Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: irenuccia cullen    06/09/2010    1 recensioni
Cercavo di sistemare la mia folta e liscissima chioma biondo cenere davanti allo specchio dell’aeroporto di Parigi quando , con mia grande ed inaspettata gioia, mi accorsi che il mio volo diretto a forks stava per decollare. Finalmente ,dopo 40 anni di sofferenza e indecisione, potevo riabbracciare la mia cara “famiglia” e chiedere scusa per il mio comportamento poco corretto e codardo…
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mentre mi dirigevo verso l’aereo ,sentivo una forte nausea intontirmi e il mio cuore ,ormai morto da qualche secolo, sembrava chiedermi di aumentare il passo e di correre al massimo della velocità. Prima che potessi accorgermene mi ritrovai seduta su un comodo sedile in prima classe, sotto le espressioni e gli sguardi indecifrabili degli altri. Uno tra questi sembrava essere diverso: una hostess, abbastanza carina (anche se mai bella quanto me) , mi guardava con un misto di curiosità,invidia,severità ed inspiegabile sorpresa. Probabilmente si stava chiedendo cosa ci faceva una ragazzina, che dimostrava al massimo 14 anni, da sola, in un aereo che doveva atterrare in un altro continente…L’invidia era ovviamente causata dal mio aspetto, che poteva far sentire brutta persino la dea Venere .Mentre mi accovacciavo sul sedile di pelle nero decisi di fare un tuffo tra i miei ricordi , senza però iniziare a rivivere quelli troppo dolorosi. Decisi di ritornare in Alaska, quando ,per il troppo dolore,decisi di abbandonare i miei amati Cullen .Ricordavo il volto di Edward mentre leggeva i miei pensieri e mentre capiva che avrei spezzato il cuore a tutti. Ricordavo il gemito di dolore della mia dolcissima Alice mentre vedeva il mio prossimo futuro. Ricordavo la mia Esme ,per molti versi la madre che non avevo mai avuto , scongiurarmi di restare. Risentivo le parole quasi forzate di Carlisle che mi diceva che solo io potevo sapere cosa era giusto per me. Rivedevo gli occhi neri e che sembravano gonfi di lacrime di Rose mentre mi abbracciava per l’ultima volta. Ricordavo il saluto apatico del mio Emmett lacerato dalla sofferenza e rievocavo il ricordo più doloroso di tutti: la reazione addolorata del mio preferito, del mio Jazz…Inoltre decisi di ricordare il mio ultimo saluto ai Cullen. Loro mi avevano accompagnato alla stazione ferroviaria che mi avrebbe condotto in Messico, per vedermi andare via. Sapevano tutti che di li a poco si sarebbero dimenticati di me , a causa del mio “dono”(io potevo manipolare la mente di chiunque , senza il minimo sforzo: quindi potevo costringere tutti a fare quello che volevo,persino potevo farli dimenticare di me). Esme mi aveva cullata per 5 minuti sussurrandomi << torna presto principessina mia, sarai sempre la benvenuta >>;Emmett , con un gesto automatico mi prese in braccio e mi baciò il capo; Rose mi fissava dritta negli occhi ,mentre le nostre mani erano intrecciate, e mi diceva con la sua voce calda e dolce << la mia sorellina preferita ha deciso di lasciarmi ,ma se è quello che vuole.. Ricordati che ti vorrò sempre bene,Molly >>;Jazz mi salutò con un silenzioso bacio sulla guancia ,che mi fece capire il suo muto dolore e la sua silenziosa ammirazione per un gesto tanto “giusto e saggio”che non sembrava neppure esser compiuto da me;Carlisle mi cinse le spalle con affetto e mi disse<< Torna quando vuoi e mi raccomando:stai attenta e non fare pazzie,Molly >>…Ricordare il freddo saluto di Edward, per molti versi il mio migliore amico e confidente, mi faceva sempre troppo male…Egli non mi guardava il faccia e le sue uniche parole furono:<< Anche dopo il tuo abbandono ti vorrò bene ma non riuscirò a stare in pace fino a quando non tornerai… >>(aveva usato la tecnica del senso di colpa per cercare di farmi rimanere, anche se non ci riuscì).Quando salii sul treno mi concentrai e con il minimo sforzo manipolai le menti dei miei cari per farmi dimenticare e per farli soffrire di meno a causa della mia lontananza….
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: irenuccia cullen