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Autore: Anonimous_    02/09/2010    3 recensioni
Questa one-shot, song-fic mi è venuta in mente ascoltando la canzone dei Gemelli Diversi, Cosa vuoi?. Parte da New Moon... Edward non resiste e torna dalla sua Bella... I due iniziano a parlare e ciò che ne esce è questa piccola fic. Spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Cosa vuoi?

Edward's p.o.v

Sette mesi.

Sono esattamente sette mesi che sono lontano da te. E tu, chissà se ti sarai rifatta una vita, mia dolce Bella. Sarai riuscita a dimenticarti di me? Mi avrai chiuso in un cassetto della tua memoria inviolata?

Per mesi ci ho sperato. Ho pensato che tu avresti dovuto avere una vita migliore, limpida, non macchiata dal sangue delle mie vittime. Cosa avrei potuto darti io, mia dolce Bella? Niente. Niente più del mio eterno amore. Ma ti sarebbe bastato?

Tu meriti di più. Per questo sono andato via. Per questo ho messo tutta quella distanza tra te e me. Come se quei chilometri potessero affievolire il panico che mi assale ogni volta che ti sono lontano. Come se... potesse cambiare qualcosa.

I vampiri sono immutabili Bella. Come hai fatto a credere a tante menzogne? Te lo vedevo negli occhi. Tu, mi avevi creduto davvero, quel giorno, nella foresta. Come se fosse possibile per me non amarti. Come se fosse possibile per me camuffare quel sentimento unico, perfetto ed immutabile. Ciò che provo è la sola cosa buona che rimane di me. La sola cosa che rimane della mia anima, sei tu. Per questo... ho dovuto.

Ma adesso non riesco più, Bella. Non riesco più a pensare che questo mio amore così puro, sincero, fedele possa andare sprecato così. Dio! Solo adesso capisco che se ti avessi persa davvero... Non so cosa farei mia dolce Bella.

Onestamente, non so proprio come poter vivere senza te al mio fianco.

Mi perdonerai? Mi ascolterai? Oppure mi allontanerai per sempre da te?

Ti sei rifatta una vita come ti avevo chiesto? Oppure, come sempre, non mi avrai dato retta, per mia fortuna? Non lo so. Ma, presto lo scoprirò.

Ancora qualche chilometro. Sono da te.

Sono tornato, Bella.

Forks torna a darmi il benvenuto. Le felci, gli alberi alti, il paesaggio ‘‘dannatamente verde’’ come lo chiamavi tu... Tutto torna ai miei occhi. Vero, non più frutto dei miei ricordi perfetti.

Ancora qualche metro. Vedo casa tua.

Ho paura, Bella. Ho paura, amore.

La tua finestra è aperta. Per un attimo mi illudo che sia ancora aperta per me. Come un anno fa. Come quando la spalancavi per invitarmi a venire da te. Ma è solo un attimo.

È molto più sicuro che tu l’abbia dimenticata. In casa tutto tace, non me ne stupisco, è notte fonda e persino Charlie si è abbandonato ad un sonno molto più profondo. Entro nella tua camera ed ilf tuo odore mi investe di nuovo. Non mi coglie più impreparato, però.

Il mostro è oramai domato. Tu l’hai addomesticato, Bella.

Mi guardo attorno per un attimo. La camera è diversa da come la ricordavo. Non è rimasto... nulla. I libri sono tutti ordinati sulla libreria, nessuno è fuori posto segno che, al momento non stai leggendo nulla. I cd sono riposti ognuno nei loro scomparti, Le foto sono state tutte rimosse dalle pareti. Se non fosse stato per il tuo odore avrei avuto il timore che tu fossi tornata da tua madre. Ma, tutto avviene in un attimo e, l’istante dopo, sono già in ginocchio, al tuo letto.

Ti guardo, ammaliato, rapito.

Se fossi stato umano, le lacrime mi avrebbero già inondato gli occhi e bagnato le guance. Ma io sono un vampiro, Bella. E tutto ciò che mi è concesso di fare, è rimanere immobile, per un tempo indefinito e che mi sembra si sia fermato. Immobile, a fissarti.

