Come tutte le Drarry che scrivo, anche questa è dedicata a te.
Ormai credo che non serve che lo scriva più.
Ormai credo che non serve che lo scriva più.
You won
Hai
vinto tu. L'hai sempre
saputo, dopotutto. Lo sapevi già quando
ci incontrammo alla Testa di Porco; lo sapevi già quando ti
invitai a cena a casa mia per farti conoscere il gelo che vi è
rimasto dopo la morte dei miei genitori; lo sapevi già quando mi
vedesti piangere, disperato, sulla tomba di mia madre e mi rimasi accanto
tutta la notte, gelando con me, abbracciandomi per riscaldarmi; lo
sapevi già quando ti parlai della mia infanzia, raccontandoti
ogni cosa: i pochi gesti d'affetto di mia madre, l'orgoglio di mio
padre quando imparai a volare, la mia amicizia quasi forzata con Nott e
la Parkinson, l'obbligo del rispetto delle regole che il cognome Malfoy
comportava...
Lo hai sempre saputo, Potter: sarei guarito con l'amore. E avevi fottutamente ragione.
La prima volta che mi dicesti di amarmi faceva freddo, un freddo polare. Era Capodanno. Te lo ricordi, Potter? Io ero ubriaco, maledettamente ubriaco, ma ricordo tutto alla perfezione: eravamo a casa Greengrass. Daphne e la sua ridicola sorella avevano deciso di dare un party per festeggiare la fine dell'anno e avevano avuto la "brillante" idea di invitarmi. Fosti tu a convincermi a partecipare, a darmi la forza di affrontare quel gruppo di schifosi ipocriti. Mi dicesti che mi saresti rimasto accanto per tutta la serata ma, appena mettemmo piede in quel castello, ti rapirono, ti circondarono e cominciarono a farti le più assurde, e ipocrite, domande del mondo. Quando mi vedesti uscire, abbandonasti i tuoi "fan" e mi raggiungesti in un batter d'occhio. Restasti con me, tutta la notte, nonostante il mio tono gelido e le mie occhiate furenti. Quando me lo dicesti, rimasi interdetto per qualche secondo, prima di rigirarmi dall'altra parte per vomitare l'anima. Non fu una bella reazione e non ti avrei biasimato se mi avessi abbandonato, dopotutto chiunque lo avrebbe fatto. Invece non lo hai fatto, mi sei rimasto accanto anche in quel momento, tenendomi la fronte.
Io mi sono innamorato di te quando prendesti le mie difese contro quello stronzo di Theodore Nott. In quel momento me ne accorsi:
Mi accorsi che tutto il nero che c'era dentro di me, dentro il mio cuore era svanito. Ed era svanito grazie all'amore. Al tuo amore.
Lo hai sempre saputo, Potter: sarei guarito con l'amore. E avevi fottutamente ragione.
La prima volta che mi dicesti di amarmi faceva freddo, un freddo polare. Era Capodanno. Te lo ricordi, Potter? Io ero ubriaco, maledettamente ubriaco, ma ricordo tutto alla perfezione: eravamo a casa Greengrass. Daphne e la sua ridicola sorella avevano deciso di dare un party per festeggiare la fine dell'anno e avevano avuto la "brillante" idea di invitarmi. Fosti tu a convincermi a partecipare, a darmi la forza di affrontare quel gruppo di schifosi ipocriti. Mi dicesti che mi saresti rimasto accanto per tutta la serata ma, appena mettemmo piede in quel castello, ti rapirono, ti circondarono e cominciarono a farti le più assurde, e ipocrite, domande del mondo. Quando mi vedesti uscire, abbandonasti i tuoi "fan" e mi raggiungesti in un batter d'occhio. Restasti con me, tutta la notte, nonostante il mio tono gelido e le mie occhiate furenti. Quando me lo dicesti, rimasi interdetto per qualche secondo, prima di rigirarmi dall'altra parte per vomitare l'anima. Non fu una bella reazione e non ti avrei biasimato se mi avessi abbandonato, dopotutto chiunque lo avrebbe fatto. Invece non lo hai fatto, mi sei rimasto accanto anche in quel momento, tenendomi la fronte.
Io mi sono innamorato di te quando prendesti le mie difese contro quello stronzo di Theodore Nott. In quel momento me ne accorsi:
Mi accorsi che tutto il nero che c'era dentro di me, dentro il mio cuore era svanito. Ed era svanito grazie all'amore. Al tuo amore.