Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: CUCCIOLA_83    21/10/2005    6 recensioni
Questo racconto è ambientato a natale, quello successivo al matrimonio di Remus e Tonks Molly e Ginny sono alle prese con i preparativi Mentre tutti gli altri si accingono a tornare a casa
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Natale era ormai alle porte, la neve scendeva lenta da un cielo grigio molte persone giravano per la città con borse piene di pacchetti infiocchettati. In casa Black l’atmosfera era decisamente frenetica. Molly e Ginny Weasley correvano su e giù per le scale cercando di ripulire tutta la casa. Grossi volumi su come decorare la casa per qualsiasi festività riempivano tutti gli angoli della cucina, Molly voleva che la casa emanasse un’atmosfera magica e natalizia per l’arrivo del resto della famiglia «Ginny, dobbiamo fare più in fretta, siamo super indietro col lavoro. Voglio che questa casa risplenda per natale. Abbiamo molte cose da festeggiare, e soprattutto non voglio che Sirius abbia da ridire sulla gestione della sua casa», durante l’anno era Molly che si occupava del numero 12 di Grimmauld Palace dato che Sirius era diventato il nuovo professore d’incantesimi a Hogwarts e viveva lì con Silphie per gran parte dell’anno, «ma dai mamma, sai bene che Sirius ha piena fiducia in te. Sono convinta che sarà entusiasta di come mandi avanti casa sua» disse Ginny con una nota divertita nella voce.

Erano settimane che andava avanti questa storia, il povero Arthur Weasley a stento riusciva a vedere la moglie, tra un incantesimo di pulizia e l’altro iniziava ad essere preoccupa ma allo stesso tempo curioso «Molly cara, non ti sembra di esagerare un pochino? Era dai preparativi del matrimonio di Remus e Tonks che non ti vedevo così agitata. In fondo non è la prima volta che festeggiamo il natale qui. Come mai quest’anno tanto lavoro?». La signora Weasley a stento aveva sentito cosa diceva il marito, presa com’era nel tentativo di staccare delle tende da una finestra nella sala grande. Quando si accorse che il marito attendeva una risposta si sbilanciò dalla sedia sulla quale era salita e cadde rovinosamente a terra portando con se la pesante tenda che la ricoprì «cof cof..vuoi sapere perché tanta agitazione??» disse la signora Weasley tossendo per la gran quantità di polvere che le era caduta addosso insieme alla tenda «1- perché è il primo natale che Remus e Tonks passano come marito e moglie e lo passeranno qui con noi; 2- perché Sirius ha deciso di affidarmi casa sua mentre lui e Silphie sono via e non voglio deluderli; 3- perché finalmente riavremo tutti qui dopo molto tempo e voglio che trovino la casa impeccabile e natalizia; 4- perché…il quarto motivo non te lo posso dire» disse lei cercando di rialzarsi da terra con l’aiuto di Ginny. Arthur divenne, se possibile, ancora più curioso dopo le parole della moglie ma decise di non indagare oltre, era tardi doveva andare subito al ministero della magia.

Molly era agitatissima nel pensare che mancassero solo tre giorni.

*****

L’atmosfera natalizia aveva contagiato tutti a Hogwarts, i ragazzi giocavano a palle di neve nel parco tra una lezione e l’altra, i professori cercavano, inutilmente, di farli concentrare almeno un po’, ma ben presto dovettero arrendersi «va bene ragazzi per oggi terminiamo qui. Ma ricordatevi che al vostro rientro dalle vacanze risarà una piccola prova scritta sugli Avvicini e sui marcitoti, quindi preparatevi» a queste parole l’allegria dei ragazzi si smorzò un attimo «ma non sarà molto difficile state tranquilli” dopo la puntualizzazione del professore i ragazzi esultarono «grazie professor Lupin, buon natale» Lupin ricambio l’augurio e uscì dall’aula e si diresse verso la sala insegnanti dove lo attendevano Sirius e Hermione, quest’ultima aveva l’aria un po’ contrariata «eddai Hermione, in fondo è natale come pretendevi di far concentrare i ragazzi oggi?» disse divertito Sirius «non è ancora natale, e poi non pretendevo molto, volevo solo che trasformassero quel sasso in una palla di vetro, non pensavo di chiedere tanto» in quel momento entrò Lupin che all’udire quelle parole scoppiò a ridere insieme a Sirius, Hermione non sembrava divertita quanto loro «più passa il tempo più mi ricordi la McGranitt, lo sai Hermione?» disse Lupin, a quella battuta divenne rossa ma dopo un attimo si mise a ridere anche lei.

