Blaise Zabini era certo di parecchie cose.
Primo, era meglio girare soli, piuttosto che circondati di cretini.
Secondo, la sua indipendenza era una cosa sacrosanta che nessuno doveva minare.
Terzo, lui era superiore a stupidi messaggi chimici chiamati "ormoni".
Dopotutto, dopo che vedevi sparire nel nulla ben quattro padri, e tua madre non versava nemmeno una lacrima in privato, un po' di domande iniziavi a fartele.

Quando la McGranitt, dopo aver chiamato diversi nomi, trai quali quello del Bambino-Che-E'-Sopravvissuto e diversi figli di Mangiamorte, chiamò anche quello di
Blaise Zabini, si vide arrivare incontro un ragazzo già piuttosto alto, dalla pelle scura e dai corti capelli neri, che si era seduto con sicurezza sullo sgabello di legno davanti a lui,
aspettando che la donna gli posasse il Cappello sul capo.
-Allora, Blaise... ma non sarai figlio della cara Chantal, vero?-, gli aveva detto il Cappello.
Blaise si era limitato ad un cenno del capo.
Sua madre? Cosa centrava sua madre anche lì ad Hogwarts?
-E' che mi ricordo di tu madre, giovanotto, una donna davvero incredibile. Mi chiedo ancora cosa sarebbe successo se l'avessi smistata a Corvonero, comunque...-
Il Cappello sembrò inspirare forte, prima di gridare con la sua voce gracchiante: -Serpeverde!-
Blaise, che in fondo se l'aspettava, si tolse il Cappello e lo pose sullo sgabello, andando a sedersi al tavolo dei Serpeverde, esploso in uno scroscio di applausi.
-Non sarai per caso il figlio dell'ereditiera, vero?-, gli aveva chiesto un ragazzo piuttosto alto e robusto, che aveva aggiunto subito dopo un: -Piacere, sono Marcus Flitt.-
Blaise aveva stretto la mano al ragazzo, ritenendo superfluo presentarsi di nuovo.
-Si, lo sono.-, aveva risposto prima di tornare seduto e concentrarsi sullo smistamento.
Ora la chiamavano anche ereditiera... e lui si doveva trascinare quella fama.
Non che gli dispiacesse. Era solo che... un conto era essere famoso per incredibili poteri o facoltà fuori dal normale.
Un altro, essere famosi perchè la propria madre aveva sposato quattro uomini in undici anni, uomini puntualmente morti poco dopo.

In quattro mesi da Serpeverde aveva imparato davvero poche cose. Gli incantesimi di base, Pozioni e Difesa contro le Arti Oscure non erano nulla di nuovo, per lui.
Erbologia era stata una scoperta. Non credeva che gestire delle piante urlanti fosse così difficile, o almeno... per il giardiniere della sua villa non era difficile.
E  poi, il Quidditch. Seguire le partite in mezzo a tutti gli altri, sventolando sciarpe e bandierine era un'esperienza nuova per lui.
Un'esperienza che non sentiva di gradire totalmente.
Non che fosse asociale, oh no. Semplicemente, gli piaceva stare da solo.
Solo poteva riflettere con calma, con tranquillità. Da esterno poteva analizzare gli altri, sventrare le loro motivazioni, i loro perchè.
Questo glie l'aveva insegnato direttamente sua madre: -Blaise-, gli aveva detto una volta, -Ricordati che è meglio non legarsi troppo alle persone. Loro scorrono,
nella tua vita. Tu rimani, tu sei il tuo centro.-
E anche se le parole di Chantal Zabini gli erano parse così egoiste e strane, a distanza di anni poteva riconoscere il giusto in questo.
Meglio soli, che circondati di cretini.
Ed era questo uno degli errori principali di Malfoy.
Tiger e Goyle... erano grandi e grossi per la loro età. Ma il loro sviluppo fisico non corrispondeva ad uno sviluppo mentale.
Erano braccia, braccia piuttosto stupide, per il resto.

E il secondo anno, quando era stato silenzioso testimone del giochetto di Potter e Weasley, che avevano assunto le sembianze dei due "amici" di Malfoy, aveva avuto la conferma
del suo pensiero. Weasley, Weasley riusciva a farla a Malfoy!
Era stata una cosa troppo demenziale a cui assistere, lui che era testimone silenzioso di tutto quello che accadeva nel dormitorio dei Serpeverde.
Gli era quasi venuto da ridere, mentre Weasley iniziava a tornare normale e correva via, e si era dovuto trattenere, nascosto nella sua camera.
Comunque, non aveva intenzione di spifferare nulla al compagno di Casa.
Avrebbe continuato ad osservare, ed agire quando richiesto.
O almeno questi erano i suoi piani.

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Ciao a tutti! :D ho due long e una raccolta in corso, parecchi concorsi per i quali devo ancora scrivere e m'imbarco in un altra long. Evviva! XD
Comunque, conto di farla breve. 5 capitoli, credo. La formula è quella che ho già usato per diverse long: analizzare un personaggio dalla sua vita non mostrata che m'invento.
Una sorta di biografia :) questo Blaise Zabini è il vero Blaise, quello della zia Row. Con la pelle scura e gli occhi dal taglio lungo, anche se gli zigomi non sono ancora pronunciati dato che ha
solo 11-12 anni in questo capitolo, e i papà sono 4, non 7. Sinceramente, non so come si evolverà questa storia. Non penso ci sarà romanticismo, e se ci sarà, non sarà nulla di fluffo e pucchignè.
Blaise ha molto veleno, dentro, secondo me. E' pur sempre un Serpeverde! E questo capitolo corto-corto è una sorta di preludio xD e non so quando aggiornerò. Ecco xD
Ringrazio in anticipo chi recensirà, aggiungerà la storia alle seguite o leggerà e basta, grazie! :D mi farebbe davvero piacere sapere che ne pensate :)
Nyappy