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Autore: machi    07/09/2010    4 recensioni
tratto dal secondo capitolo:È pensieroso, ne sono sicura. Chissà a cosa pensa, vorrei tanto saperlo. -a volte vorrei sapere a cosa pensi quando mi guardi… Eccolo lì. Anche ora con una frase che riesce a paralizzare il cervello. -beh…mi chiedo come ha fatto Linda a innamorarsi di te. Sono sarcastica. Lui mi guarda di sottecchi ma la sua tranquillità non viene per niente stravolta. -guarda che sei sulla mia macchina, fossi in te eviterei di dire certe frasi- Era una minaccia? -se no?- gli chiedo io con tono di sfida. -se no rimani a piedi… È ancora sereno e guarda davanti a sé la strada. -non ne saresti capace… -tu credi? -ne sono sicura O almeno lo ero finchè non lo vidi frenare di colpo e avvicinare la mano verso di me, o almeno cosi mi era sembrato. In realtà stava solo cercando di aprire la porta accanto a me. -scendi- Odio i suoi sorrisi. Odio i suoi sguardi. Mi irrita il suo modo di parlarmi. Mi irrita anche il suo modo di fare. Lui proprio non mi piace…
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non Osare

 

 

Ebbene carissime siamo arrivate alla fine di questo lungo viaggio che avete fatto insieme a me. Vi prego di mettere le cinture di sicurezza perché so, con certezza, che ci saranno turbolenze…ma non voglio anticipare nulla. Godetevi questa lettura!!!!

 

Capitolo nono: Inevitabile amarti…

 

Da quando Linda ci aveva portati a quel bar le cose tra me e Stelle sono andate di male in peggio.

Non che non me l’aspettassi.

Nel momento stesso in cui avevo detto quelle poche frasi a Linda ero ben cosciente di star mentendo non solo a loro ma anche a me stesso.

Non volevo che Stella pensasse di avermi ancora ai suoi piedi per poter giocare con me come se fossi il suo giocattolino personale. Perché era quello che stava facendo con me.

Aveva detto di amarmi ma con molta facilità mi aveva messo da parte…

Per questo mi era difficile credere a quella sua dichiarazione. Per questo mi era difficile credere a Melinda quando mi diceva che Stella sembrava gelosa di lei…

Non potevo permetterle di divertirsi con me.

Io avevo una dignità e anche un orgoglio.

Non dico di avere un cuore , perché ormai ne dubito.

 

Per fortuna vicino a me c’è Melinda che con un solo sorriso mi fa dimenticare tutto quanto. Anche se solo per qualche momento.

Si, perché purtroppo non c’era stato giorno in cui Stella non si fosse impossessata dei miei pensieri.

Non riesco proprio a dimenticarla. A lasciarla andare completamente.

Neppure nei miei sogni sono libero da questa agonia.

Se non sono impazzito devo ringraziare solo Melinda.

Quella ragazzina mi aveva completamente conquistato con la sua timidezza e dolcezza.

Credo di vedere in lei la sorellina che avrei sempre voluto avere.

Melinda è una bella ragazza non c’è dubbio su questo ma non è la ragazza per me.

Perché anche se cercavo di nasconderlo sotto un cumulo di rabbia e dolore per me l’unica ragazza che sarebbe sempre riuscita a farmi perdere completamente la testa sarebbe stata solamente Lei, Stella.

La mia Stella.

 

Per fortuna il tempo passa. I giorni, le settimane, i mesi.

Siamo a già a maggio e tutti sono in fibrillazione per la festa di fine anno.

Il Gran Ballo. L’ultimo ballo per le quinte del nostro liceo.

Dopodiché avremmo dovuto affrontare la maturità.

Stella è una delle organizzatrici di questa ridicola festa, e ancora adesso mi chiedo perché si sia offerta volontaria.

Non lascerà mai di stupirmi. So che ormai dovrei farci l’abitudine e non sbalordirmi più ma con lei è impossibile.

Credevo che lei odiasse questo tipo di feste e invece era risultata essere un vero portento a organizzare questo tipo di celebrazioni.

All’inizio credevo di poter sfuggire a questo Gran Ballo

Ma…

Si, c’è sempre un ma. Melinda con molta nonchalance mi aveva chiesto se sarei andato al ballo con qualcuno di speciale.

