Merry Christmas
Ero così
felice che fosse sabato! Finalmente era arrivato il giorno in cui
potevo svegliarmi tardi senza dovermi preoccupare della scuola.
Scesi in
cucina riposata come non mai e dopo aver fatto un'abbondante
colazione, che comprendeva frittelle al caramello e succo di frutta
alla pesca, più una sana dose di caffè, camminai
pimpante fino al
bagno, mi spogliai e infine mi immersi nella vasca.
Era così
rilassante restare lì immersa, senza preoccuparmi di andare
a scuola
o altro. Dopotutto mancavano due giorni alle vacanze di Natale ed io
ero ufficialmente in vacanza dalla settimana prima. Non avevo bisogno
di essere interrogata o altro, quindi me l'ero presa comoda,
cominciando a cercare i regali da fare.
Restai
immersa per una quarantina di minuti, fino a che non sentii il
campanello suonare; e siccome non c'era nessuno in casa,
poiché
Georgina era dalla sua famiglia e Bianca aveva passato la notte da
Mike, mi avvolsi il corpo con un misero asciugamano e ne misi uno in
testa e andai ad aprire.
< Ciao,
disturbo? > domandò Robert togliendosi gli occhiali
da sole e
sorridendomi.
<
Buongiorno! Sono appena uscita dalla vasca, ma stai tranquillo.
Prego, accomodati > risposi sorridendogli e lo lasciai entrare
<
a cosa devo questa visita? >
< Questa
sera parto per Londra per festeggiare con la mia famiglia il Natale.
Quindi voglio invitarti a pranzo prima di partire. Ti va? >
<
Eccome! Vado a vestirmi e torno, tu mettiti comodo e fai come se
fossi a casa tua >
< Vuoi
dire che posso fare quello che voglio? > domandò e
annuii <
allora voglio leggere il tuo diario segreto >
Risi.
< Mi
dispiace, ma io non tengo un diario segreto >
<
Ma…tutti lo tengono! >
< Ma io
non sono tutti. Se vuoi ho un diario con tutte le ricette dei dolci
>
< Nah,
lascia stare. Guarderò un po' di televisione >
Lo
accompagnai in sala e gli diedi il telecomando.
< Torno
subito > gli dissi e mi avviai per le scale.
< Vai
tranquilla. Oh, a proposito, hai delle belle gambe >
Mi fermai
di botto e mi riaffacciai alla sala, guardandolo stranita.
< Grazie
> risposi sorridendo e salii le scale, correndo in camera.
Aprii
l'armadio e tirai fuori i miei jeans preferiti, una maglietta a mezza
manica bianca e le All Star bianche, poi mi asciugai i capelli, mi
truccai e infine tornai di sotto.
< Lo
sapevi che Walt Disney prima di morire era stato in carcere? >
domandò Robert, mentre fissava il televisore.
< No >
< E che
nei suoi cartoni vi sono molti messaggi subliminali a sfondo
sessuale? >
< Sì >
< E che
lui… >
< Rob,
ti prego, basta > lo interruppi < sono cresciuta con i
suoi
cartoni, non smontarmelo come hanno già fatto in parecchi
>
< Okay,
scusa > ribatté, ridendo < sei molto carina
vestita così >
< Come
mai tutti questi complimenti? >
< Sto
cercando di farti imbarazzare > mi confessò alzandosi
in piedi e
guardandomi negli occhi.
<
Perché? >
< Perché
tu stessa mi hai detto che non ti imbarazzi difronte agli
apprezzamenti che i ragazzi ti fanno >
< No, ti
sbagli > lo corressi < non mi imbarazzo se a farmi i
complimenti sono i miei amici. Se tu fossi uno sconosciuto che tenta
di rimorchiarmi o se io fossi innamorata di te…in quel caso
sì, mi
sarei imbarazzata >
< Quindi
non mi resta che farti innamorare di me > sussurrò,
facendomi
appoggiare al muro e appoggiando i palmi delle sua mani all'altezza
delle me spalle.
< Certo,
sogna pure. Mi dispiace, ma sei troppo vecchio per me >
< E non
ti fa gola la mia popolarità? >
Alzai le
spalle.
