Ebbene carissime siamo arrivate alla fine di
questo lungo viaggio che avete fatto insieme a me. Vi prego di mettere le
cinture di sicurezza perché so, con certezza, che ci saranno turbolenze…ma non voglio anticipare nulla. Godetevi
questa lettura!!!!
Capitolo nono: Inevitabile
amarti…
Da quando Linda ci aveva portati a quel bar
le cose tra me e Stelle sono andate di male in peggio.
Non che non me l’aspettassi.
Nel momento stesso in cui avevo detto quelle
poche frasi a Linda ero ben cosciente di star mentendo non solo a loro ma anche
a me stesso.
Non volevo che Stella pensasse di avermi
ancora ai suoi piedi per poter giocare con me come se fossi il suo giocattolino personale. Perché era quello che stava
facendo con me.
Aveva detto di amarmi ma
con molta facilità mi aveva messo da parte…
Per questo mi era difficile credere a quella
sua dichiarazione. Per questo mi era difficile credere a Melinda
quando mi diceva che Stella sembrava gelosa di lei…
Non potevo permetterle di divertirsi con me.
Io avevo una dignità e anche un
orgoglio.
Non dico di avere un cuore
, perché ormai ne dubito.
Per fortuna vicino a me c’è
Melinda che con un solo sorriso mi fa dimenticare tutto quanto. Anche se solo
per qualche momento.
Si, perché purtroppo non c’era
stato giorno in cui Stella non si fosse impossessata dei miei pensieri.
Non riesco proprio a dimenticarla. A
lasciarla andare completamente.
Neppure nei miei sogni sono libero da questa
agonia.
Se non sono impazzito devo ringraziare solo
Melinda.
Quella ragazzina mi aveva completamente
conquistato con la sua timidezza e dolcezza.
Credo di vedere in lei la sorellina che avrei
sempre voluto avere.
Melinda è una bella ragazza non c’è
dubbio su questo ma non è la ragazza per me.
Perché anche se cercavo
di nasconderlo sotto un cumulo di rabbia e dolore per me l’unica ragazza
che sarebbe sempre riuscita a farmi perdere completamente la testa sarebbe
stata solamente Lei, Stella.
La mia Stella.
Per fortuna il tempo passa. I giorni, le
settimane, i mesi.
Siamo a già a maggio e tutti sono in
fibrillazione per la festa di fine anno.
Il Gran Ballo. L’ultimo ballo per le
quinte del nostro liceo.
Dopodiché avremmo dovuto affrontare la
maturità.
Stella è una delle organizzatrici di
questa ridicola festa, e ancora adesso mi chiedo perché si sia offerta
volontaria.
Non lascerà mai di stupirmi. So che
ormai dovrei farci l’abitudine e non sbalordirmi più ma con lei
è impossibile.
Credevo che lei odiasse questo tipo di feste
e invece era risultata essere un vero portento a
organizzare questo tipo di celebrazioni.
All’inizio credevo di poter sfuggire a
questo Gran Ballo
Ma…
Si, c’è sempre un ma. Melinda
con molta nonchalance mi aveva chiesto se sarei
andato al ballo con qualcuno di speciale.
Non c’è bisogno che vi dica che le guance le stavano andando a fuoco. Io
istintivamente le risposi di si sorridendole. Vidi nel
suo viso in quel medesimo istante una certa delusione per cui
mi affrettai ad aggiungere che era la mia stupenda compagna di banco la mia
dama.
Ed ecco come sono finito a dover andare a questo Gran Gala.
Quella sera sarei dovuto andare a prendere
Melinda a casa sua, che tanto lontana non era…visto e considerato che
abitava proprio di fianco a me…
Comincio a prepararmi. Lo smoking non
è nero ma bianco. La camicia non è bianca ma azzurra. Avevo
sempre immaginato che al ballo ci sarei andato insieme a Linda e che insieme
saremmo diventati il principe e la principessa della serata…ma a volte gli imprevisti capitano.
Mi chiedo con chi ci sarebbe andata Linda a
quella festa…non avevo avuto l’opportunità di chiederglielo.