Tutti e tre seduti al tavolo della sala insegnanti facevano supposizioni su come sarebbe stata la festa organizzata da Molly «da quello che mi ha detto Ginny, la signora Weasley ha svaligiato interi negozi per trovare le decorazioni che voleva» disse Hermione «caro Sirius, credo che riconoscerai a fatica la tua casa quando ci ritorneremo» disse Remus guardando il viso perplesso dell’amico. In quel momento arrivò Silphie, anche lei aveva la stessa aria di rassegnazione di tutti gli altri professori «basta, ho deciso di non insegnare più niente fino al ritorno dalle vacanze, tanto i ragazzi non ascoltano più, parlano solo di cosa faranno durante le vacanze» tutti i presenti la guardarono divertiti «Amore, siamo tutti nelle stesse condizioni, siedi, calmati e pensa solo che finalmente tra tre giorni saremo di nuovo a casa nostra circondati dai nostri amici» a queste parole Silphie si sentì meglio non vedeva l’ora di tornare a casa per vedere quello che Molly aveva organizzato, anche lei come tutti gli altri era curiosissima.

Il giorno si fece presto notte, tutti i professori con gli alunni erano seduti a tavola gustando una succulenta cena, ad un tratto la porta si aprì, era Tonks di ritorno da un turno di 12 ore. Aveva il viso molto stanco, ma salutò tutti con la sua solita allegria, ma Remus la conosceva bene e le andò in contro quando le fu vicino le sussurrò preoccupato «amore, quante volte te lo devo ripetere che non puoi andare avanti così? Questi turni sono troppo pesanti. Sembra che tu non dorma da giorni» lei annuì, Remus aveva ragione ma era il suo lavoro non poteva dire di no. Insieme si diressero verso la loro camera con un cenno saltarono tutti, Remus lanciò uno sguardo a Sirius che capì immediatamente cosa volesse dire.

Arrivati in camera la fece sdraiare sul letto, nonostante la stanchezza era sempre bellissima pensò Remus. In quel momento qualcuno bussò alla porta, era Dobby, il quale lavorava ancora a Hogwarts «il signor Black mi ha chiesto di portare qualcosa da mangiare. Spero che sia di vostro gradimento». L’elfo domestico portava con sé un carrellino con ogni sorta di pietanza, Tonks e Remus lo ringraziarono e lo salutarono mentre Dobby si congedava da loro con un grosso inchino, tanto profondo che le orecchie a pipistrello toccarono quasi terra. Tonks cominciò a mangiare sorvegliata da Remus, il quale cercando di non farsi scoprire si nascose dietro un grosso libro sui troll, non sapeva bene cosa lei stesse nascondendo ma era davvero preoccupato per la sua salute, ogni giorno che passava la vedeva sempre più stanca. Per fortuna presto sarebbero partiti per Grimmauld Palace, e avrebbero passato un po’ di tempo insieme come non succedeva da ormai quattro mesi. Mancavano solo tre giorni.

*****

Il corso per Auror era molto duro, ma allo stesso tempo affascinante. Harry era sempre più soddisfatto della sua scelta, sentiva di essere veramente portato per questo lavoro. Però allo stesso tempo era contento di tornare a casa e rivedere gli amici, ma soprattutto non vedeva l’ora di rivedere Ginny, ogni giorno che passava le mancava sempre di più, queste vacanze gli avrebbero permesso di trascorrere un po’ di tempo con lei.

