Quando il buio scende io mi siedo
qui
Libero la mente che va via e così
Guardo l'universo sento il suo fruscio
Sembra un manifesto dove sono anch'io
Vango spesso qui, molto spesso, e penso. Non sono mai venuto prima dell’anno scorso, ma ora mi sembra il posto più adatto per pensare.tu? tu dove pensi? Dove rifletti sulla tua vita?
Si distende su me una calma che va
Vedi però? Qui sono calmo. Non come con voi, non come con il resto della scuola, no. Qui sono calmo. Qui non c’è Malfoy a rompere, no, qui sono solo. Adesso ci sei tu, ma non importa. Con te non è così mai.
Oltre le cose oltre le attese
Oltre me oltre noi
Le mie difese
Oltre le cose le mani chiuse
Su di me quando c'è
L'inquietudine
Cosa sai sulla vita? Cosa sai? Io non so niente, è qui che cerco di capire, capire cosa succede, perché succede, come, per quale motivo. Non trovo mai risposte, mai. Sono cose troppo grandi per me, troppo grandi per chiunque. Troppo.
È notte quando il vento muove la foschia
Seguo i lineamenti della vita mia
Il silenzio dentro non spaventa più
Ai suoi rami appendo la malinconia
Qui anche quello che mi fa paura mi appare come un amico. Ho sempre avuto paura di stare solo, ma ora questo silenzio attorno a m non mi opprime, mi libera. Non sono solo, qui posso stare solo, qui ce la faccio. Qui sono solo. E non mi dispiace. Ma qui il silenzio è infinito, ma bello.
Si distende su me questa calma che va
Oltre le cose oltre le attese
Oltre me oltre noi
Le mie difese
Oltre le cose le mani arrese
Oltre me quando c'è
L'inquietudine
Vedi? Basta che ti guardi intorno, vedi che tutto è più grande di noi? Niente ha importanza, cosa sono i nostri problemi in confronto al mondo? Cosa siamo noi in confronto all’immenso? Cosa siamo? Niente, nient’altro che formiche che camminano frenetiche pensando in grande, senza però riuscire a concludere niente.
Senti che silenzio, sentilo, ascoltalo, ha tanto da raccontare, ma nessuno lo ascolta. Ora che sei qui anche tu puoi testimoniare che questo posto ti incita a star zitto e guardarti intorno.
E non è triste, mi sento in pace, poi ora ci sei tu, e tutto è ancora più bello.
L'alba mi dipinge dice ancora si
E le mie speranze le ritrovo qui
Poi quando il sole nasce, laggiù e mi inonda con la sua luce lieve, come una carezza lenta e delicata mi ritrovo a pensare, senza affanni, senza essere assalito dai sensi di colpa, senza provare frustrazione. Mi sento nuovo, e scendo a colazione più felice, te ne sei accorta?
Certo che te ne sei accorta, tu mi osservi spesso, tu mi fissi per tutta la lezione di storia della magia e durante tutte le altre, e ti senti in colpa per non aver ascoltato la lezione come si deve. Ma ogni volta ricominci da capo. Me ne sono accorto, so che quello che provi è oltre quello che siamo
Oltre le cose le lunghe attese
Oltre me oltre noi
Oltre l'immenso
Sai una cosa? Anche io mi fermo a fissarti, è così che so che mi guardi sempre. Anche io lo faccio. Mi sento come se nient’altro fosse importante, è inutile provarci. Certo dopo mi pongo delle domande, perennemente senza risposta. Ma, Hermione, non esistono risposte. Non per queste domande. Non ci saranno mai. Perché non servono a nulla, a niente di niente. Mai. A me basta guardarti, osservare tutti i tuoi movimenti, quando scuoti la testa esasperata dal troppo studio, che dopotutto è stancante anche per te. Lanciandomi muti segnali di luce, la luce che ti gioca sui capelli, come vorrei essere un po’ di luce. Quando ti mordi le labbra perché stiamo facendo qualcosa che non approvi, come ci guardi quando ti parliamo di cose serie. Quando i tuoi occhi restano incatenati a qualcosa, ad un fiocco di neve fuori dalla finestra, il primo fiocco di questo anno, ad una foglia che d’autunno cade lentamente, quella foglia rossa, gialla che balla con il vento. Che ti parla, che ti sussurra qualcosa che non comprendi e i tuoi occhi si abbassano, concentrati su quello che non comprendi. Quando giocherelli con le piume, con le dite affusolate, quando soprappensiero fissi il fuoco, facendomi morire per ogni tuo impercettibile movimento, per ogni millimetro di ombra che si muove, che scivola lentamente sulla parete, traballante. Come vorrei essere la mia ombra quando mi avvicino a te e lei si fonde on la tua. La invidio. Ma lei non po’ ammirare i tuoi occhi, non può ammirare i tuoi capelli, non può ammirare tutte le sfumature della tua pelle, non può ricostruire con la memoria, una volta a letto, ogni colore di te. Ogni comportamento. Non può udire la tua voce che la chiama. Non può. E io sono immensamente fortunato ad averti accanto. E non ti lascerò sfuggire. Mi basta starti accanto. Come amico, conoscente, amante. Qualunque cosa. Ma se ti sto vicino è come se stessi qui, in pace con me stesso. Solo ma in compagnia, lontano da te ma vicino. Tutto questo non so cosa significhi, ma mi va bene. Non è più il vuoto che c’era prima. Spero che non mi abbandoni mai. Ti amo hermione. penso di averlo capito. Anzi già lo sapevo, da molto tempo, ma non me ne ero reso conto. Sei sempre stata più sveglia di me. Anche in questo.