< Per
niente >
<
Michelle Waldorf, sei davvero speciale >
< Lo so
> risposi, ridendo < allora? Dove vogliamo andare?
>
Mi liberò
dalla mia “prigionia” e indossò ancora
una volta gli occhiali da
sole.
< Ti
voglio portare al Madame Butterfly >
< Ma sei
matto? >
< No,
perché? >
< È un
ristorante troppo caro! >
< E
quindi? Sei mia amica e posso portarti dove voglio. Non importa dei
soldi >
< Beh, a
me sì! >
Inarcò un
sopracciglio.
< Non ti
facevo così venale >
< Robert
> lo richiamai, seria < non voglio che tu spenda un sacco
di
soldi per portarmi fuori. Piuttosto mi va bene se ne spendi tanti per
i miei regali > aggiunsi, ridendo.
< Va
bene, allora dove vuoi mangiare? >
< Voglio
andare da Burger King >
< Come
vuoi tu >
Gli sorrisi
e presi la giacca e la borsa, poi uscimmo da casa. Ci incamminammo
verso la macchina e come sempre mi aprì la portiera.
Presa
com'ero in questi ultimi giorni, mi ero dimenticata di scrivergli un
biglietto nel regalo di Natale. Va beh, glielo avei anche dato
senza…
< Cazzo!
> urlai, sgranando gli occhi e portandomi in avanti con il busto
e
Robert, nel sentire il mio urlo, inchiodò di botto,
rischiando di
farci tamponare dalla macchina dietro.
< Cosa
succede? Stai bene? >
<
Dobbiamo tornare subito a casa! >
< Cosa è
successo? > domandò preoccupato.
<
Sbrigati, fai marcia indietro >
Guardò che
non venissero altre macchine e poi fece un'inversione a U, guidando
fino a casa. Okay, se gli avessi detto che avevo semplicemente
dimenticato il suo regalo sul mio comodino, probabilmente mi avrebbe
ucciso. Anzi, sicuramente.
Rientrai in
casa e sfrecciai in camera, inciampando un sacco di volte negli
scalini e cadendo una volta salite le scale. Mannaggia a chi le aveva
inventate. Non potevano dotare tutte le case di scale mobili o di
ascensori?
Mi
massaggiai il ginocchio e zoppicai fino al comodino, presi il regalo,
lo infilai nella borsa e uscii di casa.
< Cosa
era successo? > domandò non appena rientrai in
macchina.
< Avevo
dimenticato il fornello acceso. Fortunatamente era a fiamma bassa e
non ci sono state conseguenze spiacevoli > mentii, sorridendogli.
Rise.
< Come
si fa a dimenticarsi il fornello acceso? >
< Eh,
chi lo sa > ribattei, fingendomi imbarazzata.
< Senti,
come mai zoppichi? > chiese, indicando il ginocchio.
< Sono
inciampata >
Rise.
< Anche
difronte alle difficoltà, tu continui a rimanere la solita
sbadata,
eh? >
Lo guardai,
sgranando gli occhi. Come poteva dirmi una cosa del genere?
Incrociai
le braccia, imbronciandomi.
< Sei
uno stupido >
< E tu
una bambina > ribatté, mettendo la freccia ed
entrando nel
parcheggio < ti sei offesa? > domandò, dal
momento che non gli
avevo risposto.
Trattenni
un sorrisino e scesi dalla macchina.
< Sì >
E in quel
momento fece una cosa del tutto inaspettata: mi afferrò per
un
braccio e mi fece voltare, stringendomi a lui. Mi accarezzò
una
guancia e trovai le nostre fronti a contatto l'una con l'altra.
< Scusa,
Mitchie, stavo scherzando. Non era mia intenzione offenderti >
alitò e il suo respiro mi arrivò fino al collo.
Incrociai
il suo sguardo, in quel momento talmente tanto profondo da aver quasi
paura di annegare nell'azzurro dei suoi occhi, talmente tanto
profondo da smettere di respirare e da avvampare. Che cosa mi stava
succedendo?
Mi
allontanai immediatamente da lui.