E chissà chi sarebbe stato
l’accompagnatore di Stella…forse Giorgio?
Forse è meglio se mi faccio una bella
doccia fredda, magari cosi la smetto di fare pensieri poco corretti nei
confronti del mio amico.
Mezz’ora dopo finalmente mi sento come
nuovo, almeno esteriormente, ma non si possono mica fare miracoli, no?
Mi cambio senza neanche molta fretta. Non
è che impazzisca all’idea di vedere Stella con un altro.
Metto le scarpe che Linda aveva comprato per
me tempo fa apposta per l’occasione…forse non era il caso di indossarle ma il fatto è che non ne avevo altre che
fossero adeguate alla situazione.
Finalmente esco da casa mia dopo aver
salutato i miei genitori che stanno per cenare.
In mano ho una rosa rossa per la mia
sorellina che io aspetto fuori dalla porta di casa sua
dopo aver suonato il campanello.
Quando vedo la porta aprirsi sono pronto a
fare uno di quei sorrisi smaglianti che, io lo so, hanno un certo effetto sulle
ragazze che mi guardano. Ma questa volta il mio sorriso si perde perché
si spalanca letteralmente alla vista di una ragazza che in quel momento non
riesco a riconoscere.
-Me-Melinda?
Lei sorride probabilmente soddisfatta
dell’impressione suscitata.
Le porgo i fiori ancora un po’stupito
dell’immagine che ho davanti.
Finalmente arriviamo al locale che si
distingue subito dal chiasso che proviene dal suo interno e dalla folla di
maturandi che si dirige verso quel portone marrone.
Melinda mi prende un braccio e insieme ci
dirigiamo verso quella meravigliosa festa a cui io non
avrei voluto partecipare.
Noto subito molti sguardi interessati a me e
a Melinda. Sento che lei stringe un po’più forte il mio braccio.
È nervosa. Non è abituata ad
avere gli occhi puntati addosso.
Io invece oramai ci sono cosi
abituato che non ci faccio caso.
Due secondi dopo noto Linda mentre parla con
Stella.
È bellissima con quel vestito azzurro.
I suoi capelli lasciati liberi di ricaderle sulle spalle. Quel sorriso che da
tempo non le vedevo sul viso.
Poi vedo Giorgio che le raggiunge con due
cock-tail.
Stringo i pugni e me ne accorgo solo quando sento la mano di Melinda sulla mia.
La guardo e vedo sul suo volto una espressione dolce che mi spinge a sorriderle.
Il mio è un sorriso tirato
ma spero non se ne accorga.
Sono appena entrato e già non vedo
l’ora di andarmene.
La serata prosegue tranquilla, un po’
perché in mezzo a tutta quella gente avevo perso di vista Stella, un
po’ perchè tra un ballo e l’altro con Melinda ero riuscito a
non pensare più tanto a Stella…
Ma tanto so che quella serenità non puo’ durare a lungo.
Infatti, eccola riapparire davanti ai miei
occhi insieme a Giorgio in mezzo alla pista da ballo.
Mi fermo di botto. Percepisco lo sguardo
sorpreso che Melinda mi sta rivolgendo ma non ci
faccio caso più di tanto.
L’unica cosa che mi importa è
Stella.
Vederla ballare quel lento insieme ad un altro mi fa impazzire.
Mentre stavo con Linda non avevo mai sentito
qualcosa del genere quando la vedevo insieme ad altri
ragazzi…forse è per questo che non riesco a calibrare le mie
azioni.
Senza pensarci mi avvicino con passo deciso a
loro per poi prendere bruscamente Stella per un polso e trascinarla fuori da tutto quel trambusto.
Non mi interessa che cosa mi dice Giorgio,
né tanto meno che cosa mi urli contro Stella.
Voglio solo portarla via da qui.
Sento come lei cerca di levarsi le mie mani
di dosso ma è inutile.
Giorgio mi si para davanti…uno sguardo
di sfida.
Voleva lottare? Non c’erano problemi.
Io ero pronto.
Peccato che Stella si frappose tra di noi e dopo aver detto a Giorgio di lasciarmi stare mi
rivolse uno sguardo di odio.
