.. 
Fischia, ma qui dentro non si respira!
Mi infilo le Converse nere con i lacci verdi e mi dirigo verso l'unica finestra. Si, essendo nei sotterranei non tutte le camere ne hanno una. Ma noi  possiamo vantarci di questo privilegio.
Ah. Mi stoppo prima di esserci arrivata.
Cosè questo cazzo di bruciore?
La mia gola? Si, è lei. Sta andando a fuoco.
Mi dirigo in bagno a bere un bicchiere di acqua.
Oh, questo si che è un toccasana: acqua gelata. Gelata quanto gli occhi di Blaise ieri.
No aspetta, quel pizzicore infernale c'è ancora, non mi ha abbandonato.
Mando giù un altro bicchiere dopo averlo riempito di nuovo.
Hmm davvero, c’è troppo caldo per essere a ottobre. Sento tutta la gola riarsa.. e che mal di testa porca miseria..
D'un tratto le forze mi mancano, i miei occhi si chiudono per lasciare spazio a un buio conciliante tanto quanto fastidioso.
E così, in un istante non esisto più, perdo coscienza di ogni cosa. Fantastico, il mio desiderio s'è avverato. Non chiedo di meglio.
Non faccio nessuna resistenza a quell'oblìo sconosciuto..

Non sento niente, non c'è nessun suono.
Sono diventata sorda o sono in un convento?  Oppure sono morta?
Ah, no cazzo, eccolo, ecco di nuovo il mio corpo, respirare, molto velocemente; è segno che sono viva. Dannazione.
Si, lo sento chiaramente questo ritmo che mi percuote i polmoni.
Lo sapevo: cessare di esistere sarebbe stato chiedere troppo.
Però..
..Nah tutto sommato mi va bene così.
Oh no, questo caldo.. c'è ancora pure quello.
Il mio viso... è in fiamme, non c'è altra soluzione che questa. Dev'essere per forza così.
Piano, e contro la mia stessa volontà, apro gli occhi: tutto appare sfuocato.
"Tutto" cosa, poi? Non c'è niente. Solo un fottutissimo e accecante bianco.
La mia testa è appoggiata su un cuscino senza dubbio; la differenza rispetto al pavimento si sente.
Sbatto le palpebre più volte, ma lentamente e con qualche intoppo; come fossero incollate.
Sento anche le braccia ora: sono ai lati della testa, nella tipica posizione da“Mani in alto”.
Non mi piace dare l'idea di sembrare arresa per qualsiasi motivo nemmeno mentre dormo.
E le gambe, si, ci sono anche loro. Mi danno l’idea di essere rimaste dritte, nella stessa posizione per troppo.
Oh, forse posso sperare nell'essermi addormentata per cento anni e risvegliata con tutti coloro che conosco, inesistenti. No, eh? Bah, le favole non esistono. E non sono roba per me. Decisamente no.
Muovo la gamba destra, piegandola in modo che la suola della scarpa sia appoggiata sul materasso (è un materasso?), con il tallone del piede a una ventina di centimetri dal mio sedere.
Dio, sembra intorpidita alla massima potenza.
Ecco perchè odio dormire. Quando succede, quella sostanza bastarda di cui non ricordo il nome (la mezzosangue sicuramente invece se lo ricorda) entra in circolo indebolendoti e rendonoti meno recettivo. In poche parole ti fa abbassare la guardia.
Le forme incominciano a prendere un nome, nella mia mente. Era ora. 
Volto piano la testa a destra, senza muovere il resto del corpo. Quel che vedo sono letti e tendine, entrambi candidi, a non finire.
Hum? Che razza di posto è questo?
Aggrotto le sopracciglia ancora più spaesata di prima.
Decido allora di spostare la testa a sinistra per allargare la visuale.
Ma mentre eseguo il movimento, quando il mio respiro arriva sulla parte scoperta del mio petto, sento freddo, a causa del fatto che è sudato.
Un debole brivido mi scorre da capo a piedi.
Ecco ora riesco a ved… 
...
.......
..........Ditemi che è uno scherzo.
E di cattivo gusto anche. Parecchio.
“Peccato ti sia svegliata, volevo continuare a osservarti dormire” Ghigna.
No, è la realtà purtroppo.
E va affrontata mantenedo la testa alta.
Sospiro, anzi, sbuffo.. una via di mezzo tra le due cose.
“Mi spieghi che cazzo ci fai qui?!"
Mi spiegate che cazzo ci fa qui Draco?!
Qui... si, qui in infermeria: ho finalmente realizzo dove mi trovo.
"Un momento … IO che cazzo ci faccio qui” ho la voce tutta impastata ed è bastato pronunciare due, dico, due frasi perchè la testa tornasse a pulsare come non so cosa..
“Piede rotto. Tu invece sei svenuta e Millicent, sentendo il tonfo dalla stanza accanto, è entrata in camera e ti ha portata qui.” Spiega dal letto di fianco al mio, con un piede fasciato e lo sguardo palesemente scocciato che lo fissa.
Ah. Ho capito. Cioè, no, mica tanto.
Piede rotto, ha detto? Beh allora ci dovrebbe mettere solo qualche giorno per tornare a posto del tutto..
All'improvviso mi viene in mente una battutina acida, ma che non posso fare a meno di dire: come la maggior parte di esse che mi saltano in mente poi..
“Troppa foga ieri notte?” chiedo alzando un angolo della bocca, un po' strafottente, ma in realtà non ci trovo un cazzo di divertente.
Mi risponde con un mezzo ghigno ma poi torna serio, perso nei suoi pensieri.
Caro Malfoy, quando imparerai qualcosa sul comportamento delle ragazze sarà sempre troppo tardi.
... se imparerai mai qualcosa dal comportamento delle ragazze; non che intenda accomunarmi a tutte le oche della scuola tsè.
Intendo qualcosa che non centri col sesso, ovvio.
E con tutte ste belle robe intendo dire che, la sua, non è accettabile come risposta alla mia provocazione, in quanto insoddisfacente.
Sento dei passi dirigersi verso la porta principale dell’infermeria.
Si, in questo silenzio si sentono come tuoni. Sarà perchè la stanza, a parte noi due, è vuota; si vede che questo è un periodo sfigato per colei che sta entrando: non essendoci nessuno sarà costretta a passarsi il tempo girando i pollici.
Madama Chips.
“Oh, eccoti sveglia finalmente.” Sorride apprensiva.
Oh, eccoti qui a rompere le palle, sfortunatamente.
Ma farò buon viso a cattivo gioco: ovvero quello che faccio praticamente sempre con le altre case. E con questo non intendo proprio ogni singola volta.
Ad esempio coi grifoni il buon viso lo mando a farsi benedire, e tengo il cattivo gioco.
Molto più eccitante, vuoi mettere?
Non mi sono ancora mossa, come se avessi paura di rompermi qualcosa, tanto mi sento fragile.
Non emotivamente, si intende.
Proprio no.
Si avvicina al letto con aria professionale.
Mi osserva attentamente in lungo e in largo, facendo scaturire in me un fastidio insopportabile.
Senza dire niente si dirige verso la parte opposta della stanza, presso le mensole.
Scartabella un po’, poi quando a trovato quel che cercava, torna verso di me con un termometro.
“Provati la febbre.” Me lo tende.
Che palle, mi sento osservata da Draco, perché so che anche se fa finta di starsene per i cazzi suoi, non è così.
Lentamente afferro l'oggetto con la mano destra, e lo posiziono sotto l’ascella, come quelli babbani insomma, solo che sono molto più veloci.
Dopo mezzo minuto infatti, tende la mano per riaverlo. Glielo allungo senza troppi complimenti. Che se lo riprenda pure.
Lo guarda attentamente e concentrata per un po’; quando finalmente la vista le consente di visualizzare il risultato, fa una faccia allarmata.
Che c'è? Mi fa venire un colpo se fa quella faccia.
“Ma stai andando a fuoco ragazza mia! No no , tu oggi stai qui e non ti muovi.” Dice seria.
In effetti sono esausta ma non mi va di rimanere inchiodata in questo letto da quattro soldi per tutto il giorno.
Sbuffo sonoramente, al che Draco ride sotto i baffi, ma si lascia scappare un sorrisetto divertito e dall’aria super sfottente.
“Lei non faccia lo spiritoso signor Malfoy, è nella stessa identica situazione.”
Oh, ecco, mi ha anticipata.
Madama Chips si avvia verso la porta per l’altra stanza, quella sulla parete di fronte a noi.
Il biondo spalanca gli occhi: “Cosa?! Ma, posso camminare!” sbraita per farsi sentire, dato che la sua interlocutrice oramai è a una quindicina di metri, e si sa, non eccelle il suo udito.
Dio, parla più piano che mi stanno scoppiando le cervella, brutto scemo!
“Non dica idiozie per favore.”E se ne esce sospirando “Ah, i giovani d’oggi, quante storie!”
Si, tante storie fa bene a farle perchè di stare a un metro di distanza da lui per tutt'oggi, non mi va bene un cazzo.
Silenzio.
Tuttavia lui se la stava spassando a sfottermi, quindi: “Fottiti. Ti sta bene.”
Ma la voce è smorzata dalla febbre e non da quel senso di trionfo che darebbe se fossi in piena salute.
Lui ridacchia un po': “Sembra proprio che dovrò starti vicino tutto il giorno” ghigna.
Giro la testa verso di lui: la sua faccia fa molto < felice di romperti le palle >.
 Ma dio mio che occhi … Ok sto delirando. Colpa di questa febbre merdosa che mi sono cuccata.
Risposto il volto dall’altra parte. Il mio petto si abbassa e si alza frenetico. Mi sento davvero ardere, tipo quando noi streghe, nel medioevo, venivamo bruciate sul rogo.
Ok, non sto una meraviglia, affatto. Ma che brillante deduzione Rin, sconvolgente il tuo QI.
Risposto la testa  un'altra volta, al centro del cuscino; in questo modo posso vedere il soffitto, ovvero niente che mi faccia deprimere, al contrario di tutto ciò che c'è in questa stanza.
“Sicura di avere la febbre? A me più che altro sembra che tu abbia fatto altro …” con la coda dell'occhio vedo la sua espressione divertita e non poco sadica.