< Stavo
scherzando. Non mi sono offesa veramente >
Entrammo
dentro al locale e per un momento mi spaventai, temendo che Robert si
fosse dimenticato di indossare un travestimento. Mi voltai a
guardarlo, sospirando sollevata e allo stesso tempo divertita, quando
vidi la barba finta che si era messo, con tanto di berretto dell'NBA.
Gli feci
prendere posto e poi andai al banco per prendere le ordinazioni.
<
Benvenuta da Burger King, cosa vuole ordinare? >
domandò la
commessa.
< Prendo
due menù baby, entrambi con i toast. Poi un panino al
formaggio,
l'altro al bacon e due patatine grandi >
< E da
bere? >
< Due
birre >
<
Arrivano subito > rispose sorridendo e poco dopo mi porse il
vassoio. < Sono quindici dollari e cinquanta >
Presi in
mano i soldi che mi aveva dato Robert e pagai, per poi andare a
sedermi al tavolo.
< Hai
preso tutto? >
< Sì,
mi sono fatta dare anche le patatine grandi >
< Sei un
mito, grazie. Non hai idea di quanta fame abbia >
Risi.
<
Immagino quanto me >
Cominciammo
a mangiare, chiacchierando del più e del meno e mi
raccontò un
sacco di aneddoti che non aveva mai rivelato in televisione ed io
feci lo stesso.
Dopo pranzo
ci decidemmo ad aprire le sorprese del menù baby: tra i
regali, per
le ragazze, c'era la possibilità di avere un braccialetto,
un
anello, oppure una coroncina, tutto di Hello Kitty. Per i ragazzi,
invece, un classico yo-yo.
< Ti
prego, fai che trovi il braccialetto, ti prego, ti prego, ti prego
>
sussurrai, divertendomi a comportarmi come quando ero piccola <
no! > esclamai, arricciando il labbro inferiore.
< Beh, è
bello anche l'anello > ribatté Robert.
< Sì,
ma un braccialetto è pur sempre un braccialetto >
< Se non
mi piace il mio yo-yo facciamo a cambio, va bene? >
Risi.
< Sì! >
Impaziente
attesi che Robert aprisse il suo regalo.
< Non ci
credo! > esclamò, facendo voltare la famiglia accanto
al nostro
tavolo.
<
Abbassa la voce! > lo ripresi, imbarazzata.
< Si
sono sbagliati a darti il regalo, mi hanno dato la coroncina di Hello
Kitty! >
E in quel
momento scoppiai a ridere, aiutata dalla faccia sbigottita di Robert.
< Vuoi
che torni indietro a chiederle di darmi un altro gioco? >
< No, fa
lo stesso > rispose e indossò la coroncina sulla
visiera del
berretto.
< Sei
molto sexy >
< Lo so,
mi da un sacco di fascino! > ribatté, imitando la
voce da
ragazza, cosa che mi fece ridere ancora di più.
<
Vogliamo andare? > domandai mentre mi asciugavo una lacrima.
< Certo,
Mitchie >
Portammo i
vassoi a svuotare, li appoggiammo sul bidone e poi ci incamminammo
verso la macchina.
< Ora
che si fa? >
< Io
dovrei andare a preparare la valigia >
Lo guardai,
delusa.
< Oh,
certo. E a che ora hai il volo? >
< Alle
otto >
< Sono
già le due, è meglio tornare a casa allora
>
< Ma se
ti va puoi venire a farmi compagnia mentre faccio la valigia >
< Sì,
volentieri > risposi sorridendo.
< Posso
farti una domanda? > chiesi una volta entrata in casa.
< Certo
> disse, prendendomi la giacca e appendendola sull'attaccapanni.
< Grazie
> dissi sorridendogli < ma che fine ha fatto il tuo
scimmione?
>
< L'ho
licenziato dopo che l'ho beccato a drogarsi > rispose, facendo
cenno di seguirlo in sala.
< Cosa?
> chiesi sconvolta.
< Ora è
in un centro di disintossicazione >
< E
l'hai denunciato? >
< No. Ma
gli ho detto che l'avrei fatto se non fosse andato a disintossicarsi.
E lui mi ha dato retta. Morale della favola: sono senza guardia del
corpo > ribatté, accendendosi una sigaretta <
davvero, io non
capisco cosa ci sia di bello nel drogarsi. Lo trovo vergognoso. Ti
sputtani un sacco di soldi per cosa, poi? Per morire >
< E non
credi che la sigaretta sia una cosa simile? > domandai,
leggermente alterata.
