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Autore: LittleEmma    04/09/2010    4 recensioni
Non ho mai creduto che i sogni si potessero avverare. E' sempre stata una favola per bambine, fino all'anno scorso... Una sedicenne di nome Sara è stata ingaggiata per girare un film come protagonista al fianco di Taylor Lautner. Il loro primo incontro avviene nella piccola palestra dove Sara si allena costantemente tutti i giorni nel ballo, la cosa che ama di più. Appena i loro occhi si incontrano scatta una scintilla che farà fiorire un amore sincero e appassionato tra i due. Riuscirà il loro amore a resistere alle sorprese che la vita ha in serbo per loro?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Taylor Lautner
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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17 - Cioccolata con panna Click to Edit or Share

PoV: Taylor
Quella mattina mi alzai, contrariamente ad ogni aspettativa , di ottimo umore. Non sapevo perchè, ero semplicemente sereno e non tormentato dal solito rimorso e dal senso di colpa.
Nonostante Los Angeles fosse perennemente calda e soleggiata, ( neanche fosse il deserto ) quel giorno era particolarmente nuvoloso e minacciava pioggia, o meglio temporale.
Avevo voglia di passeggiare, ma quella mattina avevo una cosa più urgente da sbrigare a casa. Rob sarebbe arrivato a momenti. Mi aveva minacciato. Se non mi avesse trovato intento a fare palestra quella mattina mi avrebbe rovesciato addosso una secchiata di acqua bollente e subito dopo una gelata e poi mi avrebbe preso a pugni. Queste erano le sue parole. Sapevo che non l'avrebbe mai fatto, ma nonostante tutto accesi il tapisrouland e cominciai il mio solito allenamento. Arrivò dopo dieci minuti.
- Finalmente, ecco perchè tra poco piove! -
- Solo colpa tua scherzai -
- No, mi sa che qui viene giù la grandine mista a monete d'oro e banconote. Taylor ha fatto una battuta dopo mesi di ostinato silenzio!!! -
- Spiritoso! - Risposi sorridendo
- Nonono... tra un po' vediamo volare gli asini, le mucche, i maiali e tutta la fattoria al seguito! Taylor ha sorriso!!! -
- Piantala però ora perchè se no me ne torno in camera e non apro più bocca fino alla morte! - Dissi per minacciarlo
- Ok, la smetto - Disse Poi scoppiammo a ridere entrambe. Era come se mi fossi liberato da un peso. Nonostante la sua mancanza e il dolore per averla ferita lacerassero ancora il mio cuore e la mia anima, era come sa finalmente avessi detto tutta la verità che avevo taciuto per sei mesi. Sei mesi!
La mattinata fu piacevole e trascorse veloce tra chiacchiere e risate.
- Come mai senza Kris? - Gli chiesi verso l'ora di pranzo quando mi accorsi che la ragazza non era venuta.
- E' andata a sbrigare delle cose a New York. Tornerà tra poco - Disse in modo laconico abbassando lo sgardo complice
- Tu non me la racconti giusta - Replicai.
- Comunque non sono affari miei dove va la tua ragazza - Conclusi spensierato
Pranzammo con la pizza che Rob aveva fatto portare per l'occasione. La magiammo sul divano mentre guardavamo una partita dei Lakers in TV. Come un americano serio avrebbe dovuto fare.
Verso le tre del pomeriggio rientrò Kris con l'aria di chi ha fatto un opera di bene e ha ricevuto il perdono di tutti i peccati terreni e non.
- Hei, come va? - Disse entrando in casa
- Non hai visto volare una fattoria e cadere dal cielo grandine mista a monete d'oro e banconote? - Scherzò Rob.
- No...-
- Beh, oggi abbiamo fatto progressi Kris cara: ha riso, fatto una battuta e mangiato la pizza mentre guardavamo i Lakers! - Disse entusiasta
- Wow, avrei voluto esserci!!! - Disse ridendo Kris.
