Il sole è ancora
luminoso in
cielo ma non così accecante come quello di mezzogiorno. Sta
pian piano scendendo a confondersi con l'orizzonte e io lo osservo
attraverso il vetro leggermente offuscato del bus. E' strano come ne
percepisca il calore nel cuore prima ancora che sulla pelle.
Credo di essere innamorata.
Credo di essere felice.
Questo posto mi ha tolto il respiro. Ho
sempre pensato che la bellezza della natura fosse qualcosa di
superiore ma non avrei mai creduto che ne sarei rimasta così
affascinata, rapita, così dipendente. Il mio cuore e il mio
sorriso rimarranno intrappolati
per sempre tra i verdi prati del sud e l'oceano racchiuso tra le
imponenti scogliere.
E' stata questione di un attimo capire
che questa è la mia casa, la mia vera casa, il posto in cui
tornare quando qualcosa non va, il posto in cui sentirsi vivi,
sentirsi veri. Ho preso in mano un libro, mi sono sdraiata sull'erba
fresca del mattino e ho respirato a pieni polmoni l'aria. Chiudendo
gli occhi, il solo rumore che potevo sentire era il sussurro del
vento e il muggito distante di qualche vacca. Dopo anni di frenesia,
di ansia, di sofferenze e delusioni questa è stata
l'esperienza più emozionante e rigenerante della mia vita.
Mi
è sembrato di vivere in un sogno ad occhi aperti.
E, come in tutti i sogni, arriva il
momento di svegliarsi. Ma è un risveglio dolce, sereno
perché so di aver trovato il mio posto nel mondo.
Il lettore, in questo momento, non
avrebbe potuto trovare canzone più adatta con parole
più
azzeccate: “E' in un giorno di pioggia che ti ho conosciuta e
il
vento dell'ovest rideva gentile, in un giorno di pioggia ho imparato
ad amarti, mi hai preso per mano portandomi via”.
Ma forse questo
paese ha fatto qualcosa in più. Non mi ha solo presa per
mano,
mi ha presa in braccio rassicurandomi, mi ha bisbigliato l'essenza
della felicità attraverso il quieto andirivieni delle onde
dell'oceano.
I pochi giorni che
avevo a disposizione sono volati ed è già
arrivato il
tempo di separarsi.
Nonostante una lacrima stia lottando
con tutta se stessa per lasciare un scia umida sulla mia guancia per
l'ultimo saluto, io non sono triste. Non
scorderò mai le tue terre, né i tuoi cieli,
né
le tue nuvole luminose e cariche d'acqua.
Addio patria del verde.
Addio patria delle buone maniere e
della gentilezza.
Addio patria della mia anima.
Ti lascio con una certezza: in un
giorno di pioggia io ti
rivedrò ancora.
La canzone citata è "In un giorno di pioggia" dei Modena City Ramblers