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Autore: smary    02/09/2010    4 recensioni
Dei passi gentili risuonavano lungo la piccola strada sassosa. Pioveva a dirotto. Alcune persone passavano in fretta, senza accorgersi di chi stava compiendo quei passi, e forse speravano di passarci attraverso, perchè immancabilmente finivano addosso a un povero biondino.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Canada/Matthew Williams, Francia/Francis Bonnefoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Franada
Rieccomi all'opera, lettori! ^^
Oggi mi cimenterò con una Franada, coppia che a me personalmente piace moltissimo!
Spero che vi divertiate e... Buona lettura! ^_^
Ps: Questa ff la dedico ad Asuka_Volpacchiotta, grande fan di questa coppia! ^_^
                                                                                                                                   smary

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Hidekaz Himaruya; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.


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FEELING ALONE



Dei passi gentili risuonavano lungo la piccola strada sassosa. Pioveva a dirotto. Alcune persone passavano in fretta, senza accorgersi di chi stava compiendo quei passi, e forse speravano di passarci attraverso, perchè immancabilmente finivano addosso a un povero biondino.
Non chiedevano nemmeno scusa.
Si guardavano intorno straniti, come cercando di capire cosa era appena successo, e se ne andavano via. I loro occhi passavano attraverso la testa del ragazzo come se non lo vedessero.
Eppure era un ragazzo davvero particolare.
Prima di tutto, portava in braccio un piccolo orsacchiotto di peluche che aveva un'aria... curiosa. Eppure i peluche non dovrebbero assumere delle espressioni, o no?
In secondo luogo, era piuttosto alto, quindi era strano che non lo avessero visto. Ma lui sembrava abituato a essere colpito dalla gente incurante e quasi non ci fece caso.
- Ehi, Kumajiro-san. Ti sei annoiato oggi, vero?
L'orsetto di pelo bianco guardò con i suoi occhietti inespressivi il volto del ragazzo davanti a lui.
- Un po'...
Canada sorrise piano.
- Dai, ora siamo quasi arrivati.
Era andato solo a fare la spesa.
Non appena aveva messo il piede fuori di casa, aveva iniziato a piovere. Kumajiro non aveva detto nulla, ma si vedeva che non amava l'idea di ritrovarsi la sua bella pelliccia tutta sporca.
Al supermercato, era stato davvero difficile pagare. Non perchè Matthew - questo era il nome - non disponesse di abbastanza denaro, ma perchè la cassiera, sebbene abituata a quello strano ragazzo, doveva fare uno forzo assurdo agli occhi per vederlo. Li stringeva fino a ridurli a una fessura, per distinguere almeno l'alone del cliente.
Ovviamente tutti gli altri , dietro di lui, cercavano di spostarsi avanti per guadagnare spazio, tuttavia si scontravano contro quel... qualcosa. Non riuscivano a vederlo, proprio non ci riuscivano.
Assorto in questi pensieri, Matthew si riscosse da quella sua trance mentale quando sentì l'orsacchiotto raggomitolarsi contro la sua giacca di cotone ormai inzuppata.
- Oh, scusami, Kumajiro-san. Adesso entriamo.
Frugò nella tasca e riuscì a estrare un piccolo mazzo di chiavi.
Finalmente, dopo un po' di tentativi, riuscì a trovare quella giusta, la infilò con sicurezza nella toppa e girò.
Entrò in casa e subito si sentì inondato da un piacevolisimo fiotto di calore.
Kumajiro era però ancora tutto bagnato.
- Mi fai un bagnetto, tu? Ma chi sei? Non mi ricordo mai il tuo nome?
- Sono Canada...- Rispondeva il ragazzo tristemente - Adesso ti faccio il bagnetto, contento?
Kumajiro era un'orsacchiotto, questo è vero, e gli orsacchiotti dovrebbero essere lavati in lavatrice.
Ma Kumajiro era un peluche... vivo, e mettere nella centrifuga un essere vivente non è tra le migliori cose che ci siano al mondo.
Matthew aveva riacquistato tutto il suo buonumore.
Con l'orsacchiotto ben stretto tra le sue braccia, si diresse in bagno.
Kumajiro saltò giù dal ragazzo e zampettò fino al water.
- Kumajiro-san... Non farla adesso, aspetta un attimo, esco.
- Sì, ma sbrigati, Conan.
- Canada...
Matthew uscì dal bagno.
Kumajiro era un vero mistero. Era un vero orsetto di peluche. Il suo pelo era finto, il naso era di plastica, e gli occhi due palline nere dello stesso materiale del nasino.
Eppure mangiava, beveva e faceva i propri bisogni come un vero animale.
- Hai finito, Kumajiro-san?
- Sì, aspetta...
Sentì il rumore dello sciacquone. Ne aveva fatto installare uno apposta per lui, in modo che potesse raggiungerlo.
Rientrò nel bagno. Kumajiro sembrava molto più rilassato di prima.