- Non vai a fare una passeggiata oggi? -
- Sì, stavo aspettando il momento giusto, andrò tra qualche minuto - Risposi sorridente alzandomi dal divano.
- Bentornato Taylor... - Sussurrò Kris abbracciandomi
- Non me ne sono mai andato - Scherzai. Era come se tutto d'un tratto lei fosse lì con me e stesse ridendo e scherzando con noi.

PoV: Sara
Avevo chiamato mia madre per raccontarle tutto e le avevo spiegato che sarei andata da lui per riabbracciarlo e scusarmi.
Avevo fatto la valigia e chiuso la casa. Dopo otto ore di viaggio arrivammo a Los Angeles che erano circa le due di pomeriggio.
Kris mi aveva portato a casa sua per farmi lavare e vestire dopo il lungo viaggio.
Non avevo chiuso occhio quella notte e nemmeno sull'aereo. Non vedevo l'ora di rivederlo, ma avevo paura che non mi volesse più.
Mi infilai i miei soliti jeans e una felpa della Converse. Ai piedi indossai un paio  di All Star appena comprate. Lasciai i capelli sciolti e  mi truccai usando semplicemente una riga di matita nera sopra e sotto gli occhi.
Mi tremavano le mani.
Quando fummo davanti alla sua casa Kris fece per entrare.
- Io resto fuori un po' vogli restare sola un'attimo - Dissi poco convita che rimanere sola fosse la cosa migliore
- Come vuoi... - Disse con un sorriso di incoraggiamento
- Non dirglielo che sono qua fuori, quando sarò pronta entrerò - Dissi
- Ok - Mi sorrise di nuovo ed entrò.
Appena fui sola mi incamminai verso uno spiazzo di verde che poi si rivelò un parco piuttosto grande affacciato su una piazza.
Non mi fermai, andai oltre in vista di una panchina di marmo sul marciapiede. Mi ci sedetti osservandola. Piena di scritte d'amore o insulti. Graffiti di indelebile o bombolette spray. In questo l'America non era molto diversa dall'Europa e dall'Italia.
Rimasi per un po' seduta lì sopra ad osservare la gente e la auto che passavano.
Fu un solo movimento che catturò la mia attenzione e mi fece voltare.
Ebbi un tuffo al cuore.
- Taylor - Sussurrai. Fu un sussurro appena udibile per orecchie vicinissime, ma bastò quello perchè si voltasse.
Sì, a venti metri di distanza c'era Taylor. Mio primo e unico amore.
Lacrime mi inondarono il viso e in un impeto di gioia, emozione, frustrazione e dolore gli corsi incontro.
- Sara... - Disse in un soffio prima di corrermi incontro a sua volta.
Piangevo e ridevo.
Fu un vero e proprio impatto. Gli avevo gettato le braccia al collo e lui mi aveva accolta stringendomi la schiena.Senza nemmeno frenare avevo subito cercato le sue labbra con le mie avidamente.
Nel preciso istante in cui la mia bocca toccò la sua si scatenò un temporale improvviso.
Lo baciai e il mio cuore esplose ne l vero senso della parola. Non riusciva più a contenere tutto l'amore che provavo in quel momento.
Fu un bacio intenso, intensissimo, mentre le nosre labbra scivolavano veloci le une sulle altre e mentre le nostre lingue si intrecciavano e si cercavano.
Sentire di nuovo le sue mani calde e forti sulla mia pelle, sentire i suoi muscoli sotto la maglietta di cotone semplice aderire al mio corpo, sentire di nuovo il suo cuore battere a ritmi frenetici e impazziti a pochissima distanza dal mio.
Lo guardai che ancora piangevo e sotto le gocce di pioggia che rigavano il viso di entrambi riconobbi le lacrime, lacrime di felicità.
Lo baciai, ancora e ancora e poi di nuovo. Bagnati come due pulcini sotto la pioggia fitta e incessante di un temporale improvviso, inaspettato. Come il nostro incontro.