Giorgio dopo aver acconsentito le chiede di
seguirlo per continuare a festeggiare mentre io
stringo i denti e i pugni per non andargli addosso.
Stella però sorprende entrambi e dice che
vuole parlare con me in privato.
Cosi mi porta via rassicurando quel pezzo di
idiota.
Quando finalmente ci troviamo da soli lei si
volta verso di me mentre il vento fa danzare i suoi capelli. È stupenda.
Mi manca.
La voglio.
-non fare mai più una cosa del genere,
Ian, capito? Non mi piace essere trattata come un
burattino senza volontà!
È arrabbiata. Ma lo sono anche io. E
purtroppo quando lo sono perdo completamente il lume della ragione.
-però ti piace giocare con
me…con i miei sentimenti…
Quello che dico, lo dico a denti stretti.
Insomma. Oltre al fatto che non sopporto vederla ignorarmi, tanto meno sopporto
vederla con un altro. Ma cerco comunque di calmarmi.
La gelosia in questo caso non mi sarebbe
stato di certo d’aiuto.
-ma hai bevuto, o cosa?
Lei è ironica. Fredda ma pur sempre
ironica.
-lascia stare…
-no, non lascio stare. È la seconda
volta che dici una cosa del genere. A quanto pare ti
piace sentirti la vittima della situazione quando in realtà sei tu
che…
Non finisce la frase. Si ferma di botto.
E io non capisco il perché. Non so
cosa vuole dirmi.
-io cosa?- chiedo.
-niente…-fa un respiro profondo e poi
aggiunge- forse hai ragione tu. Bisogna lasciar stare. Lasciamo le cose come
stanno, tanto manca solo una settimana e poi non ci vedremo più. Ognuno ancdrà per la sua strada.
Basta. È confermato. Non la capisco. E
non voglio più nemmeno provare a capirla. Mi metto le mani in tasca e
con un sorrisino beffardo la provoco.
-dimentichiamo anche questo dialogo? Cosi non
ci complichiamo troppo?
Uso più o meno le stesse parole che
lei aveva usato per colpirmi il cuore dopo il nostro primo bacio. Lei sembra scuotersi ma non dice nulla. Ha incassato e basta.
-sei solo uno stupido…
-lo so. Infatti solo
uno stupido puo’amare te. Ma ti prego, almeno
questa settimana, evita di fingere di essere gelosa di
Melinda, evita di farmi credere di provare qualcosa per me e io ti prometto che
dimentico anche questa discussione.
La vedo assottigliare gli occhi. Ma poi
distoglie lo sguardo per posarlo sulle sue scarpe.
-vattene…vattene o io…
-o tu?
Stringe i pugni. Forse mi vuole
schiaffeggiare. Bene.
Che lo faccia. Non mi dispiacerebbe. Sarebbe
la conferma che almeno qualche sentimento lo prova. Di rabbia, ma è pur
sempre qualcosa.
Lo schiaffo però non arriva. Allora io
mi avvicino ancora di più a lei.
Voglio vederla negli occhi prima di dirle ciò
che in quel momento mi passa per la testa.
Ma lei li tiene fissi per terra. Le prendo il
viso tra le mani e la costringo a guardarmi.
I suoi occhi però non sono colmi
d’ira ma sono lucidi. Pieni di…tristezza?
Lei mi spinge con tutte e due le mani
facendomi arretrare. Non riesco a capacitarmi di ciò che ho visto.
-Stella…io…
Io sono un idiota.
Non avevo idea di cosa le stavo facendo.
Non volevo vederla cosi. Non voglio farle del
male. Cerco di avvicinarmi perché voglio abbracciarla. Non mi importa
più della rabbia, della gelosia…voglio solo starle vicino.
Consolarla. Scusarmi. Ma lei non me lo permette. Frappone un suo braccio tra di noi.
-basta, Ian.
-non volevo ferirti…
-esattamente allora qual era la tua
intenzione? Lusingarmi?ma fammi il favore e vattene!!
-perdonami…
Faccio per avvicinarmi ma
lei fa un passo indietro. Sospiro.
Ho esagerato con lei.
