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Autore: DanSperry    07/09/2010    0 recensioni
E se Narcissa Malfoy, in realtà, non fosse solo una donna sciocca e piena di se? E se Bellatrix Lestrange si fosse alleata con Voldemort solo per cancellare il ricordo di un amore impossibile?
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Black sheep

Narcissa Malfoy percorreva a passi lenti uno dei tanti corridoi di casa Malfoy.

Si fermò davanti a una porta, immobile, ancora stupita da quello che stava per fare, abbassò la maniglia ed entrò nella stanza.

La camera da letto in cui aveva ospitato Bellatrix Lestrange, nata Black, era illuminata solo dalla luce del camino, in cui ardeva un fuoco scoppiettante.

«Cosa ti porta qui, Cissy?» chiese la donna seduta davanti al fuoco.

Il suo volto mostrava una bellezza sfiancata dagli anni.

Narcissa si sedette accanto alla sorella.

«Vuole il mio Draco, ha deciso di portarmelo via» constatò stranamente calma, fissando le fiamme danzare.

Bellatrix rise, assumendo quel tono da pazza che tanto le piaceva.

«Dovresti esserne onor...»

«Risparmiami, Bella» la interruppe lei.

La strega rimase spiazzata, mai sua sorella aveva osato interromperla.

«Cosa dovrei risparmiarti?» chiese ironica.

«La continua farsa della tua vita, di cui il Signore Oscuro è protagonista» rispose, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

«Farsa?» rise lei.

«Si, farsa, Bellatrix»

«E cosa ti fa credere che la mia sia solo una recita, di grazia?»

«Ricordi quando eravamo piccole?» chiese di punto in bianco.

«E questo cosa c'entra?» domandò in risposta sinceramente confusa.

«Allora Andromeda era ancora a casa, ricordi? Fantasticavamo sui principi azzurri» rise senza allegria.

Sembrava stesse parlando da sola.

«Non capisco dove vuoi arrivare, Cissy» disse, quello era uno dei pochi momenti di lucidità che la sua mente malata gli concedeva da molto tempo.

«Ti saresti mai immaginata che saremmo finite così?»

«Così come?»

«Beh... io sono sposata con un uomo che si fa mettere i piedi in testa da una lurida serpe mezzosangue» disse pacata.

Lo schiaffo di Bellatrix non tardò ad arrivare.

«Cissy! Come osi? Sei forse impazzita?»

«Da quale pulpito!» esclamò Narcissa massaggiandosi la guancia.

«Almeno io non ho istinti suicidi»

La sorella la guardò stralunata.

«Ma tu sei già morta»

«Narcissa mi stai facendo preoccupare»

La minore delle sorelle Black scosse la testa.

«Sei morta, consumata dall'odio per l'amore»

La donna rimase in silenzio cercando di capire cosa volesse dire la sorella, apparentemente impazzita, con quelle parole.

«E io mi sentivo così impotente, vedevo la tua anima consumarsi e corrodersi, ma non potevo far nulla» fece un respiro profondo e poi continuò:

«Me ne sono accorta la prima volta quando sei tornata per le vacanze di Natale, era il tuo primo anno ad Hogwarts, tornasti a casa insieme a Sirius, che era stato assegnato a Grifondoro, e tutte le volte che lo guardavi... non so come spiegarlo, sembrava che i tuoi occhi piangessero senza farlo veramente»

Bellatrix si alzò di scatto dalla sedia, adirata.

«Cosa stai insinuando?» quasi urlò.

«Tu sei innamorata di Sirius»

La mano della donna partì di nuovo alla volta della guancia della sorella, ma venne interrotta dalla sua voce.

«Quella volta, quando il cappello ha pronunciato “Grifondoro”, sei morta un po' per la prima volta»

«Non sai quello che dici» mormorò, tornando a sedere.

«L'amavi e lo odiavi per questo, sai perché? Perché era tuo cugino e perché era un traditore del proprio sangue. Lo odiavi perché sapevi che non potevi amarlo»

«E allora perché l'avrei ucciso?» chiese Bellatrix tentando di assumere un tono ironico, che però non gli riuscì affatto.

«Perché era la tua ossessione, la tua debolezza. E i Black non possono permettersi debolezze. Quella notte al ministero sei morta del tutto»

Scese il silenzio, interrotto solo dallo scoppiettio del fuoco nel camino.

«Non ho mai avuto il coraggio di dirtelo prima, ma... credo sia una maledizione dei Black essere infelici»

La Mangiamorte restò in silenzio, come per assentire.

«Andromeda è stata l'unica che ne è uscita. Ed è probabilmente l'unica che perderà tutti gli affetti in questa guerra. Sirius ci ha provato, ne è uscito, ma non ha mai potuto farlo del tutto dato che la sua metà» e con un cenno del capo indicò la sorella «aveva messo radici, in quel mondo fatto di apparenze e contratti»

«Loro hanno rinunciato all'onore! Per cosa, poi? Per vivere in pace? Sciocchezze... in questo mondo non si può stare in pace. Loro sono le pecore nere della famiglia»

«Pecore nere?» ridacchiò Narcissa.

«Credo che loro siano le uniche pecore bianche della famiglia Black»

«Perché mi stai dicendo tutto questo solo adesso, Cissy?»

«Sento che questa è l'ultima occasione che ho di farlo, sento che le nostre insulse vite verranno separate presto»

Ancora una volta il silenzio scese nella stanza.

Poi la signora Malfoy si alzò e si diresse verso la porta.

«Ti volevo bene, Bella. Prima di tutto questo, quando io ancora potevo, ti volevo bene» disse uscendo e chiudendo la porta dietro di sé.

Rimasta sola Bellatrix Black non riuscì a trattenere una lacrima silenziosa.

«Ti voglio bene, Cissy» sussurrò nella stanza vuota.

 

 

 

The End

 

 

 

Kira.

   
 
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