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Autore: ellenix    24/10/2005    2 recensioni
Questa è la mia seconda ff e per il momento, l'ultima. Vi ricordate quella fantastica puntata, "In Country", meglio conosciuta come "In cerca di Kabir"? In cui Harm e Mac vengono spediti in Afghanistan alla ricerca di Kabir e "girovagando" per il deserto si imbattono in una capra? Mi sono permessa di riscrivere non fedelmente la puntata in modo più leggero e se ci riesco, un po’ divertente. Ho utilizzato solo i personaggi principali del JAG, tutti gli altri sono inventati. Se riesco nell’intento, vorrei scriverla in prima persona facendo la parte di Mac.
Genere: Romantico, Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harmon 'Harm' Rabb, Sarah 'Mac' MacKenzie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimers: JAG e tutti i suoi personaggi appartengono a Donald P

Disclaimers:  JAG e tutti i suoi personaggi appartengono a Donald P. Bellisario, alla Bellisarius Production e alla Paramount e tutti i diritti sono a loro riservati. Io li ho solo presi in prestito per questa fanfic, senza alcuno scopo di lucro.

 

Premessa: vi ricordate quella fantastica puntata, “In Country” o meglio conosciuta come “In cerca di Kabir”? in cui Harm e Mac vengono spediti in Afghanistan alla ricerca di Kabir e “girovagando” per il deserto si imbattono in una capra? Mi sono permessa di riscrivere non fedelmente la puntata in modo più leggero e se ci riesco, un po’ divertente. Ho utilizzato solo i personaggi principali del Jag, tutti gli altri sono inventati. Se riesco nell’intento, vorrei scriverla in prima persona facendo la parte di Mac.

 

 

 

 

 

MISSIONE AFGHANA

 

 

Scendiamo dall’elicottero avvolti in una nuvola di polvere, riparandoci il viso alla bene meglio con la manica della camicia. L’aria calda e umida ci fa sudare, ma io e Harm, sembriamo non darci peso. Prendiamo i nostri zaini e a passo spedito, ci dirigiamo verso la tenda principale in cerca del comandante McGraw e di un po’ di refrigerio.

Pia illusione, nella tenda si muore dal caldo! Meglio non perdere tempo, come se di tempo ne avessimo, penso tristemente. Kabir non resterà di certo ad aspettarci …………

Harm, prende la parola e fa le dovute presentazioni …………..

« Comandante McGraw? Capitano Rabb e Colonnello Mackenzie, a rapporto signore »

« Ben arrivati signori, l’ammiraglio Chegwidden mi ha avvisato del vostro arrivo ……. ma prego, accomodatevi » ci dice indicando due sedie, vicino ad un piccolo tavolo, ingombro di mappe della zona.

« Comandante, come lei saprà siamo alla ricerca di un iracheno di nome Kabir, la CIA ci ha assicurato che si trova nella zona, avremmo bisogno piena libertà di movimento e di un equipaggiamento adeguato »

« Certo colonnello, ho già fatto preparare una jeep …….. per le armi vi dovete rivolgere al sergente Galindez »

« Il sergente, Victor Galindez? » chiede Harm

« Sì certo, lo conoscete? E’ uno dei miei migliori uomini …… » io e Harm rispondiamo affermativamente al compiaciuto comandante. Lui sembra non avere fretta, perciò ci intrattiene in un’amabile conversazione cercando di spillarci informazioni sul nostro amico ……… evidentemente non è un tipo facile da gestire.

Non vista, me la rido sotto i baffi ripensando alle sfuriate dell’ammiraglio …….. Galindez è un ottimo ufficiale, ligio al dovere ma è un uomo che sa tenere testa a chiunque, anche ad un suo superiore.

Harm è trepidante, riesce a mala pena a nascondere il suo nervosismo e io non sono da meno, McGraw non la smette di parlare, e poi dicono delle donne!

Devo trovare assolutamente il modo di liberarcene …….……pensa Mac ………… pensa ………… trovato! Potrei ficcargli un limone in bocca, ma nella tenda, non ci sono limoni ………. sono quasi tentata di sfilarmi un calzino, ma con questi maledetti anfibi, andrebbe a farsi benedire l’effetto sorpresa ………  pensa Mac …….. pensa ………. il corso di recitazione! Perché non ci ho pensato prima! ………. incomincio ad agitare il cappello davanti al mio viso assumendo un’aria accaldata, con gli occhi cerco di mandare un segnale a Harm.