E quando ti penso in te mi anniento
Sento che spazzi via
L'inquietudine
L'inquietudine
L'inquietudine
L'inquietudine
Sto benissimo con te, mi sento vivo, e tutto grazie a questo stupido cuore che quando ti vede si incendia, si scalda, brucia. Tanto da far male, da lasciare cicatrici invisibili , dentro. Ma che sono piacevoli. Non ho mi provato tanta gioia nel soffrire, perché ora lo so, amare è anche questo. Ed è questo che mi scalda la notte, quando sono lontano da te e vengo quassù a riflettere sul quello che sento dentro. E pensando a te non ho freddo, anzi ho molto, molto caldo. Un caldo che parte dal petto, una calore che non scomparirà, neanche se mi buttassero nel lago ghiacciato, non morirei solo grazie a questo calore, solo grazie a te. Io non muoio solo grazie a te. Perché sento di doverti qualcosa, questo malandato cuore mi dice di non fare lo stupido, parla con la tua voce e mi dice che non te lo meriti. Non ti meriti di soffrire per una sciocchezza di un tuo amico , e io sono qui perché questo cuore rattoppato ha bisogno della sua infermiera, perché io non potrei fare a meno di te, in qualunque luogo, in qualunque tempo. Impossibile. Ti amo hermione, anche questo sembrava impossibile, ma invece è reale, palpabile quasi. Quando non posso fare altro che ripetermi queste parole dentro di me.
Ti amo e non ci posso fare niente, non ci voglio fare niente.
Ti amo e ti ringrazio.
Ti amo e mi tengo tutto dentro, mentre tu sei qui accanto a me fissandomi con i tuoi grandi occhi scuri, che scavano nel mio profondo, aspettando di sapere quella parte di verità che ti spetta di diritto, ma che io non avrò mai il coraggio di rivelarti. Perché io ti amo, e non posso smettere di sperare. Perché non meriti di soffrire, non ancora. Hai già sofferto troppo.
Così mentre io ricambio il tuo sguardo indagatore e tu cerchi di superare i miei occhi e vedere cosa c’è dietro, dietro l’apparenza felice. Perché sono inquieto? Lo sai, lo sai già .
E mentre io cerco di distogliere lo sguardo capisco che non posso e rimango incatenato ai tuoi occhi, alle tue pupille alle tue iridi, a te. E mentre tu ti perdi nel verde della speranza che ora c’è di nuovo ti sussurrò quelle parole che mai avrei sognato di svelarti, quelle parole che pronunciate hanno un sapere dolce e amaro allo stesso tempo, quelle parole che possono scaldare o gelare con una risata.
Quelle parole che tu mi risposti quelle due parole che tanto possono vagare nella mente e nel cuore ma che poco cercano il destinatario, perché arrivano subito, come una freccia, che uccide. Uccide ogni dubbio, perché quando le si pronunciano si sa che gli occhi dell’altra non potrà mai sentire. Non dirà bugie, perché anche lei voleva dire le stesse cose, e cercava di comunicare con gli occhi, che in fondo vivevano trasmesso molto bene. Che in fondo si erano sempre capiti, che in fondo non avevano bisogno di parole, perché a volte le parole sono inutili e servono solo a perdere tempo prezioso, a cosa serve parlare se puoi respirare il profumo dell’altra? Se puoi guardarlo, se puoi sentirlo, se puoi parlare con il suo cuore?
A cosa servono le parole a due cuori innamorati? A niente.
IMPORTANTE!!!!!
:
allora,
per informarvi, questa è "inquietudine"
di Nek, fa parte del nuovo
album (una
parte di me).
è una
canzone meravigliosa, ascoltandola ho riflettuto su che scuola intraprendere
alle
superiori,
quello è stato un periodo di crisi, avevo nei miei progetti di andare in
una cittò
vicino la mia per frequentare il liceo socio-prico pedagogico. all'ultimo, però,
la mia migliore
amica si è tirata indietro per frequentare una scuola nel nostro comune,ragioneria,
ma io odio con tutto il cuore la matematica, così decisi sulle note di questacanzone di
andare a liceo classico.
Per Marco, che mi dice
di scriverne a più capitoli. ne ho scritta una ,si chiama
"rosa
bianca..." tratta di Lily e James, poi ne sto scrivendo lentamente una
su harry ed hermione. ma nelle fic a capitoli non sono mai così stucchevole
come nelle one-shot, che hanno il pregio di avere in loro delle emozioni che
non passano, ma se io iniziassi una
fic
triste epoi allegra la continuassi
spensierata per poi assumere una forma
drammatica
in una'ltro momento? non avrebbe molto senso. con questo non voglio dire che
non ne farò, anzi, adoro scrivene, ma ho bisogno di tempo, specialmente con la
scuola.
dopo
questo interminabile monologo rigngrazio tutte le persone che sono state così
gentili
da
recensire le altre mie one-shot e chi recensirà questa e le prossime.
Inoltre
per visualizzare le altre mie storie basta cliccare sul mio nick!!!!
UN IMMENSO GRAZIE.
MI LASCIATE UN COMMENTINO?
GRAZIEGRAZIEGRAZIE!!!
Carillon
^.^