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Autore: Ninjaistinct    05/09/2010    4 recensioni
AVVISO:ho cambiato alcuni rating di questa storia. A volte l'amore apre gli occhi e fa crollare tutte le impalcature delle finte convinzioni, ti spinge a rinascere. Si darebbe qualunque cosa per poter tornare indietro, ma il tempo è beffardo,toglie sempre ciò che dà. La storia dello sfortunato amore fra il Shitennou Nephrite e Naru Osaka.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Shitennou/Generali
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
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Three. I Wish I Had An Angel

 

 

Le piaceva  andare in giro dopo la scuola con la sua migliore amica, era una sorta di piccolo rito che ripetevano da quando erano grandi abbastanza per poter badare a loro stesse.

Dopo le lezioni, davanti ad un bel gelato, si discuteva di tutto: dai brutti voti all’apertura di un nuovo negozio in centro e ci si catapultava subito a vedere di cosa si trattava ed eventualmente, fare nuovi acquisti.

Con Usagi era ben certa di fare qualche figuraccia in giro o di cacciarsi in qualche piccolo guaio, però non l’avrebbe cambiata con nessun altra amica.

Pasticciona, rompiscatole, piagnucolona senza alcun dubbio ma un’amica fedele che non l’avrebbe mai abbandonata nemmeno in mezzo ad un terremoto e in più riusciva sempre a strapparle un sorriso nei giorni grigi. Non potevano essere più diverse, ma Naru le voleva un bene dell’anima.

Quel giorno, dopo quel piccolo rito, avevano deciso di andare al circolo di tennis  a vedere gli allenamenti di una sua amica d’infanzia, la quale aveva - il giorno seguente - il torneo per la qualificazione del girone.

Anche Naru quel giorno aveva voglia di fare una partita con la sua amica Rui, essendo pure lei iscritta al circolo di Tennis della città, ma preferiva lasciar perdere siccome Usagi era impedita - come in altre mille attività del resto - limitandosi solamente a vedere i progressi dell’amica.

Poco dopo lei ed Usagi si erano ritrovate là e si stupì di quanto la sua amica Rui fosse migliorata come servizio e battuta. Era a dir poco euforica di trovarla così in forma.

“ Continua così sorella,sei la migliore!!! ”

Ed era ovvio che poi quella gelosona di Usagi le facesse una piccola e simpatica scenata mostrando il broncio offeso.

“ Non mi avevi mai detto che tu e Rui, la grande campionessa di tennis,siete due sorelle. Non si nascondono simili segreti alla migliore amica, vergognati!!!”

“ Ma sai benissimo che sono figlia unica e poi abbiamo due cognomi diversi. Rui ha un anno in più di me ed è come se fosse una sorta di sorella maggiore per me, capisci? ”

Ora Usagi si sentiva sollevata, a volte era come una bimba che doveva essere rassicurata.

“ Oh sì ti capisco benissimo. ”

Ad un tratto si sentì in lontananza il rumore di una Ferrari rosso sangue echeggiare davanti al campo da tennis,una macchina bella ed alquanto potente,che attirò l’attenzione di tutte le persone presenti lì.
Ma la cosa che aumentò ancora di più il livello di interesse, specie delle ragazze lì
presenti, fu il veder uscire dalla portiera uno splendido ed elegante ragazzo sui venticinque anni, alto, atletico, con lunghi capelli bruni ed un viso da copertina.
Visto così lo si poteva benissimo scambiare per un attore.

Si vociferava che il ragazzo fosse un giovane uomo d’affari, presidente di una società di affari aperta da poco.
Aveva la fama di una persona che si era costruita da sola, rimasto orfano adolescente, laureato in economia e commercio con voti lodevoli.
Aveva abbandonato una carriera promettente da sportivo, diventando maestro di tennis per mantenersi agli studi.
A parte ciò, poco si sapeva di lui e quell’aura di mistero gli aggiungeva uno strato di fascino in più.

Naturalmente tutte le ragazze del campo da tennis furono molto colpite da quel bello e misterioso ospite.
Naru e Usagi incluse.
…………..

 

Era a dir poco stupito ed anche un po’ infastidito da tutte quelle occhiate che si sentiva addosso, credeva di non passare inosservato invece aveva attirato l’attenzione più di quanto volesse.

Gli esseri umani erano volubili e sciocchi, anche di più di quel che aveva sempre saputo e quel scalpore intorno a lui ne era la conferma.