Eh?
Ok, ragioniamo: ansimo, sudo, ho la faccia abbastanza rossa, sono in una posa molto strana per un semplice riposino, parlo a fatica.
“Vaffanculo” e con le ultime forze rimaste afferro il cuscino del letto alla mia destra e glielo lancio in faccia, centrandolo, per poi ricadere sul pavimento.
Si, perchè non si può muovere di molto con il piede infortunato.
Sto stronzetto qui  deve sempre commentare, mai una volta che si faccia sfuggire un'occasione come questa.
Sorrido un po’, a occhi chiusi, per la vittoria ottenuta nel lancio.
“Più o meno quello che mi hai detto ieri sera” ecco un altro commento. Ma stavolta serio.
Silenzio. Ancora.
...Sinceramente non pensavo tirasse fuori il nostro.. come dire, hm.. "saluto"?
Non è da lui ritirare in ballo certe cose.
E contavo su questo fatto.
Non ho voglia di parlarne. Non ne avrò mai.
Così cerco di concentrare l’attenzione su altro. “Se Richenford ti vedesse così debilitato proverebbe ad ammazzarti sai? Cogliendo l’occasione.”
Dopotutto credo sia davvero così. Oddio, non ammazzarlo perchè non è Serpeverde, ma almeno menarlo si.
Però devo ammettere che mi dispiacerebbe.
Ridacchia. “Ci ha provato.”
.. Che cacchio blatera?
Lo guardo interrogativa perchè la curiosità è più forte di me.
“Due costole incrinate e naso rotto. In più dolori ai gioielli di famiglia."
Te lo dico che ce l'ha con lui, caspita.
"L'hanno portato nell'altra sala dopo che ha tentato di lanciarsi furibondo su di me, una volta messo nel letto di fronte a qusto.” Ghigna sadico e completamente orgoglioso della vicenda.
Sul mio volto appare la sua stessa espressione, per poi voltarmi sul fianco destro, quindi dandogli le spalle.
Si, non c'è male: ha avuto quel che si meritava quel bastardo.
Trascorre qualche altro minuto, in completo silenzio.
“Sai” incomincia serio di nuovo;
Che brutto modo per incominciare una frase: dopo quel fottuto "sai" viene sempre qualcosa di estremamente serio.
O almeno se stai parlando con Draco Malfoy.
“ieri è stato diverso. Strano.” 
Si, lo so.
Quello che invece vorrei è sapere quando ha deciso di diventare così socievole da parlare con questa frequenza.
Non dico niente e rimango immobile.
Magari molla la pezza.
Se era strano quello successo ieri sarebbe ancora più strano che insistesse.
Sbuffa “Lo so che non stai dormendo.”
Ecco, appena detto.
...
Un minuto ancora di silenzio.
“Pff sei proprio una bambina” commenta altamente scocciato: forse sperava che una volta tolta la sua, anche io avrei tolto la mia, di maschera dico.
Sè, una "bambina" sto cazzo.
Ma perchè si ostina a parlarmi quando ha capito che io non ne ho per niente voglia?!
Minchia, sto con la febbre, son morta di stanchezza (si, ho ancora sonno), ho mal di testa, non capisco un cazzo, ma lasciamo dormire, no!?
Probabilmente lo ha detto per farmi reagire.
Scusa Draco, c'è un piccolo dettaglio: non voglio.
Non ora.
Torno ad appoggiarmi sul lato sinistro, in modo da poterlo vedere, e quello sposta lo sguardo da davanti a sè perso nel vuoto, a me. Ma lui di per sè è fermo.
Mugulo piano stiracchiandomi; ahhh senso di libertà ritrovato.
“Hm, lasciami pensare, si, lo sono. Ma solo ed esclusivamente quando voglio. Ergo al momento non lo sono e lasciami stare” 
Maledetto mal di testa! Bene, tronchiamo la conversazione.
“E ora, ti dispiace se ne parliamo dopo che ho dormito? Sai, se continui a parlare con quella voce sexy, potrei anche saltarti addosso, con questa febbre.”
Concludo piano, a causa del sonno e di tutto il resto..
Aspetta, che cazzo ho detto?!
Oddio, si, decisamente meglio se dormo e me ne sto zitta con questa boccaccia.
Finalmente chiudo gli occhi, prima di perdere coscienza.
Era davvero un sorriso quello? Dopo che ha ghignato come al solito, dico.
O me lo sono immaginato?
Mah.

Un vociare basso si insinua nella mia mente riportandomi alla realtà.
Qualche dolore alla testa l'ho ancora, ma va decisamente meglio rispetto a prima.
Apro piano gli occhi, una volta pronta ad affrontare le conseguenze di questo gesto.
“Ehi, come va?” chiede una Daphne preoccupata, seduta su una sedia di legno bianco al fianco destro del mio letto, ovvero verso dove sono girata.
Sbatto le palpebre e focalizzo le voci che sentivo prima: una è di Malfoy, l’altra di Nott, e provengono dalle mie spalle.
Salazar sia lodato, non siamo soli.
“Non troppo bene.” rispondo ancora assonnata.
Si, a dire il vero non mi sono ancora ripresa.. e.. vi sconcertate se dico che ho ancora sonno?
 Mi appoggia una mano sulla fronte e la ritrae dopo poco, con una piccola smorfia.
“Cavolo quanto scotti.” Aggrotta le sopracciglia.
Sospiro rassegnata a sta situazione di merda: “Già.”
Lentamente, per evitare qualche brutta sorpresa,  mi metto seduta, poi mi sporgo verso di lei col busto.
“Allora, ieri con chi sei finita?” le sussurro;
lei ghigna “Eheh, sapessi, sapessi.” sussurra a sua volta.
Le rivolgo uno sguardo complice.
Si, è il massimo che posso fare conciata così, e sto pure riuscendo a fingere meglio del previsto.
Mi si avvicina all’orecchio per non farsi sentire dagli altri due: “Robert Wheils, Tassorosso. Ci sa fare il biondino.” Sorride compiaciuta, e io ricambio.
E' proprio vero che sul sesso non esiste differenza tra case d'appartenenza.
Cioè, sulla bravura.
Mentre sul metodo c'è eccome eheh, e poi lì sta a preferenze.
“E Pansy?” infatti la mora non è presente, dove si sarà cacciata?
Round mattutino? Anzi.. ma un momento, che ore sono? Non capisco..
“Ah, prima era qui, ma non ti svegliavi e lei doveva uscire, quindi è andata."
Oh oh oh, uscire con chi? Ehh Pansy Pansy!
"Comunque" riprende "non ho ben capito, ma la notte è stata da un grifone.. purosangue però.”
Si, so che a lei da fastidio andare con qualcuno che non è di sangue puro.
Bah, per quanto mi riguarda ciò che avviene alle feste e di notte rimane lì dov'è senza uscire mai più.
Almeno per quel che riguarda quest'argomento.
Alzo un sopracciglio “Tutti si lanciano sui Grifondoro a quanto vedo. Anche Nott, l’ho visto ieri sera. Non è che vi state rammollendo?” scherzo.
Sè, parlo io..
Si stanno.. rammollendo. Io non centro.” Ride piano per non fare troppo rumore.
Alle orecchie mi arriva la voce di Nott che saluta Malfoy e si dirige di fianco a Daph.
“Saluto Draco poi andiamo.” Gli dice la bionda; lui annuisce.
Ma se vuoi anche più di "un attimo".
Anche un'ora. O due.
Tiello occupato più che puoi già che ci sei.
Si alza dalla sedia.
“Ah, Daph.” La richiamo.
“Si?” si volta verso di me.
Devo dirle di Dawson ma... ora che ci penso adesso che nessuno tiene occupato Malfoy, può sentire, e non voglio.
Dobbiamo essere da sole.
“… Niente, non importa.” Rinuncio.
“Adesso mi hai messo la pulce nell’orecchio, che c’è?” chiede curiosa.
No ti prego, non isistere proprio ora.
“Niente, ho detto. Può aspettare, te lo dirò poi.” Dato che è poco convinta le sorrido.
“Hm ok.” Alza le spalle arrendendosi e dirigendosi poi a salutare Malfoy.
“E tu che hai combinato?" mi giro verso la persona che sta parlando.
"Draco mi ha detto che sei svenuta.” Chiede Theo;
“Mah, non ho dormito e stamattina quando mi sono alzata sono stata male. E' solo qualche linea di febbre..” Bofonchio.
"Qualche" linea di febbre.
“Ah, non hai dormito eh?” ghigna.
Alzo un sopracciglio.. ma che pervertiti, tutti, oh. 
“Non ho fatto niente di quello che pensi, stavo male già ieri sera, infatti me ne sono andata presto. Mentre tu ci hai dato dentro con quella Grifondoro?” sorrisetto maligno da parte mia.
Eh si, se l'è meritato.
“Ma tu guarda questa che mi spia.” Dice divertito.
Certo, sicuramente.
“Spiarti? Non ci tengo proprio. È solo che mi è capitato di vederti in mezzo a quel marasma.” Ghigno.
“Lo so, sono talmente bello che mi vedi subito in mezzo alla folla.” Scherza provocandomi un sorriso divertito.
Si riavvicina Daphne.
“Andiamo?” richiama Nott all'ordine, e quello annuisce.
Ma.. è proprio necessario che vadano? 
E' proprio necessario che mi lascino in balìa delle domande di Draco?
Daph si avvia verso la porta;
Theo fa per seguirla, ma poi si rigira verso di me e dice serio: “Prima è venuto anche Blaise, ma dormivi.”
...Grazie al cielo stavo dormendo.
Mi avrebbe seccato parecchio dover discutere in questa situazione, ovvero di mio svantaggio.
Per non parlare del fatto che sarei stata impossibilitata ad andarmene qualora la conversazione fosse diventata insostenibile.
Che colpo di culo.
Però... 
Però mi fa piacere che sia venuto.
Annuisco piano, mentre la mia testa si rifiuta di pensare a quel nome.
Se ne vanno chiudendo il portone alle loro spalle.
“Adesso puoi anche smettere di fare finta di stare bene.” Dice il mio “coinquilino”, tsk.
