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Autore: Kagome008    24/10/2005    3 recensioni
Quando si spengono le luci ed il riflettore si punta solo su di me, mi sento percorrere da una scossa di adrenalina. Il mio corpo si incomincia a muovere quasi autonomamente, mentre la musica parte. Un passo. Un altro. Tutti guardano solo me. Il ritmo mi entra dentro e mi scuote…solo in quel istante mi sento veramente libera. Esisto solo io…io e la mia musica. Mi sembra di volare… Solo così mi sento davvero bene…nulla mi dà una sensazione simile… …nulla…a parte l’amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ben ritrovati ragazzi, come va?
Questa dannatissima scuola mi tiene impegnatissima ed il tempo per scrivere mi si è davvero ridotto all’osso, ma a tirarmi su di morale c’è il fatto che il 30 Ottobre e il 1 Novembre me ne andrò al Lucca Comics, che bello, non vedo l’ora!
Chi di voi ci viene? Mi raccomando, se mi incrociate, ammesso che riusciate a riconoscermi, e su questo non ne dubito, non fate i cattivi e lasciate a casa i strumenti da tortura ^^
Eccovi qui il penultimo o terzultimo capitolo, devo ancora prendere bene le misure^^

CAPITOLO 27
LA COPPIA DI UN INCUBO

Pling! ( effetto sonoro da oscar! )
Le gocce di gelida acqua cadevano lente, una dopo l’altra, nel piccolo lavandino di marmo bianco.
Pling!
Il neon a parete, appena sopra lo specchio davanti al lavandino, faceva riflettere le gemme di acqua raccolte nel lavabo come tanti piccoli diamanti, mentre la luce ad intermittenza andava e veniva gracchiando, e Kagome, dopo essersi accuratamente lavata il viso, se lo asciugava con un morbido asciugamano.
Aveva le guance lievemente arrossate per il breve contatto con l’acqua gelida, ma il suo volto sembrava sereno e rilassato, mentre si rifletteva allo specchio e si scrutava nel profondo dei suoi stessi occhi.
-< Coraggio Kagome, ci siamo! > si disse, battendosi decisa le mani sul volto per svegliarsi del tutto ed infondersi coraggio -< Ora tocca a te! Fai vedere a Kikio di cosa sei capace! >
Rimase immobile a fissarsi ancora per qualche istante, stupendosi quasi lei stessa della tranquillità con cui stava per affrontare l’imminente sfida.
Di certo era un po’ agitata ed impazziente,ma la determinazione sembrava aver preso il sopravvento sulla paura e nulla sembrava spaventarla, sebbene un brutto presentimento, forse causato dalle mezze minacce che Kikio le aveva borbottato il giorno precedente, non la rasserenavano proprio del tutto.
Ma in fondo, cosa sarebbe potuto accadere?
L’esito della gara dipendeva unicamente da lei e dalla sua esibizione: lei era carica, determinata e concentrata, ed il balletto era stato provato e riprovato all’infinito, sistemato e corretto un sacco di volte… insomma, perfetto.
Sistemandosi una ciocca di capelli corvini che le ricadeva sulla fronte dall’alta coda di cavallo, controllò che il suo costume fosse in ordine: portava una gonna pantalone nera, che quando compieva giravolte su se stessa si alzava come animata dal vento, sopra poi aveva un top nero, mezzo coperto da una camicetta bianca a maniche a tre quarti. Al collo teneva sempre il ciondolo con la perla delle shikon che Inuyasha le aveva regalato, ed, a completare il tutto, portava un paio di guanti neri senza dita su ambe le mani.
- si ripetè, uscendo dal bagno ed incamminandosi lungo il corridoio che conduceva alla palestra.
Le esibizioni individuali erano cominciate già da un po’, ora erano circa verso la decima posizione, ed il pubblico sembrava molto più numeroso rispetto al giorno precedente, forse perché tra gli spalti c’erano le compagne di squadra delle ragazze impegnate nella gara individuale a fare il tifo e, Kagome notò, uscendo dalla piccola porta di servizio in palestra, nella tribuna d’onore c’erano i talent scout delle più prestigiose università del paese, non che osservatori stranieri e manager dello spettacolo.
Senza fare alcun rumore si sedette accanto alla parete, in un angolo indisturbato della palestra, dove le altre ragazze che ancora dovevano esibirsi attendevano il proprio turno.
-< Sai a che numero siamo? > domandò Kagome, alla ragazza sedutale affianco.
-< Ora dovrebbe toccare alla dodicesima! > rispose quella in un sorriso tirato -< Tu che numero sei? >
-< Io sono l’ultima! > rispose Kagome cortesemente.
-< Capisco… il mio turno e tra due esibizioni e sono un po’ testa! >
-< Vedrai che… >
-< Ed ora è il turno della dodicesima ballerina, la signorina Kikio Higurashi, della prefettura di Osaka! > ad interrompere il discorso di Kagome era stata la voce del presentatore che, annunciando il turno della dodicesima ballerina, aveva, allo stesso tempo, annunciato il turno dell’acerrima rivale di Kagome.
Mentre le luci si abbassavano per creare la giusta atmosfera sulla pedana, Kikio faceva il suo ingresso e Kagome non si perdeva un solo movimento della sua quasi sorella, come a scrutarla e a cercare di capire i pensieri della ragazza.
-“ Ed ora vediamo di cosa sei capace Kikio! ” pensò seria Kagome, senza togliere gli occhi di dosso alla sorella.
Kikio, vestita con un lungo vestito intero nero, fatto di ampie tasche ai lati delle cosce e sulle braccia che facevano intravedere la pelle, di distese a terra, mentre la musica incominciava lentamente a creare una magica atmosfera.
-“ Quella posa… è molto simile alla mia! ” pensò Kagome, notando la posizione di partenza della nemica.

