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Autore: UnicaRaptor    23/10/2005    4 recensioni
Lucius Malfoy.
Uomo e padre.
Angelo divino e diavolo per mestiere.
ATTENZIONE PICCOLO SPOILER!
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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In quella stanza, Lucius Malfoy aveva conosciuto il terrore.
E in quella stanza stava urlando un addio silenzioso.
La sua vita era stata travagliata dalle lunghe agonie delle sue vittime. Non si era mai pentito, di niente.
"Strano" pensò "Muio nel disperato tentativo di salvare qualcun'altro, chi l'avrebbe mai detto. Io Lucius Malfoy mi sacrifico"
Ora mai la ferita al petto non gli faceva più male.
Il dolore era stato spazzato via dalle lacrime. Lacrime. Si, perchè lui piangeva.
Ci avrebbe messo poco ad andarsene da questo mondo. Il sangue gli scendeva a scroscio, la camicia bianca, di morbida seta, era zuppa.
Ma come aveva fatto a tenere gli occhi chiusu tutto quel tempo?
Come aveva fatto a stare zitto e in disparte?
Come?
Con quale coraggio si lascia andare a morire il propio figlio?
No. Neppure un verme come lui lo avrebbe fatto.
Amava Draco.
Si, lo amava.
Era suo figlio diamine!
Forse non lo aveva mai ricoperto di amore. No, decisamente no.
Era stato tutto, forchè un padre per lui.
Un modello. Una legge. Uno stile di vita. Un comendo. Un codice.
Ecco cosa era stato per suo figlio.
Ma infondo lo amava.
Infndo amava sua moglie.
Infondo amava la vita.
Ma, infondo, era un mostro.
Non si pentiva di essere stato fedele al suo signore, lo tesso che lo aveva trafitto con la lama del suo coltello.
Lui non si pentiva.
Ma non avrebbe mai permesso che lo stesso trattamento fosse riservato a suo figlio.
Almeno sarebbe morto sapendo che ci aveva provato.
Draco, Narcissa, Severus.
Il suo universo. Costellato da soli tre pianeti.
Un mondo povero, avrebbero detto in tanti. Ma non per lui.
Uomo malvagio. Si. Lo era. E di certo l'inferno aveva un posto per lui, le porte degli inferi si sarebbero aperte di li a poco.
Forse perfino Satana in persona sarebbe venuto a prenderlo.
Ma non Draco.
"Scappa finchè sei in tempo, non ti fare influenzare dal Lord oscuro. Figliolo... ti prego, ti sto scongiurando"
Quelle stesse preghiere erano state fatte a Voldemort, ma non con successo.
"Ti ho servito stando a testa alta Tom, e tu mi ripaghi così? Dannato, che il Diavolo ti maledica!"
Maledizioni.
Una parola troppo familiare per lui. Lui e suo figlio.
Ma adesso non poteva più fare niente.
Aveva agito troppo tardi.
Ma il tempo gioca scherzi crudeli alle volte.
Il tempo, il destino, il fato, il futuro, la provvidenza.
Harry Potter.
Ache egli familiare.
"Che tu abbia pace."
Non credeva di potere arrivare a tanto.
Ma quando la vita ti porta via l'unica cosa preziosa che hai, come un figlio, te ne sbatti di tutto e tutti.
"Uccidi quel bastardo! Salva Draco, Potter salvalo"
Si può arrivare in punto di morte e chiedere ammenda a un ragazzino di sedici anni?
Si che si può.
Lui lo stava facendo perlomeno.
Ma quello che non avrebbe mai potuto vedere, era Draco, suo figlio, con la bacchetta alzata e lo sguardo assassino.
Non potè vederlo, perchè il sangue fli affuscava la vista.
Perchè il respiro rallentava.
Perchè il cuore si fermava.
Perchè le lacrime che aveva versato erano state invane.
  
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