Anche tu sei cambiata.

Cosa ti è successo amore? Le occhiaie solcano il tuo viso e, nonostante tu stia dormendo, la fronte è aggrottata come se stessi pensando a qualcosa di complicato. Sei pallida e più magra.

Se possibile, sento un brivido corrermi giù, lungo la schiena. Possibile che sia stata colpa mia? Inorridito da me stesso abbasso lo sguardo, stringendo una tua mano tra le mie.

«Perdonami, Bella» sussurro.

E tu mugugni qualcosa, nel tuo sonno. Non capisco cosa dici, sembra solo un lamento, poi, però, ricominci a parlarmi, ed io torno a perdermi nelle nostre intime conversazioni notturne.

«Edward...» Come la prima volta, sento il mio cuore avere un fremito.

Ti agiti, inizi a sudare, chiamandomi ancora.

«Edward! Fermo! Aspettami, non andartene! Non lasciarmi... Edward... Edward!» Scalpiti nel letto. Non posso far altro che abbracciarti. Le braccia si muovono da sole... così come le labbra.

«Sta calma, sono qui, amore, Bella, sono qui» bisbiglio al tuo orecchio, accarezzandoti i capelli. Sei cambiata tanto, amore mio, ma sei sempre la più bella. Sempre lo sarai.

Non riesco a calmarti. Il tuo cuore è agitato. Batte sempre più forte, ti stai svegliando. Dopo pochi attimi, eccoli i tuoi occhi, guardarmi. I tuoi occhi che ho immaginato tanto. I soli che mi hanno tenuto in vita, incollato su questa terra. Eppure sono diversi. Spenti, opachi, smorti.

Non ho il tempo di dire o fare nulla, sussulti.

«Edward!» mi chiami. Porti una mano sul mio viso in un gesto che sembra voler verificare che io sia reale. Io, ammaliato quanto te dalla situazione, non posso far altro che appoggiarmi del tutto alla tua piccola mano. Non riesco a distogliere lo sguardo dal tuo. Non riesco a guardare nient’altro che non siano i tuoi occhi, riempirsi di lacrime.

«Cosa ci fai qui? Edward! Sei proprio tu! Sei tornato! Perché? Cosa cerchi? Cosa vuoi Edward?» Sei un fiume in piena ed hai ragione. Vuoi una spiegazione, vuoi un perché... Vuoi sapere cosa sento. Vuoi sapere cosa voglio, cosa cerco.

Non sei arrabbiata, nonostante il tono esasperato che hai usato. Per un attimo non riesco a parlare ma, devo. Devo darti le tue risposte. Tu mi guardi, ancora, in attesa.

Muovo un braccio verso il tuo viso, ti accarezzo, sento i brividi percorrerti nel momento esatto in cui ti sfioro.

«Sono qui, Bella. Non ho scuse per ciò che ho fatto. Ma ti prego lasciami spiegare. - inizio, mentre tu, incapace di dire o fare nulla, annuisci col capo - Stare lontano da te m i ha devastato. Ho creduto di essere sceso dritto nell’inferno. Il mio inferno personale. Una vita senza scopo. Una vita senza gioia, senza sogni. Ho resistito. L’ho fatto per te. Volevo che tu mi dimenticassi. Volevo donarti qualcosa di più... del mio semplice amore.» Mi fermo un attimo, vedendoti sussultare.

«A- amore? Tu avevi detto che...» Non ti lascio continuare, posandoti un dito sulle labbra rosa.

«So quello che ti ho detto, Bella, ma erano tutte menzogne! Come hai potuto credere a quelle eresie, Bella? Guardami dritto in fondo agli occhi, vedrai cosa ho dentro. Bella io ti amo. Ti ho amata da sempre, e sempre ti amerò. Me ne sono andato, perché non potevo pensare di rovinare ancora la tua vita. Ma, sono stanco di vivere nell’illusione. Sono stanco di credere che il nostro amore non basta. Non ci riesco più. Sono solo parole al vento. La verità è che la mia non è vita, senza te. Non so se potrai perdonarmi, o se invece è troppo tardi... devo prendermi le mie responsabilità. Ma, Bella, dovevo tentare. Non so se tu sia andata avanti con la tua vita come ti avevo pregato di fare. Ma sono qui, imploro il mio unico amore di perdonarmi. Ho bisogno di te. Cerco, disperatamente, quel sentimento che ho perso da tanto, troppo tempo.»

