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Autore: SRonS    07/09/2010    2 recensioni
Che cosa sarebbe successo se Ron avesse invitato Hermione al ballo del ceppo?
, “Così va meglio?” lei riaprì gli occhi e disse semplicemente “Sì”, Ron si avvicinò maliziosamente al suo orecchio “Possiamo considerarci…si insomma…una coppia?” lo disse in un sussurro, lui si allontano dal suo orecchio in attesa di una risposta, così facendo lei si avvicinò al suo, “Vediamo…Ronald Weasley mi stai chiedendo se voglio essere la tua ragazza…credo che dirò…”Ron sudava freddo in attesa della risposta
Questa è la mia prima FF su Ron/Herm la mia coppia preferita spero vi piaccia =)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9. “Whisky”

Era sera e Ron e Harry erano coricati nei loro letti, la giornata era trascorsa tranquillamente, si più o meno tranquillamente, dato che Ron non aveva quasi rivolto la parola ad Hermione, dato quello che aveva trovato quel pomeriggio.

“Harry…Non riesco a dormire…” Fece Ron fissando la tenda color rosso fuoco del letto sopra di lui, “Mmmh…Dai Ron…Chiudi gli occhi e pensa che domani andiamo a Hogsmade…Ron? … Ron? … Bah…” Ron si era addormentato mentre il suo amico parlava, e il suo unico pensiero andava ad solo una persona

                                                        

                                                              Mattina.

 

Harry si alzò dal letto prima di tutti, la neve picchiettava insistentemente contro i freddi vetri del suo dormitorio, si fece una doccia e scese giù nel giardino interno di Hogwarts dove si riunivano tutti i ragazzi prima di andare a Hogsmade, c’erano lui e qualche ragazzo del 6° anno, aspettò paziente seduto sui gradini dell’entrata in attesa dell’arrivo dei suoi amici.

“Yahw” Ron si alzò dal letto con una faccia a dir poco stravolta,  si preparò alla bene e meglio e scese per raggiungere i suoi amici.

“Hei ciao Harry!” Fece Ron sventolando la mano verso l’amico ancora seduto, “Ciao Ron...” fece con un cenno del capo il ragazzo sopravvissuto, “Hei ma dove sono Hermione e mia sorella? Non dovevano venire anche loro?” esortì il rosso “Si saranno qui tra poco” Ron si avvicinò all’amico e si sedette un po’ scompostamente sui gradini di marmo, “Sai…Non riesco ancora a capire perché il mio sogno si sia trasformato in un incubo, uff…è proprio un bel rompicapo…” disse Ronald grattandosi la nuca “Eh già…” disse Harry, seduto decisamente più composto e torturandosi nervosamente le dita.

Un risolino in lontananza attirò l’attenzione dei due amici che si voltarono di scatto verso il portone d’ ingresso appena in  tempo per vedere le sagome di due ragazze stagliarsi davanti a loro, “Ciao Harry!” disse Ginny, “Emm…ciao Ginny…” rispose Harry con un po’ d’imbarazzo nella voce, “Oh ciao Ron! Da quanto tempo che non ci vediamo!” fece Hermione, “Già…” disse quasi sottovoce Ron, accompagnando ciò con un breve cenno della testa.

“Comunque che ne dite di sbrigarci ad andare a Hogsmade o vogliamo aspettare che dei Fwooper ci vengano a fare il nido in testa?!” esclamò Hermione, “Ok…ok!” rispose quasi all’ unisono il resto della compagnia iniziando ad avviarsi a piedi verso il villaggio, ovviamente la loro meta soprattutto in quelle fredde giornate di Dicembre era “I Tre Manici di Scopa” luogo molto frequentato dai maghi della loro età.

Il dolce scricchiolio della neve sotto i loro piedi produceva un suono ovattato gradevole all’udito, ma poi questo si interruppe quando iniziarono a calpestare lo stretto marciapiede in legno che conduceva alla locanda, di tanto in tanto Ron per tutto il tragitto studiò Hermione di sottecchi, per cercare di capire quali sentimenti scaturivano in lui dopo tanto tempo che non l’aveva più così vicino, e intanto si beava anche della sua bellezza, rinchiusa in quei piumosi vestiti invernali che di lei a suo malgrado lasciavano scoperto ben poco; nel frattempo Harry e Ginny si scambiavano sguardi imbarazzati.