“ No sleep
No sleep until I'm done with finding the answer ”

Kikio incominciò a muovere lentamente le braccia, seguendo le dolci parole della canzone.

“ Won't stop
Won't stop before I find the cure for this cancer “

-“ Che cosa? ” pensò confusa Kagome, alzandosi di scatto in piedi –“ Questa… questa è la mia canzone! ”

“Sometimes I feel like going down, I'm so disconnected
Somehow I know that I am haunted to be wanted “

Kikio incominciava ora a ballare, sotto lo sguardo esterrefatto di Kagome.
Non solo quella era la canzone del suo balletto, ma i movimenti, i gesti, i singoli cenni della testa e movimenti fluidi delle braccia, erano identici a quelli che lei aveva ricreato nel suo balletto.

“I've been walking, I've been waiting
In the shadows for my time
I've been searching, I've been living
For tomorrows all my life”

La musica era ora forte e decisa e Kikio ballava spedita e agile, girando su se stessa in vorticose trottole. Kagome era ancora intontita… dentro di lei sembrava essersi bloccato qualcosa.
-< Che cosa sta succedendo? > bisbigliò, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.
Kikio stava ballando il suo balletto, la sua creazione, il lavoro di pomeriggi passati a provare e riprovare, e lo stava facendo nel modo sbagliato…
Ci metteva quasi rabbia in quei movimenti, in quei gesti che sarebbero invece dovuti apparire si decisi, ma allo stesso tempo quasi delicatamente surreali.
Il balletto andava avanti ed ora Kagome era più che certa che quello che si trovava davanti era la copia del suo balletto originale, ma ciò che era peggio, era che agli occhi del pubblico e dei giudici quella che avrebbe copiato sarebbe stata lei… lei perché era l’ultima ad esibirsi.
D’un tratto, mentre i suoi occhi ormai colmi di lacrime non perdevano un solo movimento di Kikio, quasi stregati da quella maledizione, una presa al polso la fece voltare.
-< Non la guardare! > le sussurrò Inuyasha, attirandola a se ed abbracciandola.
-< Inu… > disse Kagome in un filo di voce, mentre il suo volto, nascosto nel petto e tra le braccia dell’hanyou, respirava a grandi tratti il profumo del ragazzo -< Quello… quello è il mio balletto! >
-< Lo so… > le rispose Inuyasha, mentre la musica si stava ormai quasi per spegnere, giungendo cosi al termine dell’esibizione di Kikio.
-< Ora… cosa faccio? > mugugnò Kagome, mentre l’hanyou distaccava un po’ la ragazza da lui per guardarla negli occhi.
-< Vieni con me! > le disse in un sorriso Inuyasha, prendendola per una mano e trascinandola fuori dalla palestra.
La musica si spense e Kagome si voltò a guardare gli ultimi passi della sorellastra… quei passi che erano stati suoi e che lei le aveva rubato, le aveva portato via così come aveva cercato di fare con Inuyasha.
Il pubblico esplose in un applauso unito e concitato, mentre la porta di servizio si chiuse e una piccola lacrima scivolava silenziosa sulla guancia di una ragazza che si era vista in quel istante, con il propagarsi di quella musica, sgretolarsi il suo sogno.