Tuttavia non me lo faccio ripetere due volte.
Lascio cadere il busto a peso morto sul materasso, guardando il soffitto.
Ma non l'ho fatto perchè me l'ha detto lui, intendiamoci.
“Quanto ho dormito?” come mi sono accorta prima, non so minimamente che ore siano.
“Tre ore. Sono le undici.”
Se non fosse che non ha un cazzo da fare se non contare il tempo per cui dormo, mi stupirei del fatto che lo sappia.
Hm in effetti quando mi sono svegliata in infermeria stamattina saranno state circa le otto.
... Cavolo, ma perchè non riesco a smettere di pensare a quello successo ieri sera?
Inoltre sono tremendamente preoccupata che...
Persino i miei pensieri esitano.
..Che Blaise abbia detto qualcosa a Draco.
Ed esiste solo un modo per saperlo.
“Posso chiederti una cosa?”
Fa una faccia un po’ sorpresa, ma curiosa.
In ogni caso non si scompone, come ogni volta rimane abbastanza impassibile.
“Blaise ti ha detto qualcosa?” Ah, ma che cacchio sto dicendo!
Guarda a che punto sono arrivata, mi sto per sputtanare con le mie mani!
Infatti sembra perplesso. “Ovvio che se è venuto qui mi ha parlato.. In che senso “ti ha detto qualcosa”? Riguardo che?” mi guarda concentrato con la fronte corrugata.
Ok, non glielo ha detto.
Non gli ha detto quello che comporterebbe se.. si insomma, quello.
Non gli ha detto che è incazzato per ieri.
Perchè lo è, lo so.
“Lascia perdere.” dico infine dopo un mio breve silenzio durante il quale ero immersa nei miei pensieri.
Sembra riluttante all’idea, ma poi rimane zitto.
Oh, finalmente una cosa prevedibile e facente parte del suo solito comportamento.
Ah, però..
Però non deve riflettere su cosa intendevo.
Ci potrebbe arrivare, non è stupido.
“Come va il piede?” domanda banale ma essenziale per farlo concentrare su altro ed evitare che accada quanto ho appena realizzato.
“Tranquilla che sto male, non ti preoccupare: non c’è speranza che smetta questo dolore atroce.” Scherza sbuffando ed esibendosi in una piccola smorfia.
Ah, e così il signorino si sta trattenendo eh. Non vuole mostrarsi debole.
Come al solito insomma. Però tra Potter e me c'è differenza, dovrebbe capirlo.
Mah, suppongo che il nostro orgoglio di serpi sia troppo importante per essere ignorato.
Mi giro sul fianco sinistro a guardarlo: appoggiato con la schiena al muro;
“Ah, si certo, ci godo” roteo gli occhi.
Come se potessi godere del fatto che uno del mio gruppo stia sopportando un dolore come quello.
O semplicemente un qualsiasi dolore.
Vedi Blaise.
Ma quest'ultimo lo conosco come le mie tasche, e ogni volta che ne prova, questo è poi seguito dalla rabbia.
Per cui credo che presto smetterà di essere così passivo come ieri.
Ghigna. “Godi?”
… No, adesso ditemi, perchè ogni volta fa ste battute?!
“Ma tu pensi sempre a quello!” sbuffo rigirandomi dall’altra parte.
Incredibile quanto gli atteggiamenti di Malfoy possano essere diversi l'uno dall'altro.
Un esempio è la differenza tra ieri sera e ora.
“No, aspetta”
E che vuole ancora?
Mi fermo mentre mi stavo ancora girando.
... “Che c’è?” mi decido a chiedere dato che non si esprime.
“Rimani girata di qua.” la sua voce è più bassa, ed è tornata ancora una volta seria.
Non è un ordine. E' una richiesta.
… Una strana richiesta.
E anche se è possibile lo chieda per parlare di che so io, lo farò lo stesso. Solo per il modo in cui l'ha chiesto, non per altro.
Così, dopo qualche secondo, mi rivolto lentamente verso di lui senza dire niente.
Ci guardiamo per qualche istante che mi sembrano mesi, poi lui alza un angolo della bocca a mo’ di sorrisetto.
Altrochè occhi ghiacciati di Blaise..
Quelli di Draco sono peggio, cioè, lo sono ancora di più.
Ma se crede di sfuggirmi si sbaglia di grosso.
“Era un sorriso quello? Sai, vedo sfuocato a causa della febbre: illuminami.”
Che stronza che sono muahah.
Ghigno.
Si possono vedere tante cose o niente sul volto di Malfoy, a seconda di quando decide di nascondere ciò che prova o meno.
Ma vi assicuro che il sorriso è una delle più rare, insieme al pianto.
Ride “Cos’è, credi sia incapace di sorridere?”
Si, esatto caro.
O meglio, credo che tu te lo sia lasciato scappare contro il tuo volere.
“Dato che ghigni solo,si.”
Beh io ho poco da dire, pure io faccio così.. ovvero ghigno spesso, ma che vuoi, siamo serpi.
In compenso, però, se c'è da sorridere lo faccio, e il più delle volte non mi trattengo.
“Ehi, io ghigno perché sono sexy quando lo faccio"
Non sarà davvero sorpreso da quello che gli ho fatto notare, vero?
Mi riferisco al fatto che sembra essersela presa, anche se solo di un briciolo.
"… Ora che ci penso sono sexy a fare qualsiasi cosa.” Ghigna.
“Ecco, lo vedi?!” faccio notare più ad alta voce;
“Cosa, che sono sexy?” fa finta di nulla, continuando a ghignare di proposito, con un’aria da superiore.
Alzo gli occhi al cielo. Devo ammettere che mi sta contagiando, col suo umorismo da strapazzo.
“Ma fammi il piacere, mai quanto me.” sto quindi al gioco.
Della serie "niente di meglio da fare".
Mi osserva veloce dalle gambe alla testa, poi storce il naso: “Cazzo mi sa che ti devo dare ragione” continua a scherzare.. credo.
Gli faccio una linguaccia e lui ridacchia mantenendo il famoso ghigno.
Non è poi così terribile passare il tempo con lui, se si evita di parlare delle cose fondamentali; come Blaise o i mangiamorte.
Dalla porta in fondo alla stanza si affaccia Madama Chips, facendo girare la testa verso la sua direzione ad entrambi.
“Shh fate silenzio, Dawson sta dormendo.” E sparisce così come è apparsa.
Ci guardiamo, poi entrambi torniamo a ghignare.
A proposito di Dawson..
“Spero non si risvegli affatto.” scuoto la testa per scacciare il ricordo.
“Anche io.” Dice serio, e in modo secco.
C'è una cosa che devo chiedergli. E lo farò ora che non può scappare.
“Perché ieri sera sei intervenuto?” sono curiosa di sapere la risposta. Poteva lasciarmi con quello lì e a lui non sarebbe cambiato niente.
Sembra colto alla sprovvista, probabilmente non si aspettava una domanda del genere. Beh, arrangiati, ora mi rispondi.
“Che domanda è? Volevi che ti lasciassi stuprare?!” sbraita;
Ehi calmino bello, relax yourself. Vedo che non sono la sola ad essere soggetta a sbalzi d'umore improvvisi.
“No, intendo …" una nota scocciata si è infiltrata nella mia voce, a causa del dover ripetere.
"Non eri obbligato e a te non sarebbe cambiato un emerito cazzo. Però lo hai fatto lo stesso.” specifico.
Ci pensa, con la fronte corrugata e gli occhi di nuovo puntati sul suo piede.
“Non lo so, mi ha dato fastidio.”
Fastidio? Ah, ora si che è tutto chiaro come la luce del sole! No.
Vorrei chiedergli il perché del fatto che gli ha dato fastidio, ma il suo tono da l’idea che non voglia aggiungere altro.
E che non aggiungerà altro.
Va bene, dopotutto se stessimo parlando di Blaise e rispondessi  in modo da non voler proseguire, gli sarei grato se stesse zitto, come me ora.
Mi giro a pancia in giù, causa urgenza di cambiare posizione per intorpidimento generale, ma continuando a guardarlo.Non si sa mai che cambi idea.
Sposta lo sguardo su un punto imprecisato della mia schiena.
“Cos’è quel tatuaggio?” chiede. 
Oh porca miseria.
E' evidente che la maglietta mi si è tirata su lasciando scoperti gli ultimi dieci centimetri di schiena..
Sono stupida, dovevo fare più attenzione.
Ma avevo dimenticato che l’avrebbe potuto vedere, mi ero totalmente dimenticata che con lui dovevo fare attenzione a non mostrarlo; con Blaise non c'era più bisogno di nasconderlo, dopo che lo vide la nostra prima volta, gli raccontai tutto.
Divento seria, sia per il tasto dolente toccato, sia per i ricordi che sono riaffiorati.
Mi tiro giù la maglietta. “Niente.” Cerco di eludere la cosa.
“Sembrava il tuo cognome” ignora il mio tentativo di fuga... Forse perché se verrà preso dai mangiamorte gliene faranno uno pure a lui, di "tatuaggio". Già.
Giro la testa dall’altra parte.
Non voglio dirglielo, e se mai lo farò di certo non sarà ora. Non voglio nemmeno vedere i suoi occhi: troppo pericolosi, potrebbero riuscire a estorcermi l'informazione.
Dopotutto è una cosa che si vede solo se fai certe cose, a parte in casi particolari come questo.. casi di sfiga come questo.
..Ma a dire la verità, tra tutti quelli con cui sono andata a letto, se ne è accorto solo Blaise. Non si può nemmeno dire che era avvantaggiato perchè, nonostante ci sono stata decisamente molte, molte più volte rispetto che con gli altri, occasioni singole spesso accadute a feste, lo ha visto subito.
“Anche per me ieri è stato strano.” Riprendo il discorso che aveva aperto prima che mi addormentassi, che è sicuramente meglio di quello su cui stavamo andando a finire.
Si sarà accorto del mio patetico tentativo di cambiare argomento ancora una volta? Nooo, vero? Mah, non mi importa.
Gli sento appoggiare la testa all’indietro, contro il muro.
Iniziavo a preoccuparmi, non si è mosso da quella posizione per ogni singolo istante in cui ero sveglia.