Harry aprì la porta e una folata d’aria calda mista ad un forte odore di alcool lo investì, “Benvenuti! Accomodatevi pure!” Esclamò Madama Rosmerta dall’altra parte del balcone, così i quattro amici cercarono un tavolo un po’ appartato in cui sedere e da cui ordinare da bere: due “Whisky Incendiario” per Ron e Harry e due “Burrobirre” per Hermione e Ginny.

“Allora, Hermione hai deciso se per le vacanze tornerai dai tuoi genitori?” disse Harry, “Credo rimarrò perché i miei vogliono andare a fare una vacanza in America e a me non interessa, preferisco rimanere a godermi il Natale a Hogwarts…” rispose Hermione “Ah che bello! Cosi potremo passare le feste tutti insieme!” esordì Ron, pentendosi quasi subito di quel suo attimo di esuberanza, il sorriso di Hermione fu oscurato dall’ arrivo di Madama Rosmerta con le ordinazioni.

Stettero lì a parlare del più e del meno per quasi un ora fin che ad un certo momento Harry disse di aver bisogno di andare un secondo in bagno, finì in pochi sorsi la bibita rimasta e si diresse velocemente verso il bagno seguito poco dopo da Ginny che accusava un forte mal di pancia.

Un velo d’ imbarazzo scese sui due amici rimasti seduti al tavolo, Ron si tormentava le mani buttando giù generosi sorsi di Whisky mentre Hermione si guardava intorno imbarazzata mostrando un finto interesse per un gruppo di streghe della Normandia che discutevano a gran voce con un folletto riguardo a qualche eredità. I minuti passavano e di Harry e Ginny non si vedeva traccia così, il primo a rompere quel imbarazzante silenzio fu Ron dicendo “ Ehi! Ma cosa stanno facendo in bagno quei due?!? Sto iniziando a scocciarmi che ne dici di andare a vedere che fine hanno fatto?”

“Ok!” rispose Hermione anche lei contenta di togliersi da quella situazione di imbarazzo.

Si diressero ognuno nei rispettivi bagni ma ne uscirono poco dopo con la stessa constatazione: Harry e Ginny erano come svaniti nel nulla.

“E adesso? Dove saranno andati a finire?” disse Ron scocciato, “Non ne ho idea! Che ne dici di andare a cercarli?” rispose Hermione, “Ok…” così i due uscirono dall’negozio, “Bene, ma… ora da dove cominciamo?” Fece Ron guardandosi intorno, “Dividiamoci così abbiamo più probabilità di trovarli, ci ritroviamo dalla via che porta alla Stamberga Strillante, quella dove c’è quel grosso spiazzale” fece Hermione molto schematica e gesticolando con le braccia, “Ok allora a dopo!” Fece il rosso sventolando la mano e avviandosi dalla parte opposta ad Hermione.

Hermione aveva guardato pressoché ovunque ma di loro nessuna traccia , ogni negozio ogni bancarella, vie, viuzze, niente… Così si incamminò verso la meta prestabilita con Ron.

Anche Ron arrivò alla stessa conclusione, niente Harry, niente Ginny… Non restava che vedersi con Hermione sperando che essa fosse stata più fortunata.