Non c’è bisogno che vi dica che le guance le stavano andando a fuoco. Io istintivamente le risposi di si sorridendole. Vidi nel suo viso in quel medesimo istante una certa delusione per cui mi affrettai ad aggiungere che era la mia stupenda compagna di banco la mia dama.

 

Ed ecco come sono finito a dover andare a questo Gran Gala.

Quella sera sarei dovuto andare a prendere Melinda a casa sua, che tanto lontana non era…visto e considerato che abitava proprio di fianco a me…

Comincio a prepararmi. Lo smoking non è nero ma bianco. La camicia non è bianca ma azzurra. Avevo sempre immaginato che al ballo ci sarei andato insieme a Linda e che insieme saremmo diventati il principe e la principessa della serata…ma a volte gli imprevisti capitano.

Mi chiedo con chi ci sarebbe andata Linda a quella festa…non avevo avuto l’opportunità di chiederglielo.

E chissà chi sarebbe stato l’accompagnatore di Stella…forse Giorgio?

Forse è meglio se mi faccio una bella doccia fredda, magari cosi la smetto di fare pensieri poco corretti nei confronti del mio amico.

Mezz’ora dopo finalmente mi sento come nuovo, almeno esteriormente, ma non si possono mica fare miracoli, no?

Mi cambio senza neanche molta fretta. Non è che impazzisca all’idea di vedere Stella con un altro.

Metto le scarpe che Linda aveva comprato per me tempo fa apposta per l’occasione…forse non era il caso di indossarle ma il fatto è che non ne avevo altre che fossero adeguate alla situazione.

Finalmente esco da casa mia dopo aver salutato i miei genitori che stanno per cenare.

In mano ho una rosa rossa per la mia sorellina che io aspetto fuori dalla porta di casa sua dopo aver suonato il campanello.

Quando vedo la porta aprirsi sono pronto a fare uno di quei sorrisi smaglianti che, io lo so, hanno un certo effetto sulle ragazze che mi guardano. Ma questa volta il mio sorriso si perde perché si spalanca letteralmente alla vista di una ragazza che in quel momento non riesco a riconoscere.

-Me-Melinda?

Lei sorride probabilmente soddisfatta dell’impressione suscitata.

Le porgo i fiori ancora un po’stupito dell’immagine che ho davanti.

 

Finalmente arriviamo al locale che si distingue subito dal chiasso che proviene dal suo interno e dalla folla di maturandi che si dirige verso quel  portone marrone.

Melinda mi prende un braccio e insieme ci dirigiamo verso quella meravigliosa festa a cui io non avrei voluto partecipare.

Noto subito molti sguardi interessati a me e a Melinda. Sento che lei stringe un po’più forte il mio braccio.

È nervosa. Non è abituata ad avere gli occhi puntati addosso.

Io invece oramai ci sono cosi abituato che non ci faccio caso.

Due secondi dopo noto Linda mentre parla con Stella.

È bellissima con quel vestito azzurro. I suoi capelli lasciati liberi di ricaderle sulle spalle. Quel sorriso che da tempo non le vedevo sul viso.

Poi vedo Giorgio che le raggiunge con due cock-tail.

Stringo i pugni e me ne accorgo solo quando sento la mano di Melinda sulla mia.

La guardo e vedo sul suo volto una espressione dolce che mi spinge a sorriderle.

Il mio è un sorriso tirato ma spero non se ne accorga.

Sono appena entrato e già non vedo l’ora di andarmene.

 

La serata prosegue tranquilla, un po’ perché in mezzo a tutta quella gente avevo perso di vista Stella, un po’ perchè tra un ballo e l’altro con Melinda ero riuscito a non pensare più tanto a Stella…

Ma tanto so che quella serenità non puo’ durare a lungo.

Infatti, eccola riapparire davanti ai miei occhi insieme a Giorgio in mezzo alla pista da ballo.

Mi fermo di botto. Percepisco lo sguardo sorpreso che Melinda mi sta rivolgendo ma non ci faccio caso più di tanto.

L’unica cosa che mi importa è Stella.

Vederla ballare quel lento insieme ad un altro mi fa impazzire.

Mentre stavo con Linda non avevo mai sentito qualcosa del genere quando la vedevo insieme ad altri ragazzi…forse è per questo che non riesco a calibrare le mie azioni.