A proposito... mi sta tornando sonno, si, è il torpore di  prima che mi sta riassalendo.
Stiamo in silenzio.
Quindi (con mia grande gioia) non ha intenzione nemmeno di parlare di quello. Da quando sono diventata così fortunata?
Piego le ginocchia portandole allo stesso livello al quale si trova la pancia.
Ora ho freddo, e non me ne sono accorta fino ad ora, per cause più che ovvie.
“Stai tremando.” Osserva.
“Non ti facevo così intuitivo” Dico sarcastica mentre mi tiro il lenzuolo addosso, dopo essermi tolte le scarpe; sempre girata dalla parte opposta.
Probabilmente avrà ghignato, ma non ne sono del tutto certa, dato il suo recente cambiamento d'umore.
Per togliermi la curiosità dovrei voltarmi, ma non lo farò. 
Dopo qualche minuto lo sento imprecare a voce bassa per poi sistemarsi meglio sul letto; mah, sarà il dolore al piede.
Un'altra decina di minuti trascorre e, di nuovo, mi addormento.
Beh che c’è? Ho la febbre posso dormire quanto voglio. E poi ho scoperto che più dormo, meno sono aggressiva.
Non so se è un bene ma cercavo di  inserire punti positivi in quell'azione che ho sempre ritenuto una perdita di tempo e che ora mi ha soggiogata.

Mi sveglio di soprassalto: il mio dolce dormire è stato bruscamente interrotto da un rumore familiare.
“Di nuovo tu?! Che cazzo vuoi ancora!?” la voce di Draco mi rimbomba nelle orecchie dato che sono ancora assonnata.
Gli occhi mi si aprono involontariamente, di riflesso.
Hm adesso ho di nuovo caldo; infatti deve essermi tornato mentre dormivo della grossa, perché mi sono scoperta dalle lenzuola come stamattina.
La figura di Dawson vicina alla porta in fondo mi fa balzare il cuore in gola, riportandomi alla mente le immagini della sera prima.
Che cazzo ci fa qui!?
Scatto su in un attimo, col busto contro il muro.
Malfoy mi guarda di sfuggita con la coda dell'occhio, troppo concentrato su quell’idiota.
Che minchia fa?! Come osa avvicinarsi?!
Si esatto, sta venendo verso di me, si avvicina piano al mio letto e si stoppa alla fine di quello quando ci è arrivato. Lo guardo nel peggiore dei modi.
“Volevo solo scusarmi con te per ieri.” Mi guarda negli occhi dicendo questa frase, serio.
Fanculo. Va all'inferno idiota. Sta il più lontano possibile da me.
“E quindi?” Dico fredda. Sono anche stata fin troppo gentile.
“Ero ubriaco, mi dispiace” e ribadisco, quindi?!
Cazzo vuole?! Mica può sperare che faccia finta di niente, che sia tutto come prima. Oddio, anche prima non l'ho trattato come una meraviglia.. però sono capace di fare di peggio.
“Non ti darò una seconda possibilità. Vuoi che ti scusi? Ok va bene, ma sta lontano da me, non ti avvicinare mai più. Per me non esisti più.” Spiego con un tono che non ammette repliche, ancora più gelido di prima.
Rivolge uno sguardo di ira a Draco, che lui ricambia, e, dopo qualche altro momento passato a guardarmi, se ne va, con una mano appoggiata sul punto dove il biondo gli ha rotto le costole, camminando un po’ a fatica, così come respira.
Chiude la porta dietro di sè.
Coglione.
Sbuffo, portando le ginocchia al petto, lasciando le mani appoggiate sul materasso.
Che risveglio di merda, ragazzi.
La luce che penetra dalle finestre poste in alto, è tipicamente pomeridiana, dipinta di rossiccio. Il che vuol dire che ho dormito anche per la maggior parte del pomeriggio, saltando anche il pranzo.
Bah, non mi interessa.
“Non dovevi scusarlo.” Dice duro Malfoy.
Ah, si, bella prova. “Per poi ritrovarmelo appresso ogni giorno implorandomi di scusarlo?” rispondo con rabbia.
Il fatto è già successo con parecchie altre persone, e a quanto pare capisce che non mi riferisco solo a questo singolo episodio, dato che mi guarda con la coda dell’occhio zittendosi.
Sbuffo dal caldo.
Guardo in giro per la grande stanza rimanendo seduta.
Ah, eccola là, una cosa che mi può aiutare.
Mi alzo.
Lui mi osserva contrariato dalla mia scelta di muovermi, anziché starmene imbacuccata nel letto.
Ehi, è una semplice febbre, e che cacchio..
Cammino a piedi scalzi sul pavimento freddo e bianco, verso uno dei letti nell’angolo a nord est della sala.
Ecco il mio obiettivo: il ventilatore.
Lo faccio levitare di fianco a me, e torno al mio posto.
Si appoggia sul tavolino ai piedi del mio letto; lo accendo, ovviamente girato verso di me. Mi posiziono in ginocchio nell’ultima parte del letto, col busto proteso verso il ventilatore, e gli occhi chiusi, i capelli che svolazzano all’indietro.
Ahh fresco finalmente. A causa del sudore sul mio petto e sulla fronte, il contatto con l’aria rende il tutto ancora più “risvegliante”.
“Vuoi prenderti un accidente? Quello è il modo giusto” commenta Malfoy.
“Nessuno ha chiesto il tuo parere” dico mantenendo la posizione e gli occhi chiusi.
Precisamente. E ribadisco che deve evitare di commentare ogni volta.
Ridacchia.
“Che cazzo hai da ridere?” apro un occhio per guardarlo.
“Come se ascoltassi i pareri altrui.” soffia.
Ah si eh?
“Parla l’altro”
Ora sono rinfrescata, almeno un po’.
Lo spengo. Appena in tempo perché Madama Chips entri a portarci la cena, evitando quindi che mi rimproveri.
Mangiamo in silenzio, poi lei torna a portare via i piatti.
“Ora dormite su. Malfoy lei domani rimane sicuramente, mentre tu” usa un tono più confidenziale, parlando da donna a donna “ti proverai la febbre, poi vedremo.”
Entrambi annuiamo, e lei lascia la stanza spegnendo le luci.
Nonostante ciò, la luce lunare illumina molto bene, e riesco a vedere quasi per tutta la stanza.
Col cavolo che dormo ora, ho dormito tutto il tempo!
Sono sul fianco, girata dalla parte opposta a Draco e cerco di prendere sonno invano almeno da un’ora.
È strano come mi sia trovata a mio agio oggi con lui di fianco.
No, non strano, sorprendente piuttosto.
Non credevo di riuscire a resistere, e forse se non avessi dormito tutto quel tempo non ce l'avrei fatta, infatti.
Mi giro per guardarlo; è ancora nella stessa posizione da tutto il giorno, ovvero sempre con la schiena contro il muro.
Dopo poco sposta lo sguardo su di me.
“Non dormi?” chiedo.
“No” Ri-sposta la testa a fissare davanti a lui.
Cavolo che vitalità.
Qualche minuto.
Mi sto annoiando.
Mi alzo dal letto.
“Che fai?” chiede curioso aggrottando le sopracciglia.
Sto per fare una cretinata, lo so, ma almeno non passerò tutto il tempo a contare le piastrelle del pavimento.
Mi sono fermata a 72.
Aggiro la parte finale del suo letto, e sempre sotto i suoi occhi attenti e perplessi, cammino lungo il fianco sinistro di esso.
Mi siedo di fianco a lui, per poi issare sopra al letto anche le mie gambe, e il busto contro il muro: dal momento che lui è sistemato più verso l’altra parte, ci sto se mi stringo un po’.
Una delle peggiori idee che io abbia mai avuto, lo riconosco.
Ma che volete? Febbre più idiozia naturale danno questi risultati.
Alza un sopracciglio ghignando.
Ecco ci risiamo.
Lo guardo male “Ma che cacchio vai a pensare!? Tsk.”
Ma tu guarda questo.
.. Beh in effetti sembra abbastanza equivoca la cosa, ma credetemi, non lo è.
“E allora come dovrei interpretare?” continua beffardo.
Già, come?
Mi sa che stavolta sono proprio partita col cervello.
Sbuffo “Mi annoio, e se parlo da là sveglio lo stronzo nell’altra stanza, e pure Madama Chips.” Esibisco il mio logico ragionamento a prova di Granger... o quasi.
“Ti faccio presente che mentre tu hai ronfato tutto il giorno, io non ho chiuso occhio.” osserva.
Ma che faccia tosta:“Ehi sei tu che hai detto che non dormivi” mi difendo; lui sbuffa leggermente.
“Ma se vuoi me ne vado” incrocio le braccia con gli occhi chiusi attendendo risposta.
Che cosa..?
Sento la sua mano sinistra afferrare il bordo della mia maglietta nella parte della schiena, sul fondo, e tirarla su per una parte.
Dopo lo sgomento, mi rendo conto di quello che in realtà vuole fare.
Eh, certo, vuole vedere il tatuaggio, prego, con comodo!
Cioè! Ma dico io.
Non lo sa che i segni sulla schiena altrui non si guardano senza permesso?!
Bah.
Evidentemente ha preso la sfacciataggine da suo padre.
E va bene, tanto ho capito che non mi lascerà mai stare fino a che non saprà.
Stacco la schiena dal muro e appoggio le mani sul materasso, di fianco a me per tenermi su.
Giro la testa, seria, per guardarlo: sta fissando concentrato la scritta, come supponevo.
Lentamente ci fa scorrere sopra un dito freddo.
Sento dei brividi percorrermi, anche se rimango completamente ferma.
Il contatto con la sua pelle è piacevole, perché essendo io calda, mi rinfresca.
Ma non dovrebbe fare una cosa del genere. E io non dovrei lasciare che lo faccia.
Ma se ciò che accade nella stanza delle necessità rimane nella stanza delle necessità, allora anche ciò che accade nell'infermeria, può rimanere nell'infermeria.
E con questo non intendo che ci andrò a letto.
Solo, gli parlerò di questo tatuaggio e delle sue schifose origini.