Mi guardi. Non so ben definire il tuo sguardo. Sei ferita, ti ho delusa. Ma, in quei tuoi occhi adesso riesco a vedere ancora una piccola scintilla. Una piccola luce che mi ridà la speranza.

«Edward... tu... sei tu che sei andato via Edward! Io sono sempre stata qui! Guardami! Dormo ogni notte con quella finestra aperta... sperando di vederti al mio risveglio! Sono qui, sono sempre stata qui ma... Chi mi dice che non te ne andrai di nuovo? Come posso fidarmi ancora di te?» Cercava un appiglio per credermi. voleva credermi, ma, aveva paura. Dovevo convincerla. Non sarei mai più riuscito ad allontanarla. Mai più.

«Bella... tu lo hai sempre saputo che quelle erano solo menzogne! Non mi avresti aspettato se nel tuo cuore non avessi creduto fermamente in noi, in me. Non ho modo di darti la certezza tangibile che non me ne andrò mai più. Ma, tu lo sai.
Apri il cuore un momento e capirai che non mento. Non posso. L’ho fatto una volta... Ed è stata la cosa più difficile da fare in più di cento anni di vita. Non piangere, amore. Lo so, non è facile fidarsi adesso. Provi troppo dolore dentro. Lo capisco visto che per me è lo stesso. Mi sto aggrappando al nostro amore Bella. Ho bisogno di credere in noi.... Perché senza te, la mia vita cade nel buio, di nuovo.» Mi fermo, ti bacio una mano.

Non ti ho mai rivelato cosa sento dentro. Ti ho sempre detto che sei la mia vita, ed è vero ma, non ti ho mai detto cosa voglio davvero.

Non mi parli. Hai paura che questo sia un sogno, forse.

«Bella sono qui, e ti amo. Sono tornato e, se tu lo vorrai, io resterò. Perché, tutto ciò che voglio è stare con te. Tu mi fai venir voglia di essere un uomo migliore. Voglio assecondar la voglia di baciarti. Voglio che ti venga voglia di baciarmi e coccolarmi fino a tardi. Voglio lasciare fuori il dolore, voglio che solo tu sia la donna che non ho mai avuto prima in vita mia. Perché tu, Bella, sei il motivo della mia allegria, l’inizio della magia, la fine della follia, la rima che arriva al cuore....»

Arrossisci, ed io non posso fare a meno che sorriderti. «Edward...» mi chiami ancora. «Dimmi Bella» Prendi un lung o sospiro e, facendomi spazio accanto a te, mi dici «Vieni più vicino, davvero vuoi capire chi sono? Cosa penso? Cosa voglio?»

Sorrido di nuovo. I tuoi pensieri tanto bramati, se solo sapessi il bisogno fisico che ho delle tue parole... «Dimmi, Bella, cosa vuoi?»

Prendi un lungo sospiro, poi, guardandomi ancora negli occhi, riprendi a parlare.

«Voglio svegliarmi e trovarti davanti agli occhi, voglio aiutarti a non curarti di quello che dicono e pensano gli altri sciocchi. Perché per me sei unico Edward. Non ho bisogno di nessun altro e, mai nessuno riuscirà a convincermi che tu non sei così. Nessuno riuscirà a convincermi che tu sia un mostro. Mai. Nessuno. Nemmeno tu stesso.» Ti sorrido.

«La mia piccola Bella, - sussurro al tuo orecchio stringendoti - Voglio che tu riesca ad uccidere il mio lato peggiore, vivere amore non una nuova illusione. Voglio che tu sappia che spero sia tu se squilla il telefono, che un giorno senza te non passa più mi sembra un secolo... suona ridicolo detto da me ma, è proprio l'effetto che fa non averti accanto...»

