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Autore: Madcap    21/10/2005    6 recensioni
Severus Piton. Colui che non è mai riuscito a essere un eroe, colui che non ha mai potuto proteggere l'unica donna che abbia mai amato. Un uomo che ha venduto la sua anima, e donato il suo cuore. Solo uno dei tanti.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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by Nickelback

 

I am so high. I can hear heaven
I am so high. I can hear heaven.
No heaven, no heaven don’t hear me.

E’ arrivata. Tutti la aspettavano, soprattutto io. Accompagnata dal vento, su una montagna a strapiombo sul mare, la giornata dopo la tempesta è finalmente giunta. La tempesta che ha lasciato solo nuvole bianche e leggere, così incredibilmente fragili che sembra quasi di poterle toccare e spazzarle via. Il paesaggio è così bello e malinconico che sono immobile, per paura di rovinare tutta questa armonia. La brezza che soffia è l’artefice principale di questa meraviglia. Sembra tutto fermo, ma allo stesso tempo ogni singola fronda, ogni minima increspatura del mare si muovono incessantemente, in movimenti dolci e flessuosi.

Chiudo gli occhi, con il cuore ancora gonfio di quelle immagini, che continuo a vedere anche così. Il vento gioca con i miei capelli, e sul volto è insieme uno schiaffo e una carezza. In tutta questa pace, le immagini della scogliera e del cielo si mischiano, fino a diventare un unico luogo luminoso e bianco, quello che tutti aspettano.

Sento il vento, che parla con le nuvole, che sussurra di grandi amori terminati in questa scogliera, beffarda drammaticità contrapposta all’armonia che domina questo luogo.

L’amore. Una sola parola, che può aprire così tanti universi da confondere la mente umana, ma non il cuore; quello non sarà mai troppo confuso per capirne il significato. Ma ai miei occhi, tutti questi universi sono solo una persona, solo quella persona che avrei voluto vedere alla fine di tutto.

Ma non è stato possibile. No, quell’unica persona che conteneva tutti i miei desideri e tutte le mie speranze, se ancora qualcuna ne era rimasta, mi è stata negata.

Saranno passati più di venti anni ormai, ma non posso soffocare quella passione che ancora mi tormenta quando chiudo gli occhi e ti vedo, splendente come sempre. Ma tu…tu eri la donna di un altro. Tutto quello che ho fatto, la mia vita che ho privato di ogni parvenza di anima solo per garantirti di vivere felice, è stato vano.

Ho venduto la mia anima, è vero. Ma l’ho fatto unicamente per il tuo amore, per l’unica cosa che mi importava di questo mondo così maledettamente confuso, e così maledettamente…bello.

Sento il cielo. Lo sento, come se mi stesse sussurrando in lingue sconosciute. Solo una cosa in tutta la mia vita, ho chiesto a questo cielo, ma non l’ho ottenuta. Chiedevo solo il tuo amore, solo la tua salvezza, ma il cielo non mi ha accontentato. E se ora mi sente…se ora mi sente, come può ignorare il pianto di questo cuore straziato, che non ha mai visto la luce del sole, e mai la vedrà? Ma il cielo non mi ascolta. No, io lo sento, ma lui non ha orecchie per chi ha venduto la propria anima.

 

And they say that a hero can save us.
I’m not gonna stand here and wait.
I'll hold onto the wi
ngs of the eagles.
Watch as they all fly away.

Era un accordo. Quello che avevo fatto con me stesso era un accordo: avrei donato persino la mia anima pur di vederti salva, e così ho fatto. Ho sentito che la minaccia più grande per chiunque fosse dotato di un cuore grande come il tuo era alle porte, e spinto da quel folle comandamento che mi impose il cuore, mi sono venduto a quella minaccia nera, a Lord Voldemort.

Ma sono sempre stato uno stupido. Pensavo che investito di un nuovo potere, per quanto oscuro e malvagio potesse essere, sarei riuscito a risparmiare la vita all’unica persona che io non abbia mai odiato. Mi sbagliavo. Nessuna pietà, Lord Voldemort, il mio nuovo padrone non ha mai conosciuto la parola pietà, né l’avrebbe adottata per uno dei suoi giovani e insignificanti adepti. Quel dolore che da quando sono nato non ha fatto altro che rodermi dentro fino a marcire il mio cuore e a ricoprirlo da una spessa corazza che impedisce qualsiasi buon sentimento, quell’inumano dolore ora è più forte che mai, ora che sei morta. Ora che il sole non potrà mai brillare forte come una volta.

Il dominio di Lord Voldemort è finalmente terminato, ma non ha senso se non sono riuscito a proteggere ciò che volevo. Cosa posso fare, ormai che la mia anima è corrotta, venduta, persa per sempre senza avere niente in cambio?

Ricordo bene cosa dicevano appena pochi mesi fa, che solo un eroe avrebbe potuto salvarci definitivamente, tuo figlio. L’unico figlio che hai avuto. La persona che odio di più in tutto l’universo. Tu, tu eri la mia unica ragione di vita, avrei voluto ricordarti così: con quel sorriso radioso che farebbe piegare interi eserciti. Ma neanche questo mi è stato concesso.

