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Autore: Nyappy    03/09/2010    3 recensioni
Hanabi vedeva di rado il cugino Neji, che come jonin era sempre impegnato nelle missioni più delicate di Konoha, e sapeva appena
dell'esistenza dei suoi compagni di squadra, una ragazza di nome Tenten e uno strano ragazzo di nome Lee.
Quest'ultimo era particolarmente inquietante, assomigliava in modo terribile a Gai Maito, il responsabile della squadra del cugino.
Però le sembrava buffo, con tutta quell'energia e la strampalata voglia di muoversi.
[Lee x Hanabi, Neji x Tenten]
[One-shot partecipante al contest "Gli S-Coppiati!" indetto da AchiSama e Luga91]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Rock Lee
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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{Celebration: about fireworks and juvenile flames

Hanabi vedeva di rado il cugino Neji, che come jonin era sempre impegnato nelle missioni più delicate di Konoha, e sapeva appena
dell'esistenza dei suoi compagni di squadra, una ragazza di nome Tenten e uno strano ragazzo di nome Lee.
Quest'ultimo era particolarmente inquietante, assomigliava in modo terribile a Gai Maito, il responsabile della squadra del cugino.
Però le sembrava buffo, con tutta quell'energia e la strampalata voglia di muoversi.
Buffo, era.

Lee, con la consueta passione, stava cercando di convincere il compagno Neji a sottoporsi ad uno dei suoi super-allenamenti.
Anche se sapeva che lo Hyuuga gli avrebbe detto immancabilmente di no, non demordeva.
Mentre continuava a parlargli del fiammeggiante spirito della giovinezza, si accorse che Neji era rimasto indietro , immobile.
-Il capofamiglia desidera vederti.-, Lee sentì una voce davanti a se e si girò.
Apparteneva ad una giovane ragazza molto simile a Neji. Aveva scuri capelli lunghi e la pelle era incredibilmente
chiara, come se fosse uscita poco.
I suoi occhi erano gli stessi che aveva anche Neji: il Byakugan, arte osculare degli Hyuuga.
Eppure in quei freddi occhi che aveva odiato per anni sembravano agitarsi le fiamme vive di un fuoco scoppiettante.
Fu il suo primo incontro con Hanabi Hyuuga.

Il tre luglio Lee e Tenten avevano aspettato davanti all'entrata della dimora degli Hyuuga quasi mezz'ora.
Era il compleanno di Neji, e Tenten aveva avuto l'idea di fargli una piccola sorpresa, trascinandosi dietro Lee.
Le nuvole nel cielo iniziavano a scurirsi, e preannunciavano un brutto temporale.
-Eppure gli avevo detto di venire fuori...-, si lamentò Tenten stringendo il pacchetto di carta azzurra che aveva confezionato lei stessa.
-Te l'ho detto, posso provare ad entrare...-
-Non ti azzardare nemmeno!-, lo sgridò la ragazza.
Entrare di soppiatto nella dimora degli Hyuuga era un suicidio, Lee non poteva essere così stupido...
-Scusate.-
Di nuovo, per la seconda volta, quella voce e quegli occhi fiammeggianti nel loro freddo colore.
-Neji si è sentito male, potete dare a me quello che gli dovete consegnare.-, il suo sguardo finì sul pacchetto che stringeva Tenten.
-Digli che gli facciamo gli auguri, ok?-, la ragazza le porse il pacchetto, sorridendo delusa.
-...vi accompagno dentro.-, si voltò e li guidò fino alla camera dello Hyuuga, che stava sdraiato febbricitante sul futon.
Tenten corse subito da lui e tentò di parlargli, mentre Lee e Hanabi rimasero in disparte.
-Ieri stava bene.-, notò Lee a bassa voce.
-Gli si è alzata la febbre ieri sera. E' terribile come uno come lui debba piegarsi così.-
Lee percepì il rispetto e l'ammirazione della Hyuuga per il cugino.
-Vedrai che domani starà meglio. Ha la pellaccia dura, ma mai come il sottoscritto!-, Lee si esibì in uno dei suoi migliori sorrisi smaglianti, che
strappò un sorriso ad Hanabi.
Era proprio buffo...