Mi interrompi. «Edward, voglio sincerità su questo non si scappa»

Ti bacio la mano, dolcemente. «Ti sarò sempre sincero e fedele mio unico amore... Anche se adoro vederti furiosa perché sei gelosa degli sguardi delle altre... sei meravigliosa perchè al momento giusto tu sai diventare un'altra» Sorridi e mi stringi forte prima di tornare seria puntando i tuoi occhi nei miei.

«Voglio che sia amore alla follia o mettimi da parte una bugia e mi fai il cuore a pezzi» Quanto ti ho fatto male Bella?

«Non lo farò mai più amore. Perdonami per quello che ti, ci ho fatto. Voglio sorprenderti e proteggerti da un mondo di squali, darti le mani se cadi...»

«Ehi!» Mi riprendi sbuffando e sorridendo, tirandomi un pizzicotto come se potessi farmi del male. Ti sorrido, e riprendo nella mia dichiarazione «Voglio che tu voglia me soltanto e nessun altro trovarti accanto quando dentro sto tremando. Conoscere i tuoi sogni e quello che non sopporti. Voglio darti il mio meglio e aspettare sveglio che torni! Voglio essere la spalla su cui piangere che trovi accanto a te durante i giorni neri e le notti insonni...» Una lacrima ti scende giù, creando un solco sulla tua guancia perfetta.

«Voglio che mi porti per mano nei posti nuovi guardarti quando mi parli e mi incanti mentre ti muovi... » ammetti arrossendo ancora.

«sai, voglio capire da uno sguardo cosa provi, non poterti leggere è sempre tremendo. Dimmi se sei bella dentro tanto quanto lo sei fuori»

 Ti avvicini a me, «voglio mancarti da matti se parti» mi sussurri ad un centimetro di distanza.

«voglio esser quello che ai tuoi occhi è sempre più bello degli altri» ti rispondo prima di annullare del tutto quella distanza.

Ti bacio. Di nuovo. Finalmente.

Ti bacio.

E tutto il mondo rimane fermo lì fuori, nella fioca luce dell’alba ch e inizia a farci compagnia.

Ti stacchi da me. Mi guardi ancora negli occhi.

«Sparirai al sorgere dei primi guai?» mi domandi. Hai ancora paura, piccolo, dolce, amore.

Ti stringo di più al mio petto. «Non riuscirei più a farlo. Non potrei mai

Mi sorridi, più serena. Ed io ti bacio ancora.

Non so cosa io abbia fatto di buono per meritare un angelo come te al mio fianco. Non so come tu abbia potuto perdonare ogni mio errore. Ma vivo di te, Bella, vivo del tuo amore.

 

 

 

Bella's p.o.v.

Sei tornato nella mia vita da due mesi. I Cullen sono tornati. Rivederli è stato... unico. Non ci sono parole per descrivere quello che ho provato nel ritrovare la mia famiglia. Le cose vanno bene, persino Rosalie non mi è più ostile. Riavervi tutti.. è semplicemente un sogno. Per Charlie, invece, è stato difficile perdonarti. Tuttavia, non ha potuto fare, nè dire, niente vedendomi riprendere vita, solo grazie alla tua presenza.

Adesso siamo nella nostra radura e, tutto è di nuovo perfetto.

Non riuscirò mai a dimenticare tutto il dolore provato in quei mesi senza te. Nessuno forse proverà mai nulla del genere. Non riuscirò a dimenticare gli incubi e le urla nel cuore della notte. Non voglio dimenticare Charlie che mi ripeteva di dimenticarti. Non voglio dimenticare la sua rabbia quando mi diceva che non ero più normale. Diceva che stavo piangendo un morto che non c’era. Si sbagliava.

Il mio cuore era un'automa. Batteva ma era come se fosse fermo, immobile ad aspettarti. Non avrei mai potuto dimenticarti, Edward.

Ti amo. Voglio passare la mia vita, ogni mio attimo della mia esistenza, assieme a te.