La scritta nera del mio cognome, con decorazioni arzigogolate per ogni lettera, deve incuriosirlo parecchio.
“Ora chi è che dovrebbe interpretare male?” dico con una smorfia; ghigna senza smettere di osservare il tatuaggio.
Ma dopo qualche secondo il suo ghigno sparisce lasciando spazio alla solita fredda distesa di ghiaccio.
“Perché prima l’hai coperto?” chiede piano e serio.
Esattamente quello che dovrei evitare di dire, ma farò un'eccezione.
Oltre a Blaise lo sanno solo Daphne e Pansy (perchè avendomi vista varie volte mentre mi cambiavo non potevano non chiedermi nulla..).. prima o poi ne parlerò anche a Nott.
Inoltre se glielo dirò, a Draco, forse si sentirà meglio compreso nella paura che prova verso il marchio.
“Perché è stato fatto contro la mia volontà.” La mia lingua non mi permette di andare avanti.
E' difficile, raccontare tutto, riportare alla mente certi ricordi.
“E’ il tuo cognome” come a dire, < non è chissà che cosa, che va subito nascosto alla vista >.
"Si" involontariamente mi mordo la lingua, o meglio, nel mio inconscio è un tentativo di fermarmi, ne sono sicura.
Ma procedo: “A ogni membro della mia famiglia, di sangue o acquisito che sia, viene inciso: c’è chi ce l’ha sul braccio, chi sulla gamba, chi sulla schiena, in alto, in basso, al centro, in verticale obliquo e tutto quel cazzo che vuoi …”; continua a sfiorarlo con un dito accompagnando le decorazioni nere, come volesse capire se è fatto con metodi babbani, ad esempio con l’ago.
Ebbene gli chiarirò le idee.
“È stato fatto con un ago incantato” faccio una piccola pausa poi continuo “Dio se me lo ricordo quel giorno: avevo sette anni, e tutti i miei parenti assistettero alla scena felici e orgogliosi, mentre urlavo dal dolore. Si fa intorno a quell'età.”spiego “Tsk, dopo festeggiano pure” dico schifata.
Ancora nessun commento, strano.
“E’ una specie di rito.” Rimane impassibile, pensando ancora a quando toccherà a lui incidersi il famoso marchio, immagino.
Gli effetti della febbre si fanno sentire: di nuovo freddo; un tremito mi percorre.
Subito lui elimina il contatto tra le sue dita e la pelle della mia schiena, per poi lasciare andare la maglietta, che torna a coprirmi.
Lo guardo e lui guarda me.
Inutile, per quanto mi sforzi, non posso ignorare quanto sia attraente.
Ma forse mi sento attratta da lui molto di più del normale a causa del pericolo che comporterebbe frequentarlo.
Si, il pericolo mi attira, ma è una stronzata che in genere lascio a quelli come Potter; insomma mi reprimo.
E poi rimane sempre il fatto che non voglio perdere Blaise più di quanto io non abbia già fatto.
Distolgo lo sguardo riappoggiandomi al muro.
“Freddo?”
Eh, grazie al cazzo “Già”.
Mi mette un braccio intorno alle spalle, facendomi sussultare appena.
Mossa decisamente azzardata e( ma solo fino a un certo punto) indesiderata.
Lo guardo male.
“Fidati” dice deciso guardandomi negli occhi, a poca distanza da me, “voltati sul fianco”.
Che minchia vuole fare?
..Per lo meno non ha la faccia arrapata di Dawson.
Piano mi giro sul fianco, rivolta verso di lui, con la testa all’altezza delle sue spalle, grazie al cuscino che è tirato su. Il braccio che prima mi circondava le spalle, ora passa nell’incavo tra il mio collo e la spalla destra,appoggiata sul materasso, per poi distendersi sulla mia schiena: la sua mano arriva esattamente dove c’è il tatuaggio.
Con lo stesso braccio mi attira più verso di lui, in modo che senta il caldo del suo corpo.
Mi fa appoggiare la testa sulla sua spalla.
Mi percorre un altro brivido, e stavolta non di freddo anche se lui lo interpreta così.
No, non va bene.
Non va per niente bene.
Che strana sensazione dell'accidenti, essere abbracciata in questo modo a lui … o meglio, da lui.
Nonostante tutto ora ho più caldo di sicuro.
Perchè sto facendo questo? Perchè...! Ma va al diavolo Rin, sei solo una stronzetta presuntuosa che non si rende conto che così facendo sta dando a Blaise la ragione per andarsene. E nonostante questo so che ci rimarrò di merda quando succederà.
Ma per ora sono ancora il tempo perchè il "quando" rimanga "se".
Avvicina la testa al mio orecchio e sussurra “Meglio?”;
C'è un piccolo particolare, ovvero che mi sto spappolando, e per farmi spazio sposto il braccio sinistro, quello in posizione esterna, in modo che non mi rompa le palle, con la mano sul suo petto.
“È un si?” ghigna compiaciuto.
Mannaggia a me.
No, è un < finalmente respiro > dato che quel braccio mi stava comprimendo i polmoni.
“Ah, ma sta zitto” dico piano persa in quel torpore.
Altro ghigno.
Stiamo dieci minuti in silenzio. Forse anche per imbarazzo ... ma non diciamo cazzate!
Poi una frase del cazzo, interrompe quel silenzio, del cazzo, grazie alla mia mentalità.. del cazzo.
“Non ti possono portare via.” Cioè, non voglio.
Brava, complimenti. Stimati, perché ti sei guadagnata il titolo della più grande cogliona di tutti i tempi, dopo Voldemort.
Sul collo, vicino, ma non troppo, alla quale c’è la mia bocca a causa della posizione, gli è venuta la pelle d’oca per qualche secondo. 
Inoltre la mia mano è posizionata esattamente in corrispondenza del suo cuore, e riesco a sentirgli il battito farsi appena più veloce.
“In quanto?” chiede dopo poco, atono.
Porca troia inventati qualcosa stupida, inventati qualcosa!
“Mi mancherebbero le tue battute idiote” ghigno.
Sorride leggermente.
Ma a chi la voglio dare a bere?
Dopo poco riparlo, giusto per peggiorare la situazione: “Siamo simili.” mi esce serio.
E il che non può fare a meno di riportarmi alla mente l'altra sera con Blaise... me l'ha detto anche lui questa cosa.
Annuisce appena, pensieroso.
“Ahia, porca troia” sbotta poi sommessamente, dopo un altro minuto.
Subito mi scosto credendo di avergli fatto male, appoggiandomi sull’avambraccio destro.
“Che ho fatto?” chiedo perplessa;
“Non sei tu, ma il piede, porco Godric…!” fa una smorfia di dolore. “Manco l’avevo mosso” si lamenta.
Mi rimetto nella posizione iniziale, ovvero con la schiena contro il muro. “Fammi capire, te lo sei rotto davvero facendo sesso?” lo sfotto un po’, ridacchiando;
dopotutto era lui che non ha smentito questa mia ipotesi.
Passata la fitta di dolore, anche lui torna appoggiato al muro.
“No, scema.” Ricambia per sfottere.
Scema?! Scema?! Ma va a fare in culo. L'unico aggettivo che non mi si può attribuire. Sarò  idiota, bastarda, stronza, imbecille e stupida anche, a volte, quanto vuoi, ma non scema.
Capisco tutto quello che succede intorno a me, sono consapevole di ogni cosa che faccio, che lascio fare, ogni cazzo di conseguenza, e via di seguito.. e quindi no, non lo sono, per ora.
Dopo un altro po’ di sano silenzio, riparla. O meglio, ricomincia a dire cretinate.
“Hm” porta la mano al mento, in posa per pensare; “deve essere eccitante farlo in infermeria” ghigna, ancora.
Non gli faranno male i muscoli facciali, ormai?
“Vuoi provare?” chiede ridacchiando.
Mi domandavo quanto avrebbe resistito senza sparare una minchiata simile.
Rido di getto; santo cielo, questa è proprio una barzelletta! "Ehi Fenomeno, ti ricordo che hai un piede rotto" oddio ahah davvero spassosa.
“Dal momento che non hai chiuso occhio per tutto il giorno, direi proprio che è ora di tornare nel mio letto.” torno seria dopo un suo ulteriore sghignazzamento.
Ad ogni modo non avrei mai preso in considerazione l'idea proposta, nemmeno lontan... ok forse molto lontanamente si, ma non succederà.
"Bye" lo saluto divertita scendendo dalla stessa parte del letto da cui sono salita.
Senza fare rumore ecco che in qualche passo sono di nuovo nel mio, di letto.
Ovviamente mi mantengo voltata dalla parte opposta alla sua.
Questa giornata va inserite tra le più pallose senza dubbio, in fatto di eventi, ma se contiamo la curiosità che suscita.. beh, allora è in cima alla lista insieme a ieri sera.
Stiamo zitti.
Nessuno apre più bocca per tutto il resto della notte. Anche perché, pure se tardi, verso le tre e mezza, Draco si addormenta.
Vorrei sapere perché cacchio inizio a comportarmi così solo quando mi viene vietato da una circostanza … è davvero solo questione del pericolo che mi affascina?
Alla lista degli aggettivi aggiungiamo anche la voce "masochista", allora.. o anche "autolesionista" va bene.
Credo proprio che appena saranno le sei, ovvero quando Madama Chips si sveglia, chiederò di poter uscire dall’infermeria. Si, è la cosa migliore per evitare di parlare di qulsiasi cosa riguardante stasera.
Trascorro le ore insonne, cercando di non addormentarmi, cosa che non mi risulta difficile, stranamente, per non perdere di vista il mio obiettivo.
Forse la febbre mi sta passando.. o per lo meno è calata.

Ecco la fatidica ora. Mi alzo in punta di piedi e mi metto le scarpe. 
Mi volto a guardare un’ultima volta il biondino addormentato, con la bocca semiaperta e i ciuffi biondi che gli arrivano sugli occhi chiusi; ma guardalo, sembra un angioletto! Ahah. 
Ghigno tra me e me.
... Ok, non resisto, devo mettere in pratica la minchiata pensata.    
Prendo un pezzo di carta e una penna dalla mia borsa, che mi aveva portato Daphne ieri.