Bastavano due bugie ben dette e loro ci cascavano come pere cotte, pensò fra sé e sé.

Ma non era lì per fare considerazioni, serviva mettersi all’opera.

Nephrite, con un balzo elegante, oltrepassò il recinto che divideva il campo da tennis ed avanzò verso i giocatori, sotto lo sguardo esterrefatto di tutti.

“ Signore l’accesso è vietato. ” gli disse Rui, una delle giocatrici.

“ Tranquilla sono un maestro di tennis e mi chiamo Masato Sanjouin, chi mi presta una racchetta? ”

Le ragazze non ci pensarono due volte ad acconsentire alla sua richiesta.

Lui batté n colpo da manuale, doveva dire che gli insegnamenti delle stelle lo avevano pressoché reso capace di fare tutto quello che voleva in quella società.

Picchiò la palla in corrispondenza di Rui un colpo talmente tanto violento da fare cadere la racchetta dalla mano della ragazza.

Fingendo di farle una gentilezza andò verso di lei raccogliendole la racchetta.

In realtà sapeva cosa fare, era quello il vero inizio della missione, una sorta di rito propiziatorio. Toccando la racchetta
aveva messo dentro di essa una maledizione sotto forma di mostro, il quale avrebbe portato l’energia della ragazza al massimo per poi al momento giusto rubargliela.

“ Mi raccomando, se posso darti un consiglio, usa più forza mentre colpisci la palla. ”

Lasciò il campo mentre, sogghignando fra sé e sé, pensò che il lavoro si era rivelato più facile del previsto.

La regina sarebbe stata molto soddisfatta del suo operato.
Ma qualcosa di strano gli capitò, un fatto che lui stesso non riuscì a capire.
Mentre stava andando via,suo sguardo inconsciamente si posò su un paio di occhi, i quali avevano attratto la sua attenzione…

Una ragazzina con un fiocco azzurro accompagnata da un’altra, una biondina dall’aspetto maldestro, lo stava fissando con uno sguardo completamente diverso dall’attonita attenzione di tutte le persone presenti lì.
Nephrite non  riusciva a staccare i suo sguardo da quegli occhi color verde petrolio.
Erano come dire, magnetici.
Era la prima volta che gli capitava una cosa del genere,
infatti lui stesso non riusciva a capacitarsi di quella sua reazione.
E tutto un tratto, pensò che forse stava prendendo la sua missione troppo alla leggera.

Note dell'autrice:mi sono dimenticata di fare un appunto:alcuni capitoli saranno pezzi canon dell anime ed altri invece saranno inventati (nel limite del credibile si spera!).

Spero vi sia piacuto.

Non fatevi problemi a recensire ad a muovermi critiche se serve.

Se vi è qualcosa da migliorare e da correggere, mi aiutereste molto.^^

Passiamo ai ringraziamenti:

Lovearmony:meno male che ho trovato una lettrice abituale,sapessi quanto piacere mi fa che la mia storia sia stata apprezzata negli aspetti psicologici.Il mio intento era quello,visto che ho sempre amato le caratterizzazioni pscicologiche ben approfondite nei romanzi.Lo so che tu tifi per me e sapessi quanto piacere mi fai.Grazie mille cercheròdi non deluderti^^

Mirra: Mi fa piacere che tu abbia apprezzato la mia storia...Hai visto?Ho cercato di accontentare scrivedo quella one-shot. Proverò in questa storia a scrivere magari qualche spezzone del loro rapporto ma sempre in relazione alle vicende di Nephite,cosa ne pensi? ^^Ah e grazie ancora per la recensione alla mia One-Shot Sakura Mankai!Sapessi quanto sono stata lieta di quello che hai scritto,era il mio primo esperimento sullo stile Shonen-Ai.Grazie per lo stimolo che mi ha messo alla prova^^

Ellephedre: Mi ha sorpreso e reso molto felice ricevere una recensione da una scrittrice amatoriale del tuo talento, sai?Mi hai fatto proprio una bella recensione completa della mia Shot Sakura Mankai ,sviscerando molti punti della mia storia,sai che a me piacciono proprio questi commenti lunghi che posso aiutarmi a migliorare?Ps: ti confesso un segretuccio,ho letto già tempo fa le tue storie ma mi vergognavo un sacco a recensirle,sai?Grazie ancora.

E un bel grazie anche alla mia betatrice Selhin...grazie mille per la tua infinita sopportazione ^^

Alla prossima

 

 

   
 
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