Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: Perviglia    02/09/2010    1 recensioni
Una breve ff che avevo già scritto un poco di tempo fa. Con la mia adorata cuginetta ho riguardato le puntate di Rossana!xD Ed è così che mi è venuta in mente la folle idea di scrivere quello che deve essere passato per la testolina di Sana al momento della partenza per non ricordo più dove...ovviamente è riveduta da moi!^.^ Mai una volta che mi limiti ad interpretare i sentimenti...amo modificarli!xDxD Baci, G.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi guardai intorno.Prima a destra, poi a sinistra.La pesante mano di Robby mi spinse verso il pullman.
-Sì, sì...adesso salgo.Un momento ancora.- , ma di lui non vi era traccia.Afflitta e un po' amareggiata rinunciai.Non si era fatto vedere o sntire, non mi aveva salutata e non lo avrebbe fatto ora.Salii cupa e presi posto al fianco di Charls.Non mi andava di parlare così feci finta di ascoltare il suo interminabile discorso mentre guardavo fuori dal finestrino.Eravamo in fondo al pullaman, agli ultimi due posti, e davanti a me Robby mi controllava.
Fu un attimo.Notai un ombra alle mie spalle riflessa nel finestrino e mi voltai all'istante.Era lui.Spalancai gli occhi presa dal panico del momento :in preda all'agitazione.
Se ne stava lì, in piedi in mezzo alla strada e si allontanava sempre più diventando piccolo, piccolo.Mi alzai di scatto, ignorando di proposito lo sguardo interrogativo di Robby.Scavalcai Charls che mi domandò qualcosa di simile ad un "Dove vai?".Raggiunsi l'autista supplicandolo di fermarsi.Notai che l'ombra aveva ripreso a correre e veniva verso di me.Scesi e gli andai incontro sorridendo.
-Sei venuto a salutarmi!- lo incalzai io.- lo incalzai io.
-Beh....passavo da queste parti e così mi sono detto "perchè non andare a salutare Sana, che finalmente me ne libero per un po"!-
Notai un breve tentennare nelle sue parole che suonavano tanto -troppo- di scusa.Inarcai leggermente un sopracciglio sospettosa.
-Ah...- fu il mio piatto commento.
-Allora parti?- domandò lui.La voce di Robby alle mie spalle mi chiamava insistentemente.
-Già...ti liberi di me per un po'.Si, beh...adesso devo andare, mi ha fatto piacere rivederti.- mi voltai lentamente alla ricerca di una scusa per rimanere lì ancora un po'.Feci il primo passo veros il mio futuro quando sentii la sua mano fredda e insicura avvolgere la mia esitante.Non feci caso a tutti gli occhi puntati su di noi e mi voltai verso Herick, che sembrava non volermi lasciare andare.
-Mi...mi mancherai Sana.-
Le sue parole mi presero alla sprovvista e penetrarono nella mia testa come un vortice, cancellando tutto il resto.Mi avvicinò a lui e mi circondò con entrambe le braccia, stringendomi gelosamente al petto.Ed io non mi opposi: non questa volta, non in queste circostanze.
Quello era il nostro momento, il nostro addio.Tuffai il volto nella sua spalla e inevitabilmente scoppiai in singhiozzi.
Il clacson del pullman suonò più volte, ma non mi interessava più oramai.Una sua mano mi accarezzò i capelli come per consolarmi.
-Sssssh...non piagere, ti prego.-
Un brivido mi percorse la schiena.Allontanai leggermente il mio volto da lui per poter guardarlo negli occhi.Abbozzai un sorriso malinconico.La mano che prima mi cingeva un fianco mi asciugò le lacrime.
-Anche tu.Non sai quanto.- gli dissi in un sussurro.Lui ricambiò il sorriso anche se altrettanto abbattuto.
-Su, su...non fare così.Tre mesi non sono lunghi.Sono sopportabili.-
Era strano vederlo per una volta nei panni dell'adulto responsabile e razionale.Feci cenno di no ignorando le urla insistenti di Charls e Robby.Mentiva.Tre mesi lontano da lui mi sembravano una tortura, ma come spiegarglielo?
-Non passano veloci tre mesi.- protestai a mo' di bambina capricciosa.
-Non farla più tragica di quanto non è già.Esistono i telefoi.E noi portemo vederci.-
-E come?-
-Nei sogni.Quando sarò lontano e ti mancherò pensami.Immaginami al tuo fianco, come ora, e non ti sentirai più sola.-
-Lo farò.-
-Bene.Ache io, Sana.Ti aspetterò.Ti aspetterò sempre.-
Lo strinsi istintivamente più forte.Sentii i passi di qualcuno che correva alle mie spalle.Mi voltai asciugandomi le lacrime e sciogliendo l'abbraccio. -Sana!Stanno aspettando tutti te, non possiamo arrivare in ritardo.Andiamo...- disse severamente Robby.
-Arrivo.- lo avvisai.
Posai nuovamente il mio sguardo su Herick.
-Non è un addio, Sana.- mi ricordò lui.
-Lo so.A presto.-
-A presto, Sana.-
Distolsi lo sguardo da lui cercando di non scoppiare di nuovo a piangere.Se avessi iniziato non credo sarei riuscita a smettere.Mi piaceva sentirlo pronunciare il mio nome.Mi aggrappai a quel momento.A quel ricordo.Non avrei sentito la sua voce per tre lunghi mesi.Sentii una voragine aprirsi dentro il mio petto e mi sembrò di poter udire qualcosa rompersi dentro di me.
Già.
Tre lunghi, interminabili e dolorosi mesi.
Lontano da lui.
Ma mi avrebbe aspettata.
Lui lo avrebbe sempre fatto.
  
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