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Autore: MrEvilside    02/09/2010    7 recensioni
«Per un semplice maggiordomo, fare così tanto…»
Mormori sul mio volto.
Soffi sulla mia anima.

[spoiler! sull'ottavo episodio della seconda stagione]
[Claude/Alois]
Genere: Dark, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Alois Trancy, Claude Faustas
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La verità è nel sangue
(colonna sonora: Kagayaku Sora No Shijima Ni Wa)
 
«Zitto, zitto, zitto!»
In ginocchio dinanzi a te, a testa bassa come un sudicio verme, ti ordino (ti sto implorando, Claude) di fare silenzio.
Non m’importa di sentire quanto ti disgusto.
Premo la fronte contro i palmi delle mani e la mia voce si spezza in singhiozzi sull’ultimo “zitto”, stridulamente gridato.
«Ci sei solo tu nel mio mondo!»
In questa posizione il fianco mi fa così male che potrei morire, ma se adesso non mi aggrappo a te, se non mi rifugio in te, l’unico abitante del mio mondo (non è vero, sto mentendo: tu sei il mio mondo, Claude), so che cadrò in un baratro al quale nemmeno la morte potrà strapparmi.
E se non morirò, tu non divorerai la mia anima.
Non potrei sopportare un mondo in cui tu non esisti, Claude.
Ti getto un’occhiata di sfuggita, incapace di sostenere più a lungo il tuo sguardo dorato, e mi stringo alla tua gamba, piangendo l’incantesimo con il quale ti legai a me.
«Houhe o taraluna, ron de rotarel».
Non saprò mai se davvero furono queste parole senza senso ad invocarti. Adesso, tuttavia, sono tutto ciò che ho per (illudermi di) tenerti stretto a me.
«Non lasciarmi! Mai! Claude!»
Ti sto supplicando, ora, come lo sciocco, ributtante bambino che sono.
Che odore ha la mia anima, adesso? Ti ripugna, Claude? Non vuoi più mangiarla, è così?
Vorrei che i miei tentativi di spiegarti i sentimenti che mi è proibito provare servano a far sì che tu mi desideri ancora di più, non ad allontanarti da me. Lo vorrei così tanto, più di quanto voglia Ciel Phantomhive, perché non riesco a far a meno di loro, per quanto possa sforzarmi.
Quel ragazzino non è mai stato nulla, comparato a te.
Al principio mi interessava soltanto scoprire se la fata esistesse davvero, sebbene non avessi un obiettivo preciso. Non ero nulla, non mi era rimasto nulla (sì, Claude, avevo un padre ed un corpo, ma lui apparteneva alle sue voglie perverse ed il mio corpo era suo): perché avrei dovuto avere un qualche desiderio? Un essere così infimo ed accidioso qual ero io non aveva motivo di esistere.
È stato quando mi regalasti quei tuoi occhi, Claude, che ricevetti uno scopo: avrei dovuto trovare un desiderio da realizzare perché tu rimanessi con me.
Ebbi la fortuna che tu bramassi fortemente il mio spirito e mi aiutasti, indicandomi Sebastian Michaelis. Risolsi che avrei dovuto sottrargli il suo prezioso contraente anziché ucciderlo direttamente soltanto perché sarebbe stato più complicato e tu avresti dovuto rimanere al mio fianco molto più a lungo.
Oh, Claude, sono stato così felice.
Ogni volta che mi abbottonavi la camicia, ogni volta che ti tiravo uno schiaffo, ogni volta che prendevi il mio viso tra le mani e mi rassicuravi che tutto quel che desideravi era divorare avidamente la mia anima sino alla fine (ogni volta che mi sfioravi od io sfioravo te).
Perché tu…
«Tu… tu stesso…»
(… sei “Vostra Altezza”, per me).
Sin dall’inizio, avrei dovuto essere io a chiamarti “Vostra Altezza” e non tu, che ti prestavi quasi premurosamente a soddisfare il mio capriccio di udire, ancora ed ancora, il giuramento che mi fece Luca tanto tempo fa (anche quello, tuttavia, sbiadiva al confronto con te).
Sollevo la testa e quasi sorrido, nella speranza che tu abbia compreso, perché sai bene che Luca era quanto di più importante, per me: spero tu abbia compreso che ora l’hai totalmente oscurato con la tua presenza.
Eppure la tua espressione è indecifrabile, quando incroci il mio sguardo disperato.
Oh, ma io ti conosco troppo bene, Claude…
E quelli non sono gli occhi del demone che vuole appropriarsi del mio spirito.
Mi stai di nuovo guardando come si guardano dei vermi che si radunano attorno alla spazzatura.
Tuttavia mi sorprendi e ti inginocchi innanzi a me.
Come hai fatto così tante altre volte per ricordarmi che sei il mio fedele servitore, per confortarmi, od anche per schernire la mia debolezza (perché tu sei un demone e i demoni non amano).
Il tocco familiare delle tue mani mi riempie di gioia come nient’altro mai è stato in grado di fare.
Attraverso la sottile stoffa dei guanti candidi avverto i tuoi polpastrelli morbidi che si muovono lungo i miei lineamenti per raccogliere le lacrime e nulla è caldo come i tuoi palmi che aderiscono alle mie guance, nemmeno lo schizzo di sangue di lupo che soltanto poco fa bruciava sulla pelle del mio naso.
E, tuttavia, ancora non capisco.
Non capisco il tuo sguardo così intenso dopo il ribrezzo di poc’anzi, non capisco le mani che mi sfiorano e che avevo temuto di non poter toccare mai più, non capisco e forse non voglio capire, perché il baratro è troppo vicino ed io ho paura, Claude, ho paura e voglio che mi stringi a te e non mi lasci cadere giù.
«Per un semplice maggiordomo, fare così tanto…»
Mormori sul mio volto.
Soffi sulla mia anima.
E improvvisamente, come se il mio mondo avesse ritrovato il suo equilibrio, va tutto bene e l’oblio che mi minacciava è un incubo dimenticato, perché tu sei qui, sei ancora qui con me, ed il tuo viso è ogni istante più vicino al mio, come per rassicurarmi che resteremo insieme.
Infine le tue labbra sono sulle mie, sono mie (tu sei mio, Claude, come io sono tuo), e nient’altro.
Non c’è nient’altro che questo bacio, non c’è nient’altro che il coro sussurrato delle nostre voci che si mormorano un “grazie” l’un l’altra, non ci sei che tu, non ci sono che io.
Sii mio, maggiordomo. Soltanto mio, per l’eternità.
Avverto un sorriso sulla tua bocca ed il mio respiro che viene meno.
Ma, sebbene tu stia sorridendo in quel modo disgustoso, seguiti a guardarmi con quegli occhi (i miei occhi). E va bene così, perché io non ho mai, mai desiderato altro in vita mia (e se mai prima ho avuto altre ambizioni, ne ho totalmente smarrito il ricordo).
«Adesso dormite, padrone».
E mentre scivolo nel sonno fra le tue braccia, obbediente, percepisco nuovamente il tuo respiro sul mio volto, così buono che soffoca persino il fetore del sangue (sangue? Quale sangue? Il… mio…?).
«Claude…»
(Claude…?)
«… tu sei mio, vero…? Lo sarai… per sempre…?»
(Mi stai tradendo, vero…? È per questo che… il sangue…?)
L’ultimo ricordo che ho prima di chiudere gli occhi sei tu che sorridi d’un sorriso che non è mai stato così (orribilmente) bello.
«Yes, Your Highness».
E quando mi risveglierò e saprò che oltre l’oblio ci sei tu che mi aspetti, Claude, non avrò più paura.
(E quando mi risveglierò e saprò che è l’oblio a stare divorandomi e che tu te ne sei andato, Claude, perderò ogni ragione di oppormi).
Arriverò da te, Claude.
(La verità è nel sangue, Claude).