Senza pensarci mi avvicino con passo deciso a loro per poi prendere bruscamente Stella per un polso e trascinarla fuori da tutto quel trambusto.

Non mi interessa che cosa mi dice Giorgio, né tanto meno che cosa mi urli contro Stella.

Voglio solo portarla via da qui.

Sento come lei cerca di levarsi le mie mani di dosso ma è inutile.

Giorgio mi si para davanti…uno sguardo di sfida.

Voleva lottare? Non c’erano problemi. Io ero pronto.

Peccato che Stella si frappose tra di noi e dopo aver detto a Giorgio di lasciarmi stare mi rivolse uno sguardo di odio.

Giorgio dopo aver acconsentito le chiede di seguirlo per continuare a festeggiare mentre io stringo i denti e i pugni per non andargli addosso.

Stella però sorprende entrambi e dice che vuole parlare con me in privato.

Cosi mi porta via rassicurando quel pezzo di idiota.  

 

Quando finalmente ci troviamo da soli lei si volta verso di me mentre il vento fa danzare i suoi capelli. È stupenda. Mi manca.

La voglio.

-non fare mai più una cosa del genere, Ian, capito? Non mi piace essere trattata come un burattino senza volontà!

È arrabbiata. Ma lo sono anche io. E purtroppo quando lo sono perdo completamente il lume della ragione.

-però ti piace giocare con me…con i miei sentimenti…

Quello che dico, lo dico a denti stretti. Insomma. Oltre al fatto che non sopporto vederla ignorarmi, tanto meno sopporto vederla con un altro. Ma cerco comunque di calmarmi.

La gelosia in questo caso non mi sarebbe stato di certo d’aiuto.

-ma hai bevuto, o cosa?

Lei è ironica. Fredda ma pur sempre ironica.

-lascia stare…

-no, non lascio stare. È la seconda volta che dici una cosa del genere. A quanto pare ti piace sentirti la vittima della situazione quando in realtà sei tu che…

Non finisce la frase. Si ferma di botto.

E io non capisco il perché. Non so cosa vuole dirmi.

-io cosa?- chiedo.

-niente…-fa un respiro profondo e poi aggiunge- forse hai ragione tu. Bisogna lasciar stare. Lasciamo le cose come stanno, tanto manca solo una settimana e poi non ci vedremo più. Ognuno ancdrà per la sua strada.

Basta. È confermato. Non la capisco. E non voglio più nemmeno provare a capirla. Mi metto le mani in tasca e con un sorrisino beffardo la provoco.

-dimentichiamo anche questo dialogo? Cosi non ci complichiamo troppo?

Uso più o meno le stesse parole che lei aveva usato per colpirmi il cuore dopo il nostro primo bacio. Lei sembra scuotersi ma non dice nulla. Ha incassato e basta.

-sei solo uno stupido…

-lo so. Infatti solo uno stupido puo’amare te. Ma ti prego, almeno questa settimana, evita di fingere di essere gelosa di Melinda, evita di farmi credere di provare qualcosa per me e io ti prometto che dimentico anche questa discussione.

La vedo assottigliare gli occhi. Ma poi distoglie lo sguardo per posarlo sulle sue scarpe.

-vattene…vattene o io…

-o tu?

Stringe i pugni. Forse mi vuole schiaffeggiare. Bene.

Che lo faccia. Non mi dispiacerebbe. Sarebbe la conferma che almeno qualche sentimento lo prova. Di rabbia, ma è pur sempre qualcosa.

Lo schiaffo però non arriva. Allora io mi avvicino ancora di più a lei.

Voglio vederla negli occhi prima di dirle ciò che in quel momento mi passa per la testa.

Ma lei li tiene fissi per terra. Le prendo il viso tra le mani e la costringo a guardarmi.

I suoi occhi però non sono colmi d’ira ma sono lucidi. Pieni di…tristezza?

Lei mi spinge con tutte e due le mani facendomi arretrare. Non riesco a capacitarmi di ciò che ho visto.

-Stella…io…

Io sono un idiota.

Non avevo idea di cosa le stavo facendo.

