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Autore: DadaOttantotto    04/09/2010    5 recensioni
Isabella è una ragazza che, per lavoro, si trova a dover passare 48 lunghe ore con i Simple Plan... cosa sucederà? Buona lettura!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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48 hours cap7
- I tassisti italiani non sono molto simpatici - esclama Pierre, togliendosi la giacca e porgendola  a Izzie.
- Non se li chiami a quest'ora e non fai altro che parlare per tutto il viaggio! - risponde questa con un sorriso.
- Io non ho fatto niente...
- Ne sono sicura! Piuttosto, cosa ci fai qui alle quattro?
Già, che ci faccio io qui alle quattro?, pensa Pierre guardando la ragazza che ha di fronte.
- Io... - comincia - Io... devo.... devo parlarti.
- E non potevi aspettare fino a domani... o meglio, fino alle nove di stamattina?
Il ragazzo scuote la testa.
- No, è una cosa importante.
- Ok, allora dimmi tutto! - esclama Izzie, sedendosi sul divano e facendo segno al cantante di prendere posto accanto a lei.
Pierre si lascia cadere pesantemente sul sofà, facendolo traballare.
Calma, Pierre. Vacci piano...
- Quindi... sono le quattro...
Complimenti, genio!
- Così sembra... - risponde la ragazza, perplessa.
Poi il silenzio cade tra i due, incapaci persino di guardarsi in faccia.
- Gli altri sanno che sei qui?
Il cantante si passa una mano tra i capelli, sospirando.
- Sì, certo.
Ed è vero... più o meno. Aveva cercato di svegliare Chuck per avvisarlo della sua "gita notturna", ma quello gli aveva risposto con un grugnito ed un invito poco gentile ad andare a quel paese. Di destare gli altri, poi, non se ne parlava.
- Sicuro? - continua lei, vedendolo poco convinto.
- Certo! Non ti preoccupare!
Izzie sorride.
- E' proprio quando dici così che mi preoccupo...
- Oh, ma grazie - sbotta il ragazzo, fingendosi offeso - Sono commosso da tutta questa fiducia!
Bene, almeno il discorso è avviato!
- Dai, non fare così.
Ora Isabella è vicina, fin troppo. Pericolosamente vicina. E Pierre, quando se ne rende conto, capisce che è arrivato il momento di parlare. In fondo, è venuto per quello, no? E' per quello che non ha chiuso occhio, ha preso una taxi in piena notte, scaricato tutta la tensione sul tassista, il quale è arrivato addirittura a chiedergli di smettere di parlare. E' per quello che l'ha svegliata alle quattro di mattina, pronto a beccarsi una ramanzina. Che, grazie al cielo, non era arrivata. Anzi, Izzie sembra felice di averlo in casa.
Motivo in più per iniziare a parlare, non credi, Bouvier?
- Ehm... non avresti qualcosina da sgranocchiare? Sai, sono parecchie ore che non metto qualcosa sotto i denti...
CHE COSA?? Ti ha dato di volta il cervello??
La ragazza lo osserva confusa. Pierre Bouvier l'aveva tirata giù dal letto alle quattro di mattina solo per mangiare? Era di quello che doveva parlarle?
- Dovrebbe esserci del gelato in freezer...
- Andrà benissimo.
Quando Isabella si alza e si dirige in cucina, il cantante si prende la testa tra le mani, trattendo la voglia di darsi un pugno da solo.
Imbecille. Sono un emerito imbecille, pensa. Come diamine ho fatto? "Qualcosa da sgranocchiare"... ma come mi è uscita?
Nel frattempo, Izzie sta chiudendo il freezer con un gesto di stizza.
Cioè, pensa, Pierre arriva alle quattro, mi sveglia... per chiedermi del cibo? Non ha senso. O forse ce l'ha, conoscendo il soggetto.
Si volta e apre la credenza, intenzionata a prendere due ciotoline.
- Al diavolo - sussurra.
Poi afferra due cucchiai dal cassetto delle posate e li depone sul tavolo. Sarà così che mangeranno il gelato, direttamente dalla vaschetta. Si rifiuta di lavare altre stoviglie per uno che si presenta in casa sua prima dell'alba con il suo solito appetito. Piccola, stupida, vendetta personale.