Come ogni tanabata, Lee scriveva su un pezzo di carta il suo più grande sogno, appendendolo poi al bambù che curava con passione durante l'anno.
Curava la calligrafia e lo stile del suo desiderio, era impossibile per lui non metterci impegno.
Appeso il foglio di carta, diede un'occhiata alla finestra, scorgendo il capofamiglia degli Hyuuga avanzare con passo veloce per la strada, accompagnato dalla figlia
Hanabi.

Obon per Lee era sempre una grande ricorrenza: tirava fuori lo yukata, andava al tempio, si dilettava con i fuochi d'artificio -così poetici, infiammati di passione!-
e si permetteva una ciotola di curry piccante in più.
Camminando per Konoha la sera, scorse Neji e Tenten insieme al tempio per il Bon Odori, e sentì involontariamente un vuoto, vicino a lui.
Erano passati i tempi in cui poteva gridare il suo amore per Sakura, sapeva che la ragazza era già impegnata...
E questi pensieri non erano proprio da lui.
Rimase a fissare i suoi compagni per un po', finchè non sentì qualcuno andargli vicino.
-Stanno proprio bene assieme.-
Era la voce di Hanabi.
-Già. Animati da un sentimento così forte...-, Lee aveva gli occhi umidi per la partecipazione.
Hanabi lo guardò sorridendo.
-Sei un po' strano, tu.-, gli disse sincera.
-Strano? No, sono solo animato dal bollente fuoco della passione giovanile! Vedi...-
Si misero a parlare del più e del meno, mentre la luna saliva nel cielo e Konoha s'illuminava di piccola lanterne rosse.
Al momento di salutarsi, Hanabi stringeva una piccola stellina, quel fuoco d'artificio innocuo che i bambini amano tanto.
-Ci rivediamo.-, gli sorrise, entrando nella dimora degli Hyuuga.
E Lee non potè fare a meno di notare la somiglianza tra quegli occhi che bruciavano di fiamme gelide e quel piccolo fuoco d'artificio che illuminava il suo viso con degli
sprazzi di luce.
Il suo nome era Hanabi, dopotutto.

L'equinozio d'autunno non piaceva particolarmente a Lee, che non lo festeggiava. Fissare la luna... alcune vecchie leggende dicevano che fissarla per troppo tempo
attirava i demoni. Tuttavia si era lasciato trascinare dal maestro Gai, che non perdeva mai un'occasione per allenarsi un po'.
Erano arrivati alla collinetta camminando sulle mani, tre passi avanti ed uno indietro.
C'erano già diversi loro compaesani seduti sulle coperte ad ammirare la luna, godendosi quella dolce pace notturna.
Il maestro Gai individuò il maestro Kakashi appoggiato ad un albero con l'immancabile libro al fianco, si sfregò le mani e andò a proporgli una delle sue solite sfide,
scusandosi con Lee. Il ragazzo si guardò attorno, notando una malinconica figura seduta da sola su una coperta chiara.
La riconobbe subito, che strano. Gli era familiare, nonostante fosse quasi un mese che non si vedevano.
-Ehilà!-, la salutò inclinandosi su un fianco.
Hanabi gli sorrise e gli fece posto sulla coperta. Lee si sedette un po' imbarazzato.
-E' da una vita che non ci vediamo.-, gli disse Hanabi fissandolo.
-Già...-
Chissà perchè con lei cercava sempre di essere divertente. Aveva un sorriso così bello! Era un peccato che di solito lo mascherasse con quell'espressione malinconica
ed in qualche modo insofferente...
Era più facile parlarle, in quel momento. Forse perchè sorrideva. Quando la vedeva per strada si limitava ad un cenno del capo, quasi colpevole. Aveva un'espressione
così rigida, assomigliava a quella di Neji. Ora invece... gli sorrideva!
Come ad Obon, Lee si offrì di accompagnarla a casa. Era pericoloso per una ragazza girare sola di notte, anche se quella ragazza aveva il Byakugan e probabilmente
era in grado di individuare chiunque nel raggio di un paio di metri. Il pensiero era quello che contava.
Arrivati alla casa della Hyuuga, Lee si sentì un po' stupido. Cosa si aspettava, una ricompensa? Una ragazza normale lo avrebbe ringraziato con un bacio sulla guancia dato per
scherzo, ad un amico. Lui non poteva essere più di un amico, dopotutto.
E invece Hanabi gli diede una ricompensa. Non era un bacio, no.
Lo fissò negli occhi, intensamente, e di nuovo Lee sentì quelle fiamme fredde bruciare in quelle iridi. Non era lui l'estimatore più grande delle fiamme di passione giovanile?
Quella negli occhi di Hanabi non era passione, ma ci andava vicina. Era insofferenza, era insolenza, erano tutti quei sentimenti che reprimeva di continuo, e che
stava mostrando al ragazzo. Per la prima volta.
Era più di un bacio. Era svelargli l'intimo.
Lui non poteva davvero essere nient'altro che un amico?