L’unica traccia della tua esistenza è ormai negli occhi dell’eroe, l’unico segno tangibile della tua esistenza. Quella traccia che avrei voluto cancellare, quel segno che ti vede indissolubilmente legata a lui, a quell’uomo valoroso, coraggioso, affascinante, perfetto. Ciò che hai sempre meritato tu. Ciò che io non sono mai potuto essere per nessuno. Per te.

E sempre quella mia stupidità, quella mia impulsività, è l’unico motivo per cui sei morta. Stupido, nella furia di vendicarmi del tuo eterno e meritato amore, ti ho persa di vista. Nella cecità di distruggere quell’unico documento della tua unione con quell’uomo, non ho voluto aspettare. Non avevo previsto che quel sentimento che non sono mai riuscito a capire ti avesse portata a quel gesto. Sei morta per proteggerlo. Per proteggere l’eroe che tutte le anime attendono. Ma io sono un’anima dannata priva persino del demone che l’acquistò. Posso solo permettermi di vedere quegli occhi verdi finalmente in pace, e immaginare che da qualche parte lassù, i tuoi occhi stiano risplendendo della stessa luce.


Someone told me love will all save us.
But how can that be
, look what love gave us.
A world full of killing, and blood-spilling
That world never came.

C’è stato un periodo in cui pensavo di poter tornare ad avere un anima. Pensavo che se tu fossi morta, il patto si sarebbe rotto. Ma non tenevo in conto che il demonio non rimborsa, né rompe i patti. La mia mente era già distrutta, però, e ho dimenticato le regole del gioco. E poi ho incontrato quel vecchio imbottito di buoni sentimenti, che era stato convinto di poter persino far ravvedere il mio padrone. Quei suoi occhi erano terribilmente limpidi, e non so che magia utilizzava per infondere tanto coraggio. Persino il coraggio necessario ad ammettere i propri errori e a voltare pagina. È stato lui a dirmi che l’unica arma per sconfiggerlo era l’amore. Ma è stato da allora che tutto è tornato come prima. Com’è possibile che chi non possiede un cuore possa sconfiggere qualcuno con l’amore? Perché anche se mi ero convinto di riavere indietro la mia anima, sapevo che per il cuore non c’era più niente da fare. Non perché lo avevo venduto al Signore Oscuro per avere qualcosa in cambio; ma perché l’avevo donato a te, pur sapendo che te ne saresti fatta beffe e che lo avresti dimenticato, presa dalla tua piccola esistenza felice.

È da quel giorno che il verme che continuamente mi mordeva il cuore da ragazzo è ritornato, più forte e maligno che mai. Quel maledetto giorno, il dubbio più orribile che si possa formare nella mente di un innamorato cominciò a insinuarsi dentro di me, prima come una fastidiosa voce che appariva nelle notti insonni, poi come costante della mia esistenza, che non mi ha mai più abbandonato. Ti ho uccisa, volontariamente. Dentro di me, sapevo che rivelando dell’eroe al mio signore saresti morta tu, perché eri troppo generosa, troppo, per lasciare che un bambino privo di colpe perdesse la vita. Ti ho uccisa volontariamente, perché non sopportavo di vedere il tuo allegro quadretto familiare, e constatare con orrore che l’uomo con cui eri stata a letto e che amavi non ero io.

Questo solo pensiero è stato capace di risvegliare quel demone che mi si era installato dentro, il pensiero di aver ucciso volontariamente il mio amore fece crollare ogni mia certezza, ogni mia speranza di cancellare il mio passato. Perché, paradossalmente, questa mia esistenza di oscurità e malvagità era fondata sull’amore, su quell’amore bruciante che sentivo nei tuoi confronti. Ma se ti ho uccisa volontariamente, allora tutto quel folle amore era un’illusione. Le fondamenta della mia vita erano solo un’illusione, tutta la mia vita era solo un’illusione! Cos’altro potevo fare se non odiare quella persona ancora miracolosamente convinta che l’amore sia la soluzione al male; cos’altro potevo fare se non rifugiarmi ancora una volta tra le braccia dello strozzino della mia anima?


And they say that a hero can save us.
I’m not gonna stand here and wait.
I'll hold onto the wings of the eagles.
Watch as they all fly away.

E ho ripreso ad aspettare. Ho ripreso ad aspettare qualcun altro che mi tirasse fuori dalla mia situazione, qualcun altro, a parte quel vecchio pieno di buoni sentimenti che ho ucciso con le mie stesse mani. Senza mai capire che l’unica persona capace di portare un barlume di speranza persino a un individuo spregevole come me, fosse proprio lui.

E ho atteso. Ho atteso che qualcun altro facesse le cose per me, ho atteso che l’unico figlio della donna che continuo ad amare uccidesse il mio padrone, agognando un’esistenza libera da qualsiasi vincolo. Ma non era così. No, non c’è stato mai nulla di corretto – o di vagamente giusto che dir si voglia – nella mia vita. Non ho mai aspettato, ho sempre dato ascolto al mio istinto, persino a quello dell’assassino che mi obbligò ad uccidere Silente per non prolungare la sofferenza, per non prolungare il dibattito interiore che mi si era spalancato. La fuga, la mia unica soluzione.

