La Piazza degli artisti, nella città degli artisti, nella nazione degli artisti.
In quella piazza c’erano turisti di tutti i tipi. Alti, bassi, magri, grassi, brutti, belli, di tutte le nazioni.
Era un vero e proprio brulichio, come di formiche che si affannano intorno a una nuova fonte di cibo.
E allo stesso tempo, c’erano moltissimi pittori. Famosi, bravi, dal tratto dolce, o deciso, o delicato. Dai colori del sole, o dell'inverno. Dallo stile timido, o forte e imponente.
E poi, c’era l’artista.
Non un artista. L’artista.
Gerita - accenni di Prungary