L'inizio di tutto

Guardo il tramonto. Non l'ho mai fatto, preferisco la luna.

"Non per niente porti il suo nome" lui me lo dice sempre "tu sei come  Lei,  che tutti ammirano ma nessuno comprende"

Adesso sono qui e mi chiedo, il perché continui a fissare, quella palla infuocata andare giù. Immergendosi nelle fredde acque del Lago Nero.

Mi volto. Il parco è vuoto non c'e nessuno a parte me.

I ricordi mi assalgono.

Inizio Flashback                                                      

Il sole è appena sorto l'aria è fresca, cammino a piedi nudi, riesco a sentire la freschezza di quei fili d'erba.

Mi solleticano dolcemente, come se mi stessero accarezzando per darmi il buon giorno.

Indosso solo la camicia da notte. Un leggero vento mattutino mi sferza i capelli.

Lo sento sta sussurrando dolci parole, portate qui da ogni angolo del pianeta.

Le foglie frusciano al suo passaggio.

Insieme formano una melodia; a poco a poco si uniscono anche il cinguettare degli uccellini e lo scrosciare dell'acqua del piccolo fiumiciattolo, che, dalla Foresta si collega al Lago.

Guardo il celo e cammino. Sono arrivata dalla parte opposta delle sponde del Lago Nero.

Sorrido. Si riesce a vedere l'intera facciata del castello, è bellissimo.

Il cielo è colorato di un rosa pallido che pian piano si tramuta in un celestino. Lo stesso celestino dei miei occhi.

 Mi siedo su di un piccolo masso e osservo.

Sembra che tutto questo sia uscito da un libro di favole.

Mancano solo quelle dolci nuvolette paffute e un grande arcobaleno.

"È incredibile come queste cose possano piacere alla gente. Va bene essere dolci! ma così si esagera!!

E poi sarei io la strana!?"

scuoto la testa e mi rimetto in ascolto.

La melodia del vento e della foresta alle mie spalle, si fa sempre più insistente.

Mi ricorda qualcosa.

Una ninna nanna.

La ninna nanna. Quella che mi cantava sempre la mamma

"Heaven's gift to me just the way you are,
A new aged child from a distant star
It feels so good just to be
So close to your love, You are heaven's gift to me

You are so sweet and pure just the way you are
Mama's precious jewel, Daddy's rising star
There's so much in life for you to see
And so much to be, You are Heaven's gift to me"

Mi sento leggera, non so perchè ma avevo bisogno di cantare.

"La la la la la la, la la la la la,
La la la la la la la, la la la la la la la,
La la la la la, la la la la,
La la la la la, la la la la la la la"

Sono sicura però che loro mi ascoltano.

Gli abitanti della Foresta. La foresta stessa.

Le pietre, l'acqua, la terra. Tutto.

"Heaven's gift to me just the way you are,
A new aged child always in my heart.
There's so much in life for you to be,
And so much to see. You are heaven's gift to me"

Vedo qualcosa avvicinarsi. Viene dalla foresta.

Un folletto. Non come quelli della Cornovaglia, loro sono dispettosi.

Lui è uno di quelli di cui la mamma mi parlava sempre. Sono dolci e socevoli e aiutano chi è in difficoltà.

Loro proprio come gli unicorni si mostrano solo a chi è buono e puro di cuore.

"La la la la la la, la la la la la,
La la la la la, la la la la la,
La la la la la la, la la la la la,
La la la la la, la la la la la la la"

Non tutti credono alla loro esistenza. Ormai sono  pochi quelli che possono vederli.

Questi folletti sono diversi dai loro cugini della Cornovaglia anche per l'aspetto.

Hanno i lineamenti più dolci e il colore della loro pelle e verdina, i capelli sono drizzati sulla testa e sono morbidi i loro colori di questi variano dal verde all'azzurro, avvolte anche giallini. Le aluccie sono piccole e colorare a seconda dei loro capelli, infine hanno delle orecchie carine a punta.

Il nome di questo folletto è Lenal. A lui piace sentirmi cantare.

"La la la la la la, la la la la la,
La la la la la la la, la la la la la la,
There's so much in life for you to see,
And so much to be. You are heaven's gift to me"

Si allontna da me non capisco di solito mi fa sempre compagni pregandomi di cantare ancora per lui. Chissà forse, qualche nargillo lo ha infastidito. Loro non li sopportano.

Poi capisco.

Qualcuno dietro di me applaude. Mi volto e trattengo il fiato.
Credo anche di aver perso un battito.

Due occhi zaffiro mi fissano. Sembra il colore  delle acque dell'oceano.

È un ragazzo alto dalla pelle scura e i neri capelli. Lo riconosco è Blaise Zabini. Il ragazzo  secondo in classifica tra i più belli di Hogwarts.

"Ciao Luna" che voce melodiosa 

"Grazie" Non lo saluto lo ringrazio e basta.

"Cos-cosa?" sembra confuso "Perché mi ringrazi?!"

"Perché sei l'unico che mi abbia mai trattato con gentilezza" abbasso gli occhi, trattengo le lacrime "L'unico che prendeva le mie difese, anche se mi non mi conosceva ed ero strana"

E l'unico che io ami. Ma questo non lo dico.

In questi anni l'ho osservato e giorno dopo giorno scoprivo in lui una persona speciale.

Mi si siede accanto, alza una mano e mi porta via qualche lacrima.

Non mi ero accorta di averle lasciate andare.

"Il fatto che tu veda il mondo in modo diverso non significa che tu sia qualcosa di cattivo"  Mi abbraccia, mi stringe di più a sé come se volesse proteggermi. Come se fossi davvero importante.

E poi continua "Vedi Luna ciò che per te può essere normale per gli altri è strano e viceversa. Ricorda la normalità è quella che ci fa star bene quotidianamente con noi stessi. Non serve comportarsi come un gregge di pecore, per essere normali"

Sorrido. E non posso fare a meno di ringraziarlo ancora. 

Fine flashback

"Luna!! Finalmente,non riuscivo a trovarti" 

Mi volto.

"Scusami Blaise. Andiamo"

Mi bacia, per poi prendermi per mano guidandomi al castello e allontanandomi dal ricordo di quello che era stato... l'inizio di tutto.

Questa piccola fic mi si è  stata ficcata in testa ( eh si me 'l'hanno aperta e messa a forza XD) mente ascoltavo una canzone degli         Inkubus Sukkubus Wiccan Lullaby   http://www.youtube.com/watch?v=K60S8ijWd14&feature=related

spero vi sia piaciuta (perdonatemi ma di sicuro troverete degli errori) e RECENSITEEEEEEEE