< Certo,
ma sicuramente non è così dannosa come drogarsi
>
< E come
farai? Senza guardia del corpo, intendo > chiesi per cambiare
discorso.
< Ne
assumerò un'altra non appena tornerò a Los
Angeles. Voglio godermi
una vacanza in tranquillità, stare con la mia famiglia e
incontrare
i miei amici… >
< Sembra
divertente >
< Sì,
lo è. Specialmente se non vedi la tua famiglia da un sacco
di tempo
>
Sorrisi,
intenerita dalla sua risposta. Era bello vedere che era così
legato
alla sua famiglia, che amava stare con loro. Avrei dato qualunque
cosa pur di essere al suo posto.
< A cosa
pensi? > domandò d'un tratto.
Scossi il
capo, sorridendo.
< A
niente di preciso, davvero >
<
Aspettami qui > mi ordinò e corse fuori dalla stanza
e, a
giudicare dal rumore che faceva, stava salendo le scale.
Aprii la
borsa e presi il regalo di Robert: gli avevo regalato il primo CD,
introvabile, dei Kings of Leon. Avevo letto in un'intervista che era
una delle sue band preferite e che purtroppo non era ancora riuscito
a comprare i loro vecchi album; così una sera, invece che
studiare
trigonometria, mi ero messa a cercare un sito dove potessero vendere
il CD, riuscendo a comprarlo su E-bay a cinquanta dollari.
<
Pattinson, ti sei perso? > domandai ridendo, notando la sua
assenza prolungata.
Non sentii
alcuna risposta, così mi alzai dal divano e salii le scale
per
dirigermi in camera sua. Sfortuna volle che lui era al telefono e
ascoltai gli ultimi minuti della conversazione.
< Mi
dispiace, Kristen, ma ho l'aereo alle otto, quindi non riusciamo a
vederci…Cosa?…No, ora non puoi. C'è
qui Michelle e…oh,
andiamo, lo sai che è solo una mia amica. E poi ti ricordo
che
andiamo solo a letto insieme, non è una cosa ufficiale la
nostra…non
provare ad incolparmi, sei stata tu la prima a dire che volevi che
fosse una cosa così, quindi io sono libero di vedermi con
chi mi
pare e piace…va bene, basta, non ho voglia di litigare. Ci
vediamo
quando torno. Buon Natale >
Okay,
mannaggia a me e alla mia curiosità! Perché avevo
deciso salire di
sopra per sapere che fine avesse fatto? E per cosa poi? Per farmi
umiliare così?
Strinsi il
pugno talmente tanto forte da sentire le unghie perforarmi la mano.
Sanguinavo? Non sanguinavo? Non mi importava. Il dolore che provavo
dentro era ancora più grande. Com'era possibile che mi
stessi
innamorando dell'ultima persona di cui volevo innamorarmi? Cosa avevo
combinato per essere stata così sfortunata? Io volevo bene a
Robert,
ma non volevo innamorarmi di lui. In quel momento avevo bisogno di un
amico, ma non di un fidanzato. Jenny aveva ragione, non ero io a
cercare i problemi, erano loro a trovare me.
Senza fare
troppo rumore feci dietrofront per tornare di sotto, dargli il mio
regalo e poi sparire lontano da lui, ma come sempre la sfortuna mi
attendeva dietro l'angolo, tant'è vero che inciampai sui
miei stessi
piedi e caddi per terra, sbattendo il gomito.
< Merda!
> sussurrai a denti stretti.
<
Mitchie, sei tu? > sentii domandare da Robert <
ehm…cosa ci
fai lì a terra? > chiese con un mezzo sorriso.
<
Io…sono inciampata > risposi passandomi una mano tra
i capelli.
Mi misi a sedere per terra mi alzai in piedi, ignorando la mano che
Robert mi stava porgendo.
< Che
cosa ci facevi qui di sopra? >
< Non ti
ho più sentito arrivare e volevo venire a vedere che fine
avessi
fatto >
Alzai gli
occhi e nell'esatto momento in cui vidi che anche lui mi stava
guardando, abbassai lo sguardo.
