CAPITOLO VENTIQUATTRESIMO
E’ SUCCESSO PER DAVVERO?
Ce
l’aveva fatta!
Santissimo
Iluvatar, aveva appena centrato un bersaglio!
Aveva
ammazzato un grosso Uruk cattivo, aveva appena fatto qualcosa di utile!
Konstantin
rimase immobile per qualche istante, assaporando il momento.
Sì, era
appena successo qualcosa di inenarrabile.
Qualcosa
che, con tutte le probabilità, non si sarebbe più ripetuto.
- Mi sono
ricordato l’incantesimo!- urlò Andael, iniziando ad agitare le mani
“Se
adesso azzecca la magia” si disse Konstantin “vuol dire che davvero qualche
Valar ha deciso di accordarci i suoi favori”
E, impressionante ma vero, così fu.
Frodo
aveva quasi raggiunto l’accampamento.
Si
rallegrò, quando vide che non c’era nessuno, a parte Sam che faceva la ronda.
Sarebbe
stato difficile dire addio ai suoi compagni, ma forse era meglio che la
separazione fosse così. Netta e improvvisa. Inaspettata.
Gli altri
sarebbero tornati e si sarebbero accorti che lui se n’era andato.
Che lui e
l’Anello avevano deciso di lasciarli in pace.
- Padron
Frodo, dove state andando?- lo bloccò Sam, non appena Frodo ebbe iniziato a
preparare la barca
- A
pesca.- mentì, istintivamente
- Padron
Frodo, se aspettate che tornino gli altri, vi posso accompagnare! Non è bene
che voi peschiate da solo. Il fiume è grande e le correnti forti, non vorrei
che la barca si rovesciasse e voi finiste a farvi un bagno non previsto. So che
non avete molta familiarità con l’igiene personale, e comunque potreste anche
prendervi una broncopolmonite e mori…-
Mentre
Sam elencava queste confuse catastrofi, Frodo aveva concluso i rapidi
preparativi, si era cambiato i vestiti sporchi e bagnati e aveva slegato la
barchetta.
“Cielo!”
si disse “pensavo di non aver caricato niente a parte il mio zaino e una
coperta… e invece questa barca si muove come se ci fosse dentro qualcosa di
pesante!”
-… e io
non mi fido delle medicine del signor Andael, perché le prepara senza
controllare prima, non che io sia a favore degli esperimenti sugli animali, ma
preferisco che sia un animale a non guarire, invece che voi. Padron Frodo, come
quella volta che…- l’Hobbit si bloccò, guardando la barchetta prendere il largo
– Padron Frodo, che state facendo?-
- Vado a
pesca!- ripeté il Portatore
- Ma non
avete preso la canna e la rete! Padron Frodo, siate ragionevole!... Oh, Padron
Frodo!!!- una strana consapevolezza si fece largo nella mente ottusa di Sam. –
Ma, Padron Frodo, voi detestate la
pesca!!-
- Cavolo,
Sam, sto andando a Mordor! A Mordor, a buttare l’Anello nel Monte Fato!-
- Padron
Frodo, non potete!-
- Sì,
Sam! – sospirò l’Hobbit, melodrammaticamente – Devo partire da solo!-
- Ma,
Padron Frodo…-
- No, no,
Sam. Ho detto da solo!-
- Sì, ma,
Padron Frodo!-
- SAM!
Lasciami andare! Devo distruggere l’Anello! E’ questo il mio destino!-
- Sì, ma
come farete a distruggere l’Anello se lo lasciate qui?-
La mano
di Frodo si lanciò verso il suo collo.
La catena
dell’Anello era scomparsa!!
in un
flash, Frodo rivide sé stesso mentre si toglieva la maglia e la lanciava poco
elegantemente verso un albero. Rivide l’Unico Anello ciondolare attaccato ad un
rametto.
- Oh,
cavoletto!- imprecò
- Non
temete, Padron Frodo! Ve lo riporto io l’Anell…-
E Sam si
lanciò in acqua.
Logicamente, a memoria d’Elfo, gli
Hobbit sanno nuotare?
Ovvio che no! Nella Contea,
piccola terra in miniatura, non ci sono laghi abbastanza profondi per rendere
necessario agli Hobbit di nuotare, evidentemente!
Cosa?
Dalla regia mi dicono che è geograficamente
falso.
E allora sapete che vi dico?
Che gli Hobbit sono scemi e basta,
dovrebbero imparare a nuotare, invece che fumare tutto il giorno e fare delle
buffe feste di compleanno! Ecco, ora sapete come la penso!
Aragorn,
Legolas e Gimli avevano sentito il corno di Gondor e, intelligentemente, si
erano fiondati verso la fonte del suono, per soccorrere il loro compagno (e gli
Hobbit)
Cioè,
veramente solo Aragorn e Legolas avevano sentito il corno, visto che Gimli,
come tutti i Nani, era piuttosto duro d’orecchi.
Fatto sta
che stavano correndo come disperati, quando rimbombò un tuono, e il cielo si
fece improvvisamente color caramello.