( Dopo aver visto l'ottavo episodio ho sentito l'irrefrenabile bisogno di scrivere di Alois - alla fine, era soltanto un bambino bisognoso di qualcuno che lo vedesse.
Ho preferito, tuttavia, non inserire l'avvertimento "what if...?", in quanto il bacio non è un cambiamento radicale della storia, quanto piuttosto un'aggiunta, e nemmeno "missing moment", perché trattando la ripresa di una scena dell'anime non è una parte della storia che l'autrice ha evitato di approfondire.
Alois, qui, è come diviso in due: la parte tra parentesi, quella più consapevole, e la parte normale, quella che vuole illudersi che Claude lo ami quanto lo ama lui.
Perché Alois è indubbiamente innamorato di Claude, il maggiordomo stesso afferma che "un'anima di basso rango che regala il suo amore ad un semplice maggiordomo non stimola affatto il mio appetito".
Credo di aver rispettato bene il lato del carattere di Alois che ci viene mostrato nell'ottavo episodio, ma potrei anche averlo totalmente rovinato con le mie elucubrazioni su "oh, ma Alois ama Claude così tanto!", "amerà lui è sempre lui, per sempre!" e quant'altro di fangirlesco e bimbominkioso possa esserci.
Oh: l'ultima frase di Alois, "la verità è nel sangue", si riferisce al sangue che ha avvertito, il suo sangue, e che ha risvegliato il suo lato consapevole.
Dopodiché, vi auguro buona giornata e vi chiedo niente spoiler oltre l'ottavo episodio, grazie.
'til next time, chu. )
  
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