Il primo ad arrivare fu il rosso, che si sedette su una grande roccia posta più a destra del grande spiazzale ricoperto completamente dalla soffice neve bianca, si chinò e raccolse una manciata di neve, con i suoi caldi guanti un po’ rattoppati qua e là, iniziò a fare una pallina, nell’attesa della ragazza; pochi minuti dopo in lontananza Ron alzando il capo, vide una figura femminile con la testa coperta da un cappuccio, della sua leggera felpa di pie ( N.d.a Spero si scriva così ) , Ron sventolò la mano in segno di saluto, ma non fu ricambiato, Hermione aveva la testa talmente bassa che riusciva a vedere solamente i suoi piedi, “Ehi! Mione dove vai?” Disse un po’ perplesso a lei che lo superava, il che si girò “Oh scusami! Sai ero chinata non ti ho notato” fece tutta rossa in viso “Novità?” “No niente… Tu? A te è andata meglio?” “No…” fece Ron guardandosi i piedi, poi riprese “Beh! Che fai siediti non vorrai mica stare in piedi tutto il tempo! Fa un freddo cane! Miseriaccia!” Senza dire nulla la ragazza si sedette al fianco del ragazzo, e lui proseguì ancora “Non hai…si insomma…freddo? Hai solo quella felpa…Anzi facciamo così” Il ragazzo non le diede il tempo di ribattere che si era già tolto la giacca e gliela aveva posata un po’ bruscamente sulle spalle, lei sussurrò “Grazie…” increspando visibilmente gli angoli della bocca all’insù “Ma ora tu non hai freddo?” “Nah…posso resistere!” la canzonò il rosso, “Mpf… Non credo…” lo schernì Hermione sorridendole “Oh oh! Lei mi sottovaluta signorina Granger!” con tono altezzoso ma solamente per continuare questo ironico gioco di risposte, “Piuttosto di dire scemate, aiutami a pensare a dove possano essere andati Harry e Ginny!” esclamò Hermione, “Ma si ci pensiamo dopo….. adesso godiamoci questo magnifico panorama…”.

“Questo magnifico panorama!? Qui c’è solo una vecchia casupola abbandonata che potrebbe cadere a pezzi da un momento all’ altro!”, “Veramente…io ho sempre trovato qualcosa di affascinante in quella casa e questa atmosfera di immobilità e di quiete che crea la neve la fa sembrare ancora più inquietante e poi sai… la tua vicinanza mi fa sentire ancora…emm…”, si bloccò lui pentitosi subito di quel suo attimo di sincerità,  “Ti fa sentire ancora…?” disse Hermione ad un tratto attenta e curiosa. “Beh…”, l’ alcool iniziava a fare effetto e  il viso di Ron si faceva sempre più rosso e paffuto…”Beh… ecco quando sto con te mi sento come fuori dal mondo, sento un blocco attanagliarmi lo stomaco e sento un impulso irrefrenabile di abbracciarti forte e di…”, “S’ è fatto tardi forse è meglio se andiamo” disse Hermione togliendosi la giacca di Ron dalle spalle e lasciandola scivolare sulla pietra.

“No!” esclamò Ron, “Cioè, aspetta fermati un attimo…” disse Ron agguantandola dolcemente per  un braccio e avvicinandola a se, “E’ da tanto tempo che aspettavo questo momento…” disse quasi in un soffio Ron avvicinando pian piano il proprio viso a quello di lei, “Ron! Che fai Ron?! Il whisky ti ha dato alla testa andiamo va che è meglio…” disse Hermione con una nota di paura nella voce; fece per liberarsi dalla stretta del amico, ma in pochi istanti lui aveva già appoggiato le sue labbra su quelle della ragazza e un vortice di emozioni lo pervase, le stesse emozioni provate nel sogno precedente ma stavolta furono tanto forti da farlo barcollare e appoggiarsi a un albero per non cadere.

Hermione rossa in viso scappò subito via maledicendosi per non essere stata capace di impedire all’ amico di compiere quel gesto che lei non si apettava potesse succedere già in quel momento; lasciando un Ron scosso e incredulo di quello che aveva appena fatto, una cosa che neanche nei suoi sogni si sarebbe mai immaginato di poter fare.

Spazio Dell'Autore:

Spero vi sia piaciuto il capitolo! Rongrazio vivamente Marco! Il quale mi ha fortemente aiutato in questo capitolo! Sapete ho avuto carenza di idee...xD Grazie a tutti e se ve la sentite commentate!

PS. Non ho ancora corretto eventuali errori ho postato molto di fretta!

SRonS

  
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