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Autore: Mo in Wonderland    03/09/2010    5 recensioni
“Ti va di fare un gioco, Judsie?” Si morde un labbro con gli occhi lucidi. “Oddio, ti prego, Rob. Abbiamo appena finito!” Mi stropiccio gli occhi con le dita e mi lascio cadere sul cuscino. (...) “Non quel tipo di gioco Judsie…”
(Song-fic ispirata a Love Game di Lady GaGa)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Indovina chi.
Indovina chi.


Let’s play a Love Game,
Play a Love Game -

  Una goccia di sudore gli scivola lungo il collo, nel tempo di un sospiro. Gli scosto i capelli bagnati dalla fronte sorridendo.
  “Ti va di fare un gioco, Judsie?” Si morde un labbro con gli occhi lucidi.
  “Oddio, ti prego, Rob. Abbiamo appena finito!” Mi stropiccio gli occhi con le dita e mi lascio cadere sul cuscino. Tutto quello che voglio fare, ora come ora, è dormire – magari fra le sue braccia.
  “Non quel tipo di gioco Judsie…” Sollevo la testa incredulo per guardarlo negli occhi. Possibile che Robert possa pensare ad un gioco che non necessiti di una superficie rigida e di manette?
  “Di che si tratta?” Mugugno, controvoglia.
  “Mh, allora. Entrambi ci vestiamo da qualcosa e l’altro deve indovinare cosa. Che so, qualcosa che ci rappresenti, un nostro pensiero ricorrente…”
  “-non un nostro personaggio.” Metto in chiaro, per evitare di trovarmi un Tony Stark in giro per la camera.
  “Oh, e va bene, non un nostro personaggio.” Storce il naso. “Questo vuol dire che accetti?”
  Una gara di travestimenti? Ma questo qua è mai cresciuto? “Mpf, come vuoi. Poi però possiamo dormire? Saranno le due di notte, come minimo…”
  Si volta a guardare la sveglia sul suo comodino. “Le tre e trentasette, a dir la verità-”  
  “Oh, cazzo. Dobbiamo essere sul set fra quattro ore e tu-”
  “Tre ore e ventitré minuti.”
  “Rob!”
  “Scusa. Dai, sarà una cosa veloce…” Fa gli occhioni da cucciolo e sporge il labbro inferiore – e mi ricorda Rudy quando mi chiede di comprargli un gioco nuovo. Ci manca solo che mi chiami “Papiii~” e ci siamo.
  “E va bene.”
  “Grazie, Judsie! Lo sai che ti amo, vero?”
  “Fanculo.”
  Lui mi dà un bacio sulla guancia e salta giù dal letto. Non riesco proprio capire perché, dopo averlo fatto, lui è sempre scattante e sveglio, come se avesse bevuto due litri di caffè, e invece io sembro in punto di morte.
  “Allora, allora…” Stropiccia le mani, lo fa sempre quando pensa. “Trovato! Ma mi serve la stanza, quindi… tu ti prepari in bagno!”
  “Che cazzo stai dicendo? Ma sei scemo? Io non mi alzo da questo letto…!” Non ho la forza nemmeno per alzare la testa e guardarlo.
  “Avanti, Jude!”
  “Oh ti prego, Rob!” Rotolo sulla pancia e affondo il viso nel cuscino. D’un tratto sento dei passi leggeri e morbidi sulla moquette – crede che non mi sia accorto di lui? “Rob, no, no!” Biascico, ma lui mi è già saltato sopra, facendomi il solletico su tutta la pelle scoperta – che non è poca, dato che ho indosso solo i boxer. Inizio a ridere convulsamente, mentre ci rotoliamo tra le coperte, intervallando il tutto con qualche “no, ti prego”, “smettila, Rob” e “no, lì no”. La smette effettivamente quando mi ha fermato i polsi sopra la testa e mi ha immobilizzato le gambe con le sue.
  “Ora sei abbastanza sveglio per alzarti.” Un bacio sul naso e si sposta da sopra di me, per poi alzarsi in piedi.
  “Va bene, mi alzo.” Mi tiro a sedere e tendo le braccia verso di lui, per essere aiutato. Mi abbraccia e mi tira in piedi affianco al lui senza il minimo sforzo. Mi ha sollevato di peso. O io peso pochissimo, o lui è terribilmente muscoloso e non me ne sono accorto. Sì, cioè, me ne sono accorto, ma non credevo così. Cavoli, quest’uomo è una continua scoperta!
  “Dai, pensa da cosa vestirti…” Oh, me n’ero anche dimenticato! Allora, cos’aveva detto? Ah, sì. “Entrambi ci vestiamo da qualcosa e l’altro deve indovinare cosa. Che so, qualcosa che ci rappresenti, un nostro pensiero ricorrente…” Un pensiero ricorrente, eh? Beh, in questa stanza di hotel c’è di sicuro tutto il necessario per vestirmi dal mio pensiero ricorrente.