Non c'era nessuno in giro. Non un anima viva. Non mi volevo dividere da lui e lui non aveva intenzione di lasciarmi andare.
Poi scoppiammo a ridere con gli sguardi rivolti verso il cielo, ognuno dei due rivolgeva la propria prechiera muta al Signore.
Quando anche i tuoni e i lampi popolarono il cielo decidemmo di ripararci in casa. La macchina di Rob e Kris non c'era più. Probabilmente avevano pensato bene di lasciarci soli.
Quando fummo dentro Taylor mi baciò di nuovo. Questa volta con meno impeto. Fu un bacio dolce come la panna e denso come la cioccolata. In quel momento il nostro amore si consolidò come un fiume di lava che si raffredda. Con quel bacio ci giurammo fedeltà. Per sempre.
- Ti amo, e non ho mai smesso di amarti - Gli dissi metre gli accarezzavo i capelli.
- Anch'io ti amo. Come non ho mai amato e non amerò mai nessun'altra persona al mondo - Disse mentre mi accarezzava la guancia con il dorso della mano, con una voce calda e profonda. La sua voce.

PoV: Taylor
- Taylor - Fu un sussurro nemmeno udibile dalla posizione in cui mi trovavo, ma il destino volle, la udii e mi voltai di scatto non potendo credere alle mie orecchie.
Lei, la ragazza che per sei mesi aveva tormentato i miei sogni, la ragazza che aveva sofferto per colpa mia, la lagazza che amavo. Lì a venti metri da me con le lacrime che le scendevano dagli occhi..
- Sara... - Dissi in un soffio. Le corsi incontro e vidi che anche lei faceva lo stesso. Ero accecato dall'amore che provavo nei suoi confronti e dalla nostalgia, non  pensavo più a nulla che non fosse lei, e il suo corpo, i suoi lineamenti e i suoi moviementi. Alle sue labbra e i suoi occhi. Ai suoi capelli e alla sua pelle.
Fu un impatto che mi parve dolcissimo.
La abbracciai e la strinsi forte a me allacciando le mani intorno alla sua schiena , lei  mi gettò le braccia al collo e nello stesso istante le nostre labbra si toccarono trasportandoci in un bacio impetuoso e senza precedenti.
Nello stesso moemnto in cui la mia bocca raggiunse la sua scoppiò il temporale.  Bagnati sotto l'acqua sempre più insistente caduta dal cielo. Piansi di gioria, fu un pianto muto e le mie lacrime si mescolarono alla pioggia fitta.
La baciai ancora e ancora e poi ancora. Non volevo staccarmi da lei nemmeno di un millimetro. Sentire il suo cuore battere più forte del mio, sentire la pelle morbida della sua schiena sotto le mie mani...
Mentre la pioggia era diventata un vero e proprio accquazzone, scoppiammo a ridere e volgemmo gli sgardi al cielo ringraziando il Signore.
Avevo la magletta di cotone leggero completamente inzuppata e i jeans scuri a vita bassa anche.
Un lampo scqarciò il celo e il rombo di un tuono non lontano da noi ci convinse a rientrare. Rob e Kris erano andat via poco prima che andassia afre la passeggiata, o meglio lo avevano fatto apposta, per lasciarci soli.
Quando il tepore della casa ci avvolse con una mano avvicinai il suo volto al mio con delicatezza e la baciai di nuovo.
Fu un bacio lento e tenero meno impetuoso del primo ma non meno apassionante.
Con quel bacio ci giurammo fedeltà. Per sempre.
- Ti amo, e non ho mai smesso di amarti - Mi disse mentre faceva scivolare le sue dita tra i miei capelli fradici.
- Anch'io ti amo. Come non ho mai amato e non amerò mai nessun'altra persona al mondo - Dissi accarezzandole la guanci con il doro della mano.