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-< Kagome! > urlò Sango, precipitandosi dall’amica che usciva in quel istante dalla palestra e si sedeva sconsolata, sotto lo sguardo di Inuyasha che le era accanto, sul freddo pavimento del corridoio -< Kagome… io… >
-< Hai visto Sango? > chiese Kagome, alzando lievemente lo sguardo verso l’amica, sorridendo forzatamente -< Alla fine tanta segretezza durante gli allenamenti non è servita a nulla! >
-< Ma… com’è stato possibile? > chiese Miroku, che era sopraggiunto assieme a Sango -< Quel esibizione era…era uguale identica al tuo balletto! >
-< Cosa importa ora? > continuò Kagome -< Ormai per me è finita! >
-< Kagome… mi dispiace tanto! > le disse dispiaciuta Sango, inginocchiandosi diffronte all’amica ed abbracciandola.
-< Ho sottovalutato mia sorella... ho sbagliato! > disse Kagome, trattenendo a stento le lacrime -< Ora… devo andare a ritirarmi! >
-< Cosa?> chiese perplesso Inuyasha.
-< Che altro posso fare? > chiese Kagome, alzandosi decisa in piedi -< La mia esibizione sarà uguale identica a quella di Kikio e sarò squalificata, questo è poco ma sicuro! Preferisco ritirarmi piuttosto che fare una magra figura davanti a tutte quelle persone! >
-< E lascerai la vittoria così a Kikio? > le chiese serio l’hanyou.
-< Che altro posso fare? > chiese Kagome -< Mettere su una canzone a caso ed improvvisare? >
-< Perché no? > le rispose Inuyasha.
-< Cosa? > urlò la ragazza dai capelli corvini -< Non è mica così semplice sai! Quel balletto l’ho provato per settimane, come puoi pensare che io riesca a salire su quella pedana ed improvvisare così alla cieca! >
-< Quella volta al teatro ci sei riuscita! > le disse Inuyasha.
-< Era un po’ diverso… >
-< Ed allora che farai? Lascerai la vittoria a Kikio senza nemmeno tentare un qualcosa? > le disse serio l’hanyou.
-< Io… non è così semplice Inuyasha !> rispose Kagome -< Quella volta a teatro era diverso… c’eravamo solo io e te,senza altre diecimila persone a guardarmi! >
-< Ed allora pensa che ci sia solo io a guardarti! > le disse con voce dolce, accarezzandole una guancia -< Balla per me e fregatene degli altri! >
-< Scusatemi ragazzi, chi di voi è Kagome Higurashi? > chiese d’un tratto una signora sbucata magicamente dal nulla, avvicinandosi al gruppo.
-< Io… > disse Kagome, facendosi avanti.
-< Tra poco tocca a te, sei pronta? > disse quella, controllando l’elenco sulla sua cartellina. Kagome si voltò a guardare Inuyasha e i suoi amici.
Poteva andare peggio di così?
Ora, cosa aveva da perdere?
-< Si! > rispose in un sorriso Kagome -< Sono prontissima! >

Continua capitolo 28…

^^ che ve ne pare amici? Fa tanta pena?
Manca pochino pochino alla fine, come sono triste…
Aspettate con ansia il prossimo capitolo! Baci! Kaggy
  
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