- Questo
è Andael.- dedusse Aragorn, sospirando
- Questo
è Andael.- esclamò Frodo, mentre ripescava Sam
- Questo è
Andael.- convenne Sam, cercando di respirare
- Questo
sei tu, Andael!- gli ricordò Konstantin, che stava cercando una spada per
scendere in battaglia
- Questo
è Andael.- sospirò Legolas
- Questo
è chi?- gli chiese Gimli (che aveva
bisogno di un buon apparecchio acustico)
- Questo
è Andael.- disse Merry
- Questo
è Andael.- concordò Pipino
- Questo
è l’idiota.- sbottò Boromir, che continuava a combattere nonostante le frecce
dell’Uruk di prima cominciassero a dargli qualche problema
- Questo
è Andael!- ridacchiò Vanamir, prima di crollare di nuovo nel suo sonno
post-sbronza
- Questo
è Andael!!- esultò Ikar, che stava sorvolando il colle
- Questo
non è un buon segno – borbottò Haldir, che ancora non aveva capito chi
gliel’avesse fatto fare, di seguire la sua donna in quell’impresa assurda
- Questo
è il mondo in cui viviamo.- pontificò Charanna, sguainando la spada e
preparandosi all’atterraggio
- Questo
sono io!- esultò con modestia l’apprendista stregone, mentre l’incantesimo si
compiva.
Le chiome
degli alberi iniziarono a cambiare colore, poi, improvvisamente, esplosero.
Quelle
azzurre esplosero in una cascata d’acqua, quelle rosse in violenti lampi di
fuoco, quelle gialle attirarono tuoni e fulmini e quelle verdi… no, davvero,
non volete saperlo per davvero.
Delle
buche iniziarono a crearsi nel cielo color caramello, dalle quali uscirono,
rampanti, grossi cinghiali blu e neri, che si lanciarono a testa bassa contro
gli Orchi.
In tutto
questo pandemonio, Ikar atterrò vicino a Konstantin
- IKAR!-
trillò la ragazza
- Sì, sì,
pivellina, i saluti affettuosi li rimandiamo a dopo, va bene?- sbottò lei,
professionale.
Sì, era
il suo modo di dire “ciao, Konstantin, anche tu mi sei mancata.”
- Prendi
la spada, ragazzina.-
Konstantin
non perse tempo a chiedersi come Ikar sapesse che le mancava un’arma decente.
Non si
fece domande, da quel momento.
Agì e
basta.
Sfoderò
la spada.
- Fuori
le palle, signorina.- si disse, col tono che avrebbe usato Boromir.
Poi, un
po’ correndo, un po’ inciampando, dimentica per un po’ di essere la damigella
di turno, si lanciò giù per il breve pendio, ritrovandosi nel pieno della
battaglia.
La spada
sembrava muoversi da sola ma, senza capire come, Konstantin sapeva che era la
sua mano ad imporre il movimento. Si rese conto che, nei momenti davvero
importanti, sapeva anche come difendere sé stessa… e le persone che amava
- Te
l’avevo detto – rise, mettendosi spalla contro spalla con Boromir (non proprio
spalla contro spalla, visto che in
quella zona si era andata a conficcare una delle frecce di prima) - senza di
me, saresti persino capace di farti ammazzare.-
- Ti
piacerebbe, eh?- ribatté lui
- Senti,
Boromir. Non voglio più imporre le mie regole. Facciamo come dici tu. Amanti,
amici, perfetti sconosciuti, madre e figlio, come vuoi. Basta che mi prometti
che non ti farai ammazzare. Non qui, non ora. Né domani né alla fine della
guerra. Perché io ti amo. E questo non cambia solo perché tu non riesci a fare
altrettanto...-
Dato che
stava combattendo contro un Orco, Boromir non riuscì a voltarsi per guardare
Konstantin negli occhi. Eppure, per la prima volta da quando la conosceva,
seppe con certezza quello che doveva dire
- Ti amo
anch’io. E ti bacerei qui e ora, ma credo che gli Uruk abbiano programmi
diversi, per noi. Ma non provarti a dire che sono sempre io, a guastare il
romanticismo.-
Penultimo,
sudatissimo capitolo.
Su,
coraggio, miei sconsolati lettori, resistete che fra un po’ sta’ parte è
finita.
E,
incredibile a dirsi, credevate non sarebbe mai successo, ma avete visto, no?
Boromir e
Konstantin hanno trovato un punto di contatto!
Iluvatar,
Varda, Lorien, Mandos, e tutti i Valar, GRAZIE!
Grazie
anche a Melkor, perché dovevano ritrovarsi tutti insieme per fare un miracolo
simile!
Ringraziamenti
Evening_Star: Il club femminile per la sanità
mentale è lieto che tu abbia gradito i loro piccoli simpatici interventi per
rendere questa fic più sclerante del solito!! Beh, finalmente posso dirlo, non
ho mai neppure lontanamente immaginato di far morire Boromir (un po’ perché
sarebbe stato davvero tragico fare una scena deprimente in una fic demenziale,
no?), ma ho cercato comunque di mantenere la suspance fino alla fine!!
Dragon89: hai ragione, poveri
Orchi! Beh, troverò un piccolo raggio di gloria da dare pure a loro! Grazie per
la recensione!
KISSES A TUTTI!
Char--