Non volevo vederla cosi. Non voglio farle del male. Cerco di avvicinarmi perché voglio abbracciarla. Non mi importa più della rabbia, della gelosia…voglio solo starle vicino. Consolarla. Scusarmi. Ma lei non me lo permette. Frappone un suo braccio tra di noi.

-basta, Ian.

-non volevo ferirti…

-esattamente allora qual era la tua intenzione? Lusingarmi?ma fammi il favore e vattene!!

-perdonami…

Faccio per avvicinarmi ma lei fa un passo indietro. Sospiro.

Ho esagerato con lei.

L’ho incolpata perché mi ha infranto il cuore ma non ho pensato a lei. Forse mi ama veramente…ma mi era stato più semplice credere che lei volesse giocare con me perché potessi odiarla. Ma la verità è che non ci riesco. È impossibile odiarla.

È inevitabile per me amarla.

-ti prego Stella…dimmi la verità. Tu mi ami?

La vedo fare un sorriso mordace.

-mi crederesti se ti dicessi di si?

-allora perché non vuoi provare ad avere una relazione con me?perchè??non capisco…

-perché? Possibile che non ci arrivi?

No. Non ci arrivo. Che cosa la blocca?

Lei prende un lungo respiro prima di rispondermi mentre io aspetto con impazienza.

- perché IO non posso stare con la persona che ha lasciato la mia migliore amica…IO non posso stare con la persona che ha fatto soffrire la mia migliore amica…io semplicemente  non posso tradire cosi la sua fiducia e la nostra amicizia, perché mi sentirei uno schifo di persona e non riuscirei nemmeno a guardarla in faccia…ecco perché!

Rimango allibito.

Linda…anche io all’inizio l’avevo considerata come un ostacolo, ma dopo averla vista di nuovo allegra, di nuovo tranquilla avevo pensato di poter osare…di poter rischiare ad avere qualcosa con Stella.

Ma a quanto pare Lei non è della mia stessa opinione.

E io a mente fredda posso anche capirla.

È vero. Ho fatto soffrire Linda,l’avevo lasciata ma perché lei non si meritava uno come me. Uno che non sarebbe riuscito ad amarla come lei avrebbe voluto. Uno che non era degno di tutto quel amore che lei gli donava.

Ed è altrettanto vero che il mio rapporto con Linda è cambiato. Anche se cerchiamo di essere amici purtroppo non possiamo cancellare ciò che c’è stato.

In poche parole il nostro rapporto in realtà non esiste. È qualcosa di effimero.

Non ci odiamo ma nemmeno ci amiamo.

A questo punto sono io ad abbassare il capo.

Solo ora mi accorgo che Stella non vuole perdere quel rapporto che al contrario di me Lei ha con Linda. E io non posso pretendere di essere la causa di un loro distacco…purtroppo nemmeno io credo di valere tanto.

Mi vergogno tremendamente per il mio egoismo.

Forse non merito nemmeno Stella…forse dovrei lasciarla andare. Lasciare che si faccia una vita con Giorgio…

-allora questo è un addio?

Non sa quanto mi costi farle quella domanda.

Non sa quanto io speri disperatamente in una risposta negativa.

-si

-posso almeno darti un ultimo regalo?

La guardo negli occhi. La supplico con lo sguardo di dirmi di si, e lei lo fa. Accetta. Titubante, ma accetta.

Mi avvicino lentamente e le chiedo di chiudere gli occhi.

-perché?- mi chiede senza capire.

-fidati.

Lei fa anche questo. Si fida. Chiude gli occhi e io posso ammirarla per l’ultima volta.

I suoi capelli cosi morbidi che le adornano il viso.

Il suo vestito che aderisce perfettamente al suo corpo cosi sinuoso.

Le accarezzo il viso cosi delicato memorizzando ogni suo lineamento. Le sue braccia cosi morbide che vorrei mi stringessero senza lasciarmi più andare.

La sento tremare sotto il mio tocco. Me ne compiaccio. Poi osservo le sue labbra.

Sottili e rosee. Amo tutto di lei. Mi avvicino di più e le rubo un bacio.

Non appassionato, non arrabbiato. Un semplice bacio di addio.

Poi mi allontano. Lei apre gli occhi ancora sbalordita.

Le sorrido un po’imbarazzato.

-ti amo-

Sono le ultime parole che le rivolgo per poi andarmene.

Non nascondo che vorrei tanto sentirle dire il mio nome per farmi tornare indietro.