Dopo una lunga lezione di trasfigurazione, Harry si ritrovò con i quattro compagni di corso nel dormitorio che li ospitava in quel vecchio castello pieno di spifferi, il luogo dove si svolgeva l’addestramento per Auror era segreto e cambiava ogni anno circa perché nessuno doveva sapere come avveniva il loro addestramento. I ragazzi erano tutti eccitati, finalmente avrebbero lasciato quel luogo decisamente inospitale per tornare a casa «allora, voi cosa farete durante le vacanze” chiese Kincol, un ragazzo alto e molto robusto «io appena arrivo a casa mi fionderò sul cibo, mia madre cucina in maniera sublime» rispose Taylor un altro ragazzo vicino a Harry «e tu Potter che farai a parte stare tutto il tempo con la tua ragazza?» disse ridendo Demerson. Harry arrossì vistosamente «beh io lo passerò a casa del mio padrino, con tutta gli amici e parenti, anche la signora Weasley ha in mente di fare una grande festa, non so per quale motivo». Anche Harry come tutti gli altri era curioso di sapere cosa stessero combinando in quella casa.

Il suo baule era pronto già da qualche giorno non voleva perdere tempo, prima sarebbe partito prima sarebbe arrivato, doveva viaggiare in incognito come un qualsiasi babbano, non che per lui fosse difficile, senza materializzarsi e senza usare la magia, tutto questo faceva parte dell’addestramento degli Auror, che molto spesso avevano a che fare con i babbani. Ancora tre giorni, solo tre giorni.

*****

La prima parte del campionato di quidditch si stava per concludere. Dopo un inizio un po’ fiacco i cannoni di stavano rapidamente salendo la classifica. L’allenamento pomeridiano si era protratto più del previsto, ma a Ron non importava, gli piaceva allenarsi duramente per raggiungere la perfezione.

Finito l’allenamento, Ron si diresse verso il suo alloggio, dove sapeva che l’attendeva Leo, il suo gufo, di ritorno a Hogwarts con una lettera di Hermione, si scrivevano quasi tutti i giorni, come anche con Harry. Era bello che nonostante la lontananza si tenessero in contatto, era come sentirsi più vicini. Se lo erano promesso “nonostante quello che ci potrebbe capitare saremo amici per sempre. Nessuna distanza sarà mai troppa per noi” . Appena arrivato in camera Leo iniziò a svolazzare attorno a Ron in segno di saluto, emettendo stilli acuti che trapassavano i timpani «Leo, calmati a dammi quella lettera!!» il piccolo gufo lancio la lettera al padrone e per poco non lo prese in un occhio:

Ciao Ron,

come vanno gli allenamenti? Spero bene. Qui a Hogwarts l’atmosfera è decisamente natalizia e i ragazzi praticamente non ascoltano una parola di quello che dico, Sirius e Lupin mi prendono in giro perché dicono che assomiglio alla McGranitt quando faccio così..secondo te è vero? Pensa bene alla risposta….Scherzo!

Sai che mi manchi? Sembrano secoli che non ci vediamo, non vedo l’ora di riabbracciarti. Spero che sia lo stesso per te. Ma teniamo duro mancano solo tre giorni. Ma tu sai cosa stanno combinando tua madre e tua sorella in quella casa? Nessuno ci dice niente qui stiamo morendo tutti per la curiosità.

Ora meglio che vada devo ancora preparare alcune lezione per gennaio, e devo finire di riempire il baule. Ciao e stai attento ai bolidi.

Con amore Tua Hermione

Ron aveva tutte le orecchie rosse, succedeva sempre così ad ogni lettere di Hermione. Anche a lui mancava, era strano vivere così lontani l’uno dall’altra, ma per fortuna c’erano le vacanze. Prese subito un foglio di pergamena e iniziò a pensare alla risposta.

Nemmeno lui sapeva cosa girava nella testa della madre ed era curioso come tutti gli altri. Quanto terminò di scrivere richiamò Leo, e gli diede la lettera, rimase a fissarlo mentre si allontanava nell’oscurità, ancora tre giorni.

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: CUCCIOLA_83