L’ho incolpata perché mi ha
infranto il cuore ma non ho pensato a lei. Forse mi
ama veramente…ma mi era stato più
semplice credere che lei volesse giocare con me perché potessi odiarla.
Ma la verità è che non ci riesco. È impossibile odiarla.
È inevitabile per me amarla.
-ti prego Stella…dimmi la
verità. Tu mi ami?
La vedo fare un sorriso mordace.
-mi crederesti se ti dicessi di si?
-allora perché non vuoi provare ad
avere una relazione con me?perchè??non
capisco…
-perché? Possibile che non ci arrivi?
No. Non ci arrivo. Che cosa la blocca?
Lei prende un lungo respiro
prima di rispondermi mentre io aspetto con impazienza.
- perché IO non posso stare con la
persona che ha lasciato la mia migliore amica…IO non posso stare con la
persona che ha fatto soffrire la mia migliore amica…io semplicemente non posso
tradire cosi la sua fiducia e la nostra amicizia, perché mi sentirei uno
schifo di persona e non riuscirei nemmeno a guardarla in faccia…ecco
perché!
Rimango allibito.
Linda…anche io all’inizio
l’avevo considerata come un ostacolo, ma dopo averla vista di nuovo allegra, di nuovo tranquilla avevo pensato di poter
osare…di poter rischiare ad avere qualcosa con Stella.
Ma a quanto pare Lei
non è della mia stessa opinione.
E io a mente fredda posso anche capirla.
È vero. Ho fatto soffrire Linda,l’avevo lasciata ma perché lei non si meritava
uno come me. Uno che non sarebbe riuscito ad amarla come lei avrebbe voluto.
Uno che non era degno di tutto quel amore che lei gli donava.
Ed è altrettanto vero che il mio
rapporto con Linda è cambiato. Anche se cerchiamo di
essere amici purtroppo non possiamo cancellare ciò che
c’è stato.
In poche parole il nostro rapporto in
realtà non esiste. È qualcosa di effimero.
Non ci odiamo ma
nemmeno ci amiamo.
A questo punto sono io ad abbassare il capo.
Solo ora mi accorgo che
Stella non vuole perdere quel rapporto che al contrario di me Lei ha con Linda.
E io non posso pretendere di essere la causa di un loro distacco…purtroppo
nemmeno io credo di valere tanto.
Mi vergogno tremendamente per il mio egoismo.
Forse non merito nemmeno Stella…forse
dovrei lasciarla andare. Lasciare che si faccia una vita con Giorgio…
-allora questo è un addio?
Non sa quanto mi costi
farle quella domanda.
Non sa quanto io speri
disperatamente in una risposta negativa.
-si
-posso almeno darti un ultimo regalo?
La guardo negli occhi. La supplico con lo
sguardo di dirmi di si, e lei lo fa. Accetta. Titubante, ma accetta.
Mi avvicino lentamente e le chiedo di
chiudere gli occhi.
-perché?- mi chiede senza capire.
-fidati.
Lei fa anche questo. Si fida. Chiude gli
occhi e io posso ammirarla per l’ultima volta.
I suoi capelli cosi morbidi che le adornano
il viso.
Il suo vestito che aderisce perfettamente al
suo corpo cosi sinuoso.
Le accarezzo il viso cosi delicato
memorizzando ogni suo lineamento. Le sue braccia cosi morbide che vorrei mi stringessero senza lasciarmi più andare.
La sento tremare sotto il mio tocco. Me ne
compiaccio. Poi osservo le sue labbra.
Sottili e rosee. Amo tutto di lei. Mi
avvicino di più e le rubo un bacio.
Non appassionato, non arrabbiato. Un semplice
bacio di addio.
Poi mi allontano. Lei apre gli occhi ancora
sbalordita.
Le sorrido un po’imbarazzato.
-ti amo-
Sono le ultime parole che le rivolgo per poi
andarmene.
Non nascondo che vorrei tanto sentirle dire
il mio nome per farmi tornare indietro.
Ci spero fino all’ultimo, ma non lo fa.
Non mi volto. Non riuscirei ad andare avanti.
Stringo i pugni fino a far sbiancare le
nocche.
