Un taxi giallo
si fermò al numero 25 di un viale che costeggia un parco bellissimo poco
distante dal centro di Tokyo: dal veicolo scese un bell’uomo sulla quarantina
dal fisico asciutto e il volto delineato, con un paio di occhiali sul naso a
dargli un’aria imponente. Pagò la corsa e si avvicinò al cancelletto della
villa mentre commentava la bella ristrutturazione e il buon gusto nella
sistemazione delle piante in giardino.
Suonò il
campanello per non essere scortese e venne ad aprirgli una giovane donna dai
capelli rossi con un bambino di un anno in braccio.
S- …Kyle!
K- Strawberry! Sei
magnifica! Gli anni di solito peggiorano l’aspetto delle persone, ma non nel
tuo caso!
S- Beh, anche
per te è lo stesso…”Che bell’uomo è diventato!” Vieni, accomodati. Scusami se
non posso prenderti la valigia, ma come vedi ho le braccia occupate a tener
questo qui che non voleva stare seduto!
K- Figurati,
non sono le signore che devono prendere il bagaglio agli uomini! E’ lui
Kanashiu, vero?
S- Kanashiu
anche detto Ju Ju! Dì ciao allo zio Kyle!
Kyle- Ho
conosciuto Ryan da piccolo e devo dire che Ju Ju è la sua copia!
S- Poi c’è
anche la mia parte!
Kyle- Lizzie,
giusto?
S- No, solo
Liz. O meglio, si, Lizzie è il nome completo, ma tutti la chiamiamo Liz!
Eccoci! Questo è l’ingresso, poi c’è la sala da pranzo, il salotto, il bagno,
il ripostiglio,la porta della cantina e le scale per il piano di sopra.
Salirono le
scale e raggiunsero la camera degli ospiti dove avrebbe alloggiato Kyle.
K- E’
incredibile come siete riusciti a rimettere in piedi questa casa! E’
bellissima, anche il giardino è ben curato, l’arredamento di classe che è
riuscito ad inglobare anche i mobili vecchi dei nonni di Ryan. Posso vedere il
resto del piano?
S- Ma
certamente! Allora, la visita continua con la camera di Liz che ti posso far
vedere solo perché la mia bambina ha passato l’intero week end a pulirla e
riordinarla, poi c’è la stanza mia e di Ryan, il bagno e la seconda stanza per
gli ospiti! In realtà non era per gli ospiti, ma avanzava e non sapevamo cosa
farne!
K- Sono tutte
delle stanze grandissime!
S- La casa
stessa è grandissima. E anche molto faticosa da gestire!
K- Ci
credo…senti, come state tu e lui? Insieme e in salute, intendo.
S- Bene, come
dovremmo stare…Siamo un battibecco unico, ma è solo una cosa tipo di quelle fra
gli innamorati e poi ci teniamo molto alla nostra famiglia e questa è la cosa
più importante! In salute stiamo altrettanto bene, niente ci abbatte!
K- Ah, ho
saputo che Liz e Ju Ju non hanno più i nonni, mi dispiace.
S- Dispiace
anche a me, ma papà non resisteva più con quella sua malattia e quando se n’è andato, la mamma non è
riuscita a far altro che seguirlo…
K-…
Liz (dal piano
di sotto) Ehi! Mamma! Dove sei?
S- Uh? Liz! Vieni
su che ti presento una persona!
R- Tutto bene?
K- Benissimo!
L- Eccomi
mamm…MAMMA! Ma come…Papà! La mamma sta con un altro uomo!
R- Cosa? Ah,
Kyle! Che piacere!
K- Ryan,
quanto sei cambiato!
L- Lo conosci?
S- Si, vedi
lui è Kyle Akasaka ed è un carissimo amico di papà, così tanto caro che quei
due si considerano fratelli! Starà qui da noi per un po’!
L- Che cosa?
Quello…lì?
R- Ehi, non
essere scortese! Kyle, come mai ti sei tagliato i capelli? Non ti stava male la
coda lunga!
K- Ryan, ormai
non sono più un ventenne con la vita sulle nuvole: ho quarant’anni ed è ora che
mi mostri ancora un po’ più maturo di prima!
R- Quaranta…ehi,
Strawberry: gliene dai quaranta?
S- A me sembra
un nostro coetaneo!
R- Già…allora,
hai già visto la casa?