“Te l’ha mai detto nessuno che quando dormi sembri un angioletto? Ci vediamo, biondo;
Lo appoggio sul suo comodino.
Così impara, ad osservarmi mentre dormo tsè.
Cammino lentamente raggiungendo la porta dall’altra parte della stanza. La oltrepasso, miracolosamente senza che questa cigoli.
Nel letto di fianco la porta sta dormendo beato il bastardo; quindi cercando di non svegliarlo mi dirigo verso la porta seguente, e passo oltre anche a quella.
Hmm avrei potuto assestargli un colpo.. e se tornassi indietro e gli tirassi un pugno?
Nah, ne ha già prese un bel po'.
La stanza in cui mi trovo è l’ambulatorio di Madama Chips, una piccola sala rotonda e alta di soffitto; sta mettendo a posto degli scaffali. “Oh, ciao cara, ti sei svegliata presto, come va la febbre?”
Metto in scena tutta la credibilità di cui dispongo: “A posto, non ne ho più” bugia; ma ora è solo lieve alterazione.
“Hm, sicura? Se poi esci che ce l’hai ancora, stai male” mi appoggia una mano sulla fronte per sentire la temperatura.
“Si, mi sento davvero molto meglio” mi ritraggo per renderle difficile l'operazione. Non si sa mai.
“Davvero non vuoi restare un altro giorno? Sarebbe meglio …” minchia quanto insiste.
“Sono certa, e poi devo cercare di perdere meno ore di studio possibile” sorrido falsamente.
Eddai, forza, lasciami uscire dannazione!
“D’accordo, ma fai attenzione!” Oooh e che palleee!
La saluto e esco dalla porta sulla destra.
Missione compiuta. Fuck yeah.
Ah, è proprio deserto in giro, a quest’ora... Il lunedì poi!
Mi avvio alle scalinate per scendere nei sotterranei, per mettere in stanza la borsa. Sto camminando lungo un corridoio insolitamente senza quadri, con un lungo tappeto stretto e rosso per terra e le pareti dorate, che precede le scale a cui devo arrivare: insomma, l'ambiente apposito per i Grifoni.
Appoggiato al muro noto un moro dall'aspetto conosciut..o. Si, è lui, è Blaise. Merda.
...
Eh no però! ..Ma che cazzo di sfiga ho?! In tutta Hogwarts, proprio qui doveva venire!
A meno che non l'abbia fatto apposta...
Fanculo! Ho deciso, faccio finta di niente.
Lui al mio passaggio non alza la testa, ma sono sicura che sappia chi è la sagoma che gli sta passando davanti. L’ho superato di tre metri, ma un pensiero blocca i miei movimenti.
Ok, no, almeno devo ringraziarlo per essere venuto quando stavo male.
Non siamo ancora ad un punto così in declino da permettermi di non farlo.. vero?
Torno indietro. Prendo un gran respiro.
“Blaise” mi avvicino; ora mi guarda, ma nei suoi occhi brilla qualcosa che mi fa paura.
“Finalmente. Per quanto hai intenzione di ignorarmi?” ecco iniziamo male, mi sta già facendo saltare i nervi. E poi, Dio, son passati solo due giorni! Due persone normali non sono  costrette a convivere nello stesso edificio, e se non si parlassero per poco di più di quarantotto ore come in questo caso, non credo che ne farebbero un dramma; quindi perchè noi dovremmo? Anche se viviamo nello stesso posto ciò non implica che dobbiamo per forza parlare tra di noi ogni cinque secondi.
“Come se non potessi venire tu a parlarmi." Sbuffo un po' irritata; fa una smorfia sarcastica.
Se avesse davvero voluto parlare con me sarebbe rimasto in infermeria fino al mio risveglio. Quindi Blaise, risparmiati le stronzate, altrimenti mi fai cambiare idea.
"In ogni caso, non è per questo che mi sono fermata.” Se dice un'altra cagata giuro che non lo ringrazio.
“E per cosa allora?” alza una sopracciglia sforzandosi di mantenere la stessa espressione neutra.
“Volevo ringraziarti per essere venuto in infermeria, anche se dormivo.” Bene, l'ho detto, ora posso darmela a gambe. Anzi, no, non sono un Tassorosso: a che pro fare la timida o la codarda se non lo sono affatto?
Ok, forse per quanto riguarda il "codarda" certe volte può essere ammesso anche lui alla lunga lista.
“Ero lì per Draco. Ho scoperto dopo che c’eri anche tu.” Spiega freddo.. ma che gli piglia!?
Ah, ma certo, come ho detto, prima dolore poi rabbia.
“Lo stesso.” Non ho voglia di discutere.
“Strana coincidenza” dice col suo sarcasmo amaro da strapazzo appena cerco di movere un passo.
Ah.. ah ora si che è chiaro.. fa il cretino perché non trova sia un caso che fossi lì con Draco.
Beh, basta.
Basta.
Con questo ha toccato il fondo.
"Sai una cosa? Sinceramente non capisco che mi impedisca di mandarti a fare in culo.” Dico infastidita dal suo comportamento;
“Allora fallo, l’hai già fatto parecchie volte, una in più cosa vuoi che sia.”
Respiro a fondo di nuovo.
“Ok, stammi a sentire.” e non ti azzardare a dire di no.
“Si, ti ascolto, che devi dirmi, hai scopato con Draco? Ti dirò che non me ne fotte niente.” Sputa sul pavimento una volta terminata la frase.
Questo. è. troppo.
Stupido.
Gli tiro uno schiaffo così forte che gli rimane la manata rossa, peggio di quello che ho dato a Dawson.
Le tre ragazzine Serpeverde del terzo nell’angolo in fondo, che probabilmente lo avevano seguito, iniziano a spettegolare a bassa voce. Evidentemente hanno sentito, oltre che visto. Non riesco a trattenermi, mi spiace, ma d’altronde lui s’è comportato davvero di merda.
“Mi fai schifo.” Lo dico in una maniera fin troppo cattiva.
Vabbè se mai mi scuserò dopo che l’avrà fatto lui.
La sua testa rimane nella direzione verso la quale si è girata con lo schiaffo, e non accenna a voltarsi.
Me ne vado, ecco che faccio.
E io che volevo cercare di mantenere i toni a un giusto livello.. Ma fanculo.
Oramai dovrei saperlo che è impossibile.
Raggiungo i sotterranei, entro nella comune, su per le scale, nella mia camera.
Non c’è nessuna delle due mie compagne di stanza; saranno a mangiare forse: d'altronde è ora di colazione.
Appoggio la borsa, e mi cambio indossando la camicia mezzemaniche della divisa come parte sopra.
Per quanto riguarda la cravatta, mi ha sempre dato fastidio, ma dato che piaceva a Blaise quando ero con lui, mi sono abituata a tenerla. Grr no, meglio se cerco di non pensare a lui in questo momento.
Prendo i libri, ed esco. Non ho fame per cui vado direttamente in aula.

Vicino a me si siede Pansy, che mi deve raccontare della sua ultima nottata di fuoco... oh, non ne salta una eh? Si vede che anche per lei dormire è uno spreco...
Lezione di trasfigurazione, con i Grifoni, Pansy che mi parla in continuazione e Blaise nel posto davanti al mio. Che merda.
La mattina trascorre soporifera, con frequenti domande del genere “Come stai?” “Passata la febbre?” “Ma che avevi?” “Come sta Draco?” eccetera eccetera.
Alla fine delle lezioni, Daphne decide di venire con me a mangiare a Hogsmade, intuendo la tensione più alta del solito tra me e Blaise.
Questo comporta che io le spieghi qualcosa, quindi è quello che ho fatto.. Ma ho solo riferito che mi ha fatto incazzare a causa dell’ennesima minchiata, e che gli ho tirato uno schiaffo. Dopo un breve giro a vedere le vetrine, torniamo a scuola, perché il dovere ci chiama.
Per la precisione, devo finire di scrivere le ultime due facciate per un compito di erbologia.
Dal momento che lei ha già finito, andrà a completare il suo lavoro a due di non mi ricordo che materia, con Millicent.
Insomma sono seduta nel solito angolo della comune con Pansy, che pure finisce erbologia, e Nott, che sta facendo il saggio di astronomia, facoltativo. Anche se ogni tanto spariamo le nostre cazzate.
Rieccolo apparire, sempre pronto a turbare la mia pace. Blaise si avvicina all’angolo, anche lui deve finire erbologia, si può notare dal libro che tiene in mano, ma appena arriva alle poltrone, prima che si sieda, e francamente non credo ne abbia l’intenzione finche ci sarò io, mi alzo prendendo le mie cose, sotto lo sguardo attento di Theo e quello menefreghista di Pansy.
“Io ho finito” appena in tempo direi..“Vado.”
Mentre cammino di fianco al moro, questo, talmente piano che solo io sento, sussurra “Si, vai a trovare Draco.”
Ma che bastardo!
Stronza, dico ad alta voce: “Hai ragione Blaise, è una bella idea, credo proprio che lo farò.” E lo sorpasso con una gomitata.
Mi sembra proprio d'essere tornata ai nostri battibecchi, con la differenza che stavolta rimarranno così, senza che ci riappacifichiamo.
Appoggio in camera i libri ed esco dal quadro.
E solo perché l’ha detto per rompermi i coglioni, che lo farò davvero, quello che ha detto.
Lungo il tragitto tutto ok, nessun spiacevole incontro, tranne quando arrivo alle scale della scalinata principale.
C'è Potter che sta salendo i gradini, non troppo di fretta.
“Sfregiato” lo saluto con un cenno del capo; “Feine. Stai andando a trovare il furetto? Sai vorrei poterti dire che gli ho rotto io il piede ma non è così” mi lancia uno sguardo di sfida.
Ok, lui sa come ha fatto.
Voglio saperlo.
“Ok Potter, lo dirò francamente: non mi stai sui coglioni, reagisco così solo perché stracci le balle alle persone a cui tengo. Il tuo stesso principio no?”;annuisce senza fidarsi.
“Che vuoi?” ha intuito che voglio sapere qualcosa. Brillante interpretazione..