< Senti,
Mitchie, io… >
<
Tranquillo, Robert > ribattei, interrompendolo < tieni,
Buon
Natale > gli dissi prendendo da terra il pacchetto e
porgendoglielo < fai buon viaggio >
Mi
allontanai e scesi di corsa le scale. Odiavo quello che mi stava
accadendo. Odiavo sentirmi gelosa, odiavo stare male per lui e
soprattutto odiavo Kristen Stewart, anche se a dir la verità
non mi
era mai andata a genio. Ma odiavo il fatto che la invidiassi.
< No,
aspetta un momento! > esclamò, bloccandomi per il
polso <
Michelle, che ti prende? Ho fatto qualcosa di male? >
< No, ma
credo sia meglio che ora torni a casa. Si è fatto tardi e
credo che
tu debba finire la valigia >
Sospirò.
< Sì,
penso che tu abbia ragione >
Presi la
giacca ed aprii la porta.
< Chiama
Kristen >
Lo guardai
negli occhi e gli sorrisi. Lui era innamorato di lei e volevo che
fosse felice. E se questo voleva dire che Michelle Waldorf doveva
solo essergli amica…beh, così sarebbe stato.
Rientrai in
casa e mi lasciai andare un lungo, lunghissimo sospiro.
Perché
doveva essere tutto così maledettamente difficile?
< Perché
adori incasinarti la vita > sussurrai, dandomi una risposta.
Andai in
cucina e tirai fuori dal frigorifero gli avanzi del cibo greco della
sera prima con l'intenzione di mangiarli, ma l'odoraccio che
proveniva dai contenitori mi convinse a buttarli nel bidone;
così
afferrai il telefono e telefonai alla pizzeria d'asporto vicino casa,
ordinando una pizza ai quattro formaggi. Odiavo quel tipo di pizza,
ma ero talmente tanto triste, imbarazzata e allo stesso tempo
arrabbiata che la ordinai senza pensarci troppo. Oh, sì,
inutile
dire che ero anche masochista.
E dopo
venti minuti il porta-pizza me la consegnò, nonostante non
fossero
nemmeno le sette di sera. Nell'aprire la porta vidi Kristen Stewart e
Robert uscire da casa sua.
Sgranai gli
occhi e pagai velocemente il ragazzo, cercando di non farmi notare da
Robert, ma ovviamente non fu così.
<
Michelle! > esclamò, correndo sotto la mia veranda.
< Ecco
il resto, buona serata >
< Grazie
> risposi sorridendo al porta-pizza e poi tornai a guardare
Robert
< sei in partenza? Ma non saresti dovuto andare prima per fare
il
check-in? >
< Già.
Infatti sono in completo ritardo. Mi sa che andrò in
aeroporto e
aspetterò il prossimo volo, se per quello delle otto non mi
accettano più. Ma volevo sapere se tra di noi era successo
qualcosa
>
Mi
irrigidii e probabilmente impallidii come uno straccio.
< Ch…che
vuoi dire? > balbettai.
< Beh,
vedi…mi sei sembrata un po' strana prima >
< Ah. Ma
no, non è successo niente. Stai tranquillo > mentii
sorridendo.
< Bene.
Ecco, te ne sei andata e non mi hai dato modo di dartelo >
ribatté, consegnandomi un pacchetto verde < buon
Natale >
< Anche
a te. Fai buon viaggio >
Entrai in
casa e portai la pizza in cucina, ma non appena tolsi il coperchio mi
pentii di ciò che avevo preso. Avevo comunque troppa fame
per
lamentarmi, così la mangiai.
Dopo aver
finito la pizza mi incamminai fino all'albero di Natale per
appoggiarvici sotto il regalo, con l'intento di aprirlo a Natale. Ma
io e il tradizionalismo non siamo mai stati molto amici, senza
contare che sono sempre stata una gran curiosona, perciò mi
sedetti
sul divano e scartai il regalo: dentro una scatola color oro c'era un
libro con tutte le opere teatrali di Shakespeare.
Sorrisi e
aprii la prima pagina, trovando una dedica di Robert.
“Così
finalmente imparerai ad amare la letteratura classica. Merry
Christmas, Mitchie. Con affetto, Rob.”