Ci spero fino all’ultimo, ma non lo fa.

Non mi volto. Non riuscirei ad andare avanti.

Stringo i pugni fino a far sbiancare le nocche.

Stringo i denti. Mi insulto. Ma non torno indietro.

Quando sono finalmente in mezzo a quella folla di studenti che ballano un lento noto Melinda seduta. Si mordicchia il labbro inferiore e tormenta una ciocca di capelli mentre si guarda in giro. Mi sta aspettando. L’avevo abbandonata e lei mi stava aspettando. È incredibile. Chiunque al suo posto se ne sarebbe già andata irata.

-hey

Non so cosa altro dirle.

-vuoi andare a casa?- mi chiede premurosa. A quanto pare nota il mio stato d’animo ma non mi chiede spiegazioni.

-se a te non dispiace….

-per niente. Meglio un buon film a casa che questa barba…

Ed ecco che mi regala un altro di quei sorrisi rassicuranti. La porto in macchina e ce ne andiamo.

 

Una settimana passa in fretta. Troppo in fretta. Quella poi, fu particolarmente veloce.

 

 

…THE END…?

Angolo autrice che rischia di essere linciata…

Prima di tutto voglio ringraziare con tutto il cuore un'altra volta tutti coloro che hanno letto questa fic!!spero di essere stata abbastanza brava e di avervi trasmesso qualcosa. Qualsiasi cosa! Ma soprattutto voglio ringraziare voi fanciulle che avete recensito con tanta euforia. Mi avete dato quella forza necessaria per andare avanti (essi, perché io purtroppo sono una di quelle che se vede che la storia è poco seguita, e quindi poco intrigante, cancella e si demoralizza)

 

Se7f__ho paura che adesso il pugno lo vorresti dare a me XD!!ma ci tengo lo stesso a ringraziarti per avermi seguita, per aver recensito quasi tutti i chappy, e per essere sempre cosi entusiasta nei tuoi commenti che davvero mi commuovono!(e poi guarda il lato positivo del fatto che qst fic sia finita: avrai più tempo da dedicare allo studio!!non sei contenta?XDl’ho fatto anche per te!!).

 

Ellie__come puoi vedere sono stata super veloce anche con questo chappy!forse un po’troppo veloce hihi!!ho notato la tua avversità nei confronti della Megera (carino il soprannome) ma come puoi aver notato tra lei e Ian non c’è nulla, quindi…beh!sono quasi del tutto sicura che tu sarai colei che mi farà notare di più il suo dispiacere per questo finale. Infatti la tua capacità di farmi sorridere ogni volta che leggo i tuoi commenti è incredibile. Noto subito quanto tu ci tenga a Stella e a Ian! Ma non odiarmi per lo svolgimento della storia!

 

Balenotta__no, non sono per nulla pigra ma sono perfida!!!XD se l’altro chappy è stato triste temo che questo ti farà piangere…ti prego, ti prego, non uccidermi!comunque a parte questo ci tengo a ringraziarti particolarmente perché so che la pigrizia è un duro nemico da combattere e vedere che hai recensito anche l’altro chappy mi ha resa davvero felice!!!

 

Vanessa__ho paura che la tua ansia sia stata rimpiazzata da un istinto omicida, vero?beh frenalo!!hai detto che mi perseguiterai fino alla fine e a me dispiace che questo finale sia giunto cosi velocemente, perché mi ha fatto davvero piacere averti come lettrice!!spero solo che continui a seguirmi anche più avanti…

 

Vale__ciau bella!!!hai detto che non ti aspettavi una risposta cosi da parte di Ian, ma spero che qst chappy ti abbia fatto capire che effettivamente lui aveva detto quello in preda alla rabbia e anche al dolore. Spero che questo sia stato chiaro…in ogni caso visto che anche tu speravi nel happy ending sono ancora più dispiaciuta di deluderti. Sei una di quelle lettrici a cui tengo particolarmente perché mi segui dalla mia primissima fic romantica!!ti prego ti di continuarmi a seguire!

 

Besitos a todos!!!

Mi ha fatto un enorme piacere aver avuto la possibilità di avervi fatto sognare!!!

Alla prossima fic che forse potrà essere il seguito di questa, chi lo sa!!!

 

  
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