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Autore: Bad A p p l e    03/09/2010    1 recensioni
Non so l’esatto motivo per cui ho iniziato a scrivere questo diario e, sinceramente, non m'interessa poi così tanto.
La prima ipotesi che mi è venuta in mente è lo sfogo, quindi mettiamola pure così: Light Yagami ha bisogno di sfogarsi.
[...]
L'ho chiesto. Questa sera a cena l'ho realmente chiesto... e devo ancora capire se la risposta che mi è stata data mi ha fatto male o se sono diventato troppo abile nell'accusare certi colpi.
Il silenzio era tombale, come sempre, da dopo la rivelazione di mio padre; decisi di provare a rompere quel silenzio o, per lo meno, provare a discutere della questione.
[...]
Basta.
Quella era una cosa che non potevo ignorare, ma finsi di farlo. « Capisco » dissi.
L'ennesima bugia. No, non lo capivo affatto.
[...]
Devo solo trovare un modo per scoprire il nome di L ed eliminarlo (e, se possibile, trovare una scusa soddisfacente per non dover sposare Misa)
*Ehm… quel “solo” tra le parole “devo” e “trovare” mi sembra tanto una presa in giro… uffa!*
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Diario di un Assassino

Diario di un Assassino.

Retrace V: Diritto di libera Associazione

 

 

21 Agosto (pomeriggio).

 

Premesso che la mia pazienza ha un limite.

Premesso che questo limite è già stato superato.

Premettiamo, pure, che alle indagini si sono aggiunte tre sconosciute –Asami Kido, Natalie Williams e Janelle Jenkins-.

Miss Kido lavora con L. Miss Kido pende completamente dalle labbra di L, anche se lui le dicesse che le nuvole sono fatte di zucchero filato, quindi quand lui le ha detto che io potrei essere Kira… be’, non le rivolgo la parola più dello stretto necessario perché potrei anche essere scuoiato vivo, il che non è proprio il mio sogno nel cassetto.

Natalie dopotutto è simpatica, credo che quando riuscirò a scoprire i nomi dei “Fantastici Quattro” potrebbe anche dispiacermi dover uccidere pure lei. Sembra la versione intelligente di Misa, infatti le due vanno abbastanza d’accordo, ma se messe nella stessa stanza sono petulanti.

Janelle-san potrebbe essere ancora più fastidiosa di Asami se dovesse cominciare a sospettare di me… ma se gioco benepotrebbe dimostrarsi molto utile; sa usare bene la testa, ma per farle credere qualcosa, basta solamente disporre le carte in tavola in modo che tutto risulti logico.

Perché sto scrivendo tutto questo solo ora, aspettando di capire per quale assurdo motivo proprio il volo che devo prendere io è in ritardo di tre ore?

Perché è tutto collegato col caso che ci ha “proposto” L.

Probabilmente mi odierò per quanto sto per scrivere: detesto l’enigmistica, ho sempre detestato l’enigmistica e continuerò ad detestarla a vita.

E c’è anche chi la trova divertente! Al diavolo, finché si tratta di parole crociate ci riuscirebbe anche un bambino di dieci anni, ma a trovarsi davanti un MetanaCoso –Metanagramma, forse, non ricordo bene come si chiama- una persona rischia seriamente l’esaurimento nervoso.

Ora, tanto per essere chiari, non sto solo sclerando, il MetanaCoso è la chiave di risoluzione di quel maledetto enigma del caso di L e, ovviamente, il bastardo ha messo delle regole che di sicuro nessuno sta rispettando.

Ad esempio, le indagini dovrebbero essere individuali, ma volendo si può indagare in gruppo… solo secondo le divisioni dei quartier generali. Quindi io potrei indagare solo con Misa(?) e Asami(??). Una è tonta come una campana e l’altra mi odia, ottimo bilancio.

Candeggina può indagare con Janelle mentre il Mafiosetto Mello può indagare solo con Matt e Natalie.