K- Molto
bella! Giusto poco fa mi stavo congratulando con …tua moglie, mamma mia, non
riesco a credere che vi siate sposati! Chi l’avrebbe mai detto!
S- Pensa che a
volte me ne stupisco persino io!
R- Come scusa?
S- Eh eh…noi
due andiamo giù a fare una bella torta, ti va? Così facciamo vedere a Kyle
quanto siamo brave!
L- Perché
glielo dobbiamo dimostrare?
S- Perché lui
è un pasticcere di prim’ordine!
K-
Addirittura!
R- Si, osi
negarlo?
K- Sto
perdendo la mano…
R- Allora,
parliamo, ti va?
S- Perfetto,
vi lasciamo soli!
K- Allora…vi
siete sistemati bene, a quanto pare!
R- Già.
K- Strawberry
è una donna molto forte, lo sai?
R- Si, ha
molta tempra. Ce ne vuole per resistere al colpo subito da Mark quindici anni
fa e nonostante il fatto che ne parliamo abbastanza spesso…
K- Perché?
R- Ci cadiamo
sopra più che altro, però non lascia trasparire mai niente. Non l’ho ancora mai
vista piangere da allora. E poi adesso che non ci sono più neanche i suoi
genitori…
K- Non se ne
trovano di persone come lei.
R- Si, ma ho
paura per una sua reazione nei confronti di Liz!
K- Perché mai?
R- Liz ha il
suo stesso simbolo da Mew Mew, solo che è sulla spalla.
K- Ah, capisco.
Teme che possa capitare anche a lei?
R- Non è da
escludere, invece. Comunque ci stiamo già preparando a qualsiasi cosa:
Strawberry le racconta favolette sulle mew mew e io mi tengo informato su
qualunque cosa succeda.
K- Hai
ipotesi?
R- Gli alieni
torneranno e ci sarà Profondo blu alla loro guida, torneranno per completare
l’opera e non credo sarà come prima. Le Mew Mew sono cresciute, meno agili,
adulte: l’unica che può fronteggiarli è Liz, ma da sola…
K- Certo è un
bel guaio. Avete provato ancora a contattare le altre?
R- Si,
dovrebbero farsi vive in questi giorni.
Sorvoliamo sui
dettagli del resto della giornata, è inutile soffermarcisi tanto. La serata è
passata tranquillamente tra un viaggio nei ricordi e l’altro. Ma la notte non fu
altrettanto tranquilla.
Il cielo si
stava rannuvolando e i primi lampi cominciavano a presentarsi con i loro tuoni,
mentre una lieve pioggerellina minacciava di diventare tempesta.Tutti quanti
dormivano in casa Shirogane, persino l’ospite che si era addormentato per
l’eccessiva lettura serale.
Nella sua
cameretta, Liz si era addormentata dolcemente tra le avventure raccontate dalla
mamma che ora stava sognando, ma i suoi sogni cambiarono radicalmente: nel suo
sogno c’erano le sue eroine che lottavano contro un chimero-pesce e lo stavano
anche sconfiggendo ma, all’improvviso, il suo sogno scomparve e sognò invece un
ragazzo dall’aria molto strana, con orecchie a punta e occhi gialli che
incutevano timore. Era sollevato a mezz’aria, ma non poté vedere molto altro
perché lui digrignò i denti mostrando appuntiti canini, spaventandola e
facendola svegliare in un bagno di sudore.
L- MAMMA!
MAMMA!
S- Uh? Che c’è Liz?
L- Mamma!
Papà! – li aveva svegliati entrambi correndo nel loro letto- E’ stato orribile!
Uno strano tizio a mezz’aria con gli occhi gialli la pelle bianchissima…ooh!
Che paura! Mamma…
Disse, mentre
continuava a stringere forte la vita del papà, che era il primo genitore che
s’incontrava entrando nella stanza.
R- Suvvia, è
stato solo un brutto sogno!
S- Si,
infatti! Non devi avere paura!
R- Vuoi
restare a dormire con noi?
Liz annuì e
lentamente si fece spazio fra i due. Kyle, che aveva sentito le urla e che era
accorso per vedere cosa fosse successo, si era tenuto lontano dall’entrare in
discussione, Strawberry e Ryan se l’erano cavata benissimo da soli e, poco
prima che i due si fossero ri-adagiati sul letto, ritornò in camera sua. Prima
di coricarsi, però, Strawberry guardò Ryan con un’espressione che parlava da
sola e lui annuì: Quiche…