D'altronde non serve un genio per capirlo e non serve neppure a nessuno dei due sprecare tempo, meglio essere diretti.
“Voglio sapere come ha fatto a romperselo.” dico senza lasciare trapelare niente.
Ride. “Non te lo ha detto? Sicuramente perché si vergogna come un ladro” e continua a sghignazzare.
“Quindi?” alzo una sopracciglia, mostrandomi minacciosa per esortarlo a darsi una mossa.
“Alla festa, è entrato in un privè, poi dopo poco ne è uscito tutto incazzato, e ha tirato un calcio al muro. Gli altri due l’hanno portato in infermeria.” sta ancora cercando di trattenersi dal ridere.
“Molto gentile” ghigno scendendo qualche scalino al di sotto di lui.
“Aspetta, non si fa mai niente per niente”
Oh, povero caro piccolo e ingenuo Potter.
Mi fermo e mi giro di nuovo verso di lui “Hai ragione, in cambio non ucciderò Finnigan la prossima volta che ci prova con me” lo liquido così, andandomene.
E' un grosso favore no?
Eccomi arrivata all’ingresso dell’infermeria: l’enorme porta di legno scuro si presenta come al solito chiusa, ma in realtà è aperta, in quanto orario di visita.
Mi preparo al peggio e la spingo per entrare.
Bene bene, ci sarà da divertirsi: il letto di Draco è attorniato da un branco di studentesse facenti parte del famoso fan club, che mi avrebbe minacciato.Ma fammi il piacere va.
Accompagno il portone con una mano, per richiuderlo senza fare troppo rumore, ma non è sufficiente: tutte le ragazzette si girano verso di me guardandomi atrocemente, mentre lui, che fino a poco prima stava utilizzando il suo ghigno per rispondere alle domande a cui lo stava sottoponendo questo branco di puttane per non deluderle, volta la testa verso di me, forse un po’ sorpreso; in ogni caso non lo fa troppo capire, dato che sta usando la sua solita copertura per mascherare i sentimenti.
Inizio a camminare piano verso di loro, e quando sono a metà strada, Malfoy si rigira verso il gruppetto, mostrando il ghigno più sexy che gli riesca al momento, per cercare di dissuaderle a lasciare cortesemente la stanza: “Ragazze, ci lascereste soli per favore?” quelle, cadendo ai suoi piedi “Certo Draco, riprenditi! A presto!” tutte con la faccia inebetita.
Roteo gli occhi al cielo sconvolta dal loro atteggiamento; a dir poco patetiche.
“Grazie, e grazie anche per essere venute a farmi visita, ci vediamo” fa l’occhiolino, e quelle si sciolgono.
Quando si riprendono, iniziano a camminare verso l’uscita, scoccandomi occhiate omicida, che io ricambio con un “Molto gentili” servito con un ghigno per contorno.
Se non ci fosse Draco mi avrebbero mandato a fanculo ahah! Impagabili le loro facce.
Iniziando a blaterare a bassa voce, finalmente, escono del tutto.
Ride: “Ti avrebbero volentieri ammazzata sai?”
Ghigno un'altra volta avvicinandomi al letto “Certo che lo so, per quello è così divertente. Mi hanno anche minacciata, una volta, se proprio lo vuoi sapere” ridacchio;
Ahah non dimenticherò mai lo spasso che mi hanno regalato in quel momento!
Dopo un ghigno anche da parte sua, risponde più serio “Devi stare attenta”
Alzo una sopracciglia “Credi che mi farei mettere i piedi in testa da quelle bambocce? Sei parecchio fuori strada.”
Ma di tanto anche.
Mi siedo sulla sedia di fianco al suo letto, mentre aggiro i miei pensieri relativi le scene di ieri, per evitare di pensarci.
“Quando hanno visto il tuo biglietto, ho dovuto trattenermi dalle risate, per le loro facce scandalizzate” ridacchia piano;
“Peccato avrei voluto vederle.” il mio sguardo si fa sadico.
Sul serio, avrei voluto esserci, per poterle schiantare una per una.
Chi si credono di essere quelle bambinette? Scommetto che lì in mezzo c'è anche qualcuna  già sverginata di quattordici, quindici anni, che si vanta di questo fatto. Troie.
Si lo so che a me pure è successo a quindici anni, ma sapete perchè e in ogni caso non me ne vanto un cazzo, anzi.
“Come va?” non mi impegno troppo a cercare parole col quale arricchire la frase.
“Domani e poi sono fuori.”.
Annuisco.. “Sei un autolesionista sai? Perché tirare un calcio al muro?” adesso voglio proprio sapere che cazzo gli era frullato in testa a sto scemo molto sexy.
Guarda davanti a sé, assorto nei suoi pensieri: “Te l’ha detto Nott?”
Eh? No, no, ho fatto di meglio: ho estorto le informazioni a Potter. E' una cosa di cui andare fieri.
Faccio cenno di no con la testa “No, macchè. Me lo sono fatto dire dallo sfregiato” ghigno quindi orgogliosa delle mie gesta;
“Da Potter?” alza un sopracciglio mentre corruga la fronte, nello stesso istante.
Annuisco di nuovo, con le braccia incrociate sul petto.
“Allora, che ti era preso?” chiedo un tantino esitando, per timore di chiedere qualcosa che non dovrei, dato che continua a non rispondere. Mi guarda con quegli occhi di ghiaccio.
“Te lo dirò solo se mi dirai quella cosa che non mi vuoi riferire, del discorso tra te e Blaise.”
Ehhhh? Ah perfetto, sono fottuta.
“Auguri. Vorrà dire che mi terrò la curiosità” direi proprio di si.
O almeno, lo scoprirò in altro modo.
Silenzio. Anzi, si sente il vociare degli studenti provenire dall'immenso giardino.
“Allora voglio farti un’altra domanda.”
Ma, e chi ha voglia di rispondere?!
“Ieri, esattamente come alla festa, era come se non fossimo noi."
Oppure lo eravamo più di quanto non lo siamo ogni giorno,in ogni gesto che compiamo alla luce del sole.
"Di solito se cercassi di abbracciarti mi manderesti a fanculo, perché ieri no?” No ok, mi sbagliavo: ora sono fottuta.
 Non gli renderò la cosa così facile, e forse se lo aspetta.
Mi alzo dalla sedia e mi avvio verso la porta “Mi dispiace, devo finire un lavoro con Pansy” dico secca senza guardarlo.
Se non avesse tirato fuori questa storia sarei potuta rimanere anche di più. Bravo, complimenti.
“Se esci senza rispondere niente, giuro che mi incazzo.” Ribatte con voce gelida e irritata, probabilmente perché non può impedirmi lui stesso di uscire a causa del piede che lo costringe a letto.
Mi soffermo davanti alla porta, con una mano su di essa; “Accomodati, non saresti il primo.” 
Esco dalla stanza a cui ancora un po' e divento allergica.
In conclusione combino solo cazzate. Mah, questo lo sapevo già da un pezzo.
Si, precisamente: è l’unica cosa che riesco a fare bene.
Oh, c’è Nott. Lo saluto con un cenno del capo.
“Qualcosa che non va?” chiede subito osservando la mia espressione.
Sbuffo “Si, direi più o meno tutto.”
Fa un piccolo sorriso di incoraggiamento, dandomi una piccola pacca sulla spalla. Poi Tende la mano verso la porta dell’infermeria, e la afferra, ma dopo qualche centimetro che questa è aperta, si blocca, perché si è voltato verso un gruppetto del fan club di prima, che mi sta venendo in contro.
Hm, quindi è rimasto  nelle vicinanze eh..
“Ci risiamo” sbuffo un'altra volta.
Questa volta sono quattro, quindi alcune di quelle di prima se ne sono andate a funghi. Ovvero per i cazzi loro.
Si accalcano verso di me “Feine”
Arriccio il naso “Che è tutta sta confidenza? Provate ancora a chiamarmi così e vedrete” dico minacciosa;
mi ignorano “Sei andata a letto con Malfoy vero?”
… Ma che cazzo si inventano?!
Sento Nott paralizzarsi.
“Fatevi i cazzi vostri una buona volta!” ringhio, “E se servirà a far si che mi lasciate stare: no, non ci sono stata a letto, smammate ora, deficienti!” fredda, molto, molto fredda.
Faccio per andarmene ma insistono “Abbiamo chiesto la conferma a Blaise, ha detto di si.”
Ah... ahah.. aspettate.. forse ho inteso io male...
Mi porto rivolta verso i loro brutti musi.
“Che avete detto?” sillabo incredula;
“Blaise ci ha risposto che è vero che sei andata con Malfoy, quando glielo abbiamo chiesto.” Respiro veloce in preda all’ira e Nott mi guarda un tantino spaventato.
Ha deciso di rovinarmi la vita?!
Ma insomma, non lo riconosco più, sta davvero esagerando!
“Io quel bastardo lo. faccio. fuori.” dico con il massimo del disprezzo che mi riesce.
Infatti spavento anche loro, che decidono di starsene mute.
Chiudo gli occhi per cercare senza molto successo di calmarmi.
Li riapro “Dimenticate quello che vi ha detto, è un'enorme stronzata.” Mi esce anche questo stile ringhio; mentre di nuovo cerco di andarmene alla ricerca della testa di cazzo, una bionda di loro mi afferra la manica “Ti avverto che se è vero noi..” non la lascio finire: con un movimento brusco me la scrollo di dosso.
“Non ti azzardare a toccarmi” sibilo; quella indietreggia terrorizzata.
Mi precipito su per le scale con tutta la velocità di cui dispongo.
Nott lascia richiudere la porta dell’infermeria urlando qualcosa simile a: “Aspetta Rin, non fare cose di cui potresti pentirti!” tra l’altro a mettermi ancora di più nella merda, c’è il fatto che grazie a lui anche Malfoy avrà sentito, con la porta aperta.
Non mi farò fermare da Theo. Non è giusto che succeda.
Lo semino per le scale, anche se cerca comunque di starmi dietro.
Ai sotterranei mi metto addirittura a correre, provocando uno scalpiccìo fastidioso, per raggiungere il quadro, ed entro.