Niente da fare, non afferra il messaggio! Delle volte è proprio tonto.

Agito maggiormente il cappello, tanto che le carte sul tavolo si sollevano, strabuzzo gli occhi fino a farmeli lacrimare ma lui niente.

Passerò alle maniere forti!

Il comandante McGraw si è distratto un’attimo, è il momento!

Sferro a Harm un calcio negli stinchi, lui si volta e mi guarda esterrefatto, io di rimando riprendo ad agitare il cappello e a strabuzzare gli occhi. Finalmente ha capito!

« Comandante, scusi se la interrompo, ma credo che il colonnello non si senta bene »

Alla buon ora! Penso io.                                              

Immedesimandosi nella parte, Harm si è messo a farmi aria con il suo cappello e premuroso mi passa un fazzoletto sulla fronte fingendosi preoccupato. Anche il comandante sembra preoccuparsi …….. sono da oscar! ……… se solo l’ammiraglio dovesse venirlo a sapere ……… ho quasi paura a pensarci, talmente tanta paura che sbianco in volto.

« Colonnello …. su …. su ….. beva un bicchiere d’acqua ………. » Nel frattempo anche il comandante si è messo a farmi aria ……. meglio darci un taglio ……..

« Sto bene …… sto bene …….. » li rassicuro « Devo solo prendere una boccata d’aria »

« Sì, il colonnello ha ragione un po’ d’aria fresca non può che farle bene. » Aria fresca nel deserto? Lo guardo interrogativamente, per fortuna questa volta capisce al volo e cerca subito di rimediare ……..

« Vedrà comandante che quando saremo sulla jeep, con l’aria che le sferza il viso si riprenderà subito ……… vero Mac? »

« Certo Harm, ne sono convinta anch’io ……. » mentre dico queste parole, saluto il comandante e mi avvio verso l’uscita della tenda ………. anche Harm saluta e mi segue a ruota.

Finalmente siamo fuori! Il sole ci abbaglia e per un attimo rimaniamo immersi nell’oscurità, poi come per magia tutto riappare.

 

* * *

 

Ci dividiamo i compiti, a me tocca la jeep a lui le armi.

La trovo vicino alla tenda dell’approvvigionamento, faccio un veloce controllo ………. carburante ok, serbatoio pieno più due taniche di scorta …………. una pala ……. piastre anti-insabbiamento ………. kit pronto soccorso …….. provo la radio …… funziona.

Sul sedile è sistemata una cartina della zona, la apro e incomincio a darci un’occhiata, noto che in rosso sono segnate le zone minate, dobbiamo starne alla larga se non vogliamo finire nei guai.

Harm sta arrivando, ripongo la cartina e gli vado incontro…………………...

« Vuoi una mano? » gli domando

« Sì grazie, prendi i fucili così posso caricare la cassa delle munizioni » deve pesare molto, perché noto che fa una certa fatica.

« Galindez ti saluta! »

« Grazie …… e come sta? »

« Direi bene, ma gli mancano i suoi  amici e credo anche le sfuriate dell’ammiraglio » sorrido, lui mi guarda ma non capisce.

 

* * *

 

Saliamo sulla jeep, mi metto alla guida ……. adoro guidare questi bestioni e poi mi piace troppo la faccia terrorizzata di Harm ………. lui dice che non dipende dalla mia guida, ma da un detto che ha sentito in Italia ………. se non ricordo male cosa  diceva …….. mmmmm …… femmina al ……… no ….. non incominciava così ….. donna .…… sì ora ricordo ……. donna al volante, pericolo costante.

Non è assolutamente vero, su dieci incidenti solo tre sono causati da donne al volante! Dovrò dirlo a Harm ………… la sua voce mi distrae dai miei pensieri.

« Mac, puoi andare più piano? Non riesco a leggere la cartina …… Maac??! »

« Ho capito ……. ho capito » a malincuore rallento, Harm si rilassa e si mette a studiare la cartina.