A me però servono informazioni, se voglio concludere questa noiosa situazione una volta per tutte devo scoprire i veri nomi di L, Near, Matt e Mello… e potrei scoprirli attraverso le tre New Entry alle indagini.

Sicuramente, ad esempio, Natalie avrebbe più possibilità di me di scoprire i nomi del Nerd e del Mafiosetto; ma dato che quello che in questo momento sta minando di più alla mia sanità mentale è OminoBianco, con la scusa che Janelle-san è una cima di enigmistica, le ho chiesto su msn –e, per gli argomenti discussi dopo, essendo tramite un Internet Point il rischio di essere intercettato era abbastanza alto… pace, non ho detto nulla di compromettente per me- se poteva farmi un corso accelerato in materia e nel mentre abbiamo parlato del più e del meno.

Neanche lei sopporta più di tanto Near. Meraviglioso.

Non per questo posso dirle “be’, dopotutto io sono Kira, quindi se riesci a scoprire il suo nome potrei togliertelo facilmente dai piedi”, quindi le cose procederanno comunque lentamente.

Per convincerla a fidarsi di me, quando ci siamo messi a parlare del caso Kira ed ho scoperto quanto fosse disinformata nonostante lavori per Candeggina, le ho fornito le informazioni di cui disponevamo al Quartier Generale –se L lo scopre penso che metterebbe da parte la sua amata “giustizia” e mi ammazzerebbe con le sue mani, ma non importa-, e poi ho cominciato a fingere di sospettare di Near.

«Però, Janelle-san, se lei sta lavorando con N, che senso avrebbe nasconderle certe informazioni?» le chiesi.

La risposta più ovvia e logica, e quindi quella alla quale Janelle aveva pensato era “Perché N, a quanto pare, ha qualcosa da nascondere”.

Ripeto, Janelle è una persona molto logica, perché sospettare di un ragazzo che le stava fornendo tutte le informazioni al caso, quando ce n’era uno –che non sopportava, per giunta- che le stava nascondendo un bel po’ di dati?

Come dire che per Janelle Jenkins N è più Kira di quanto possa esserlo Light Yagami.

 

 

 

21 Agosto(qualche ora più tardi).

 

 

Io e mia cugina, la figlia di Noriko, abbiamo la stessa età. Ovviamente è per questo che mio padre non rivolge più la parola a sua sorella: quando sono nato io, mio padre aveva ventotto anni; quando è nata Rua, Noriko ne aveva… be’, aveva sedici anni compiuti da poco.

A mio padre questo non andò giù; no, lui allora era sposato e sull’onda di una promettente carriera, non poteva lasciare che una sorella considerata “dai facili costumi” gli rovinasse l’immagine.

Semplicemente ruppe con lei ogni contatto.

Stupido.

Nonostante tutto, da piccolo passavo praticamente più tempo con Noriko e Rua che a casa mia: Soichiro era sempre a lavoro e quindi non sapeva e a mamma tutto sommato stava simpatica la cognata e non l’ha mai “condannata” come ha fatto mio padre.

Io e Rua siamo sempre andati molto d’accordo, ma più o meno nello stesso periodo in cui ho trovato il quaderno, lei è cambiata.

Probabilmente finge, anzi, non può che essere così, dato che nel giro di un giorno s’è trasformata ad infantile, snob e così tonta che in confronto Misa sembra Einstein. Di sicuro sta cercando di ottenere qualcosa, anche a Rua piace indagare ma è fermamente convinta che il modo migliore per ottenere informazioni senza destare sospetti sia fingersi cretina…

A quanto pare non sta funzionando molto bene, o avrebbe già concluso la sua scenata.

Magari potrei anche cercare di capire a cosa sta indagando, penso si rivelerebbe interessante ma… no, non ne ho il tempo, meglio evitare; devo usare tutta la concentrazione per scoprire i nomi di quei detectives da strapazzo, non ho altra scelta.

Il resto si vedrà poi.

 

   
 
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