La porta si
spalancò
cigolando e il vento mi colpi sul volto come una frusta.
Eravamo decisamente in alto.
Quanti piani sarà stato quel
palazzo? Venti?
E noi adesso ci trovavamo
sul tetto,di quelli tipicamente americani,a terrazzamento.
Azzardai a guardare di
sotto…pessima idea!
« Ed arrivate fino a terra? »
*
Mi lasciai
cadere in terra,a
braccia aperte.
Non ero sicuro di quanto
tempo fosse passato.
Le luci,intorno,erano
cambiate repentinamente e quello che inizialmente mi era parso il
tramonto in
realtà era l’alba.
Il respiro irregolare mi
portò ad osservare ciò che mi era sfuggito. Respiravo.
Voi starete dicendo “Bravo e
te ne accorgi solo adesso?”
E avete ragione.
Ma era una cosa talmente
naturale,che non avevo costatato l’ovvio,e cioè che sono un non-morto e
secondo,la tradizione,non dovrei più averne bisogno.
Tenni per me quel pensiero.
Potevo certamente evitarmi
di dire: “Ewan!Ma io respiro!”
Si,potevo evitarmelo.
Anche perché non avevo più
un briciolo di forza.
Mi aveva distrutto! Sfinito!
Smontato!
Mi chiesi come mi avrebbe
ridotto Jack,a questo punto.
Una cosa che mi era piaciuto
molto scoprire era che la mia velocità ed agilità nei
movimenti erano aumentate. Ma con lui non
erano sufficienti.
Okay,non era al contrario,ma
da dove ero io appariva così.
Era dolce.
Mi misi a sedere e lui fece
altrettanto,prendendo posto accanto a me.
Decisi che la pausa dalle
domande idiote era finito.
« Spara »
« Tu e Val state insieme? »
« Indubbiamente »
Per quanto
riguardava,invece,il saltare giù da tali altitudini,la cosa era una
bazzecola.
Bastava atterrare in piedi.
La prima cosa che pensai
quando me lo disse fu “E come cazzo ci atterro in piedi?”
E la sua risposta è stata
“Siamo come i gatti. Atterriamo sempre in piedi”
Geniale,no? Ed io che mi
facevo tanti problemi!
L'idea di provare mi allettava a dismisura.
Vi sembrerà
strano,ma da lui
mi sarei aspettato una frase del tipo “Che la forza sia con te!” *
Non chiedetemi il motivo…
Fu la sensazione più bella
ed assurda che avessi mai provato.
Mi sentii come un proiettile
che fende l’aria,mentre quest’ultima mi sferzava tutto il corpo senza
farmi
minimamente male.
Quando sentii l’asfalto
sotto le scarpe,fui inondato dalla delusione per la brevità del
tragitto.
Ora capivo perché Jack si
lanciava in continuazione dall’Empire!
Alzai lo sguardo e vidi un
piccolo Ewan affacciato all’ultimo piano,che mi salutava con la mano.
Ricambiai il saluto e mi
incamminai per la strada.
Non sapevo bene dove andare.
Anche perché Val mi aveva praticamente portato a sperdere!
Cercai di memorizzare bene
dove si trovava la casa,ma scoprii di non dovermi sforzare poi troppo.
A quanto
pareva anche la mia memoria aveva subito qualche cambiamento.
Vagai per un po’ senza
meta,finché mi resi conto di essere tornato al bar di…quando? Ieri?
Ma la domanda giusta era:
quanto cazzo avevo camminato?
Entrai. Mi sedetti al
bancone ed Orlando mi salutò con un cenno.
« Io sono Orlando. Vuoi
qualcosa da bere? »
« La cosa più alcolica che
puoi servirmi »
Lo osservai. All’apparenza
sembrava molto giovane,ma quasi sicuramente aveva molti più anni di
quanti ne
avessi io da umano. Per la cronaca,ne avevo trenta.
Qualcuno si sedette accanto
a me.
« Arriva fra un attimo! »
Si voltò a guardarmi.
In un primo momento pensai
che volesse dirmi di tutto perché si era accorto che lo fissavo,ma
dovetti
ricredermi.
Disse con
un mezzo sorriso.
« Non ti ho mai visto. Sei
nuovo di queste parti »
« Non proprio nuovo,ma ci
vado vicino »
« Piacere,Tobey »
La strinsi titubante.
A parte l’osservazione sul
nome,mi guardava come un diabetico guarda una torta di panna!
Ma cosa c’avevo scritto in
fronte? Scopatemi?