« Devo continuare per questa strada? »

« Sì, ancora per quattro chilometri poi dovremmo lasciare la strada e prendere una pista per il bestiame, pensi di farcela? » mi domanda lui con espressione angelica. Lo guardo in cagnesco, digrignando i denti…….. accidenti, sono o non sono un marine! Non sarà di certo un sentiero per vacche a spaventarmi, invece di sputare fuoco e fiamme, mi trattengo e gli chiedo ……

« Hai controllato che non sia una zona minata? »

« Certo! Per chi mi hai preso »

Sarà, ma con la coda dell’occhio, vedo che sì e messo a controllare la cartina ……….. mi viene da ridere, e per non offendere il suo orgoglio maschile, mi volto dall’altra parte e fingo di ammirare il panorama.

Un suo cenno mi segnala che siamo arrivati al bivio, rallento e imbocco la mulattiera.

I cespugli mi impediscono una buona visuale, ma confido nel mezzo e nelle sue doti fuoristradistiche, Harm si aggrappa saldamente con una mano al sedile e con l’altra al montante del vetro, la cartina giace stropicciata ai suoi piedi.

Spero che non sia tutta così la strada.

Dopo circa un chilometro, la vegetazione scompare, lasciando spazio ad un paesaggio polveroso ………… finalmente mi posso rilassare, accidenti ……….. la tensione mi ha fatto venire un fastidioso dolore al collo.

La cosa non deve passare inosservata perché lui mi chiede ……..

« Mac, ti fa male il collo? »

« Mmmmmhhh, un po’….. spero che passi…….. » con la mano prendo a massaggiarmelo cercando di sciogliere la tensione.

Ad un certo punto sento la sua mano che si posa sul mio collo, il contatto mi fa sobbalzare ……. ma non è dolore quello che sento.

« Lascia fare a me…….. » mi dice sorridendo « Ho le mani d’oro »

Non solo quello! Penso io ……… ma questo è un altro discorso.

Lo lascio fare ………

Effettivamente non è niente male ………uummmhhhh ………. mi sto’ rilassando, sento la tensione che mi abbandona ………. chiudo gli occhi ……… solo per un attimo ………. uummmhhhh ………..che male può fare ……… uummmhhhh

« Maac!! …….. Maaacc!!! » ma che urla a fare ……….. e perché ha smesso di massaggiarmi …………

Riapro gli occhi, giusto il tempo per vedere una capra davanti alla nostra jeep.

UNA CAPRAAAA??????!!!!!!!!!

Spingo con forza il piede sul freno e nello stesso tempo, sterzo per evitarla ma ormai le sono troppo vicino, l’impatto è inevitabile!

 

* * *

 

Mi aspetto di sentire un belato agonizzante, invece un forte boato mi sorprende mentre una fitta nuvola di polvere ci avvolge.

L’esplosione mi ha leggermente stordita, ho le orecchie che mi fischiano e gli occhi mi bruciano da morire, a fatica mi volto per vedere come sta’ Harm ma lui non c’è, il sedile accanto è vuoto.

Presa dal panico, mi metto in piedi sul sedile e lo vedo, steso a terra a qualche metro di distanza leggermente ferito, ma vivo.

Sia ringraziato il cielo! Mi viene da pensare ……….

Non so’cosa avrei fatto se gli fosse successo qualcosa, sto per scendere dalla Jeep ma lui mi ferma………

« Nooo! Resta dove sei,  siamo finiti in una zona minata! »

« Zona minata?! Ma  che dici ……. Guarda che è esplosa la capra! »

« Maac, le capre non esplodono! »

« Quelle kamikaze, sì ! »

« E secondo te, dove aveva l’esplosivo? »

« Non lo so, non ho fatto in tempo a vederlo ……. »

« Io la capra l’ho vista benissimo e ti assicuro che non aveva esplosivo! »

« Sarà come dici tu, ma io resto dell’idea che era una capra kamikaze » Mi guarda alzando gli occhi al cielo, ma che avrò detto di tanto strano, mah certe volte non lo capisco…..…….

Lasciamo stare, cerchiamo piuttosto di uscire da questa situazione……

« Harm, ti puoi muovere? »

« Credo di sì, ma ho paura che se mi muovo posso saltare in aria »

« Senti delle protuberanze? »

« A parte qualche pietra ……… nulla di particolare »

« Ok, allora sollevati piano »

Si alza piano piano, con circospezione e tutti e due tratteniamo il respiro, dopo un tempo che sembra lunghissimo, Harm si trova seduto, ora dobbiamo passare alla seconda fase…….