Sta ancora facendo erbologia, con Pansy nella poltrona di fronte, dall’aria pensierosa; nel resto della comune ci saranno in totale altri sei, sette studenti, ma me ne fotto.
Stronzo che non sei altro, affrontami!
Incazzata mi dirigo verso Blaise “Tu brutto bastardo!” gli urlo dietro: fa appena in  tempo a girare la testa verso di me, che gli afferro la divisa all’altezza della spalla e lo strattono bruscamente facendolo alzare. Tutti si girano verso di noi, muti e attoniti.
Entra nella comune, spalancando il quadro, un Theo ansimante per la corsa.
Mi spiace Nott, troppo tardi.
Le teste degli indesiderati spettatori si spostano verso di lui.
“Ri.." deglutisce "Rin, non lo fare” dice piano sfinito, dato che mi ha urlato dietro per tutto l’inseguimento.
“Dimmi che cazzo ho fatto adesso?!” sbotta Blaise con lo sguardo furioso.
Cheeee!? Ha ben poco di cui essere incazzato, lui. Mentre io un buon motivo ce l'ho.
“Sei andato a dire a quelle puttane che sono andata a letto con Draco! Stronzo!” un lampo di ira attraversa le sue iridi ancora una volta.
“Aspettate, state calmi” cerca di calmarci Pansy alzandosi dalla poltrona.
“Col cazzo!” le ringhio contro.
Nessuno, nessuno mi impedirà di dirne quattro a sto bastardo irriconoscibile.
“Non è forse così?! Non è forse vero che ci sei andata a letto?!” mi urla in faccia il moro.
No imbecille!
“Ma porca troia ti ho già detto di no, pezzo di cretino!” lo spintono in preda alla furia;
“Oh ma che cazzo spingi?! Sei partita col cervello?!” urla ancora più furioso ed estremamente irritato.
“No, semplicemente mi hai rotto le palle coi tuoi comportamenti idioti!” strepito.
“Ah, i miei comportamenti idioti?!”
Ma sentilo!
“Si, esatto i tuoi!” ogni volta urlo con voce sempre più alta.
Rotea gli occhi e stringe i denti: “E quando cazzo me l’avresti detto che non è così?!”
Dio, non fare anche il finto tonto!
“Stamattina,deficiente!”
“Non mi hai detto di no, e poco offendere!” ingrossa la voce per la rabbia.
“Pensavo uno schiaffo fosse abbastanza chiaro!” sbraito di nuovo, prima che Nott si piazzi in mezzo e ci separi spingendoci via l’uno dall’altro.
“Oh ma siete fuori?!” urla più forte di tutti e due, sovrastando le voci.
Sto zitta, come anche lui, risaltando il silenzio tombale nel quale è piombata la comune. 
Ci guardiamo in cagnesco. “Che cazzo vi prende?! Non obbligatemi a schiantarvi!” ripete Theo avendo di nuovo la voce.
“Non ce ne sarà bisogno, me ne vado” dico sprezzante “Non sperare di parlarmi tanto presto Blaise” sbatto il quadro uscendo.
Che rabbia, che rabbia, che rabbia porco Godric!
Sento che non ce la faccio a tenermi tutto dentro, devo sfogarmi.
Vado veloce sulla torre di astronomia.
Fanculo Blaise, fanculo lui e il suo comportamento idiota; mi ha proprio rotto il cazzo.
Mi siedo con la schiena contro il muro, una volta salita tutta la scalinata.
Stranamente non ho sentito fatica a raggiungere la cima della torre, si vede che l'incazzatura mi da forza.
Le ciocche di capelli agitate dal vento mi rimangono contro la faccia, a causa delle lacrime.
Si sto piangendo, ma per la rabbia e nervoso.
Ma per che cacchio si deve comportare così!? Non lo capisco proprio.
Ha detto che mi ama ancora no? E allora che minchia mi tratta così da schifo?!
Raccolgo le gambe al petto e con le mani cerco di asciugarmi la faccia.
Mi fa male, perché ci tengo molto a lui, e non sopporto quando mi ferisce: le ferite che mi infligge lui sono più profonde di quelle che mi infliggerebbe qualsiasi altra persona.
Non se la deve prendere con me se non provo più le stesse cose: non lo amo, ma gli voglio un bene dell’anima, e lui non lo capisce, dannazione!
… Tra l’altro … è abbastanza contrastante il fatto che vada d’amore e d’accordo con Draco.
Si, è strano.
In poche parole se la prende solo con me.
Incoraggiante. Ovviamente sto scherzando.
Giro la testa verso la porta, che si sta aprendo. Evviva un’altra scocciatura: Lenticchia è venuto a fumarsi una sigaretta. Sbuffo.
“Serpe” cenno del capo da parte sua.
“Se ti aspetti che me ne vada, ti aspetti sbagliato. C’ero prima io qui, indi se vuoi stare da solo vattene da un’altra parte.” Lo apostrofo;
“Ehi calma” corruga la fronte “rinfodera gli artigli, vengo in pace”
“Tsk”.
Si accosta al cornicione e inizia a fumare.
“Fate sempre così voi serpi tra di voi? È pure curiosità.”
Ma questo qui venuto dal mondo dei puffi, cosa crede?!
Che non possiamo provare sentimenti?!
Bah, sinceramente non me ne fotte un cazzo.
“Ti rispondo solo per la speranza che se lo dico poi mi lasci in pace. No non facciamo così, sappiamo provare sentimenti sai? Per esempio io sto che è una merda. Quindi lasciami in pace.” Appoggio la testa sulle ginocchia; mi guarda con la coda dell’occhio, o almeno credo, perchè non lo vedo bene in questa posizione.
Passano una decina di minuti, in religioso silenzio, fortunatamente.
“Vado a cena, ci vediamo” fa evanescere la sigaretta e se ne va portando lontano dai miei occhi quel cespuglio rosso che si ritrova, finalmente. Santo Salazar era ora.
Mi giro in modo che l’aria mi soffi sul viso con la vana speranza che mi cancelli, ma purtroppo non ci riesce.
Una sagoma nera si intravede nel cielo; mi alzo e mi avvicino al cornicione per vedere meglio: è un gufo. Il mio gufo.
Infatti sta venendo verso di me: è totalmente nero, con gli occhi rossi, e si appollaia sulla roccia della balaustra, di fianco a me.
Ha una lettera nel becco, che mi avvicina tendendo la testa.
“Grazie bello” la prendo, facendogli una piccola grattatina sotto il becco, che si gode con gli occhi chiusi.
… Il sigillo è quello di mio padre: altre scocciature in arrivo.
Tiro un sospiro, poi la apro e leggo il suo contenuto:

Tua cugina Helen riceverà il marchio questo finesettimana, sei pregata di assistere: ci saranno tutte le persone di famiglia, non puoi mancare. Come al solito la cerimonia si terrà nella nostra tenuta. Non portare nessuno, assisteranno solo le persone della famiglia. Inoltre sarà l’occasione per trovare qualcuno adatto a te, di un certo calibro: in molti hanno appunto chiesto di te. Ribadisco che sarebbe disonorevole la tua assenza.”


Bonjour! :D  Intanto mi scuso perchè non ho aggiornato il giorno prestabilito: sfortunatamente la mia linea ha dei problemi, e salta spesso anche per parecchie ore,  così aspettando che tornasse (sono stata sveglia fino le quattro di notte per vedere se riprendeva xD) ho sistemato un po' il capitolo e quindi almeno è un po' più lungo x3 Ho paura sia palloso, specie all'inizio, però è necessaria la parte, quindi non potevo fare altrimenti  >_<  Ringrazio chi altro ancora ha aggiunto alle seguite, e chi semplicemente ha letto :3 Se qualcuno vuole lasciare una recensione, pure breve, ne sarò ben felice! >w< [EDIT: sfortunatamente a causa della fretta nel pubblicare stamattina non mi sono accorta di alcuni errori di battitura, quindi ogni volta che ne vedo uno lo metto a posto]

Dal meno al più recente:

A Pomella: Grazie mille per la recensione!! :DD  Il "DRACO" scritto in maiuscolo significa che tieni per lui o l'apprezzamento era solo relativo alla parte della festa? xD E comunque si, le feste organizzate dagli studenti di Hogwarts non sono di certo noiose 8"D Anzi.. bel casino xD Ehhh hai visto che oltre a Nott pure Pansy se l'è spassata con un grifone xD Ohohoh sono contenta di far divertire con certe uscite! xDDD  Ho deciso che i capitoli finiti li posto ogni due settimane, linea permettendo °D°  E  questo capitolo come ti è sembrato?  Presto si verrà a conoscenza di altre questioni legate alla famiglia di Rin che, in realtà, quasi nulla ha da invidiare a quella di Malfoy! E Blaise.. beh, come pure lui dice nel secondo capitolo "Dopo il dolore, ecco la rabbia" D:  Aspetto il tuo parere! Byee x3

A Bastii : Grazie per aver recensito anche il cap scorso! *^* E grazie anche
per il parere per i capitoli! (Don't worry, ti sei spiegata xD) Alla fine farò una via di mezzo, come hai visto che ho scritto sul mio profilo, o se non l'hai fatto te lo dico adesso: cioè aggiorno ogni due settimane con questi già finiti, intanto  continuo a scrivere la storia da dove sono arrivata
in modo da cercare di aumentare i capitoli conclusi .. Ok direi che sono io che non mi spiego xD Insomma, cerco di non farmi raggiungere dalla pubblicazione, così continuerò ad aggiornare ogni due settimane arrivando a quattro solo in caso fallissi xD (Fai finta d'aver capito e annuisci 8DD xD). Passando al capitolo, mi sa che questo ti piaccia di meno.. >,< Soprattutto per la parte in ospedale D: Per l'argomento "Blaise" invece s'è notato un repentino cambiamento, ma la verità è che dietro la rabbia nasconde gelosia, come si sarà capito.. E poi c'è la questione del tatuaggio: si inizia a sapere qualcosa sulla "meeeeravigliosa" famiglia di Rin ò_ò" Ma dalla fine del capitolo si intuisce che presto se ne riparlerà.. Quindi,come trovi questo capitolo? x3  Spero non ti faccia del tutto schifo ="D Ciao!!

   
 
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