Stringo i denti. Mi insulto. Ma non torno
indietro.
Quando sono finalmente in mezzo a quella
folla di studenti che ballano un lento noto Melinda seduta.
Si mordicchia il labbro inferiore e tormenta una ciocca di capelli
mentre si guarda in giro. Mi sta aspettando. L’avevo abbandonata e
lei mi stava aspettando. È incredibile. Chiunque al suo posto se ne
sarebbe già andata irata.
-hey…
Non so cosa altro dirle.
-vuoi andare a casa?- mi chiede premurosa. A quanto pare nota il mio stato d’animo ma non mi
chiede spiegazioni.
-se a te non dispiace….
-per niente. Meglio un buon film a casa che
questa barba…
Ed ecco che mi regala un altro di quei
sorrisi rassicuranti. La porto in macchina e ce ne andiamo.
Una settimana passa in fretta. Troppo in
fretta. Quella poi, fu particolarmente veloce.
…THE END…?
Angolo autrice che rischia di essere linciata…
Prima di tutto voglio ringraziare con tutto il
cuore un'altra volta tutti coloro che hanno letto questa fic!!spero di essere stata abbastanza brava e di avervi
trasmesso qualcosa. Qualsiasi cosa! Ma soprattutto voglio ringraziare voi
fanciulle che avete recensito con tanta euforia. Mi avete dato quella forza
necessaria per andare avanti (essi, perché io purtroppo sono una di
quelle che se vede che la storia è poco seguita, e quindi poco
intrigante, cancella e si demoralizza)
Se7f__ho paura che adesso il pugno lo vorresti
dare a me XD!!ma ci tengo lo stesso a ringraziarti per
avermi seguita, per aver recensito quasi tutti i chappy,
e per essere sempre cosi entusiasta nei tuoi commenti che davvero mi
commuovono!(e poi guarda il lato positivo del fatto che qst
fic sia finita: avrai più tempo da dedicare
allo studio!!non sei contenta?XDl’ho fatto
anche per te!!).
Ellie__come puoi vedere sono stata super
veloce anche con questo chappy!forse un
po’troppo veloce hihi!!ho
notato la tua avversità nei confronti della Megera (carino il
soprannome) ma come puoi aver notato tra lei e Ian
non c’è nulla, quindi…beh!sono quasi del tutto sicura che tu
sarai colei che mi farà notare di più il suo dispiacere per
questo finale. Infatti la tua capacità di farmi
sorridere ogni volta che leggo i tuoi commenti è incredibile. Noto
subito quanto tu ci tenga a Stella e a Ian! Ma non odiarmi per lo svolgimento della storia!
Balenotta__no, non sono per
nulla pigra ma sono perfida!!!XD se l’altro chappy
è stato triste temo che questo ti farà piangere…ti prego,
ti prego, non uccidermi!comunque a parte questo ci tengo a ringraziarti
particolarmente perché so che la pigrizia è un duro nemico da
combattere e vedere che hai recensito anche l’altro chappy
mi ha resa davvero felice!!!
Vanessa__ho paura che la tua ansia sia stata
rimpiazzata da un istinto omicida, vero?beh frenalo!!hai
detto che mi perseguiterai fino alla fine e a me dispiace che questo finale sia
giunto cosi velocemente, perché mi ha fatto davvero piacere averti come
lettrice!!spero solo che continui a seguirmi anche più avanti…
Vale__ciau bella!!!hai
detto che non ti aspettavi una risposta cosi da parte di Ian,
ma spero che qst chappy ti
abbia fatto capire che effettivamente lui aveva detto quello in preda alla
rabbia e anche al dolore. Spero che questo sia stato
chiaro…in ogni caso visto che anche tu speravi nel happy ending sono ancora più dispiaciuta di deluderti. Sei
una di quelle lettrici a cui tengo particolarmente
perché mi segui dalla mia primissima fic
romantica!!ti prego ti di continuarmi a seguire!
Besitos a todos!!!
Mi ha fatto un enorme piacere aver avuto la
possibilità di avervi fatto sognare!!!
Alla prossima fic
che forse potrà essere il seguito di questa, chi lo sa!!!