« Vedi qualcosa di strano davanti ai tuoi piedi? »

« Ad esempio? »

« Non lo so! Gobbette, fossette ! Insomma qualcosa che possa far  capire la presenza di una mina »

« Mac, io non vedo niente » Sembra disperato, devo fare qualcosa per aiutarlo…….

« Va bene, resta seduto lì, ti vengo a prendere con la Jeep »

« Nooo! Potresti far detonare una mina! »

« Ma la jeep ha il fondo blindato, non gli farà niente…….. »

« Ma io non sono sulla jeep! »

Accidenti, a questo non avevo pensato  ………. Harm ha ragione sarebbe troppo pericoloso.

« Allora prova ad alzarti in piedi e poi troveremo una soluzione »

Ci guardiamo per un tempo che sembra non avere fine, vorrei dirgli tante cose e credo che anche per lui sia lo stesso, mentalmente comincio a pregare ……… ho il cuore che mi batte talmente forte che quasi non riesco a sentire i miei pensieri ……..

Appoggia una mano a terra e facendo forza sul braccio si solleva, tutte e due sorridiamo, il più è fatto ora manca solo di superare quei due metri che ci separano.

Dall’alto della jeep controllo il terreno per vedere se si nota qualcosa, lui fa lo stesso e con prudenza muove il primo passo ……. Tutto bene, ora tocca all’altro piede …….

 

CLICK

 

Harm, mi guarda spaventato……..

« Maaac, hai sentito?……. »

« Un click metallico? Sì l’ho sentito »

« E ora che facciamo »

« Non lo so, fammi pensare »

 Sono disperata.

« Pensa velocemente, Mac perché non so’ quanto riuscirò a resistere, sono talmente teso che ho paura che la gamba incominci a tremare »

« Quanto pesi? »

« Perché? »

« Accidenti, dimmi quanto pesi! Credo di avere un’idea ……. »

« Più o meno novanta chili, perché cosa intendi fare …… »

« Tu non ti preoccupare, vedrai che funzionerà….. »

Scavalco i sedili e raggiungo la zona di carico, con tutte le forze sollevo la cassetta delle munizioni e l’appoggio sul sedile, poi prendo un bel respiro e scendo con un balzo dalla jeep, se devo saltare per aria lo voglio fare alla grande, magari con un bel botto.

« Noooo!!! » Urla Harm, ma ormai è fatta ho lasciato l’unico posto sicuro nel raggio di venti metri.

« Mac, risali immediatamente sulla jeep! Ti prego …… »

« Harm non ti preoccupare, per il calcolo delle probabilità non posso incappare in una mina perché l’hai già fatto tu …… »

« Ma cos’è questa stronzata! Forza, risali immediatamente sulla jeep! »

« Non è una stronzata ……. dimmi, che probabilità ci sono che su un aereo ci siano due bombe …….. nessuna! E’ ovvio! Per cui, se io porto una bomba sull’aereo, sono matematicamente sicura che non ce ne sia un’altra e lo stesso vale per la mina. »

« Tu sei pazza Mac! Il discorso non funziona …….. è ovvio che se io sono su una mina qua, non posso esserlo anche lì…… ma io sono qui e tu sei lì …….. e se sono qui, non posso essere lì …….per cui se io non sono lì, ma sei lì tu ……tu potresti saltare sulla mina che è lì ma non qui! Hai capito? »

« No, ma fa lo stesso …….. ora taci e lasciami lavorare ….. »

Lentamente mi avvicino a Harm, portandomi dietro la cassetta delle munizioni, in realtà sono terrorizzata la mia teoria non ha convinto neanche me, ma mi devo mostrare sicura e tranquilla, soprattutto per lui.

Finalmente sono arrivata davanti al piede della mina, con cautela appoggio a terra la cassetta e mi chino per esaminare meglio la situazione.

« Che cosa vedi, Mac? » Mi chiede ansioso, sono sicura che vorrebbe sentirsi dire che è un falso allarme, che non ha messo il piede su una mina, ma purtroppo quella che vedo è proprio una mina.

Cercando di mantenere la calma, gli rispondo con tutta tranquillità

« Una mina, ma non ti preoccupare ….. è di fabbricazione russa.. »

« E come fai ad esserne sicura? »

« C’è scritto! Made in URSS ….. deve essere un residuato ……. »

« Ahh, ora che so che è una mina russa …….. sono più tranquillo »

Mi dice con una mal celata ironia.