Ebbe un brivido e sorrisi
- Perchè io devo sempre rovinare i momenti più belli tremando di freddo? - Disse sorridendo
- Non rovini nulla. Ora siamo qui io e te e non ti lascerò andare via sola per nulla almondo. Quante altre volte dobbiamo dimostrarci che non possimo vivere separati? -
Sorrise.
- Vieni, ti mostro il bagno così fai una doccia calda o un bagno, come preferisci... - Dissi. 
- La doccia è più breve -
- Ok - Risposi
- Grazie di tutto - Mi disse arrosendo leggermente
- Sei la mia ragazza, se non ti vizio chi dovrei coccolare? -
Sorrise timidamente come se fosse la prima volta che ci vedevamo
- Usa pure il mio accappatoio, io userò il telo - Dissi sperando di non metterla in imbarazzo
- Va bene - disse arrossendo ancora di più. Risi.
- Non ti devi sentire in imbarazzo. Non ti spio mica, stai tranquilla! -
Questa volta divenne un peperone. Le diedi un piccolo bacio sulle labbra sperando che si calmasse e funzionò.
- Scusa... - Disse
- No, figurati. Hai ragione - Le dissi dolcemente
- Ti lascio fare la doccia - Dissi chiudendomi la porta alle spalle.
Arrivai in camera e vidi che c'era una valigia sul letto. Non volevo avere di nuovo spiacevoli sorprese perciò tornai verso il bagno per accertarmi che fosse la sua valigia.
- Sara - Dissi senza aprire la porta
- Sì? - Rispose
- La valigia che c'è sul letto è la tua? - Le chiesi
-... Aspetta, fammi vedere -Disse aprendo la porta.
Vidi in fondo al bagno le All Star posizionate ordinatamente sul pavimento, i jeans appoggiati al calorifero assieme alla maglietta e alla felpa totalmente inzuppati. Aveva indossato in fretta l'accapatoio, purtroppo era un po' grande e una spalla le era caduta trascinandosi dietro anche quella del reggiseno, lasciando così la scapola destra nuda.
Rimasi un attimo imbambolato a guardarla poi le feci strada verso la camera.
- Sì, è proprio la mia valigia, ma non capisco come possa essere finita qui. Io l'avevo lasciata a casa di Kris... -
- Non ti preoccupare, l'avrà portata qui lei apposta - Dissi rassicurandola.
- Probabile - Rispose.
Mi lavai nel bagno della mia camera il più in fretta possibile. Quando uscii lei non aveva ancora finito. Misi a bollire l'acqua calda sul fornello e le preparai una camomilla. Sapevo che ne andava matta perchè sei mesi prima l'avevo ospitata nella villa di Hollywood durante le riprese.
Avevo indossato un paio di pantaloni lunghi di una tuta Adidas blu con le classiche tre riche bianche di lato e rimasi a torso nudo. Non faceva freddo in casa, nonostante fuori semrava essersi scatenata una tromba d'aria,
Probabilmente Harry aveva pensato bene di accendere i riscaldamento prima di andarsene per lasciarci soli
I capelli avevano fatto in tempo ad asciugarsi. Accesi lo stereo e le note di una canzone degli Evanescence inondarono la stanza.
Sentii dei passi, probabilmente era in camera mia a vestirsi.
Arrivò mentre ero intento a mescolare la camomilla solubile nelle due tazze. Indossava anche lei una tuta della Deha, aveva molti vestiti di marche legate alla danza.
Ai piedi un paio di calze di cotone ne attutivano i passi così quando mi fu alle spalle non me ne accorsi, mi voltai perchè mi sentivo osservato
Era lì in piedi e mi guardava un po' confusa.
- Io... Ehm .... Beh ... Wow - Riuscì a dire
- E' che non sono abituata a vederti... così - Disse
Feci un sorrisetto malizioso
- Se non ti va mi posso anche mettere la maglietta.... - Le risposi
- Oh, no... ti preferisco così - Rispose facendo un risolino
- Scusami, sono una scema - Disse venendomi incontro scuotendo la testa.
