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Autore: corpoestraneo    24/10/2005    6 recensioni
Prima del Golden Trio e dei Marauders, c’è un’altra storia. La storia di un amore impossibile. La storia di un vecchio e di una bambina. La storia di due professori. La storia di Albus e Minerva. AD/MM
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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***

Londra, 1943

Tempi bui. Pericoli ogni dove. Squadre di maghi e di streghe incoraggiati ad uccidere per difendersi.

Era duro vivere a quei tempi. Il mondo magico era in guerra, una guerra che durava da tanto, tantissimo tempo.

Il coprifuoco era previsto ogni sera alle sei precise. Quando scattava quell’ora, le donne chiudevano le finestre, terrorizzate. Gli uomini inforcavano le bacchette, pronti a proteggere la propria famiglia.

A McGonagall Manor, la giovane figlia di Ewan e Clotilde McGonagall, stava seduta davanti al fuoco dell’imponente salotto, intenta nella lettura di un vecchio e spesso libro. La giovane ragazza, altra a stranamente magra, sfogliava le pagine avidamente, bisognosa di sapere, bisognosa di conoscere.

Aveva appena terminato il ventitreesimo capitolo di quel pesantissimo saggio, quando la porta alle sue spalle si aprì scricchiolando.

La giovane ragazza sollevò gli occhi dal volume, e tese le orecchie.

“Sei tu, papà?” chiese, chiudendo il pesante libro. Timorosa, la giovane si sporse un po’ a destra, guardando dietro lo schienale della poltrona, per vedere chi aveva interrotto la sua lettura.

Fu sorpresa di vedere che l’uomo non era suo padre.

Era un uomo alto e magro, con i capelli e la barba piuttosto lunghi, striati da qualche ciocca argentea. Indossava una lunga veste scarlatta, e due stupendi occhi azzurro celo brillavano divertiti dietro un paio di occhiali a mezzaluna.

La giovane rimase a fissarlo per un attimo a bocca aperta, come un pesce.

Non aveva la sua età, anzi, poteva benissimo essere suo padre, ma c’era qualcosa in lui, qualcosa di familiare, qualcosa di…

“Chiudi la bocca, ragazza, o ti entreranno dentro delle mosche” disse l’uomo, sorridendole affabilmente.

La giovane si affrettò a chiudere la bocca, arrossendo furiosamente. Come al solito, era riuscita a fare una figura bruttissima davanti ad uno sconosciuto.

“Mi dispiace interrompere la tua lettura, ragazza, ma tuo padre mi ha chiesto di chiamarti per la cena” spiegò l’uomo, offrendole una mano per aiutarla ad alzarsi.

Lei osservò per lunghi istanti le dita lunghe e affusolate dell’uomo, chiedendosi perché aveva lo stomaco in subbuglio, come se dentro ad esso ronzassero mille e più farfalle.

Prese quella mano, e lui con un leggero strattone l’aiutò ad alzarsi.

La mano della giovane rimase per una attimo in quella di lui, poi si lasciarono.

“Ah, cara, dimenticavo. Sono il professor Dumbledore…”

“Piacere professore. Io sono Minerva”.

***

TBC

So che molte persone non amano questo pairing, ma a me piace molto, e non posso fare a meno di scrivere FF su di loro^^
Se recensite, mi fare un piacere.

  
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