« Le mine russe esplodono solo in rilascio, perciò finché tieni su il piede non ci sono problemi …….. »

« E come fai ad esserne sicura?! »

« Perché altrimenti, saresti già saltato in aria! …… ora non ti muovere che provo a liberarla dalla terra. »

« E poi quando l’hai liberata? »

« Ci metto un bel fiocchetto! »

« Cosa le metti??! »

« Stavo scherzando ……..vuoi stare zitto e lasciarmi lavorare in santa pace! »

Con il coltellino svizzero, libero il terreno tutt’intorno in modo da poterla vedere bene. Quando ho finito mi appiattisco a terra e incomincio a lavorare sulla mina.

« Ora non ti muovere assolutamente, questo è il momento più pericoloso ….. bravo fermo così, quando torniamo mi devi un coltellino nuovo ……… fatto! »

« Fatto cosa! »

« Ho infilato la lama del coltello sopra la spoletta, in questo modo dovrebbe essere bloccata ma per star sicuri ci mettiamo sopra la cassetta delle munizioni ……..ora lentamente sposta il piede mentre io faccio scorrere la cassa …….dai, ti decidi a spostare il piede …………….. »

« Non posso, ho la gamba addormentata! »

« Prendila con le mani e spostala! Non ho intenzione di restare qui tutto il giorno »

Harm si trascina la gamba e io finalmente, posso far scivolare la cassa sulla mina, ora non ci resta che raggiungere la jeep e metterci in salvo.

« Harm, ce la fai a superarmi e a metterti al riparo dietro la jeep? Intanto io, salgo sulla cassetta per star più sicuri ……. »

« Scordatelo Mac, tu vai a riparati dietro la jeep, sono io che sono finito sulla mina e sarò io a salire sulla cassetta, se qualcosa dovesse andare storto non ti voglio avere sulla coscienza. »

Tento di protestare, ricordandogli che ha la gamba intorpidita ma è tutto inutile, in quanto a testardaggine non lo batte nessuno!

Gli do un bacio portafortuna, lui sorride e mi prende la mano …… peccato per la mina, altrimenti sarebbe stato un bel momento …….

Ritorno con attenzione sui miei passi e vado ad accucciarmi dietro la jeep, Harm sale con passo tremolante sulla cassetta e dopo un attimo d’esitazione spicca un balzo e si lancia sul cofano, ha giusto il tempo di venirsi a riparare dietro la jeep che la mina esplode investendoci con pietre e pulviscolo.

Rimaniamo sdraiati a terra per cinque minuti in assoluto silenzio, ancora scossi per lo scampato pericolo.

Alla fine è Harm a parlare per primo …………..

« Accidenti, sei stata bravissima! A noi non le insegnano queste cose in marina ……. »

« Se è per questo neanche nei marines »

« E allora, dove lo hai imparato? »

« Me lo ha insegnato McGyver ! »

« Chi? »

« McGyver, come fai a non conoscerlo…… » gli chiedo con innocenza

« Ti sembrerà strano, ma non lo conosco! »

« Ma dai, lo avrai visto sicuramente sulla CBS …………lo trasmettono prima di quel telefilm che guardi sempre e a cui ti ispiri tanto durante le tue arringhe in tribunale…….. »

« Oh mamma, mi sento male …………Maac??! Non avrai usato un trucchetto di quel ……….. McGyver????!!!!!!! »

« Certo, lui in una puntata, era finito su una mina e con il suo inseparabile coltellino………. »

« Maac! Ma ti rendi conto che quello è un telefilm, dove tutto è possibile??!! Se per caso lui sbaglia, rifanno la scena! »

« Quante storie! Ha o non ha funzionato……. »

« L’ho detto prima, e ora te lo ripeto …… tu sei tutta matta! Mac, potevo morire! » Mi urla arrabbiato.

« Anch’io, dal momento in cui ho lasciato la jeep! »

Ora anch’io sono arrabbiata, ho messo in gioco la mia vita per lui e guarda in che modo mi ringrazia, mentre ispeziona la jeep, prendo il mio zaino e mi incammino in direzione dell’accampamento, piangendo. Non ho fatto che pochi passi, quando Harm mi  raggiunge e prendendomi per un braccio mi costringe a fermarmi.