 

Tu sei bellissimo al mio fianco, una visione, la mia visione personale. Hai riportato la luce nel mio cuore ed ancora non mi sembra possibile che lo stesso sia stato per te.

Mi hai detto che avevi una sorpresa per me. Ho storto il naso, sai che non voglio nessun regalo. Ma tu mi hai assicurato che non era nulla di comprato. Allora ti ho sorriso, e mi son lasciata portare qui, nel nostro rifugio perfetto. Hai uno stereo con te. Lo posizioni al centro della radura e, dopo aver premuto play, ti avvicini a me e mi chiedi.

«Mi concede questo ballo?» sorrido, ripensando ai tuoi modi di fine ottocento. Ti porgo la mia mano e mi lascio accompagnare da te. Ed una musica si diffonde nell’aria. http://www.youtube.com/watch?v=X4lZwv1m7jU

L’atmosfera è unica. Sta notte non ci sono nubi sul cielo di Forks. Le stelle brillano come non mai, mute spettatrici della nostra danza. I fiori inebriano l’aria con i loro profumo e una voce, che riconosco essere la tua, prende a cantare dallo stereo, mentre tu sussurri quelle frasi al mio orecchio.

E la mia mente indietro vola... a quella notte di due mesi fa... a quelle frasi che non avrei mai potuto dimenticare. A quella dichiarazione d’amore che ha fatto tornare a battere il mio cuore di nuovo, veramente e finalmente, vivo.

 

Si lady perchè mi guardi così e tremi

mi chiedi su due piedi cosa cerco

se vuoi sapere quel che sento, ehy!

Guardami dritto in fondo agli occhi e vedrai cosa ho dentro

un uomo stanco di false illusioni e di parole al vento

cerco quel sentimento perso da troppo tempo

apri il cuore un momento e capirai che non mento

certo che non è facile fidarsi adesso

capisco visto che per me è lo stesso

mi chiedi cos'è che voglio e su un foglio stendo parole

mi fai venire voglia di essere un uomo migliore

sai voglio assecondar la voglia di baciarti

voglio che ti venga voglia di baciarmi

e coccolarmi fino a tardi

scambiarsi la vita lasciare fuori il dolore

gustarsi la parte migliore e leccarsi le dita

voglio che solo tu sia

la donna che non ho mai avuto prima in vita mia

il motivo dell'allegria

l'inizio della magia

la fine della follia

la rima che arriva al cuore in ogni mia poesia

 

Dai vieni più vicino davvero vuoi capire chi sono?

disse così: conosciamo così poco di noi

le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi...

 

Voglio svegliarmi e trovarti davanti agli occhi

voglio aiutarti a non curarti

di quello che dicono e pensano gli altri sciocchi

voglio che tu riesca ad uccidere il mio lato peggiore

vivere amore non una nuova illusione

voglio che tu sappia che spero sia tu

se squilla il telefono

che un giorno senza te non passa più

mi sembra un secolo

suona ridicolo ma

è proprio l'effetto che fa

non averti accanto da

quando ti ho vista in quel club

voglio sincerità su questo non si scappa

voglio che tu sappia che sentirmi in gabbia mi fa rabbia

ma adoro vederti furiosa perchè sei gelosa

degli sguardi delle altre lo sai sei meravigliosa

perchè al momento giusto tu sai diventare un'altra

e mi stringi forte mentre Mina canta

voglio che sia amore alla follia o mettimi da parte

una bugia e mi fai il cuore a pezzi come le altre

 

Dai vieni più vicino davvero vuoi capire chi sono?

disse così: conosciamo così poco di noi

le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi...

 

Voglio sorprenderti e proteggerti da un mondo di squali

darti le mani se cadi scoprire se siamo uguali e saremo sempre leali

voglio che tu voglia me soltanto e nessun altro

trovarti accanto quando dentro sto tremando

conoscere i tuoi sogni e quello che non sopporti

voglio darti il mio meglio e aspettare sveglio che torni

voglio essere la spalla su cui piangere che trovi accanto a te

durante i giorni neri e le notti insonni

voglio che mi porti per mano nei posti nuovi

guardarti quando mi parli e mi incanti mentre ti muovi

sai voglio capire da uno sguardo cosa provi

dimmi se sei bella dentro tanto quanto lo sei fuori

hey voglio mancarti da matti se parti

voglio esser quello che ai tuoi occhi è sempre più bello degli altri

tu mi domandi cosa voglio ma mi spiazzi

lady non vedi voglio soltanto innamorarmi

sparirai al sorgere dei primi guai?

tu mi stringi e dici che non lo faresti mai

scorderai la certezza?

o sorridendo mi dirai...