< Scemo
> sussurrai con un sorriso stampato in faccia e riposi il libro
nella scatola, appoggiandola sotto l'albero.
Oh, oh, oh,
sono di nuovo qua!
Ebbene,
ecco di nuovo un nuovo capitolo, con i miei sclero a fondo pagina. Ho
indugiato parecchio a postarlo a dire la verità. Non mi
convince per
niente. Forse perché nel capitolo prima Robert comincia a
provare
qualcosa che Michelle e in questo lei scopre di essere innamorata di
lui. Non mi piace che sia passato un solo capitolo, nonostante siano
passati mesi. Bah. Avevo anche pensato di cestinarlo, ma non mi erano
venute in testa idee migliori. Spero possiate perdonarmi, anyway.
Il fine
settimana è stato uno schifo, mi sono arrabbiata con mio
padre
perché mi sono sentita presa per il culo, ma poi ci ho
passato
sopra.
E ieri
parlando con un mio amico ho scoperto che lui a Natale andrà
agli
open-day delle università a Londra. Io l'ho buttata
lì a mia madre
e lei mi ha risposto che se voglio andare, lei di certo non mi
fermerà e che non è nemmeno contraria. Ma che
così facendo si fa
violenza xD Quando la adoro *___* Davvero, io ero convinta che non
volesse mandarmi a studiare fuori, e invece…
Ebbene,
basta sproloqui mentali inutili! Mancano esattamente 14 giorni
all'inizio della scuola e io sono INDIETRISSIMO con i compiti! Ma
prendiamoci tutto in pollege xD
Ringrazio
chi ha letto, chi ha inserito la storia tra i preferiti, le seguite e
chi ha commentato. I love you so much ♥
Visto che
ho finito di scrivere la storia, da sabato 18 prenderò a
postare
settimanalmente. Oh, mi sembra di essere tornata indietro nel tempo
xD
Un bacione,
Giulls
Railen,
santa donna, mia amata…non immagini nemmeno quanto mi fai
felice
quando so che apprezzi ciò che scrivo ♥ Un
semplice grazie non
basta. GRATZIA ci sta meglio xD
SweetCherry,
se sei contenta che Robert si stia schiarendo le idee, immagino che
anche questo capitolo ti abbia soddisfatta :) Io adoro Michelle,
penso sia uno dei migliori personaggi che abbia mai inventato!
angiiie,
il capitolo scorso è di parte. Bisogna che cambi il nome xD
Tu li
hai letti praticamente tutti i capitoli, smettila di vantarti xD Ti
voglio bene anche io, non immagini quanto ♥
Jodie,
se tu dici di vergognarti così tanto io poi comincio a darmi
delle
arie…e non è un bene xD Non hai letto prima, ma
tanto hai
rimediato ora, quindi non c'è da vergognarsi. E poi ora sai
che
aggiornerò ogni sabato, quindi sei a posto :P Spero ti sia
piaciuto
questo capitolo, un bacio!
Sognatrice85,
tu mi hai appena definita meravigliosa??? E tu allora, cosa sei? Sono
così contenta di essere riuscita a trasmettere quella
sensazione di
libertà tramite le mie parole. Davvero. Grazie tesoro
♥ Ti voglio
bene anche io :)
doddola93,
tu non immagini la mia faccia quando ho letto la tua recensione. Tu
non hai idea di quanto mi manchi. Ma comunque ti strozzo! Che fine
hanno fatto tutti i tuoi capolavori? Li hai cancellati? MA SEI
MATTA?!?!?!? Mitchie è la tua buddha, così come
tu lo sei per me.
Stop. non lo so perche`, ma questa storia fa davvero bene,
hus.
nel senso che fa bene leggerla.
e qui partì il luccichio negli occhi. Quanto sei buona con
me? Ti
adoro immensamente e non vedo l'ora di risentirti.
valentina_black_cullen,
mi spiace averti spezzato il cuore, ma…davvero, se adori
Kristen
non so quanto ti convenga continuare a leggere,
perché…beh, sarà
un po' cattivella con Michelle. La mia Michelle è brava, tu
sei una
depravata! Ma ti voglio bene anche per questo ♥