« Mac, mi dispiace ……. ti prego perdonami …….. Maac? »

Mi prende il viso tra le mani e con il pollice mi asciuga una lacrima, lentamente avvicina la sua fronte alla mia, io non posso fare altro che chiudere gli occhi …….. sento il suo alito che mi solletica il viso mentre mi sussurra ………

« Perdonami …… perdonami …… Sarah ……….perdonami …….. »

Come posso non farlo!

« Sono stato uno stupido, ma ho avuto tanto paura che ti succedesse qualcosa, e che non avessi più la possibilità di fare ……… di fare ……….. »

« Di fare cosa, Harm? »

« Questo ……… »

Harm si avvicina e mi bacia, mi bacia sulla bocca ……..mi bacia una guancia……..mi bacia l’altra……..mi bacia la fronte, per poi scendere sul naso e ritornare sulla bocca, questa volta con più insistenza.

Mentre mi bacia, mi accarezza la schiena e mi sussurra parole d’amore, le sue mani sempre timide e rispettose, si fanno audaci, a questo punto, tutte le mie riserve crollano come un castello di carte………..………

Non sò come e non sò quando, ma ci ritroviamo a terra con i vestiti cincischiati e il mio zaino a mo’ di cuscino ………..

Ad un certo punto, qualcosa oscura il sole e ci sentiamo osservati, Harm mi sovrasta con il suo corpo e io non ho la possibilità di vedere niente………

« Harm, sposta leggermente la testa…… » gli sussurro

« Così va bene?……. Riesci a vedere chi è? »

« Sì »

« E allora? »

« Non è esplosa! » gli rispondo felice………

« Cosa non è esplosa! Non puoi essere più precisa? »

« Alzati e guarda tu stesso! »

Harm si gira e due occhi, incorniciati da una bianca barbetta, lo fissano mentre beata si sta mangiando il suo cappello……

« Ma tu guarda?! …… Hei! Ridammi il cappello! »

La scena è davvero comica, Harm cerca di riprendersi il cappello facendo braccio di ferro con la capra, lei d’altro canto non ha nessuna intenzione di mollarlo e velocemente, lo mastica con aria di sfida ……..alla fine Harm ha la meglio, ma quello che resta del berretto è solo una massa informe, piena di bava.

Decisamente, inservibile!

 

« Chi arriva ultimo, scrive il rapporto! » Gli urlo mentre corro………….

« Cosa?! »

« La jeep è rotta e se vogliamo tornare al campo, dobbiamo sbrigarci! »

« Ma sai quanta strada dobbiamo fare? »

Mi dice appena mi raggiunge …… io lo guardo e prendendogli la mano ……………………….

 

« Basta che la facciamo insieme, e non ha importanza……. »

Ecco Cloe, come ti avevo promesso, questo è quanto è successo durante la nostra missione in Afganistan che tra l’altro, come tu sai, ha dato il via alla nostra storia.

Ovviamente ho tralasciato i particolari più piccanti, tu dirai "ma sono grande, Mac !"

È vero, ma tu per me sarai sempre la mia sorellina.

Ti chiederai anche, come siamo finiti all’ospedale, se la storia della mina si è risolta nel migliore dei modi ……. 

Ti dico solo, che è tutta colpa di Harm!

Anche se lui dice il contrario!

Cioè che è tutta colpa mia, perché ero stanca e ho voluto fermarmi…….

In ogni modo, per farla breve, lui ha scelto un posto non tanto tranquillo per accamparci e………… ma questa è un’altra storia che ti racconteremo quando ci verrai a trovare.

Ma ora basta parlare di noi,  mi devi assolutamente raccontare come va la storia con Paul, sono curiosa di sapere come ha fatto a dichiararsi ………….dicevi sempre che era tanto timido!

E la scuola? Procede bene?

Gli zii come stanno, brontolano sempre?

La cavalla Clementyne ha partorito?

 

Telefonami giovedì sera, così mi racconti tutto!

 

 

P.S.  Harm, si lamenta del fatto che ho colorito un po’ le cose e che ho voluto fare la parte dell’eroina, perciò quando vieni aspettati una serata tutta “afghana” raccontata da lui, naturalmente. Figurati che mi ha vietato di aprire bocca!

 

A presto, ti voglio bene………..

                                   Sarah

  
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