  “Ok, Rob.” Mi metto le mani sui fianchi, cercando di tenere gli occhi aperti. “Chiudi gli occhi e voltati dall’altra parte. Io prendo quello che mi serve e vado in bagno.” Da quanto tempo non lo dicevo? Con lui devo non averlo proprio mai detto, ora che ci penso. Lui strizza gli occhi, li copre con le mani e si siede sul letto verso il muro, sorridendo.
  Frugo un po’ in giro alla ricerca dei suoi vestiti. Anche se non mi andranno bene non importa, basta farlo contento e tornare a letto. Sul pavimento trovo la giacca e la camicia (a cui manca un bottone per colpa mia), sul comodino il papillon (l’aveva usato per legarmi i polsi alla testiera del letto) – per i pantaloni devo stendermi sotto il letto. Sono sicuro che lui stia cercando di scoprire cosa sto sto prendendo per il travestimento, dato che frugo così rumorosamente per la stanza, ma per mia fortuna non è abile quanto Holmes, sono quasi sicuro che non abbia capito.
  Mi avvicino al bagno e, prima di sgusciare dentro, mi giro. “Puoi guardare.” E lui si volta di scatto, ma io mi sono già chiuso la porta alle spalle.
  Butto tutto su una sedia affianco al lavandino e apro il rubinetto, aspettando che l’acqua diventi tiepida. Ho delle occhiaie indecenti, e domani si torna al lavoro - le truccatrici dovranno fare un lavoraccio per nasconderle. Mi sciacquo il viso, passandomi una mano bagnata fra i capelli.
  “Juuude?!” La voce è appena udibile, dev’essere distante dalla porta. Sbraita qualcos’altro che non capisco e rispondo un “sì, arrivo!” di circostanza.
  Mi vesto, lentamente e, come avevo previsto, i vestiti non sono della mia taglia. I pantaloni mi arrivano alle caviglie e la giacca – sartoria italiana, complimenti – ha le spalle un po’ troppo larghe per me. Devo sembrare veramente ridicolo. Cosa manca? Oh, sì, i capelli. Prendo nell’armadietto il suo gel extrafissante e mi sistemo il ciuffo ben pettinato all’indietro – un’imitazione poco riuscita di Tony Stark.
  “Juuude, avanti!”
  “Due secondi e arrivo!” Prendo al volo il rasoio a mano (odio usarlo, ma lo tengo sempre per le evenienze) e mi rado la barba lunga di tre giorni di vacanza, concessi da Guy in uno sprazzo di misericordia – tre giorni passati interamente chiuso in camera con Robert, ovviamente. Quello che ottengo è un pizzetto mal riuscito e un taglio sul collo – dannazione. Frano fuori dalla stanza, con l’unico desiderio di stendermi e lui dov’è? Steso sul letto a mo’ di statua greca, con il lenzuolo attorno alla vita, lo sguardo fisso sul muro e le mani a mezz’aria ad indicare il suo viso.
  “Che cazzo è?”
  Si scompone immediatamente e mi guarda offeso. “Come che cazzo è! E’ Cupido!” Sorride, convincente.
  “Cupido.”
  Annuisce. “Non avevo ali e arco sottomano, ma usa un po’ tu l’immaginazione!”
  “A-ha… E vorrebbe dire “amami”?”
  “Un filino più narcisista?”
  “Mh, “non puoi non amarmi”?”
  “Esatto!” Esclama, estasiato. “Come hai fatto?”
  “E’ piuttosto da te, sai, ti conosco.” Borbotto.
  “Tu piuttosto, perché mi hai rubato i vestiti? E ti sei fatto anche un orribile pizzetto, cavoli, ti sei sforzato e no, non dirmi che-”
  “Sì, ti ho fregato il gel. Te ne compro altri venti, ok?”
  “Va bene. E allora, perché ti sei conciato in maniera così ridicola?”
  “Beh, tu mi avevi detto potevo vestirmi da un mio pensiero ricorrente-” Ha capito, sorride. “E io mi sono vestito da te.”

It’s complicated and stupid,
Got my ass squeezed by sexy-Cupid.
Yes, you want to play, want to play?
A Love Game, a Love Game?


  NdA^^
  Come promesso, ecco la one-shot ;)
  Dopo aver ascoltato un centinaio di volte Love Game di Lady GaGa, mi sono impuntata sulla frase "Got my ass squeezed by sexy-Cupid" e ho pensato che si addicesse terribilmente a Robert. Quella frase presa alla lettera, un Love Game e il fatto che stessi morendo in vacanza con i miei hanno fatto il resto. E' la mia prima song-fic, spero vi piaccia :)
  Passando a "Stupendo" grazie mille a barbydowneyIlaria1993 che hanno recensito, aXce e EugyChan che preferiscono e Elena Malfoy che ricorda! :)

  Che dire, scorrete la pagina verso l'alto, sì, ancora un po', ecco vedete? C'è scritto "Inserisci una recensione", ecco. Ecco. *guarda fisso*

EDIT: Ho cambiato Rafferty in Rudy, giusto perchè Rafferty ha due anni meno di me e non credo chieda i giochi a suo padre XD


   
 
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