- Quanti cd! - esclama il ragazzo dall'altra stanza.
- Adoro la musica - le urla di rimando lei.
Posa su un vassoio di plastica cucchiai e gelato, incurante del fatto che questo sia ancora congelato.
- Mi piace ascoltarne un po' quando torno a casa da lavoro, oppure mentre cucino - esclama, rientrando in salotto.
Pierre passa in rassegna tutta la sua collezione, soffermandosi su alcuni artisti che gli sono famigliari.
- Good Charlotte! Sai che li conosco?
- Anche io.
- No - replica il cantante - intendevo dire che siamo amici. Se vuoi posso presentarteli...
- Stai tentando di far colpo su di me?
Sì, e spero di esserci riuscito.
- Assolutamente. Cercavo solo di essere gentile.
Continua a guardare i cd, ignorando volutamente di spostare lo sguardo sulla ragazza.
- Ehi, non mi avevi detto di essere una nostra fan! - dice, sollevando una copia dell'ultimo album.
- Non me lo avevi chiesto - risponde tranquillamente Izzie.
Giusto.
- Che cosa  sei venuto a fare, Pierre?
Quella domanda lo coglie alla sprovvista, ma ormai sa di non poterci più girare intorno. E' arrivato fino a lì grazie a chissà quale miracolo, non può lasciar perdere tutto in quella maniera. Com'era quel proverbio che il tassista gli aveva detto? Pierre ricorda solo un 30 e un 31...
- Se ti dico una cosa - esordisce, prendendo posto sul divano vicino alla ragazza - prometti di non prendermi per pazzo?
Isabella alza la mano sinistra, mentre posa la destra sul petto, a livello del cuore.
- Promesso.
- Izzie, credo di essermi innamorato di te.
Oh, finalmente.
La ragazza non riesce a credere alle proprie orecchie. Quella frase, che il cantante ha pronunciato tutta d'un fiato, le sembra davvero assurda. Anche se, a pensarci bene, non le dispiacerebbe che fosse vero...
- Pierre, non è...
- Possibile? - risponde lui - Lo credevo anche io. Almeno finchè non mi sono soffermato a chiedermi cosa avesse portato il mio sedere canadese su un taxi alle quattro di mattina.
Vorrebbe dire qualcosa, ma la gola le si è improvvisamente seccata, impedendole persino di respirare. Un ragazzo le ha appena confessato di essersi innamorato di lei. E non un ragazzo qualunque... Pierre Bouvier.
Ma come rivelare che quel sentimento poteva essere ricambiato? Come, prima di tutto, ammetterlo a se stessa?
Il ragazzo le prende la mano, bloccata a mezz'aria per la sorpresa, e si avvicina.
- Isabella - mormora. E quello è abbastanza per mozzarle nuovamente il respiro - Dimmi che è sbagliato, che tu non provi lo stesso per me, e troverò un altro tassista da tormentare. Tornerò in albergo, e sarà come se non fosse successo niente, te lo prometto.
Ok, è arrivato il momento, pensa Izzie.
- Pierre, io...

Miracolo!! E dopo 7 mesi, finalmente il nuovo capitolo!!! Mi vergogno di me stessa per tutto il tempo che è passato... scusate!!!! :(
Meglio passare ai ringraziamenti per le recensioni allo scorso capitolo:
simplyunica: ma grazie! Sono contenta che la storia ti piaccia!! Mi dispiace per averci messo tanto, ma l'ispirazione è venuta a mancare.... per il prossimo capitolo, spero di riuscire prima!
BurberryFendi93: sono felice che Izzie e Pierre (ma anche C&C, come li chiamo io, cioè Chuck e Charlie) ti piacciano!! E, naturalmente, anche la storia!! Per quanto riguarda l'aggiornare presto... ci proverò, promesso! Grazie mille per i complimenti!!!
April: Ti chiedo mille... un milione di volte scusa per non averti ringraziato per la recensione al capitolo 5!! Scusa!!! Sono imperdonabile.... :( Grazie mille, comunque! Sono felice che la storia ti piaccia!!! Un grazie di cuore a tutte e tre, ma anche a chi legge soltanto!
Alla prossima!
Baci8
   
 
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