Più in fretta del previsto era arrivato dicembre, con i suoi venti freddi e... il Natale.
Lee non era mai stato un grande fan del Natale. Di solito lo passava con il maestro Gai ad allenarsi, ma quell'anno... no, era diverso. Decisamente diverso.
Si era messo la sua tuta migliore, aveva lucidato il coprifronte e lasciato a casa il giubbotto da chunin.
Quel che gli bastava era un mazzo di fiori, che stringeva nelle mani.
Era arrivato con ben un'ora di anticipo davanti a quella casa.
-Lo immaginavo.-, sentì una risata cristallina sopra se.
Hanabi stava sporgendo la testa da una finestra, e lo fissava divertita.
Lee non fece nemmeno in tempo a dire "ah", la ragazza si era precipitata da lui, stringendo un pacchetto.
-Buon Natale!-, raddrizzò il braccio e le porse i fiori, un bel bouquet sui toni del rosso e dell'arancione che gli aveva consigliato Ino.
Hanabi accettò i fiori con un sorriso e gli porse il pacchetto.
-Per te.-
Quella fu una giornata piena di sorrisi. Perchè per loro era impossibile non sorridere, quando erano insieme. Erano giovani, erano felici.
Sorridere per loro era il modo più spontaneo di comunicare.
Un sorriso per quei fiori che ricordavano un fuoco d'artificio.
Un sorriso per quei cioccolatini fatti a mano, dalle forme un po' incerte, che ricordavano delle fiamme.
Un sorriso, anzi due, mentre si baciavano sotto quel vento freddo, godendo del calore della loro pelle, delle loro labbra e della loro felicità.
Quello era il loro modo di festeggiare il Natale.

Questa one-shot ha partecipato al contest "Gli S-Coppiati!" indetto da AchiSama e Luga91 :)

Ciao! :) allora... quando dico "fuochi d'artificio" mi vengono subito in mente le feste, quindi... queta one-shot ripercorre alcune delle feste più importanti del Giappone. Il Natale
è festeggiato non come nascita di Gesù ma come giorno con cui stare con il partner. La neve ci stava da Dio *lol*, ma a Konoha sono sempre vestiti leggerini, quindi immagino
che a dicembre non ci sia freddo. Rock Lee x Hanabi, rulleggiano questi due :D spero di essere stata IC con Lee, per Hanabi mi sono basata un po' su Neji.
Ringrazio chi recensirà, aggiungerà alle preferite/ricordate o leggerà e basta! Grazie ! :D
Nyappy
   
 
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