 

Dai vieni più vicino davvero vuoi capire chi sono?

disse così: conosciamo così poco di noi

le risposi: dimmi chi sei e dimmi cosa vuoi...

 

 

Una lacrima mi scende giù. È una lacrima di gioia. La musica finisce ma tu mi stringi ancora. «Chiedimelo di nuovo» sussurri al mio orecchio. Capisco subito a cosa ti riferisci.

«Cosa vuoi, Edward?» ti rispondo guardandoti negli occhi. Non so cosa aspettarmi e tu mi stupisci ancora.

«Sposami Bella» Non ho il tempo di dire nulla che tu sei già in ginocchio, di fronte a me. Stringi la mia mano sinistra nella tua mentre con l’altra apri una scatolina di velluto, nera. «Era di mia madre» mi dici. Non dico nulla, incapace anche solo di pensare. Protetto dal satin nero, l'anello di Elizabeth Masen brillava alla luce fioca. Era un ovale allungato, coperto da file oblique di pietre tonde e luccicanti. La montatura era d'oro giallo, sottile e delicata. L'oro formava una rete finissima attorno ai diamanti. Non avevo mai visto nulla del genere. Non so cosa dire. E mi perdo nei tuoi occhi mentre tu mi parli ancora.

«Isabella Swan, prometto di amarti ogni istante della mia vita, per sempre, vorresti farmi lo straordinario onore di diventare mia moglie?» Mi domandi fiero, negli occhi una luce che poche volte ti ho visto. Ed io? Cosa voglio io?

«Sì, Edward, lo voglio ma...» Ti irrigidisci un istante. Ti accarezzo una guancia per rassicurarti e tu sembri scioglierti sotto il mio tocco. «Cosa c’è, Bella?»

«La mia vita non mi basta. Voglio vivere il tuo amore per l’eternità» Mi sorridi.

Ormai hai capito che sono irremovibile. E credo anche che tu abbia capito come non possiamo più fare a meno dell’altro. Quei mesi lontani ci sono serviti a capire che nessuno dei due può stare senza l’altro. Che la nostra anima è una... e vive in due corpi divisi.

Prendi l’anello dalla custodia e, dopo avervi depositato un bacio, lo infili al mio anulare sinistro, sussurrando un «Per sempre» prima di prendermi di nuovo tra le tue braccia e baciarmi. E mi perdo, in quell'attimo unico, semplice e perfetto, della nostra eternità.

 

 

 

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Eccomi qui, con questa song fic ispirata alla canzone dei Gemelli Diversi "Cosa vuoi". L'idea mi è venuta all'improvviso, questo pomeriggio... ed ho buttato giù queste frasi. Cosa ne pensate? So che è un argomento stra scritto. L'eventuale ritorno di Edward.... bé questo è quello che mi è venuto in mente questo pomeriggio.... che dire di più... spero davvero che vi piaccia! ... Fatemi sapere cosa ne pensate, se volete! Mi farebbe veramente piacere! Ah, oltre ad essere una song fic era anche una one-shot. Per cui non ci saranno altri capitoli... Le frasi in corsivo che descrivono l'anello, sono di proprietà della Meyer, così come i personaggi. Tutte le altre frasi in corsivo, si riferiscono alla canzone e sono per tanto di proprietà dei Gemelli Diversi.

Ringrazio chi sia arrivato in fondo nella lettura, un bacione!


P.s. mi faccio pubblicità (eheheheh):

Presto aggiornerò l'altra mia storia, Our Movie...Our Life

chi ha voglia di andarla a leggere???

 

  
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