Canada sorrise, si avvicinò a una piccola vasca - sempre fatta installare per l'orsetto, aprì una manopola color argento e l'acqua iniziò a scorrere. Nel giro di due minuti la vasca fu pronta ad essere usata. Kumajiro tese le zampette anteriori al padroncino, il quale lo prese con delicatezza e lo depose nell'acqua schiumosa.
Il peluche fece un bel sospiro liberatorio.
- Che bel calduccio, Cadon.
- Canada...
Iniziò a strofinarlo ben bene con un pezzo di sapone neutro - sapete, Kumajiro ha una pelle delicata - e ben presto la pelliccetta del peluche tornò bella pulita.
Lo estrasse dalla vasca da bagno e lo strofinò ben bene con un asciugamanino di spugna.
- Meglio?
- Sì, grazie, Canada - disse allegro al ragazzo che aveva ormai finito di svuotare la vasca.
Matthew alzò le sopracciglia sorpreso. Era la prima volta che finalmente azzeccava il suo nome... Quando il campanello suonò.
- Chi può essere?
Per un attimo pensò che magari era qualcuno che si era sbagliato. Del resto, non poteva di certo essere il postino, dal momento che non notava nemmeno la sua casetta e finiva per recapitare la sua posta - per lo più bollette - ai vicini.
- C'è solo un modo per scoprirlo.
Canada si avvicinò alla porta e con cautela l'aprì.
Fu una strana sensazione. Ormai Canada era incredibilmente abituato ad essere praticamente invisibile, e gli riusciva quasi normale il fatto che per vederlo le persone dovessero fare sforzi sovrumani. Invece sentì subito che gli occhi di quello che aveva davanti lo stavano fissando. Non il pavimento o il muro dietro di lui. No. Stavano guardando proprio Matthew.
- Bonsoir, Matthieu!
Canada sorrise felice.
- Francis! Cosa ci fai qui?
- Sono venuto a trovarti, no? Sono qui in Canada da un po' di tempo, sai, avevo voglia di vederti!
- E prendi un aereo solo per venire a trovarmi?
Canada aveva il volto tutto rosso. Davvero qualcuno aveva voluto fargli un pensiero così carino? Non era per niente abituato...
- E perchè no? Scusa, siamo nel ventunesimo secolo! Non dovevo imbarcarmi su una povera nave e impiegarci dei mesi! Mi sono bastate circa quindici ore di viaggio!
- Oh... Entra...
Lo disse così, senza espressione nella voce. La verità è che era emozionatissimo. Era sempre così solo. Al massimo poteva andare a trovare suo fratello, America, e la cosa non andava a finire molto bene. Alla fine rimaneva sempre schiacciato dalla montagna di chiacchiere dell'altro e non poteva proferire verbo.
- Oh! Che bel calduccio qui! Senti, ma non è che disturbo?
- Ma no, figurati. Vado a preparare la cena adesso, ti va? Tu aspetta pure qui, o se preferisci, vai a farti una doccia, nel mio armadio c'è un accappatoio... Tanto sai già com'è casa mia...
- Okay, cherì! Grazie mille! Accetto l'offerta!
In realà Matthew era scappato non solo per fare la cena, ma per nascondere Kumajiro.
Si vergognava. Era stato Francis a regalarglielo, e se lo avesse scoperto a tirarselo dietro come un bambino si sarebbe imbarazzato da morire... Allo stesso tempo però anche l'orsetto doveva mangiare...
Matthew era più confuso che mai, ma alla fine decise di lasciar perdere e mangiare tutti assieme.
Il francese intanto era tutto preso a farsi una bella doccia rilassante.
Fischiettando tranquillamente sotto la doccia , spense l'acqua e afferrò l'accappatoio azzurro che a quanto pare apparteneva a Matthew.
Entrò in cucina. Conosceva bene quella casa.
- Mmmm! Che buon profumino, cherì!
- Ah! Mi - Mi fa piacere che ti piaccia! Tra cinque minuti è pronto...
- Matthieu, ti dà fastidio se mangio in accappatoio?
- M-Ma no, figurati...
- Perchè balbetti?
Era semplice, in realtà. Anche se gli riusciva difficile ammetterlo, Matthew aveva un a bella cotta per il francese, e il vederlo avvolto nel suo accappatoio con i capelli biondi tutti gocciolanti sulla stoffa di spugna lo stava facendo andare fuori di testa.
- Ehm... Nulla, figurati...
- Oh! Ma guarda! Kumajiro! Come stai?
- Ciao Francis, sto bene, grazie... E tu?
- Sì, anch'io! Che bello rivederti! Ehi Matthieu! Non credevo che ti fossi affezionato così tanto a Kumajiro!
- Be', sì...
Il canadese prese la padella e iniziò a servire nei piatti di tutti. Filetto al sangue. Era la sua specialità.
Per Kumajiro, invece, tanta buona insalatina - è vegetariano.
- Ahh! Questa sì che è vita!
La cena passò velocemente, per Matthiew. Gli sembrava strano mangiare parlando con qualcuno che non fosse l'orsacchiotto.
Si fermarono a parlare per un'oretta buona dopo la cena, quando Canada saltò su improvvisamente, ricordandosi di dover ancora lavare i piatti.
- Ma dai, a quelli ci pensiamo domani, ti aiuterò io! - Disse l'altro con sicurezza.
- Ah. Va bene...