Le andai incontro a mia volta mettendo le mani sui suoi fianchi e posando delicatamente le labbra sulle sue, proprio mentre partì Good Enought , la nostra canzone... quella del primo bacio. ( vi consiglio di continuare la lettura mentre ascoltate la canzone, come ho fatto io  =P )
Sorridemmo entrambi senza allontanare i volti.
Fece scivolare lentamente le mani dietro il mio collo e cominciammo a ballare un lento senza smettere di baciarci.

PoV: Sara
Vederlo così, a pochissima ditanza da me mi fece venire un capogiro.
- Io... Ehm .... Beh ... Wow - Riuscii a dire come un'ebete.
- E' che non sono abituata a vederti... così - Cercai di riparare
Sorrise malizioso. Quant'era bello... e affascinante.
- Se non ti va mi posso anche mettere la maglietta.... - Disse per stuzzicarmi
- Oh, no... ti preferisco così - Dissi come una bambina innamorata.
- Scusami, sono una scema - Dissi tornando parzialmente in me. Mi avvicinai a lui, che mi venne incontro a sua volta.
Mi mise le mani sui fianchi e posò delicatamente le labbra sule mie. In quel momento le note di Good Enought contribuirono a rendere ancora più romantico quel moemnto, sorridemmo entrambi .
Raspirai il profumo della sua pelle e feci scivolare lentamente le mani dietro il suo collo per catturare ogni momento di quel contatto. Mi trasportò in un dolcissimo lento mentre assaporavo ogni millimetro delle sue labbra.
In quel momento mi parve di essere in paradiso.
Contiuavamo ad ondeggiare lentamente per la stanza senza badare più a quello che ci circondava. Contavamo solo noi e i nostri sentimenti.
Cominciavo a dubitare della nostra capacità di allontanarci, ora che ci eravamo ritrovati.
In quel momento mi vennero in mente l'esame e la scuola.
Allontanai le labbra dalle sue e aprii gli occhi.
- Devo dirti una cosa.... - Dissi sorridendo, lo vidi accigliarsi.
- No, non ti proccupare è una cosa che probabilmente ti farà piacere - Vidi le rughe che si erano formate sulla sua fronte per la corrugazione si erano ditese.
- Mi hanno dato la possibilità di avanzare di una classe grazie ad un esame, se lo passo l'anno prossimo invece di essere in quarta mi ritroverò diretta in quinta - Dissi tutto d'un fiato
- Ma è fantastico! Così finisci prima gli studi! Sono fiero della mia ragazza... - Concluse con un sorriso Abbracciandomi
- Già, è solo che devo studiare. - Conclusi con mezzo sorriso per farlo preoccupare
Vidi il suo entusiasmo spegnersi un po', mi squadrò e a me venne da ridere. E va bene, tanto l'aveva capito
- Ok, ok. Ho già finito di studiare... - Dissi ridendo
- Mi volevi far proccupare?! - Disse con falso tono minaccioso.
Sorrisi e scappai perchè avevo capito che mi volva fare il solletico.
Cominciai a girare intorno al tavolo correndo, poi intorno al divano, solo che lui guadagnava terreno ad ogni giro.
- Presa! - Disse quando mi raggiunse.
Mi cinse la vita con le braccia ma entrambi perdemmo l'equilibrio e finimmo a terra rotolando sul pavimento, ridendo.
Quando ci fermammo mi ritrovai sopra di lui. Gli diedi un breve bacio e poi mi alzai tenendolo per mano.
- E' pronta la camomilla - Disse


Angolo SweetDancer96
Voglio ringraziare infinitamente Elenainuyasha ed Elly4ever per la recensione al capitolo scorso. Grazie mille, vi adoro!
Spero continuiate a recensire anche i prossimi capitoli... mi raccomando ci tengo!
Come vi è parso questo aggiornamento? Commentate, commentate, commentate! 
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