La fuga, la soluzione dei codardi. La verità è che non potevo sopportare quell’uomo che con la sola forza della sua vitalità mi aveva tirato fuori, anche se per poco tempo, dal baratro mostruosamente nero di tutta la mia esistenza. Non potevo sopportare gli occhi di quel ragazzo che stava per diventare un assassino, e non era ancora diventato un uomo! Quegli occhi così spauriti, così terrorizzati, con quella vaga luce di omicida che prematuramente si intravedeva, e che tuttavia nascondeva solo buone intenzioni. Non potevo sopportare che un ragazzino fosse costretto ad uccidere per proteggere la sua famiglia, forse proprio perché io non l’ho mai avuta, una famiglia da proteggere. Ho preferito farlo io. Io non avevo nessuno, nessuno avrebbe incrociato il mio sguardo rimproverando il mio atto, nessuno mi avrebbe costretto a compiangermi; era la fuga perfetta di un codardo, che non ha mai voluto legami, perché in realtà non ho mai avuto la forza necessaria per sopportare un legame.

Ma anche quando non ho agito, sempre per quella maledetta codardia, ho fatto qualcosa di sbagliato. Almeno, credo. Se ho fatto la cosa giusta, lasciando che qualcuno uccidesse il mio aguzzino, allora perché continuo a sentirmi così? Così vuoto…lo sento, nessuna anima è tornata ad abitare questo corpo inutile, nessun cuore è stato reso a quest’uomo mediocre e codardo!

Vorrei solo poter volare via, per sempre, morire se necessario; ma vorrei solo aprire gli occhi ed essere un’altra persona, in un altro mondo. Vorrei concedermi la mia ultima fuga, la fuga definitiva del codardo.

 

Now that the world isn’t ending, it’s love that I’m sending to you.
It isn’t the love of a hero, and that’s why I fear it won’t do.

Scogliera a strapiombo sul mare, nuvole leggere che danzate nel cielo, onde che spavalde sfidate le rocce, accettereste di accogliere tra voi il mio cadavere? Almeno voi, accettereste che un uomo privo di anima e di cuore riposi per sempre con voi?

Vorrei solo che finisse tutto, vorrei solo poter rivedere il tuo volto, mia dolce e tormentata amata. Ma non servirebbe a niente. Tu sei stata fatta per essere accanto ad un eroe, accanto a qualcuno disposto a morire per proteggere la moglie e il figlio, accanto a un eroe della famiglia. A me non è stata concessa una famiglia, come potresti accettare l’amore di qualcuno che non sa cosa sia l’affetto? Mi sono torturato inutilmente in questi anni, pensando a cosa ci fosse di sbagliato in me, chiedendomi perché la mia sorte fosse di non averti mai, ma alla fine ho capito. Alla fine, nell’ultimo giorno della mia vita ho capito.

Io non ho mai conosciuto la parola affetto, nessuno l’ha mai provato verso di me, io non l’ho mai provato per nessuno. Neanche per te; non si può uccidere qualcuno a cui si vuole bene, ma si può uccidere chi si ama, e io ne sono la dimostrazione vivente. Non c’è speranza di essere un eroe, se non sai cosa sia l’affetto e il calore umano.

Non sarei mai stato in grado di offrirti l’amore di un eroe, come fece il tuo uomo, e tu non avresti mai accettato l’amore di qualcuno che non fosse appunto, il tuo eroe, il tuo uomo, tuo marito.

Ma ora basta. È arrivata l’ora di porre fine alla mia esistenza, e nessuno ricorderà più che un uomo di nome Severus Piton abbia mai camminato sulla terra, nessuno si ricorderà di un uomo senza anima e senza cuore, che ha provato in tutti i modi a guarire. Onde, mi guardate? Mi compatite, forse? La spuma bianca, insieme fauce e abbraccio, insieme ricordo del dolore e dolce oblio delle mie pene. La spuma bianca, sarà quella la mia bara.


And they say that a hero can save us.
I’m not gonna stand here and wait.
I'll hold onto the wings of the eagles.
Watch as they all fly away.
And they're watching us
(Watching Us)
As they all fly away

 

Qualcuno forse penserà che il suicidio sia un atto di coraggio. Qualcuno pensa che sia un atto di codardia.

Qualcuno dirà che è un attentato contro la vita, qualcuno dirà che ognuno è libero di fare ciò che vuole di sé.

Ma nessuno comprenderà il perché del mio volo. Nessuno comprenderà che per me non esistono più coraggio e codardia. Per me non esistono più libertà e restrizione, esiste solo il vuoto, e la roccia che mi accompagna nel mio viaggio. L’ultimo.

Esistono solo i gabbiani che alti nel cielo si levano verso il sole, e che stridono, stridono sempre; perché sono costretti a guardare chi, come me, non ha più niente dentro sé che porti la parola vita.

 

 

  
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