*

I giorni passarono. Matthew si sentiva davvero bene. Ogni giorno si alzava con il sorriso sulle labbra, si cambiava i vestiti in fretta e furia e correva a preparare una lauta colazione a Francis - generalmente pancakes.
Kumajiro era più allegro del solito, e non si lagnava più quando dovevano uscire a fare qualcosa e pioveva.
Insomma, andava tutto a meraviglia.
Il canadese aveva fatto visitare all'altro un sacco di posti stupendi, ben sapendo che l'altro li conosceva già, ma non gli importava, era felice.
Un giorno, mentre i due ragazzi erano usciti a fare una passeggiata - e come sempre tutti guardavano male Francis pensando che parlasse da solo - Matthew si rese finalmente conto che la sua vita, da quel punto di vista, era insopportabile. Per tutta la durata della passeggiata rimase triste e silenzioso, e invano il francese, pur non chiedendogli nulla, cercava di farlo divertire.
A casa la situazione non cambiò. Matthew sembrava essere sprofondato nei suoi pensieri.
- Ehi, Matt... Tutto bene?
- S-Sì, certo...- Rispose l'altro arrossendo, ostentando un viso contento.
Il francese si sedette accanto a lui sul divano.
- Dai, dimmi la verità, cherì. Che succede?
- N-Niente... E' che...
E poi Matthew scoppiò a piangere. Voleva essere come gli altri, voleva avere un sacco di amici, voleva essere notato, voleva che gli altri gli parlassero. Voleva che il postino gli recapitasse la posta in casa sua, voleva che la cassiera lo vedesse senza procurarsi un terribile mal di testa.
Francis lo guardò, ascoltando comprensivo le sue lamentele.
Lo abbracciò gentilmente.
Le lacrime dell'altro si bloccarono di colpo, sostituite da una bella sensazione di calore.
- F-Francis... Io... ehm, scusami, non volevo...
- Dai, non ti preoccupare. Non importa se non sei una persona appariscente.
- Appariscente... Nemmeno mi vedono...
Francis ridacchiò.
- Sei molto carino, lo sai?
Matthiew arrossì fino alla radice dei capelli, balbettando sconnessi ringraziamenti.
E poi, nel giro di una frazione di secondo, si ritrovò le labbra incollate a quelle dell'altro.
La bocca dolce e morbida di Francis, così perfetta, che si fondeva delicatamente con la sua. E lui, povero Canada, tutto rosso e imbarazzato, impacciato da morire, che non sapeva che pesci pigliare.
Il francese lasciò le labbra dell'altro per poter respirare.
Sorrise divertito.
- Ah, Matthieu!
- Eh? Ah! S-Sì! D-Dimmi...
"Che carino," pensò tra sè e sè Francis "fosse per me lo coccolerei tutto il giorno".
- Diciamo che mi piacerebbe fare qualcosa di... come dire... più spinto con te... - Dicendo questo, con tutta l'intenzione di imbarazzarlo ancora di più, si avvicinò all'orecchio dell'altro e soffiò delicatamente.
Matthew intanto assomigliava ad un semaforo rosso lampeggiante.
- Però... - riprese l'altro - dovremmo far addormentare prima Kumajiro...
- Eh?
- Nel caso tu te lo fossi dimenticato, cherì, lui può vederti eccome...
Mattthew non avrebbe mai creduto che poter essere visto potesse essere così fastidioso.


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Eccoci alle note finali! Ringrazio tutti quanti! ^^
Spero che questa piccola fanfiction vi sia piaciuta! I commenti sono sempre graditi!
Alla prossima fanfic! ^_^
                                          smary











   
 
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