« Grazie,ma ho già avuto
modo di visitarla »
Non feci neanche in tempo a
pensare di scrollarmelo di dosso,che qualcuno lo aveva afferrato per
l’avambraccio,provocandogli un esclamazione di dolore e sorpresa.
Mi voltai di scatto e
sobbalzai sullo sgabello.
Era Jude.
Lo tirò verso di se,fino a
far arrivare i loro visi a pochi centimetri di distanza.
Probabilmente se fossi stato
ancora vivo il cuore avrebbe minacciato di esplodere.
Rimasi a fissarlo,incredulo
ed incapace di muovere un solo muscolo o di formulare un qualsiasi
pensiero
decente.
Un attimo dopo mi sentii
trascinare per un braccio e Jude mi condusse fuori del locale,proprio
come nel
nostro ultimo incontro.
Questa volta,però,mi liberò
dalla sua presa senza degnarmi di uno sguardo e fece per andarsene.
Se ne andava di nuovo?!
« E’ esattamente ciò che
penso »
Ovviamente,con un semplice
gesto,riuscì ad atterrarmi,tenendomi fermo col suo corpo e stando a
pochi
centimetri dal mio viso.
Era così vicino…
Rimanemmo in quella
posizione ancora un po’ – ormai stavo andando in apnea! – poi lui si
alzò e
riprese a camminare.
« Non avevi detto che volevi
che ti dessi la conoscenza? Muoviti o
ti lascio li »
Purtroppo per me,era bello
anche così.
*
Al prossimo ricevi in regalo
la bambolina!
Eravamo seduti sul
cornicione,con le gambe che penzolavano nel vuoto.
Io stavo appoggiato alla
ringhiera di protezione con le braccia,tenendovi il viso sopra,in modo
tale da
poterlo guardare di sottecchi.
Somigliava davvero tanto a
Ewan,anche se caratterialmente era palesemente l’opposto.
Anch’io avevo mantenuto il
silenzio,anche se mi risultava alquanto difficile.
Non ero un tipo taciturno
come lui. Se mi viene data l’occasione parlo a raffica – e a sproposito.
Apro e chiudo la bocca due o
tre volte prima di decidermi.
« No »
Curvò leggermente le labbra.
« Capisco. E ci tieni a
questa persona? »
Rimase in
silenzio. Pareva
ponderare se rispondermi o meno.
Sarebbe anche potuto essere impegnato....
« E come faresti,sentiamo? »
« No,io non credo »
Iniziavo a sentire uno
strano malessere alla bocca dello stomaco.
Lui guardava davanti a se,ma
notai comunque quella leggera curvatura delle labbra,che, per quanto lo
riguardava,era ciò che più somigliava a un sorriso.
« Dovresti smetterla di
fissarmi »
Distese ancora leggermente
le labbra,mentre mi guardava di tralice.
Come gliela strinsi,mi tirò
su di peso – per modo di dire perché mi alzò in piedi come se fossi una
piuma!
– stringendomi di più a lui e saltò nel vuoto,portando anche me.
Atterrammo su un terrazzo
circa sei piani più giù.
Mi lasciò andare,mio
malgrado.
Non vi era molto. Solo un
armadio ed un letto matrimoniale….un
letto matrimoniale!?
Ormai non ero più in grado
di respirare.
Doveva trattarsi di un
sogno,non poteva essere vero.
Spostai leggermente la testa
e trovai i suoi occhi ad aspettarmi.
Si allontanò leggermente,ma
rimanendo sempre ad una pericolosissima
distanza dal mio viso.
« Buona notte »
Ma non sarebbe stata una
cosa facile.
So cosa state
pensando.
“C’hai messo vent’anni ad
aggiornare e posti un capitolo simile?”
Beh,si,vedete…
*Riprende l’elmetto militare
e lo scudo alla 300*
…E’ che sto a lavorando a The man next door insieme a barbydowney
e la mia mente è occupata per la maggior parte del tempo in quella fan
fiction.
Chiedo perdonooooo!
*Si prosta ai loro piedi*
La verità è che questo
capitolo l’ho letto e riletto fino alla nausea perché non mi convince
per
niente ù____u
Sarà che il mio cervello in
questi giorni è in modalità off line… Bah.
Comunque,alla fine ho deciso
di aggiornare.
Ha fatto la sua
comparsa…
Tobey Maguire!
Dopo aver visto Wonder boys non si possono non far
pensieri
strani – e non è solo la mia mente perversa a creare questa strana
coppia XD
* Non ho saputo
resistere
neanche questa volta XD
Ewan interpreta Obi – Wan Kenobi
in Star Wars episodio II e III,e a me è venuta in mente questa battuta
demenziale.
Si,sono da ricovero.
Grazie: